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La comunicazione è nella Rete

Il 2017 è stato l’anno dell’Industria 4.0, delle agevolazioni agli investimenti tecnologici, dell’automazione, dei processi che garantiscono precisione e risparmio nella produzione degli stampati. In un contesto dove il prezzo più basso fa il mercato, l’industria grafica ha dirottato risorse ed energie nell’ottimizzare il lavoro e nel contenere le spese. Ma basta questo per guardare al futuro con ottimismo?

Sebbene i benefici di una politica di questo genere siano evidenti, non è abbastanza per dormire sonni tranquilli. Produrre uno stampato di qualità al «giusto prezzo» è il primo passo: tuttavia anche il prodotto migliore può portare a magri risultati se non è supportato da una politica di comunicazione adatta. Non è inusuale trovare, anche tra i top player della stampa, aziende che, nonostante la loro forza produttiva e la politica commerciale, spesso trascurano la comunicazione o, per essere più precisi, non curano l’aspetto legato alla loro presenza digitale.

Il web, sempre più veicolo d’informazioni, è uno strumento dalle infinite possibilità di business: ha applicazioni vincenti in tutti i campi, ma non trova ancora il giusto spazio tra le aziende delle arti grafiche.

Digital advertising, brand identity e on line reputation non devono essere recepiti come inglesismi comprensibili solo da pochi: esiste un’ampia letteratura a riguardo e di case history eccellenti ne troviamo in tutti i settori merceologici.

Indagine nel web

Quanti stampatori hanno un sito di ultima generazione? Quanti un portale multilingua, magari responsive e ottimizzato per i dispositivi mobili? Quanti, ancora, investono in SEO o utilizzano i social media per la promozione della propria azienda? E, se volessimo andare sullo specifico, quanti hanno un budget anche minimo destinato alle inserzioni digitali?

Tralasciando quelle che sviluppano il proprio business proprio con questi strumenti (stampa on line, w2p e simili) e tutte le imprese che non sono direttamente collegate alla stampa vera e propria (escludendo, ad esempio, produttori di supporti, nicchie di mercato o multinazionali impegnate su più mercati) abbiamo selezionato un campione di 100 aziende, scelte tra le prime 500 in Italia per fatturato. Per avere un target più preciso, abbiamo diviso il campione in due macro categorie che occupano le posizioni da 1 a 50 e da 450 a 500 della classifica sopracitata: sono perlopiù aziende grafiche, legatorie, cartotecniche e stampatori di ogni genere con fatturati superiori ai 10 milioni di euro. Su queste, partendo da un’analisi di base sui loro siti, abbiamo verificato l’esistenza di una relazione tra strategia di comunicazione on line (quando presente) e fatturato dichiarato nell’anno 2016. E i risultati sono stati a dir poco interessanti.

Website: siamo ancora negli anni ’90?

Il sito per un’azienda è il bigliettino da visita elettronico. Utilizzando la rete, i clienti cercano molteplici informazioni non solo per aver conferma sulla qualità dello stampato o sulla tipologia dei prodotti. Diventa quindi necessario avere una vetrina che dia il miglior benvenuto possibile al visitatore. Le prime considerazioni generali sono sulla tipologia di sito e sulle caratteristiche tecniche di base. Pochi siti hanno un dominio https e questa non è una grossa sorpresa: Google ha iniziato a premiare i siti con questo protocollo solo da inizio 2017 e ancora in pochi hanno recepito la direttiva. Per quanti vogliano investire nella vendita on line, questo è un protocollo imprescindibile.

Buone notizie sull’impiego di CMS: almeno la metà sono dei siti sono progettati utilizzando WordPress (nel mondo, WordPress è la piattaforma più diffusa per la realizzazione di siti web) e, di questi, buona parte sono responsive e hanno funzionalità dedicate ai dispositivi mobili. Il merito va dato sia alla miriade di template disponibili sia alle community degli sviluppatori sempre molto attive, che hanno creato estensioni specifiche anche per le aziende grafiche (sapete che esistono plugin per il W2P costruiti completamente per WordPress?). Le noti dolenti arrivano dalla metà che non utilizza una piattaforma evoluta: spesso sono ancora presenti vecchie funzionalità in flash, ormai obsoleto per molti browser e mai accettato dai dispositivi mobili Apple. Su 100 aziende, in tre casi il sito risulta in costruzione e ben sei aziende non hanno nemmeno un dominio accessibile. Il 98% dei siti che non utilizzano un CMS non sono ottimizzati per i dispositivi mobili e non permettono una navigazione agevole. E in un’epoca dove il 75,8% degli italiani – 36,4 milioni – dichiara di accedere a internet da telefono cellulare (nel 2016 un bel +11,5% rispetto all’anno precedente) questo non è assolutamente accettabile.

