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In produzione in Rotolito Lombarda la nuova Kba Rapida 145

A sinistra Emanuele Pogliani di KBA Italia, responsabile vendite. Con Davide Dei Rossi di Rotolito Lombarda.
A sinistra Emanuele Pogliani di KBA Italia, responsabile vendite. Con Davide Dei Rossi di Rotolito Lombarda.

«Sono sempre stato convinto che la Rapida 145 fosse una gran macchina, ma sono rimasto colpito da una produttività così elevata, più del doppio superiore alle altre macchine» ha detto Davide Dei Rossi, responsabile del progetto presso Rotolito Lombarda, che ha seguito l’installazione e la messa in funzione della nuova macchina.

La nuova RA 145-5+L SPC ALV3 (5 colori più vernice e uscita tripla), è una delle macchine più complete al mondo, disponendo di: immissione con squadra elettronica, cambio lastre simultaneo su tutti i gruppi stampa, contemporaneo ad altri processi di avviamento, paper strech, plate ident, tiraggio delle lastre, stiratura pneumatica delle lastre per compensare i fogli piegati, lavaggi sincroni e simultanei (cilindro stampa, caucciù e rulli), Qualitronic Color Control con rilevamento inline di ogni singolo foglio.

«Avviamento in pochi minuti e velocità elevata sono impressionanti, un complimento a KBA per la tecnologia e per la professionalità e flessibilità di tutto lo staff commerciale e tecnico» chiude Dei Rossi, che concllude «se non fosse stato per lo spazio, avremmo installato anche la logistica perché qui si parla di più 10.000 fogli vendibili all’ora inclusi gli avviamenti che, per lavori editoriali di qualità, è veramente impressionante».

Mercato ortofrutticolo: packaging di nuova generazione

Entrerà quest’anno sul mercato un nuovo packaging alimentare che promette di ridurre di almeno il 10% gli scarti di frutta e verdura senza ricorrere ad additivi chimici.

di Simone Montonati (si ringrazia Macchine Alimentari)

Il consorzio Bestack (un’organizzazione no-profit di ricerca che fa capo ai produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari di Cesena dell’Università di Bologna, ha messo a punto un imballaggio attivo che utilizza solamente composti naturali. Dopo cinque anni di studi, i ricercatori hanno messo a punto una miscela di oli naturali che, aggiunta al cartone ondulato, permette di realizzare innovative confezioni in grado di rallentare significativamente il processo di deterioramento dei prodotti ortofrutticoli.

«Si tratta del primo studio in assoluto di questa portata», spiegano i rappresentanti del consorzio i quali hanno svolto il test finale su fragole, albicocche e nettarine per tre mesi consecutivi durante i quali hanno effettuato 200 campionamenti in sei punti vendita e 4.500 analisi. I risultati della ricerca, presentati a dicembre alla Camera dei deputati hanno messo in evidenza un’elevata capacità del packaging attivo di contrastare il deperimento dei prodotti “in tutte le condizioni di temperatura ma specialmente nei periodi più caldi”: la frutta confezionata con questo nuovo imballaggio ha prodotto quantità di rifiuti inferiori allo standard in ogni punto vendita, con percentuali di scarto che si sono ridotte dal 13 all’8% per le fragole, dal 18 al 13% per le albicocche e dal 25 al 20% per le nettarine. In termini di quantità di prodotto, si tratta di un risparmio quantificabile in 1-1,6 tonnellate di fragole, 2,8-3,9 tonnellate di albicocche e 4,5-5,6 tonnellate di nettarine. I prodotti ortofrutticoli, con questa soluzione, estendono la propria shelf life di 1-1,5 giorni rispetto agli imballaggi di cartone ondulato non attivi che, di per sé, offrono già due-tre giorni di vita supplementari a frutta e verdura rispetto agli altri tipi di packaging. Risultati importanti che, se proiettati su scala nazionale, equivarrebbero a risparmi per 8.300 tonnellate di fragole (pari a un valore di 29,1 milioni di euro), 12mila tonnellate di albicocche (€ 27,9 milioni) e 84mila tonnellate di pesche (€ 134 milioni). Estesa all’intero mercato ortofrutticolo italiano, spiegano ancora i ricercatori, questa soluzione consentirebbe di evitare sprechi fino a 850mila tonnellate di prodotti con un risparmio economico pari a circa 1 miliardo di euro. Nel 2017 gli imballaggi in cartone ondulato attivo verranno applicati in molteplici modalità distributive e a diversi livelli: distribuzione estera, export verso il far east, mercati generali, piccoli rivenditori nazionali e perfino e-commerce. È un progetto che, pur non essendo ancora giunto alla fase di commercializzazione, sembra aver già suscitato l’interesse del mercato soprattutto in seguito all’approvazione della legge 166/2016 sulla riduzione degli sprechi alimentari.

