Title: Benny Land_KK53
Subtitle: Benny Landa - Chairman & CEO of Landa Corp
Client: Landa Corp
Location: At the Landa Corp Building – 3 Pekeris St. Park Tamar – Rehovot 76123 - Israel
Created: Thursday 09.080.2012
E-mail: benny.landa@landa-corp.com
Tel/Fax: 972-77-344-4448
Benny Landa è stato premiato come imprenditore del decennio da Globes, quotidiano economico israeliano. Le ragioni del riconoscimento sono facili da rintracciare e sono contenute nella storia umana e imprenditoriale di questa figura, tra le più note nel settore della stampa mondiale. Landa ha inventato il processo di stampa digitale Indigo utilizzando una tecnologia toner liquido, che ha lanciato a Ipex nel 1993 e poi venduto ad Hp per 830 milioni di dollari solo otto anni più tardi. L’imprenditore ha rivelato che al tempo pose come condizioni di vendita che Hp non spostasse la produzione in Cina, ma rimanesse in Israele, dove tale produzione oggi rappresenta un notevole 0,5% del Pil della nazione. Oggi la sua società, Landa Digital Printing, sta cercando di mettere a punto una tecnologia di stampa a getto d’inchiostro altrettanto radicale con la nonografia. Landa prevede di spedire le prime macchine nonografiche l’anno prossimo, raggiungendo un livello di scala tale da coprire almeno l’1% del Pil. La stampa nanografica è stato mostrata per la prima volta in occasione di drupa quattro anni fa e attualmente il suo sviluppo non è ancora terminato. Tuttavia all’ultima drupa Landa ha annunciato al pubblico che il beta testing si terrà a breve. Del resto, durante la fiera di Düsseldorf Landa Digital Printing ha firmato un enorme numero di ordini, tra cui offerte di alto profilo con giganti dell’industria come Cimpress e Quad/Graphics. Se Landa riuscisse a finalizzare gli sforzi della sua ricerca, la nonografia potrebbe diventare la più importante tecnologia di stampa, dal momento che promette la qualità dell’offset, ma senza lastre o tempi di avviamento.
Landa è anche uno dei maggiori investitori in tecnologia di Israele: una fetta consistente del suo patrimonio di 830 milioni di dollari è stato accantonato per iniezioni in start up tecnologiche israeliane. Del resto l’imprenditore sostiene che la sua leva motivazionale non è mai stata il danaro, ma piuttosto il desiderio di creare opportunità di produzione e di occupazione sostenibile nel suo Paese. E a questo proposito si dice amareggiato che l’attuale generazione di imprenditori israeliani sia più individualista e interessata al solo proprio business.
Per un’idea più completa su Benny Landa, vi rimandiamo alla lunga intervista apparsa su Globes, Israel business news il 29 settembre scorso.
Negli ultimi tre anni (2014-2016) le piccole e medie imprese (PMI) di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte si sono aggiudicate il 70% degli 82 milioni di euro erogati all’Italia per ricerca e innovazione attraverso lo SME Instrument, lo strumento di finanziamento di Horizon 2020 per le PMI. Lo rileva un Rapporto di Aster, società della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale, presentato durante l’evento (organizzato da Aster, Enea, Confindustria ER nell’ambito delle attività dell’Enterprise Europe Network, la rete europea a sostegno delle PMI) L’Europa premia l’innovazione, cui hanno partecipato anche varie aziende beneficiarie dei finanziamenti UE.
«In Italia – spiega Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster – abbiamo imprese in grado di fare buoni progetti innovativi e ottenere i finanziamenti per portarli avanti. Un dato sicuramente positivo sono le buone performance delle start up innovative, che rappresentano il 21% delle PMI beneficiarie dello SME Instrument, segno che il fenomeno start up è rappresentato da imprese con concrete capacità progettuali e in grado di affrontare le sfida del mercato e la competitività europea. Aster, attraverso lo sportello Apre, è in prima linea nell’offrire alle aziende del territorio servizi di orientamento e accompagnamento per accedere ai finanziamenti europei».