 

Che lingua parla il tuo cliente?

La presenza di un sito in multilingua è determinante se si punta a un target estero. Nel campione selezionato, l’italiano è ovviamente la lingua predominante; tuttavia alcune aziende hanno scelto di comunicare i propri contenuti solo in inglese, che rappresenta anche la seconda scelta in almeno della metà del campione. Francese (14,7%), tedesco (8,8%) e spagnolo (4,4%) sono tra i più presenti, seguiti da portoghese, russo, turco, olandese e polacco. Stupisce l’assenza di lingue arabe e asiatiche, probabilmente dovuto anche alla difficoltà nella gestione di caratteri speciali.

Social media non solo per svago

Analizzando i link diretti dal sito verso i social media, i dati rilevati sono tutt’altro che scontati: se l’onnipresente Facebook rappresenta lo strumento più utilizzato (il 34%), Linkedin segue con il 28%: un chiaro segnale di quanto si cerchino strumenti che poco hanno a che fare con la comunicazione, ma che piuttosto siano d’aiuto nella crescita della rete di contatti professionali. Youtube e i contenuti video sono presenti nel 22% dei casi e, se escludiamo Twitter presente nel 20% dei siti, tutti gli altri social sono impiegati solo marginalmente. L’impressione è che l’utilizzo dei social media sia un’attività di serie B, a cui non si dedicano risorse e, nei pochi casi in cui troviamo corrispondenza, spesso non è chiara la linea editoriale dei contenuti pubblicati.

In conclusione

I dati riportati si prestano a diverse riflessioni, soprattutto se rapportate al fatturato annuale: sarebbe scontato dire che le aziende con i maggiori incassi sono anche quelle che hanno un sito meglio progettato e dei link evidenti ai social media; tuttavia tante vetrine non sono il linea con gli standard tecnologici che il mercato propone e, se consideriamo che il campione comprendeva imprese con fatturato oltre i 10 milioni di euro, queste mancanze non possono essere giustificate solo da risorse limitate. Ci si aspetterebbe, almeno tra questi grandi colossi, una comunicazione digitale ben progettata, in linea con il ruolo che ricoprono nel mercato italiano.

Naturalmente essere presenti in rete non significa utilizzare questi strumenti in maniera efficace: per il cliente sarà molto probabile trovare inserzioni o annunci pubblicitari delle grosse stamperie on line piuttosto che della tipografia a pochi chilometri da casa. Tuttavia, visto il ritorno che hanno molte le imprese da questo genere di investimenti, quella della comunicazione digitale rappresenta un treno in partenza (ma sarebbe meglio dire che è già partito) che non va perso. E tutte le aziende scettiche sul reale ritorno, potrebbero presto trovarsi su un binario morto.

Heidelberg presente a Print4All 2018

Heidelberg ha confermato al sua presenza a Print4All, dove presenterà soluzioni innovative che coprono l’intera gamma di tecnologie di stampa, comprese quelle flexo e digitale. L’azienda è consapevole delle trasformazioni e delle sfide che il settore sta affrontando. Per poter consentire alle aziende grafiche di “governare” questi cambiamenti, saranno presentate soluzioni suddivise in due macro-aree: da un lato quelle per l’automatizzazione del processo di stampa, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata; dall’altro quelle che permettono agli stampatori di aprirsi al mondo esterno e alla rete. Una filosofia condensata nello slogan Simply Smart, che può essere tradotto con Semplicemente Geniale. Una filosofia che ha il suo cuore in Prinect (parola nata dalla crasi di Print e Connect), vasta famiglia di software che spaziano dall’area di produzione al gestionale fino ad arrivare al web2print e ai collegamenti in rete.

Heidelberg si presenta a Print4All con uno spazio in cui i visitatori possano riconoscersi e abbiano la possibilità di toccare con mano le novità tecnologiche. Per questo, saranno rappresentate tutte le tecnologie offerte – offset, digitale, flexo – e non mancheranno novità nell’ambito di sistemi e attrezzature, da sempre la principale attrazione per i visitatori. Una particolare attenzione sarà dedicata alla fase di dopostampa, sia a livello funzionale sia di valorizzazione dello stampato.