Questo anche grazie alle caratteristiche innovative di questa soluzione, come ha spiegato in un’intervista Claudio Dall’Agata, direttore del consorzio Bestack, di cui qui riportiamo degli stralci.

«Il cartone ondulato è per proprie caratteristiche un materiale composto di fibre naturali termoregolatrici in grado mitigare gli sbalzi di temperatura e umidità che accelerano i processi di marcescenza di frutta e verdura. Sullo stesso principio si è pensato di partire dagli imballaggi in cartone tradizionale e di aggiungere a questi ultimi, attivandoli, una miscela di olii essenziali naturali che rallentano i processi degradativi e mantengono per più tempo frutta e verdura ad un livello di maturazione ottimale. In questo senso sono certamente imballaggi in cartone ondulato speciali. Da tanto la ricerca si era concentrata sull’utilizzo degli oli essenziali per regolare i processi di conservazione dei prodotti alimentari, prima sui trasformati, come per esempio succhi di frutta e conserve, e poi sui freschi in atmosfera modificata, come la IV gamma. Questa è certamente la prima applicazione sul frutta e verdura fresca tal quale.»

Quali sono le funzioni principali svolte dagli oli naturali?

«L’azione prevalente è quella antibatterica e cioè di controllo dell’incremento della popolazione microbiologica che causa l’accelerazione dei processi degradativi in tutti gli stati della distribuzione del prodotto, dal magazzino di confezionamento alla tavola del consumatore. Di fatto si va al cuore del problema e dell’agente principale che fa marcire la frutta combattendo la proliferazione della carica batterica. Nessun altro agente esterno che interviene sulla riduzione dell’umidità o sulla temperatura ha benefici così diretti sul prodotto.»

La miscela di olii naturali sostituisce integralmente l’impiego di prodotti chimici?

«Qui non c’è nulla di chimico! È tutto naturale, si utilizzano estratti naturali presenti nei vegetali. Funzionano appunto perché vengono inseriti negli imballaggi gli stessi olii che sono presenti nelle piante. Di fatto la frutta nell’imballaggio attivo in cartone ondulato continua a maturare, per usare uno slogan, come se fosse ancora sul ramo. Per altro occorre ricordare che la produzione ortofrutticola ha limitato sempre più l’impiego della chimica di sintesi, la produzione italiana è all’avanguardia in Europa per numero e casi di residui, e che comunque quest’ultima è limitata al periodo pre raccolta, con stringenti periodi di carenza da rispettare, mentre è vietata nel post raccolta nel condizionamento e all’atto del confezionamento.»

In che modo questa soluzione consente processi di conservazione meno energivori rispetto ai tradizionali imballaggi?

«Il metodo più antico del mondo per conservare frutta e verdura utilizza la catena del freddo che costa soldi ed energia. Se si individuano meccanismi di regolazione microbiologica alternativi al freddo ne consegue che il rispetto di temperature basse nelle celle, nei camion frigo, nelle piattaforme, fino ai banchi dei supermercati non è indispensabile e stringente come in precedenza. In pratica possiamo dire che utilizzando gli imballaggi attivi potremmo avere frutta e verdura fresca come oggi ma con una catena del freddo che viaggia da 0,5 a 1 grado in più. Quindi meno energia prodotta e tanti soldi in più risparmiati oppure un enorme polmone energetico potenzialmente allocabile altrove. In ogni caso un enorme beneficio.»

La miscela di oli è già stata brevettata? Quando potrebbe essere immessa sul mercato?

«Il brevetto c’è, è datato novembre 2015 e recentemente è stato esteso a livello internazionale. Nel 2016 abbiamo fatto la prima sperimentazione in scala reale. Nel primo semestre 2017 condurremo 5 test in cinque situazioni diverse molto rappresentative per canale, prodotto, dimensione e distanza senza trascurare l’e-commerce. Contiamo quindi di essere pronti per fine anno.»