Le Regioni a confronto
Le regioni più attive per numero di progetti finanziati sono state, nell’ordine, la Lombardia, con 104 progetti (119 beneficiari), l’Emilia-Romagna con 63 progetti (67 beneficiari), il Lazio con 42 progetti (48 beneficiari), la Toscana con 23 progetti (24 beneficiari) e il Veneto con 18 progetti (18 beneficiari). Le regioni con meno progetti finanziati sono state l’Abruzzo (5), il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna (4). Ultima con 3 progetti la Valle d’Aosta. Secondo l’analisi realizzata da Aster, le piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna hanno raccolto il 12% delle somme erogate in Italia, cioè circa 10 milioni di euro.
Milano, Roma e Bologna le prime tre province italiane. A livello provinciale Milano (59 beneficiari) conferma la sua leadership e Roma insegue (42) incalzata da Bologna (38) che ambisce a essere una delle capitali dell’innovazione. Tra le province di medie dimensioni si distingue Reggio Emilia, che con 13 soggetti beneficiari è al quinto posto dopo Torino (17). Pisa, prima provincia del Centro, ha 10 imprese beneficiarie ed è al settimo posto insieme a Monza Brianza. Al sesto posto troviamo Brescia (11) e al nono Bergamo e Varese, entrambe con 8 beneficiari. Cosenza, undicesima a livello nazionale, è la prima provincia del Sud per numero di soggetti che hanno beneficiato dei finanziamenti UE per ricerca e innovazione. Stessi numeri della provincia calabrese si registrano anche a Genova e Pavia.
«Horizon – spiega Alberto Di Minin, delegato nazionale del Miur-Comitato di programma PMI e Accesso alla finanza – si sta dimostrando un formidabile laboratorio di innovazione per le PMI. Le aziende italiane stanno contribuendo con generosità progettuale e stanno portando a casa contributi e riconoscimenti importanti. Nostro ruolo è quello di continuare a monitorare il lavoro della Commissione e suggerire la strada migliore da seguire, anche nei lavori di sviluppo dei prossimi programmi.»
A livello nazionale i temi di ricerca su cui le imprese partecipano di più sono trasporti (67), nanotecnologie (60) ed efficienza energetica (58). A livello regionale, le partecipazioni delle imprese della Lombardia riguardano il tema trasporti (28), nanotecnologie (24) ed eco-innovazione (17), un settore che è al centro anche di 14 partecipazioni in Emilia-Romagna. In questa regione sono numerosi anche gli interventi in nanotecnologie (21) e efficienza energetica. Le PMI laziali concentrano le loro partecipazioni sul tema trasporti ed efficienza energetica (9 per entrambi). In Veneto le imprese puntano sull’agroalimentare (5 partecipazioni) mentre in Toscana su efficienza energetica (5).
Italia Vs Europa
Nel triennio considerato i fondi complessivamente erogati dall’Europa per le piccole e medie imprese sono stati circa 800 milioni di euro, di cui il circa il 10% in Italia.
La Spagna primeggia sia per numero di progetti approvati (432) sia per numero di beneficiari (451). Al secondo posto l’Italia che con 326 progetti (e 378 beneficiari) supera l’Inghilterra (282 progetti, 298 beneficiari) e la Germania (157-171).
Nella classifica, i primi sei paesi europei (Spagna, Italia, UK, Germania, Francia e Olanda) si spartiscono il 67% dei fondi totali.
Sono italiane il 16% delle 2.369 PMI europee beneficiarie dei finanziamenti dello SME Instrument. Secondo l’analisi fatta da Aster, il 77% delle imprese beneficiarie in Europa ha ricevuto finanziamenti in Fase 1. A dividersi il piatto più ricco (Fase 2) dei finanziamenti sono stati 529 beneficiari, nel 19% dei casi imprese spagnole. Il 12% delle imprese che hanno ricevuto i finanziamenti della fase 2 dello SME instrument è inglese, l’11% italiano e solo il 7% tedesco.