Non mancherà poi l’area di presentazione dei Prodotti di Consumo, con grande evidenza del marchio Saphira. A seguito della recente acquisizione delle fabbriche europee di Fujifilm di vernici, solventi e additivi, Heidelberg è diventato non solo distributore, ma anche produttore di una vasta gamma di prodotti per la sala stampa: il brand Saphira, che raccoglie tali prodotti, sarà il protagonista dell’area dedicato ai prodotti di consumo. L’offerta della azienda è completata da lastre offset e flexo Flint, inchiostri, tessuti gommati e rulli.

The Innovation Alliance: dal progetto alla realizzazione

Con 2656 espositori complessivi da 54 Paesi e 126.585 mq totali già confermati a tre mesi dall’appuntamento, cresce l’attesa per The Innovation Alliance, il nuovo progetto espositivo, in programma dal 29 maggio al 1 giugno 2018 a Fiera Milano, che vede svolgersi insieme per la prima volta cinque manifestazioni unite da una forte logica di filiera: Plast, manifestazione di riferimento per l’industria delle materie plastiche e della gomma; Ipack-Ima per le tecnologie per il processing e il packaging; Meat-tech specializzata nel processing e packaging per l’industria della carne; Print4All, nuovo format dedicato al mondo della stampa commerciale e industriale e Intralogistica Italia la sola manifestazione sul territorio nazionale dedicata a soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking.

In particolare, The Innovation Alliance mette al centro la trasversalità di una filiera innovativa che sempre più guarda a nuove prospettive di integrazione, anche grazie alla crescente diffusione dell’Industry 4.0, ma al contempo offre una vetrina dedicata e con una precisa identità a comparti industriali di punta, che fanno del nostro Paese il secondo produttore mondiale nel campo della meccanica strumentale.

La manifestazione occuperà 17 padiglioni, praticamente quasi l’intera area del quartiere espositivo di Fiera Milano, affermandosi come la manifestazione dedicata alla meccanica strumentale più ampia in Italia e uno degli eventi più grandi in Europa. Uno spaccato tecnologico di mercati ad alta innovazione e di eccellenza, che insieme valgono 23,7 miliardi di € di fatturato, occupano 70.000 addetti (preconsuntivo 2017 da fonti aggregate Acimga, Amaplast, Anima, Argi, Ucima) e nella gran parte dei casi hanno un livello di export vicino al 70%, offrendo un esempio concreto del grande apprezzamento della produzione italiana nel mondo.

Protagonista del momento espositivo, l’offerta specializzata dei cinque eventi, ma non mancheranno occasioni per riflessioni trasversali su nuovi materiali, nuove tecnologie e opportunità di ricerca&sviluppo indispensabili per continuare a essere competitivi a livello globale.

«Le manifestazioni fieristiche hanno come compito quello di anticipare lo sviluppo del mercato – dichiara Lorenzo Caprio, presidente di Fiera Milano – ed è per questo che abbiamo condiviso questo progetto, voluto con forza dagli organizzatori di tutti gli eventi coinvolti. Oggi ci avviciniamo a un evento caratterizzato da contenuti interessanti e dotato di un fortissimo potenziale internazionale. L’azione di promozione delle singole manifestazioni e delle associazioni coinvolte, il lavoro di Fiera Milano e quello dell’Agenzia ICE posizionano, infatti, l’appuntamento di The Innovation Alliance tra i maggiori eventi europei, di forte interesse per gli operatori di tutto il mondo».

L’offerta, per ampiezza e trasversalità, rappresenta un unicum in Europa, un plus di sicura attrattiva in particolare per gli operatori esteri, che potranno fruire della specificità dell’offerta delle singole manifestazioni, ma che troveranno nella formula di filiera un interessante valore aggiunto, che garantirà una riflessione più ampia in una logica di sistema, ormai indispensabile in un mondo in cui tutto è connesso.

Canon lancia nuove funzionalità della serie imagePRESS C850

Canon arricchisce le funzionalità della serie imagePRESS C850 con l’aggiunta di un alimentatore automatico fronte/retro per il formato banner, ottimizzando al tempo stesso la gestione dei flussi di lavoro.