Si tratterà di una sostanza applicabile ai tradizionali cartoni ondulati o dovrà essere realizzato un’apposita linea di produzione?

«Di fatto sì. Uno dei punti di forza di questa innovazione è la flessibilità. Non stravolgeremo il mondo da un giorno all’altro. La produzione degli imballaggi in cartone ondulato rimarrà la stessa di oggi, ma da oggi offriremo un accessorio in più. Come l’ABS per le auto che inizialmente è stato testato in F1 poi è diventato prima un optional poi di serie sulle ammiraglie e poi oggi è un prerequisito di serie anche sulle utilitarie.»

In termini economici, qual è il rapporto tra i costi di investimento necessari e i risparmi ottenuti rispetto all’impiego di imballaggi tradizionali?

«Con la premessa che i benefici saranno diversi caso per caso, i dati di oggi ci dicono che la riduzione dello scarto di tutto il prodotto contenuto è sempre stata superiore al 10%, l’elemento fondante è quantificare il valore del prodotto che non viene buttato e quindi venduto e consumato. La sostenibilità economica dell’innovazione, oggi misurata teoricamente, è garantita se il valore del prodotto che non viene buttato ma venduto e consumato è superiore al prezzo commerciale dell’innovazione. I dati di cui disponiamo oggi ci dicono che nelle applicazioni misurate il rapporto economico tra costo dell’innovazione e prodotto in più commercializzato è compreso tra 1/10 e 1/20. In sintesi potremmo dire l’ABS contro la marcescenza della frutta se costasse da 10 a 20 volte in più varrebbe il prodotto che salva e sarebbe quindi conveniente.»

Vi sono degli aspetti critici che avete riscontrato durante il suo utilizzo?

«Per ora no e ma stiamo con le dita incrociate ad ogni sperimentazioni per non trovarli. Se così fosse anche in futuro oltre che attivo e speciale sarebbe anche un imballaggio magico. Noi lavoriamo per questo.»

Details raccoglie tutta la gamma delle carte Lecta

Lecta è lieta di presentare details, la nuova edizione del progetto creativo che ogni anno sviluppa una tematica in un volume fotografico di pregio.
Quest’anno il libro racconta il tema dei dettagli, dando vita a tutte le loro sfumature attraverso la ripetizione di immagini evocative a colori e in bianco e nero.
Il libro rivisita infatti venti foto, stampate ogni volta su una delle carte patinate senza
legno Lecta per l’editoria, permettendo così di valutare i diversi risultati di stampa e
scegliere la carta più adatta per un determinato lavoro: GardaMatt Smooth (superficie estremamente liscia), GardaMatt Art, GardaMatt Ultra (superficie vera matt e volume 1.0), Condat matt Périgord (volume 1.1), GardaPat 13 Bianka (volume 1.3 e tinta bianca pura), GardaPat 13 Kiara (volume 1.3 e tinta bianca naturale) e GardaPat 13 Klassika (volume 1.3 e tinta calda naturale).
L’eccellenza della gamma delle carte Lecta per il settore editoriale porta a raggiungere un livello in cui la precisione non è semplice rigore ma diventa l’essenza dell’eleganza.

Per maggiori informazioni sulla gamma Lecta di carte patinate e naturali e per visionare una copia del libro details: cliccare qui!

Finalmente è… Tempo di Libri! L’incontro organizzato dalla filiera

Giovedì 20 aprile, dalle 11.30 alle 13.20 in sala Courrier / Pad.2 / Porta Est Acimga, Aie, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg organizzano 
Giornali e libri, strumenti di buona informazione e cultura. Le proposte della Filiera
Alessandro Nova, dell’Università Luigi Bocconi, presenterà i dati 2016 della Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione. 
Seguirà un incontro pubblico, introdotto e moderato da Roberto Sommella, giornalista e scrittore, sul ruolo di giornali e libri per favorire lo sviluppo dell’informazione e della cultura e sulla necessità di misure di promozione della lettura. 
Interverranno: Daniele Manca (vicedirettore Corriere della Sera), Paolo Mattei (vicepresidente Assocarta e delegato Print Power & TwoSides Italia) e Stefano Mauri (presidente e AD di GeMS).

Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli e dal 19 al 23 aprile i padiglioni di Fiera Milano (Rho) ospiteranno la prima edizione della nuova fiera dell’editoria italiana. Sarà una grande festa, il cui carattere innovativo partirà dal rapporto tra editori, autori e lettori. Gli editori sono stati coinvolti direttamente nella definizione del programma: non come soggetti esterni, ma come veri e propri consulenti; gli autori hanno risposto con curiosità ed entusiasmo all’invito a partecipare a incontri che escono dalla routine della presentazione di un libro; i lettori, infine, saranno i veri protagonisti della Fiera. Attraverso lo strumento dell’alfabeto (una griglia su cui sono suddivisi tutti gli appuntamenti della manifestazione) ognuno potrà costruire – e scoprire – il suo personale Tempo di Libri, rispondendo alla seduzione del nome di un autore, di una storia, di un grande tema, di un’atmosfera o semplicemente scegliendo la sua lettera preferita.

Ideata e realizzata da La Fabbrica del Libro (la società creata da AIE – Associazione Italiana Editori e Fiera Milano), Tempo di Libri è una manifestazione immersiva, pensata per proporre contenuti aggregabili a partire da qualsiasi interesse e curiosità: 720 appuntamenti, 17 sale adibite agli incontri più un auditorium da 1.000 posti, 35mila metri quadrati di spazi e oltre 400 espositori tra case editrici, riviste, associazioni, biblioteche, librerie, enti pubblici, start up. L’elenco degli ospiti comprenderà circa 2.000 autori, tra cui grandi nomi della letteratura contemporanea internazionale e i più rappresentativi del panorama nazionale, sia nella narrativa che nella saggistica. Ci saranno personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, della politica, dello sport, della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica.

Apertura e inclusività saranno le parole chiave che regoleranno ogni aspetto della fiera.

Tempo di Libri si rivolgerà davvero a tutti: dall’appassionato che acquista decine di libri all’anno al lettore occasionale, da chi è rimasto fedele alla carta (per i bibliofili più appassionati l’appuntamento è allo stand di libri antichi curato dall’Aldus Club) a chi si è innamorato degli ebook, a chi preferisce servirsi di entrambi i formati.

XIII Congresso Aimsc: «Carta e Stampa: gli artigiani, motori di crescita e creatività»

L’Assemblea dei Soci Aimsc si terrà alle ore 15 del 27 maggio nella sala del Museo della Carta di Pescia, Piazza della Croce 1 in Pietrabuona. A seguire (ore 17 circa), la visita della nuova ala del Museo, situata nel restaurato Antico Opificio Cartiera Le Carte.

Per coloro che dovessero trovarsi già in luogo la mattina del 27 maggio, si cercherà di organizzare una visita alla parte antica della Stamperia Benedetti di Pescia in cui è possibile ammirare le antiche macchine da stampa, tra cui il torchio del 1700, gli arredi delle sale di composizione con i compositoi, i caratteri mobili e le interlinee in piombo, le xilografie originali di Viani e le riviste stampate per l’Eroica di Milano.

Programma

Domenica 28 maggio, ore 9,30-16

Il Centro Congressi Santa Caterina, situato nelle vicinanze del Museo della Carta, è ospitato in un’antica cartiera sapientemente restaurata, di cui occuperemo tre sale per la riunione, il pranzo a buffet e la registrazione. In quest’ultima saranno messi a disposizione dei tavoli per soci, relatori e sponsor che desiderano esporre del materiale promozionale. La sala riunioni è attrezzata con connessone Wi Fi, maxi schermo metri 4×4, videoproiettore super HD, amplificazione e microfonia, sistemi audiovisivi, freccia laser, lavagna a fogli mobili. Il Centro, inoltre, dispone di diverse tipologie di camere, ristorante e ampio parcheggio.

Ore 9,00-9,30 Registrazione dei partecipanti. Consegna della cartelletta contenente una stampa e il pieghevole in cui sono presentati i 16 Musei Associati Aimsc.