Un totale di 2.900 visitatori ha potuto incontrare 118 espositori provenienti da 13 diversi Paesi a InPrint Italy, per scoprire le ultime e migliori innovazioni nei tre settori della stampa industriale: funzionale, decorativa e dell’imballaggio. Mentre il 69% dei visitatori era italiano, il 31% era internazionale, proveniente da 56 Paesi. Dopo l’Italia, i Paesi di maggior affluenza di visitatori sono stati Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia e Spagna. Numerosi anche i visitatori da Paesi extraeuropei, quali USA, Cina, Russia, India, Giappone, Australia, Corea, Argentina e Sud Africa.
All’evento ha preso parte una percentuale ampia di visitatori che non aveva partecipato alla precedente edizione di InPrint, organizzata in Germania, permettendo così di raggiungere l’obiettivo di creare nuove opportunità di business e di espandere il settore della stampa industriale. I visitatori presenti erano alla ricerca di sistemi personalizzati e soluzioni tecnologiche per il settore manifatturiero e della stampa. Quasi il 65% dei partecipanti proveniva dall’industria della stampa industriale. Tra questi settori, i più rappresentati sono stati il digitale (33,7%), il getto d’inchiostro (24,2%) e quello serigrafico (19,8%). Il 26% arrivava dall’industria manifatturiera, principalmente dal settore tessile, plastica, elettronica, ingegneria meccanica e automotive. Infine, il 9% dei visitatori proveniva dal settore degli imballaggi.
Aziende leader in diversi settori industriali hanno visitato l’esposizione. Tra queste, Roland, Xerox, HP, OKI (settore macchine per la stampa); Panasonic, Olivetti, Philips, Siemens (elettronica); Daimler AG, Mercedes Benz, PSA Groupe, Reydel Automotive (automotive); Louis Vuitton, Fendi, Giorgio Armani (beni di lusso); D. Swarovski KG, Yoox, Luxottica, The Swatch Group e Pininfarina Extra (fashion e design). Inoltre hanno partecipato all’evento imprese di spicco di provenienza diversa, ma tutte alla ricerca di soluzioni alle loro specifiche esigenze: dal packaging (Adobe Systems, Kiko Milano) fino all’industria del cibo (A. Loacker, Lindt & Sprüngli) e alle più svariate applicazioni (Franco Cosimo Panini, Bormioli Luigi, Clementoni, Airbus, Kodak).
L’area di maggior interesse è stata la stampa decorativa, con il 32,7% dei visitatori, seguita da quella funzionale (31,5%), dal packaging (20,3%) e infine dalla stampa 3D/produzione additiva (15,2%). I prodotti e i servizi maggiormente ricercati sono stati i macchinari e i sistemi di stampa, le testine, i materiali e substrati.
L’obiettivo della fiera era di far incontrare gli inventori e i cosiddetti «early adopter», provenienti da tutto il mondo, all’interno della più importante esposizione del settore in Italia. A questo proposito, hanno ricevuto riscontri molto positivi dagli espositori, i quali hanno incontrato visitatori di altissimo calibro. Inoltre, le statistiche dell’evento rivelano profili elevati dei partecipanti, con ruoli che vanno dal Management Esecutivo (22,3%) alla Ricerca e Sviluppo (15,5%), dalla Pianificazione/Design (7,8%) agli Acquisti/Approvvigionamento/Buyer (6%).
Valore aggiunto per i partecipanti alla manifestazione è stato l’opportunità di creare connessioni tra i diversi segmenti che compongono il processo di stampa industriale. Sono così nate nuove collaborazioni e idee per nuove soluzioni, stimolate dalle richieste dei visitatori e dai seminari e convegni di InPrint Italy.