In particolare, la capacità di stampare sul formato banner è una caratteristica da sempre molto apprezzata della serie Canon imagePRESS C850. L’aggiunta di un alimentatore automatico fronte/retro per fogli lunghi amplia il potenziale commerciale di questa soluzione, consentendo ai print service provider di promuovere i vantaggi di questo formato e di differenziare la propria offerta.

Il nuovo alimentatore per fogli lunghi POD Deck Lite XL-A1 consente l’alimentazione automatica fronte/retro di 1.000 fogli banner (fino a 762 mm). Questo permette ai fornitori di servizi di stampa e ai centri stampa aziendali di produrre elevanti volumi di documenti, libri e prodotti grafici di alta qualità che richiedono l’impiego di un formato carta più lungo, come per esempio: pieghevoli in formato A4 orizzontale, copertine per libri, brochure a tre ante, cartoline lunghe, direct mail e così via. imagePRESS C850 è progettata per garantire versatilità nella gestione dei supporti, un vantaggio fondamentale per gli ambienti di produzione multi-applicazione, con elevati carichi di lavoro. Grazie al vassoio di caricamento frontale, gli operatori possono passare senza alcuna difficoltà dai formati standard ai fogli lunghi, e viceversa.

Inoltre, la nuova versione 6.0 del controller Canon PRISMASync è pensata per tutti coloro che desiderano ottenere coerenza cromatica per le loro applicazioni grafiche. Questo aggiornamento infatti triplica la velocità di calibrazione del colore utilizzando un mezzo tono anziché tre e automatizzando al tempo stesso i test di convalida del colore, come Fogra e IDEAlliance. Il nuovo controller si collega anche a flussi di lavoro JDF/JMF di terze parti per incrementare l’efficienza produttiva.

Infine, per incrementare l’efficienza di stampa e offrire una soluzione più versatile, Efi ha lanciato il Digital Front End (DFE) integrato Efi G200 e ha presentato ulteriori aggiornamenti software con il nuovo DFE esterno EFI H300. Entrambi i sistemi supportano l’alimentatore per fogli lunghi. Queste nuove soluzioni potenziano le prestazioni della serie imagePRESS C850 per le applicazioni a colori di alta qualità, migliorano la gestione della carta, riducono i tempi di fermo e incrementano la produttività.

Teresa Esposito, marketing & sales excellence director business group di Canon Italia, ha commentato: «Qualità, produttività e versatilità applicativa sono le parole d’ordine per lo sviluppo continuo delle nostre soluzioni di stampa digitale. Gli ultimi aggiornamenti apportati al sistema di trasporto dei supporti e al flusso di lavoro sono pensati per consentire ai fornitori di servizi di stampa di cogliere le possibilità di diversificare la loro offerta con nuovi prodotti, migliorando al tempo stesso la coerenza cromatica, la produttività e l’efficienza operativa».

 

Favini fa nascere gioielli dagli scarti della carta

Favini partecipa al Mese del riciclo di carta e cartone, promosso da Comieco – Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi Cellulosici, in collaborazione con la Federazione della Filiera della carta e della grafica, Assocarta e Assografici, Unirima e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Si tratta della prima edizione di una campagna nazionale ricca di iniziative culturali, appuntamenti educativi e incontri informativi per spiegare agli Italiani, con il coinvolgimento dei cittadini, operatori del settore e artisti, il valore e le potenzialità di carta e cartone e del loro riciclo. Il mese di marzo sarà l’occasione per spiegare le qualità di questo materiale e della filiera cartaria, perfetto esempio di economia circolare.

Favini ha raccolto l’invito di Comieco a partecipare all’iniziativa, scegliendo di sponsorizzare il workshop Gioielli di carta+carta filata di Cartalana, che si svolgerà il prossimo 10 marzo presso il centro di riuso creativo dei materiali di scarto aziendale ReMida a Bologna. Le carte Favini saranno a disposizione dei partecipanti al workshop e utilizzate come materia prima per creare gioielli sul tema dell’up-cycling. Si tratterà di carte “imperfette”, ma non per questo meno utili allo scopo per il quale saranno utilizzate: per realizzare le proprie opere, gli artisti utilizzeranno infatti i refili provenienti dal taglio della carta, sottili striscioline che nascono nel momento in cui i fogli devono essere pareggiati. Si tratta quindi di uno scarto, denominato pre-consumo, dell’industria cartaria e che potrà essere riutilizzato in modo creativo e produttivo, come prevede la filosofia dell’upcycling.