Prima Sessione

Apertura del Presidente Aimsc, Massimiliano Bini e saluto delle Autorità

  • Buone pratiche a favore dei mestieri d’arte (Pilar Lebole, Attività istituzionali – Osservatorio dei Mestieri d’Arte, OMA – Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze)
  • Il riciclo e l’economia circolare (Eliana Farotto, Comieco)

Moderatore: Giorgio Montecchi – Università degli Studi di Milano

Seconda Sessione. Le storie, le testimoniante di Musei, Mastri Cartai e Cartiere

  • Francesco Traverso (Museo della Carta di Mele, Genova)
  • Lisa Cervigni (Museo della Carta di Toscolano Maderno, Brescia)
  • Filippo Cantoni (Toscolano 1381, Toscolano Maderno, Brescia)
  • Giorgio Pellegrini (Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, Ancona)
  • Marco Orlandi (Museo della Carta di Subiaco, Roma)
  • Sandro Tiberi (Sandro Tiberi Srl, Fabriano, Ancona)
  • Stefano Conti (Cartera Aetna, Acireale, Catania)
  • Antonietta Amatruda (Cartiera Amatruda, Amalfi, Salerno),
  • Massimiliano Bini (Museo della Carta di Pescia, Pistoia)

Moderatore: Giorgio Montecchi – Università degli Studi di Milano

Ore 13,00 – 14,30 Pausa Pranzo

Terza Sessione e conclusioni

  • Carte & Inchiostri, un’alleanza per la cultura nel segno della bellezza (Enrico Tallone, Alberto Tallone Editore, Alpignano, Torino)
  • Spazio per confronti e domande

Moderatore: Giorgio Montecchi – Università degli Studi di Milano

Ore 16,00 Chiusura dei lavori

In collaborazione con

Enipg e Osservatorio Monografie Istituzionali d’Impresa.

Partner Istituzionali: Assografici, Assocarta, Acimga.

Agfa Graphics rilascia la versione 4.0 di StoreFront, la soluzione Web-to-print basata su cloud

StoreFront è la soluzione Web-to-print basata su cloud di Agfa Graphics che permette ai clienti di effettuare ordini online 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Il nuovo StoreFront 4.0 dispone ora di negozi reattivi per facilitarne la visualizzazione su qualsiasi dispositivo, di una funzionalità «salva per preventivo» per favorire la reperibilità delle informazioni sui prezzi e di algoritmi specifici per ottimizzare i costi di spedizione.

Accesso più semplice con i dispositivi mobile

Il commercio elettronico è in continua crescita. Ai clienti piace, e anzi spesso si aspettano, che i prodotti siano ad appena pochi clic o «tocchi» di distanza. Gli acquirenti dei prodotti di stampa non fanno eccezione: è proprio in questi casi che entrano in gioco i negozi reattivi del Web-to-print di StoreFront. Interamente ottimizzati per essere visualizzati su schermi piccoli (comwe su dispositivi mobile) che monitor dei computer, le pagine del negozi si adattano in modo automatico a qualsiasi dispositivo per una semplice lettura e un invio degli ordini.

«Il nuovo design di StoreFront riduce al minimo le azioni di scorrimento e ingrandimento, garantendo la massima comodità a chi acquista prodotti di stampa», spiega Andy Grant, Global Head of Software di Agfa Graphics.

Fornitura rapida dei preventivi ai clienti

Un’altra aggiunta a StoreFront 4.0 è costituita dalla funzionalità «salva per preventivo». Questa funzionalità consente ai rivenditori e alle agenzie di ottenere informazioni istantanee sui prezzi relativi a un intero gruppo di prodotti (inclusi i costi di spedizione), offrendo maggiore efficienza e facilità di utilizzo nella preparazione dei preventivi.

«Se per esempio un acquirente di prodotti di stampa necessita di un preventivo per la spedizione urgente di una grande quantità di poster per un concerto, o di numerosi prodotti per una campagna promozionale, StoreFront è in grado di visualizzare rapidamente il costo totale dell’intero progetto», spiega Grant. «Quello delle spedizioni white-label è un mercato in continua crescita che permette agli stampatori di competere con maggiore efficienza».

Ottimizzare i costi di spedizione

La spedizione è una componente chiave del commercio elettronico. In StoreFront 4.0 il modulo di spedizione è completamente rielaborato con nuovi algoritmi di confezionamento per il raggruppamento degli articoli ordinati e per il calcolo del numero ottimale di scatole necessarie per la spedizione. Inoltre, per i poster, i banner e i segnaletica è stato introdotto un nuovo tipo di confezionamento: questi prodotti possono ora essere combinati in un singolo imballaggio.