640 partecipanti hanno preso parte a un consistente programma di eventi.
Lo sguardo rivolto al futuro è stato una costante di questa prima edizione italiana, grazie anche al Grande Premio Innovazione, vinto da Alchemie Technology per la loro Digital Powder Printing. Heidelberg è stato riconosciuto Highly Commended, grazie al lancio di Omnifire 1000, macchina inkjet industriale «direct to shape», e per la prima volta gli organizzatori hanno presentato InPrint Founders Award in memoria di Paolo Capano, ex amministratore delegato di INX Digital Italia e figura ispiratrice nello sviluppo della tecnologia di stampa industriale. Il premio riconosce leadership, spirito imprenditoriale e collaborazione ed è stato assegnato a Cefla JetSet.
InPrint Italy ritorna nel 2018
È stata confermata la seconda edizione di InPrint Italy, che si terrà sempre al MiCo a novembre 2018. Un terzo dello spazio espositivo è già stato prenotato dai precedenti espositori; in particolare, da alcune delle compagnie leader del settore, quali Heidelberg, Fujifilm, Mimaki, Kyocera, Ricoh, Ceradrop, Gruppo Tecnoferrari e Sensient.
In attesa del prossimo appuntamento in Italia, FM Brooks, parte del gruppo Mack Brooks Exhibitions, ha già in programma altri eventi InPrint: dal 25 al 27 aprile 2017 a Orlando, negli USA, e dal 14 al 16 novembre 2017 a Monaco di Baviera, in Germania.
A female chef drizzling balsamic vinegar on an open sandwich
Al giorno d’oggi, i trend della fotografia evolvono e cambiano velocemente. Nel 2016, secondo Deloitte, 2,5 trilioni di fotografie sono state condivise e salvate online, e il 90% di queste sono state scattate con uno smartphone.
Siamo parte di una cultura che documenta ogni giorno azioni, esperienze, ritratti e piccoli dettagli (spesso automaticamente e nel momento in cui accadono). Le nostre fotografie ricevono il loro minuto di fama nei feed delle notizie – per poi lasciare spazio ad altri post in cerca di attenzione.
Con le nuove fotocamere di iPhone e Google’s Pixel, si intuisce che il 2016 segnerà il passaggio finale della fotografia dallo smartphone.
Come cambieranno la tecnologia e i social media nel 2017?
Abbiamo analizzato i dati prodotti dall’algoritmo di ricerca di Depositphotos e collaborato con i migliori designer e fotografi del settore per scoprire quale sarà la richiesta di contenuti visivi. Ecco il risultato…
Il ritorno degli anni Novanta
I marchi oggi puntano sui bambini degli anni ‘90, che diventano brand ambassador. La nostalgia per gli anni 90 rimarrà nei trend visivi della comunicazione: è un altro passo verso immagini più sincere, candide e vicine alla vita reale. Istantanee stile Polaroid e un audace stile colorato emergeranno tutti da questa tendenza. L’uso di filtri associati ai film anni ‘90 aggiungono un tocco personale a fotografie, offrendo un effetto storytelling che spesso manca alle foto digitali.
2. Emozioni e movimento
Siamo tutti un po’ fotografi, quindi la domanda di immagini originali, candide e autentiche continua a crescere. Consumatori altamente visual oriented non reagiscono allo stesso modo alle foto patinate con modelli in posa; vogliono emozioni, difetti, la grinta della vita e delle persone reali in azione. Fotografie che personalizzano una storia e catturano un momento (come una storia su Snapchat) continuano a essere pesantemente di tendenza, queste immagini hanno il potere di catturare l’attenzione e la fedeltà del consumatore.
Noi creiamo i nostri contenuti in un modo specifico per Snapchat, in un modo diverso per Instagram e in tutt’altra maniera per Twitter. La natura di ciascuna piattaforma permette alla nostra creatività di attivarsi in vari modi per fare l’uso migliore e ottimale di ciascuno di essi.