Favini parteciperà, inoltre, a Riciclo Aperto, l’iniziativa di Comieco, in collaborazione con la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, Assocarta, Assografici che apre le porte degli impianti della filiera del riciclo di carta e cartone a scuole, cittadini, istituzioni e media. L’azienda ospiterà un gruppo di studenti, mostrando loro l’intero ciclo produttivo della carta, contribuendo ad educare e a sensibilizzare i più giovani a un uso consapevole delle risorse, nonché a far conoscere le professionalità e le tecnologie del comparto.

Infine, sarà realizzato all’interno del blog aziendale un post dedicato alla storia dell’upcycling in Favini, da Alga Carta a Remake, per raccontare come i concetti di upcycling e riuso creativo siano parte fondante del percorso storico di Favini. Contestualmente, ci sarà il lancio, all’interno del profilo Steller di Favini, del visual book “Up-cycling”, dedicato a Remake, l’innovativa carta che contiene il 25% di residui di lavorazione del cuoio e della pelletteria in sostituzione di cellulosa di albero.

«Abbiamo raccolto con piacere l’invito di Comieco a partecipare all’iniziativa, perché perfettamente in linea con la nostra filosofia aziendale. Favini ha infatti nel proprio DNA l’idea che i principi dell’economia circolare e l’upcycling rappresentino un comportamento virtuoso e imprescindibile: quello di trasformare sottoprodotti in nuovi prodotti, con un risvolto positivo anche per l’ambiente», dichiara Eugenio Eger, AD di Favini. «La lotta allo spreco e la ricerca di soluzioni che consentano il riutilizzo di materiali di scarto apparentemente di scarso valore o destinati al macero, ma che invece possono avere una seconda vita – spesso anche più interessante della prima – è la sfida quotidiana dell’economia circolare».

Nuovo sito per Taga Italia

Taga Italia esordisce in questi primi mesi dell’anno con un’importante novità: un nuovo sito dalla veste grafica completamente rinnovata.

In particolare, Taga Italia con questa novità dimostra di voler investire in uno strumento efficace e sempre in linea con le esigenze dell’associazione. Associazione che sarà presente non solo sul sito ufficiale appunto, ma su tutti i principali social network.

La grafica aggiornata, i link diretti ai documenti (alcuni dei quali disponibili gratuitamente per i non soci) e una comunicazione periodica con estratti dei Taga Doc sono alcuni dei punti del nuovo programma di comunicazione dell’associazione.

 

Per Taga Italia si preannuncia un anno intenso, ricco di novità e collaborazioni prestigiose, per continuare a essere un punto di riferimento per gli operatori delle arti grafiche.

Ricoh firma l’innovazione in Omniserver

Nata nel 1989 da un gruppo di professionisti nel campo dei servizi grafici, Omniserver è una dinamica azienda con sede a Novara che garantisce servizi di stampa professionale a 360°. L’offerta di Omniserver è rivolta a tipografie offset che hanno necessità di realizzare lavori in digitale, ad agenzie pubblicitarie oppure ad aziende di tutti i settori di mercato, tra cui quello della moda e il farmaceutico. Per offrire ai propri clienti innovazione e qualità, Omniserver si innova in modo costante, attenta ai nuovi trend e alle possibilità tecnologiche nell’ambito, ad esempio, della personalizzazione e dei supporti.

«Quando siamo nati – spiega Paolo De Gregori, titolare di Omniserver – il nostro focus era la fotocomposizione, poi abbiamo seguito l’evoluzione del mercato fino ad arrivare al mondo digitale. Ogni due o tre anni aggiorniamo le nostre tecnologie per rispondere alle esigenze dei clienti e cogliere opportunità sempre nuove. In questo percorso di innovazione tecnologica è molto importante il confronto con Ricoh, azienda di cui apprezzo molto l’approccio, l’efficienza dell’assistenza tecnica e la capacità di consigliarci non solo le tecnologie ma anche come utilizzarle al meglio».