«Il risultato di queste ottimizzazioni? Costi di spedizione minimi e massima efficienza per chi vende servizi di stampa», aggiunge Grant. «Nel competitivo mercato della stampa, i costi ausiliari quali la spedizione possono essere un fattore decisivo per gli acquirenti. L’ottimizzazione del confezionamento aiuta gli stampatori ad avere un margine di vantaggio sui concorrenti».

Facile integrazione

«StoreFront 4.0 è concepito per essere versatile e sfrutta formati di file standard come PDF e JDF», ha concluso Grant. «Questo perché il supporto degli standard aperti e una facile integrazione restano fattori essenziali per Agfa Graphics».

Sebbene sia stato sviluppato per interagire in maniera completamente automatica con Apogee Prepress v10 e Asanti v3 di Agfa Graphics, StoreFront è compatibile praticamente con qualsiasi strumento di produzione.

Canon e Kite.ly insieme per offrire una piattaforma e-commerce mobile

Da sinistra a destra: Deon Botha, Cofondatore di Kite.ly, Fionn Concannon, Cofondatore e Amministratore delegato di Kite.ly, Alberto Spinelli, Senior Director Digital Services di Canon Europa, Charlie Carpenter, CEO e Cofondatore di Kite.ly.
Da sinistra a destra: Deon Botha, Cofondatore di Kite.ly, Fionn Concannon, Cofondatore e Amministratore delegato di Kite.ly, Alberto Spinelli, Senior Director Digital Services di Canon Europa, Charlie Carpenter, CEO e Cofondatore di Kite.ly.

Canon Europa ha annunciato l’acquisizione di Kite.ly, la piattaforma di e-commerce mobile con sede a Londra, specializzata nella stampa personalizzata. L’integrazione di Kite.ly permetterà a Canon di aggiungere una nuova area strategica al proprio portfolio di servizi digitali, riuscendo in tal modo a offrire un ecosistema di stampa quanto mai ampio e diversificato. Questa acquisizione è in linea con il desiderio dell’azienda di essere protagonista del mondo dell’imaging e di rendere la stampa accessibile da qualsiasi dispositivo.

Alberto Spinelli, Senior Director Digital Services di Canon Europa, ha dichiarato: «Portare Kite.ly all’interno del gruppo Canon è la nostra ultima mossa per espandere l’offerta di servizi digitali, rendendo la stampa mobile universale. Esiste una crescente tendenza da parte dei consumatori ad acquistare prodotti personalizzati direttamente dai propri dispositivi mobili. Dalla combinazione delle tecnologie di stampa di alta qualità di Canon e delle soluzioni di facile utilizzo di Kite.ly nascerà uno straordinario portfolio di prodotti di stampa, cui i clienti potranno liberamente accedere utilizzando app sia nuove che esistenti».

Charlie Carpenter, CEO e cofondatore di Kite.ly ha commentato: «Oggi è un grande giorno per il team Kite.ly, che vede realizzarsi il proprio instancabile desiderio di offrire una soluzione di stampa mobile personalizzata, a livello internazionale. Siamo felici di unire la nostra innovativa piattaforma con il portfolio di servizi digitali Canon, per contribuire insieme alla nascita di una nuova era nel settore della stampa. Il fatto che Canon condivida la nostra visione di diventare il “print button” di Internet, integrato in ogni app o sito web di imaging, è per noi fonte di grande ispirazione. Kite.ly è integrata in centinaia di app di nostri clienti in tutto il mondo; in collaborazione con Canon potremo migliorare il servizio, aiutandoli a generare nuovi profitti e a interagire più efficacemente con i propri utenti».

Kite.ly entra a far parte del gruppo di aziende e brand di Canon che offrono servizi digitali complementari, come Lifecake e irista, aiutando Canon a creare un ecosistema di imaging completo per i propri clienti, dallo scatto, al recupero, dalla condivisione alla stampa, avvalendosi di siti web e app mobile di facile utilizzo. L’acquisizione consentirà inoltre ai clienti e ai partner B2B di Canon di esplorare nuove opportunità di business, mentre i rivenditori potranno offrire una soluzione di stampa personalizzata end-to-end, sia online che in-store. Infine, i fornitori di servizi di stampa potranno collegare facilmente la soluzione Canon-Kite.ly alle loro infrastrutture e accedere a nuove fonti di reddito.