Samuel Carter Mensah, Designer per AKQA London/ NIKE
I fotografi documentano quello che una persona vede quando sta facendo le faccende quotidiane come preparare i bambini per la scuola, guidare per andare a lavoro, fare la spesa e scegliere il film da vedere. Noi desideriamo foto che documentino una routine quotidiana imperfetta, disordinata, frettolosa, immagini che si riferiscano a individui del mercato di massa. Lo stesso vale per le immagini di cibo, di oggetti e di interni. I social media continuano ad alimentare la domanda di contenuti di vita reale con stile editoriale nelle pubblicità e nei media. SuDepositphotos, le ricerche con la parola chiave «autentico» sono aumentate di quasi tre volte durante il 2016.
3. Un mondo sempre connesso
Abbiamo fiducia nei nostri dispositivi smart per la nostra salute e la nostra sicurezza, li usiamo per leggere notizie e condividere i momenti della nostra quotidianità attraverso i social media. Non abbiamo ancora raggiunto l’unicità e i contenuti non possono tenere il passo con i rapidi progressi tecnologici. Di conseguenza, il mercato continuerà a rappresentare AI e VR con immagini vaghe e disorientanti che non riflettono come sono e come funzionano queste tecnologie ma emulano idee, attività ed emozioni.
Cloe-up image of sportsman checking his pulse on smart watch
La domanda di immagini relative a «Internet of things» su Depositphotos è raddoppiata nel 2016, e continuerà a crescere.
4. [Ancora] stereotipi difficili
Nonostante molte iniziative sociali e campagne di brand famosi, notiamo ancora una mancanza di diversità quando si parla di fotografia commerciale. Una lotta contro gli stereotipi sociali pone la domanda per la comunicazione visiva sia in immagini di brand che di altre fonti d’informazione.
La fotografia realistica mette in mostra l’immagine del mondo in cui viviamo, con un accento sulla diversità attraverso le rappresentazioni di differenze etniche, sessuali, culturali, di orientamento sessuale e di apparenza. Immagini legate al non convenzionale, alle diverse personalità sui luoghi di lavoro, il tempo libero e le attività fisiche sono molto richieste nel micro stock e stanno costruendo un trend sui media.
A female chef drizzling balsamic vinegar on an open sandwich
Come può la fotografia di stock aiutare a combattere gli stereotipi di genere?
Per combattere le sfide con gli stereotipi nel mercato delle immagini, dobbiamo curare una collezione di fotografie che promuovano l’uguaglianza, ed eliminando le supposizioni relative ai ruoli e alle professioni. Nella nostra selezione di immagini, le donne sono rappresentate in ruoli di potere e in una più ampia scelta di professioni. La crescente domanda da parte di clienti e di autori di immagini femminili stanno aiutando a iniziare un nuovo movimento e una nuova tendenza.
5. Il dominio dei video
Potrebbe sembrare di dire l’ovvio, ma visto Facebook annuncia i video come sua priorità assoluta, non possiamo fare altro che parlarne. I contenuti video stanno esplodendo nei social media, sui siti aziendali e nella pubblicità. Secondo Syndacast, entro il 2017 i contenuti video occuperanno il 74% di tutto il traffico internet. Di base rimane la domanda di contenuti originali, di alta qualità, di video di stock autentici, che faranno da padroni nel futuro della comunicazione visiva.
360 gradi, 4K e video aerei sono alcuni dei trend più caldi di quest’anno, in seguito alle nuove attrezzature che permettono di girare in questi formati. Anche i GIFs sono popolari sui social media e nei feed di notizie e sono il formato perfetto per le anteprime.