In ambito grande formato Omniserver ha utilizzato in passato differenti tecnologie, dagli inchiostri a base acqua ai solventi, dagli ecosolventi all’UV, fino a scegliere il latex di Ricoh. Ricoh Pro L4160 consente la stampa su un’ampia gamma di media tra cui vinile, supporti tessili come canvas e tela, pellicole trasparenti. Tra le principali applicazioni realizzate vi sono vetrofanie, calpestabili, carta da parati e, più in generale, elementi per l’interior decoration e la riqualificazione degli interni. «Tra gli aspetti che apprezziamo maggiormente – commenta Paolo De Gregori – ci sono gli inchiostri latex che hanno un’ottima tenuta e possono essere utilizzati su numerosi materiali per interni ed esterni. Questi inchiostri, inoltre, sono inodori e si asciugano rapidamente. Abbiamo valutato molto positivamente le performance della soluzione Ricoh Pro L4160, tanto che dopo qualche tempo abbiamo installato un secondo dispositivo per aumentare la produzione».

Per quanto riguarda la stampa digitale a foglio singolo, Omniserver ha scelto Ricoh Pro C7100X dotata della quinta stazione colore. «Stiamo per installare una seconda postazione produttiva – dice Paolo De Gregori – in modo che la quinta stazione di una verrà utilizzata per la stampa del bianco e quella dell’altra per il trasparente. Questi colori speciali portano nuove possibilità. Il bianco è stato utilizzato nella produzione di cartoncini oppure di calendari, mentre con il trasparente abbiamo realizzato numerosi folder e la copertina di un catalogo ad impressione tramite matrice, solo per fare alcuni esempi. Le applicazioni sono infinite. La nostra attenzione al cliente va ‘oltre la stampa’: ascoltiamo le sue esigenze, troviamo l’applicazione più adatta e partecipiamo anche al processo creativo per realizzarla. Per i nostri clienti siamo un consulente, un partner di valore che può aiutarli davvero a migliorare l’impatto delle comunicazioni stampate».

Fenix DG e Burgo Distribuzione: nuova partnership

Una stretta collaborazione commerciale è prevista dalla nuova partnership tra Fenix Digital Group e Burgo Distribuzione a beneficio dei clienti di entrambe le società attivi in tutta Italia, al fine di promuovere e incrementare la diffusione della stampa digitale di grande formato sul mercato, attraverso la migliore combinazione possibile tra stampanti e consumabili cartari dedicati per HP PageWide XL e HP Latex.

La partnership consolida la direzione intrapresa da Burgo Distribuzione che vuole essere protagonista anche nel mercato delle tecnologie di stampa digitale di grande formato oltre che dei materiali di consumo, e lo farà avvalendosi del supporto alla vendita e tecnico post-vendita di esperienza consolidata e pluridecennale garantito da Fenix Digital Group.

Questo permetterà di rispondere con rapidità e prontezza oltre che con le competenze tecniche certificate alle necessità dei clienti attivi sul territorio nazionale, offrendo soluzioni tecnologiche innovative e incentrate sulle specifiche esigenze di business.

Burgo Distribuzione e Fenix Digital Group, inoltre, grazie alla consolidata presenza nei mercati della cartotecnica, del packaging e del display, offriranno congiuntamente una combinazione tra supporti cartotecnici Burgo Distribuzione per le tecnologie di stampa in piano disponibili oggi sul mercato per la stampa digitale.

Paola Mortara, Ceo di Fenix Digital Group, ha commentato: «Siamo felicissimi di annunciare al mercato questa nuova partnership con Burgo Distribuzione. Questa collaborazione è nata per offrire ai clienti di entrambe le parti, oltre alle più avanzate tecnologie di stampa digitale di grande formato della serie HP PageWide XL e HP Latex, la possibilità di scegliere consapevolmente i migliori supporti cartari di Burgo Distribuzione per raggiungere performance di stampa superiori e costanti nel tempo. Invito tutti i nostri clienti che già utilizzano HP PageWide XL e HP Latex a scrivere al nostro ufficio marketing per richiedere i campionari delle carte Burgo Distribuzione e fissare un incontro personalizzato per toccare con mano e approfondire assieme quale supporto è più indicato per le proprie applicazioni e volumi di stampa presenti e futuri».

Federico Musaio, sales manager di Fenix Digital Group, sottolinea: «I nostri clienti conoscono la nostra meticolosità nella ricerca e studio dei supporti di stampa ideali da suggerire in combinazione con HP Latex e HP PageWide XL. Con i prodotti cartari di Burgo Distribuzione, siamo sicuri che non solo la qualità sarà sorprendente, ma anche la resa risulterà costante nel tempo. A beneficiare di questa partnership tra Fenix Digital Group e Burgo Distribuzione sarà l’intero mercato dell’industria grafica specializzato nella trasformazione della carta».