Kite.ly è una piattaforma e-commerce mobile che aiuta gli sviluppatori e i brand a generare profitti attraverso la stampa personalizzata. Gli innovativi SDK dell’azienda sono integrati in oltre 500 app e siti web rivolti al consumatore e raggiungono una base in continua crescita di oltre 200 milioni di utenti, in tutto il mondo. Kite.ly è stata fondata a Londra nel 2013 da Fionn Concannon, Deon Botha, Charlie Carpenter e Black Ocean, un gruppo di investimento con sede in Lussemburgo.

Grazia Maria Mensitieri confermata presidente dell’unione Industriali di Napoli

Grazia Maria Mensitieri (Menfilm srl) è stata confermata Presidente della Sezione «Packaging, Grafici, Carta» dell’Unione Industriali Napoli per il biennio 2017-2019. Vice Presidente è Mario de Gennaro (Ipi spa). Completa il direttivo il Consigliere Corrado Trasforini.

Flexostudio è la prima azienda italiana a installare Flenex FW

Fiorenzo Fenu, Denny Loi di Flexostudio insieme a Claudio Giacomelli di Synergic Solution davanti alla S928 di Fujifilm e al CDI 4835 di Esko.
Fiorenzo Fenu, Denny Loi di Flexostudio insieme a Claudio Giacomelli di Synergic Solution davanti alla S928 di Fujifilm e al CDI 4835 di Esko.

«Flexostudio è la prima azienda in Italia a installare il sistema Flenex FW, ma già altri clienti stanno introducendo le lastre polimeriche a sviluppo ad acqua Fujifilm» conclude Andrea Basso, Sales Manager Graphic Arts Fujifilm Italia. «Fujifilm, in partnership con Claudio Giacomelli di Synergic Solution, ha messo a disposizione il proprio know how e la propria tecnologia per porre una pietra angolare nello sviluppo di questo mercato, sempre più orientato alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Crediamo nella superiorità del sistema Flenex FW e nella sua potenzialità di sviluppo all’interno del mercato italiano».

Una scelta strategica che sta cambiando l’approccio al mercato della stampa flessografica industriale è quella di Flexostudio, realtà operante a Prato, nata nel 2006 dall’esperienza di Denny Loi e Fiorenzo Fenu, riconosciuti professionisti nel mondo della stampa con una importante e decennale esperienza nella produzione di impianti flessografici per imballaggio flessibile. L’innovazione introdotta da Flexostudio si chiama Flenex FW, un innovativo polimero flessografico con sviluppo ad acqua (water washable) destinato a riproduzioni di altissima qualità e compatibile con i principali inchiostri utilizzati nella stampa flessografica (UV, solvente e acqua).

«Flexostudio ha una mission ben precisa» dichiara Fiorenzo Fenu, titolare di Flexostudio e precedentemente responsabile di produzione nell’ambito di importanti aziende flexo «garantire il servizio più efficace ai clienti, offrendo le tecnologie più avanzate presenti sul mercato. Per questo motivo, quando abbiamo testato il fotopolimero Flenex FW di Fujifilm non abbiamo avuto dubbi e lo abbiamo immediatamente adottato. I risultati che stiamo ottenendo sono straordinari perché hanno migliorato tutti gli indicatori di performance della nostra produzione».

Il mercato di riferimento di Flexostudio richiede eccellenza nella resa, massima flessibilità, rispetto delle tempistiche. L’azienda opera nel campo shrink sleeves, flexible packaging film, strip laminates ed etichette su banda larga e stretta. Nella nuova sede produttiva totalmente dedicata alla realizzazione di matrici flessografiche, Flexostudio ha ampliato il proprio installato Esko introducendo nuove postazioni Art-Pro e un nuovo CDI 4835 ad alta produttività

Il polimero Flenex FW è stato immediatamente linearizzato per integrarsi nel ciclo produttivo apportando da subito eccellenti risultati di stampa.