6. Astrofotografia
Con le ultime dichiarazioni di Elon Musk e i successi del progetto della Nasa, la Luna, Marte e il resto del cosmo adesso sembrano più vicini che mai. Immagini di galassie e nebulose sono un trend nei social media e nella fotografia commerciale, illustrano le ultime scoperte e mostrano la bellezza dello spazio. Nella seconda metà del 2016, abbiamo visto un picco di interesse per le foto di stock dello «spazio», con un incremento delle richieste di ricerca del 56%. Le fotografie con stelle sono state trasformate in campioni di tessuto, sfondi e addirittura in colorazioni per capelli!
7. Natura morta brillante
Dallo scattare una foto del tuo pranzo, all’uso della foto di scarpe come metafora per la qualità di genere… la vita degli oggetti inanimati parla da sé. Le persone sono sempre alla ricerca di simboli e della giocosità impertinente dell’interpretazione visiva. A volte, la fotografia di un oggetto di tutti i giorni può raccontare una storia meglio dello scatto di un’azione. Attraverso l’uso di colori vividi e di contrasti, una foto accattivante di un oggetto rende del tutto l’idea; fotografie di gadget, cibo, accessori e utensili si trasformeranno in luminose immagini pop-art.
Paesaggi minimalisti
La fotografia minimalista è stata di grande tendenza per un paio di anni, ha decorato blog famosi, immagini di brand.
Quest’anno sarà tutto dedicato ai paesaggi. Immagina i panorami dell’austera Scandinavia e gli scenari monocromatici di metà stagione. Questo è quello che è di tendenza adesso: natura deserta, modelli insoliti, la nebbia, la pioggia e la quiete del silenzio. Il segreto qui dovrebbe essere di lasciare pochi elementi nello scatto e rimuovere ogni altra distrazione, così come far padroneggiare il minimalismo attraverso la manipolazione del colore.
Beautiful view of the black Reynisfjara beach. Vik, South of Iceland
9. Fotografia con droni
I droni portano con sé la possibilità di giocare senza limiti con nuove angolazioni e illuminando oggetti ordinari in una prospettiva mai vista prima. Da impressionanti fotografie di paesaggi cittadini e coste mozza fiato, fino a nuovi angoli su architetture e viaggi.
10. Modelli semplici
I modelli minimalisti hanno un grande vantaggio, sono versatili e possono essere usati per un’ampio range di utilizzi. La domanda di immagini per sfondi è in crescita e può aiutare a comunicare un messaggio in un modo artistico e sono personalizzabili.
Come ogni altro elemento nei trend dei contenuti visivi, anche gli sfondi devono essere autentici, unici e audaci. C’è una richiesta di fotografie che catturano oggetti ordinari rivelando modelli di natura, design grafico o tessile. Dall’altro lato, c’è un’esigenza di modelli con linee semplici e colori forti che aiutino a creare interfacce pulite per smartphone e altri dispositivi.
11. Generazione Z
La prima generazione dell’era digitale cresce in un mondo multiculturale ed è pragmatica e lavoratrice. Questi ragazzi e teenager sono il target di innumerevoli campagne di marketing.
Per me la tecnologia è il nuovo strumento di potere. Come qualsiasi altro strumento che abbiamo, può essere usato nel bene o nel male. Dobbiamo essere consapevoli che l’essere umano è la principale preoccupazione in questa evoluzione, e non essere sopraffatti dalle infinite possibilità che la tecnologia offre.
Xavier Bourdil, Art director & illustratore
12. DIY, ovvero Do it yourself
Ammiriamo imprenditori e artisti, adoriamo gli oggetti personalizzati e fatti a mano e i progetti coraggiosi. Mentre la produzione di massa e la cultura del consumismo dominano ancora il mondo, i piccoli business e la filosofia del Do-It-Yourself hanno vinto i cuori di milioni di consumatori.
La fotografia riflette questa tendenza, con immagini di proprietari di negozi, artisti al lavoro e nello svolgimento di hobby creativi. Le immagini che mostrano il processo della creazione Fai Da Te e l’esecuzione di piccole imprese sono molto richieste. Abbiamo notato che le richieste di ricerca per immagini di stock di «patchwork» sono aumentate del 98% e di «imprenditore» il 124% nel 2016.