Matteo Samos, a capo di Burgo Distribuzione, comunica: « Sono lieto di siglare l’accordo di partenariato con la Fenix Digital Group. Tale collaborazione ha lo scopo di completare l’offerta cartaria di Burgo Distribuzione, che, per tale segmento di mercato, è stata identificata nella linea digitale roll. La linea del digitale roll di Burgo Distribuzione è già da anni ben avviata, offrendo un servizio celere di distribuzione dei rotoli plotter, diretti sia al mercato del dye pigment/HP PageWide XL, sia al mercato dell’eco-solvente, solvente e HP Latex. Ora, con questa partnership con Fenix Digital Group, possiamo proporre ai nostri clienti anche soluzioni di stampa di grande formato HP, supportati da un servizio di assistenza tecnica».

In Italia la prima installazione europea di Océ Prostream 1000

La prima installazione in Europa di Océ ProStream1000, la nuova stampante a colori basata su tecnologia a getto d’inchiostro a modulo continuo, è italiana. A renderla possibile è stata Grafica Veneta, azienda italiana protagonista nel settore dell’editoria moderna, che ha festeggiato il primato con Canon.

L’obiettivo di Grafica Veneta è semplificare e ottimizzare il processo di produzione nella stampa di libri in bianco e nero e a colori. Un’eccellenza italiana che guarda al futuro con attenzione e impegno. Lo dimostra la scelta di alimentare tutto il proprio fabbisogno energetico tramite energia solare, grazie all’impianto fotovoltaico installato sui 100.000 metri quadrati di tetto del proprio stabilimento.

Con una produzione che supera i 150 milioni di copie l’anno e copre l’intero ciclo produttivo di riviste e libri – dalla prestampa alla stampa sino alla legatoria e al confezionamento finale – nel 2017 Grafica Veneta ha voluto affiancare alle macchine da stampa offset a foglio e rotative, già presenti in azienda, due nuove linee di stampa digitale a bobina Canon: Océ ColorStream 6500 Mono, stampante inkjet a modulo continuo per la stampa in nero e la nuovissima Océ ProStream 1000 per la stampa a colori. Grazie a queste soluzioni, Grafica Veneta intende migliorare il servizio offerto agli editori, assicurando tempi di stampa contenuti, riduzione dei magazzini e del rischio di reso a un prezzo competitivo, mantenendo una qualità uguale all’offset e potendo usare le stesse carte dell’offset. In particolare Océ ProStream 1000, presentata in anteprima agli Hunkeler Innovation Days lo scorso febbraio e destinata a varie applicazioni editoriali fra cui la scolastica, manualistica e cataloghistica, si è rivelata la soluzione di stampa adatta grazie alla notevole velocità e alla alta qualità di stampa in full color, su carte patinate, opache e lucide.

Entrambi i sistemi di stampa Canon Océ adottati da Grafica Veneta sono guidati dal front end Prisma, collegato a sua volta all’ambiente gestionale e di pre-stampa dell’azienda. In questo modo è possibile garantire una perfetta integrazione nel flusso di lavoro esistente e il passaggio dalla ricezione della commessa al prodotto stampato avviene in tempi brevissimi e con il massimo grado di automazione.

«Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importantissimo primato europeo e di averlo fatto al fianco di Grafica Veneta, azienda italiana che in poco più di un decennio è cresciuta fino a diventare una delle maggiori realtà europee nel suo settore, rappresentando un esempio eccezionale del dinamismo e dell’operosità del tessuto produttivo del nostro Paese» commenta Maurizio Ronzoni, commercial printing channel director di Canon Italia che continua: «Canon è al fianco delle aziende italiane per supportarne la crescita, offrendo loro non solo le più avanzate soluzioni di stampa digitale, ma anche la consulenza necessaria per affrontare le nuove sfide di un mercato, quale quello dell’editoria, che vive una continua e rapidissima evoluzione. Ragion per cui è essenziale comprendere i cambiamenti in atto e adeguarvisi con prontezza ed efficacia».