«La nostra attenzione alle tematiche di sostenibilità ha trovato in questo prodotto una risposta straordinaria, il polimero si sviluppa esclusivamente grazie all’azione combinata di spazzole rotanti, e di un bagno detergente (acqua + finish). In meno di 40 minuti si completa il ciclo di produzione (dall’esposizione all’asciugatura) con sensibile risparmio energetico. Siamo estremamente soddisfatti dell’adozione di Flenex FW, un prodotto in grado di soddisfare le richieste dei nostri clienti più esigenti e di un mercato sempre più green oriented» Conclude Fenu.

 

Rotomail raddoppia la produzione con una seconda Tecnau Libra 800

Rotomail ha investito in una seconda Libra 800 di Tecnau per produrre libri di formato variabile in totale automazione, espandendo quindi la capacità produttiva per le piccole tirature e il book on demand.
Nello stabilimento di Milano, le bobine vengono stampate sulle linee HP PageWide ed HP Indigo e rifinite sulle due Libra 800 in un processo integrato che va dalla bobina di carta al libro finito. Il sistema altamente modulare è stato configurato da Rotomail con un canale di ingresso composto da uno svolgitore, slit-merge e taglierina a doppio canale per la
produzione di blocchi libro a formato variabile in spessore, altezza dorso e larghezza.
I blocchi libro sono quindi trasferiti automaticamente alla brossura variabile (Libra VB) collegata in linea al modulo di taglio e finitura trilaterale variabile (Libra VT). Il sistema fornisce copertine stampate da modulo continuo, appositamente tagliate in altezza e larghezza con dorso e cordonatura adeguate alle dimensioni del blocco libro, così da garantire un’assoluta variabilità durante la produzione ed eliminare l’intervento manuale per adattare le copertine al formato del blocco libro.
Il processo di finitura è integrato con il software proprietario Rotomail “Bronte” che fornisce un controllo di processo completo che include l’inserimento degli ordini sul portale online, l’imposizione di stampa, l’ottimizzazione della produzione, il monitoraggio e successivo tracking del libro finito postspedizione.
La Libra 800 di Tecnau incorpora inoltre un sistema di gestione di rete per i controlli di processo, informazioni di servizio e raccolta dati capace di fornire assistenza remota, valutazioni statistiche e integrazione con altri dispositivi portando l’IoT (Internet of Things) all’interno delle applicazioni industriali e della produzione intelligente.
«Siamo davvero onorati di aver portato avanti questa partnership con Rotomail che ci ha permesso di essere all’avanguardia nei sistemi di produzione e finishing di libri a formato variabile. Nel 2008 Rotomail ha fornito un brillante contributo allo sviluppo della Libra 800 e siamo orgogliosi che dopo otto anni di utilizzo, continuino a giudicare il nostro sistema
come tecnologia leader di mercato tra le soluzioni per le basse tirature e il book on demand», ha commentato Stefano De Marco, Direttore Vendite e Marketing Europa.
I vantaggi della soluzione Libra 800 non si limitano all’efficienza e alla flessibilità, essi mirano a trasformare completamente il processo produttivo e riorganizzare l’idea legata alle tecnologie di finitura per libri a medie e basse tirature.
Libra 800 permette infatti di riorganizzare il flusso di lavoro stampando solo i libri effettivamente venduti, producendo i libri per commessa piuttosto che per formato, pertanto riducendo drasticamente le scorte di magazzino ed ottimizzando la logistica interna. I dati di mercato indicano che sono sempre più gli stampatori che vedono una crescita delle tirature tra i 250 e le 500 copie, la stessa tendenza si concentrava sulle 700-1000 copie per singola lavorazione soltanto due anni fa, mentre il numero si aggirava tra le 1.500-3.000 copie cinque anni prima.
Se l’andamento dovesse continuare a mantenere una simile tendenza, una soluzione sviluppata per basse tirature e produzione di libri singoli sarebbe il miglior investimento per rispondere alle esigenze attuali ed anticipare le evoluzioni di mercato future. Esistono inoltre segmenti di mercato dove le basse tirature e la copia singola sono un’opportunità, come per esempio alcune tipologie di cataloghi, edizioni limitate, libri personalizzati, self-publishing e più in generale le pubblicazioni raccolte dai portali di web-to-print.
La soluzione Libra 800 è il principale sistema presente sul mercato a offrire livelli di variabilità così elevati pur mantenendo al tempo stesso elevate velocità di produzione che arrivano sino a 800 libri/ora.