«In Grafica Veneta era da anni che monitoravamo il mondo delle macchine da stampa rotative inkjet – conferma Mauro Fontanari, consigliere delegato e direttore commerciale di Grafica Veneta – ma fino ad ora non eravamo convinti della qualità di stampa offerta dalle tecnologie presenti sul mercato e consideravamo il prodotto ottenuto un compromesso tra prezzo e qualità che il cliente era costretto ad accettare non avendo alternative. Con questa scelta siamo invece convinti di poter finalmente offrire un prodotto di assoluto livello in modo che il nostro cliente possa mantenere i propri standard non dovendo accettare alcun compromesso in termini di qualità e di scelta del supporto cartaceo, potendo così raggiungere gli obiettivi di riduzione dei magazzini e dei rischi di invenduto».

È Radwen Tekaya il nuovo direttore customer care di Pixartprinting

photocredits: Andrea Verzola | www.andreaverzola.com

Radwen Tekaya entra nel management di Pixartprinting con il ruolo di direttore del customer care, già da tempo certificato TÜV.

Nazionalità tunisina, moglie veneta, laurea in storia contemporanea conseguita in Francia e un curriculum che l’ha visto viaggiare di continente in continente alla guida di dipartimenti dedicati al servizio clienti con centinaia di addetti. Tekaya entra a far parte del gruppo Cimpress nel 2009 e per 9 anni guida il customer care di Vistaprint, “cugina” di Pixartprinting specializzata nei servizi di stampa B2C.

Alla chiamata di Pixartprinting risponde con grande entusiasmo: «Oltre alla felicità di mia moglie che ha potuto ricongiungersi alla sua famiglia, sono stato da subito attratto da questa opportunità: Pixartprinting è una realtà sui generis, diversa certamente dalle mie precedenti esperienze. Qui si respira passione, condivisione, senso di appartenenza a un progetto comune». In azienda, infatti, sono frequenti i casi di percorsi di crescita professionale, dove le singole figure acquisiscono col tempo know-how in diversi dipartimenti, riuscendo così ad avere una visione più ampia dei processi e degli obiettivi strategici. «È sicuramente uno degli aspetti che mi interessa di questo nuovo incarico, che oltre al customer care mi porta a contatto con il marketing e la produzione». Ma questo non vale solo per i manager, ma anche per molti dei dipendenti Pixartprinting (ad oggi più di 700) e soprattutto per le risorse in forza al customer care. «Una peculiarità di questo team è che gli operatori sono formati per poter dare ai clienti in totale autonomia una risposta esaustiva a qualsiasi problematica – spiega Tekaya –. Oltre alla conoscenza delle lingue, si muovono con molta agilità all’interno dell’e-shop potendo guidare il cliente nei singoli passaggi, hanno nozioni di graphic design, conoscono a fondo i prodotti, le tecniche di produzione e sono molto preparati sulle campagne marketing in essere».

Ma nonostante sembri una macchina già perfettamente rodata, Tekaya ha progetti ben chiari per il futuro del customer care di Pixartprinting. L’azienda sta proseguendo nel suo percorso di crescita esponenziale, con l’apertura di nuovi mercati e la conseguente acquisizione di nuovi clienti. Per far fronte a questo trend è necessario investire nell’ottimizzazione continua della struttura organizzativa. «E in questo quadro certamente si inserisce il customer care che ha un ruolo fondamentale nella fidelizzazione della clientela. Vogliamo rispondere sempre più velocemente alle chiamate dei nostri clienti, con sempre maggiore competenza e il sorriso sulle labbra». Tekaya, oltre a un lavoro che verrà effettuato sul team interno per favorire se possibile un clima ancora più armonioso e sereno a fronte di un’attività di per sé pressante, ha già annunciato il prolungamento degli orari. A partire da aprile il customer care Pixartprinting sarà a disposizione dalle 9:00 fino alle 22:00, con orario continuato. «Inizieremo ad ampliare il servizio in lingua italiana, francese e spagnola per poi estenderlo prossimamente anche all’inglese». Una scelta in linea con la strategia di localizzazione perseguita da Pixartprinting, dove per ciascun Paese vengono implementati prodotti e servizi che rispondono alle diverse abitudini d’acquisto. Sempre nell’ottica di abbreviare i tempi di risposta, oltre all’estensione della fascia oraria, sono già previste nuove assunzione entro l’anno. «Cerchiamo personale skillato, versatile, ma soprattutto desideroso di entrare a far parte di questa grande famiglia».