Lo scorso mese di ottobre Francesco Vatri è stato nominato nuovo Country Manager di Agfa Graphics NV filiale italiana. Fa parte del team Agfa dal 1986 e ha ricoperto diversi ruoli: nel marketing come responsabile per il settore prestampa, nella vendita diretta per il settore quotidiani e, per ultimo, come responsabile vendite per il comparto rivendita e agenzia.
Francesco Vatri guiderà la squadra italiana con i chiari obiettivi di consolidare la rilevante posizione di Agfa nel mercato storico della prestampa e di sviluppare ulteriormente il business delle applicazioni inkjet.
In quest’ottica di crescita nelle applicazioni inkjet, Agfa era presente a InPrint con uno stand ricco di prodotti realizzati con i propri inchiostri da aziende che utilizzano la stampa inkjet nella produzione industriale. I visitatori hanno avuto modo di visionare numerose applicazioni: dalla stampa su contenitori in plastica (anche per alimenti), alla stampa su pelle (il personale sullo stand indossava scarpe in pelle stampate con inchiostri Agfa), legno, pavimentazioni, blister, lattine, elementi di arredo e altro. Gli operatori di settore intervenuti hanno molto apprezzato la brillantezza dei colori, la qualità di stampa e l’incredibile quantità di applicazioni già oggi implementabili nell’ambito industriale con gli inchiostri Agfa.
Come spiegato da Tom Cloots (Marketing Manager Industrial inkjet), nell’intervista legata a questa manifestazione, «l’impegno di Agfa è di essere al fianco delle aziende che producono soluzioni tecnologiche all’avanguardia nei vari settori industriali con i propri inchiostri UV, UV low migration e base acqua, studiati appositamente per le esigenze di stampa e la tipologia di prodotti da realizzare. Agfa mette al servizio dei produttori l’esperienza accumulata negli anni nello studio degli inchiostri e della tecnologia di stampa inkjet per supportare i loro clienti nella loro evoluzione tecnologica. Il numero di applicazioni nell’industria è enorme e ognuna di esse ha requisiti differenti: è qui che Agfa, tramite lo sviluppo di nuove formulazioni d’inchiostri, rende il tutto possibile.»
Lo storico stampatore varesino ha acquistato una Duopress 106 FCS. Più di una lavorazione in un unico passaggio per migliorare la qualità dei prodotti e abbattere i tempi di produzione: per questi motivi Pusterla 1880 ha scelto di investire in un sistema Duopress 106 FCS di Heidelberg.
Il Gruppo Pusterla 1880 – presente oltre che in Italia anche in Francia, Romania e Gran Bretagna – è specializzato nelle lavorazioni cartotecniche d’alta gamma destinate al cosmetico, alla profumeria e ai prodotti di lusso in genere. Realizzazioni cartotecniche eleganti, accostamenti di materiali inusuali, servizio attento e puntuale: negli astucci e scatole di Pusterla 1880 l’accuratezza artigianale incontra la concretezza industriale.
Una concretezza che si manifesta attraverso un parco macchine sempre all’avanguardia, la cui ultima aggiunta è il sistema Duopress 106 FCS di Heidelberg, l’unico presente sul mercato in grado di eseguire più lavorazioni di finitura in un unico passaggio: laminazione a caldo, fustellatura e estrazione dei rifili. Oppure rilievo e laminazione a caldo. O ancora rilievo, fustellatura e estrazione dei rifili. Una particolarità che permette di ottenere una lavorazione finita e completa di più operazioni perfettamente a registro, andando a
migliorare la qualità del prodotto finito.
«Grazie a questo nuovo sistema Pusterla 1880 sarà in grado di offrire ai propri
clienti una qualità sempre al top, ottenendo al contempo dei benefici in termini
di velocità produttiva», ha commentato Lorenzo Ariberti, Product e Marketing
Postpress Packaging di Heidelberg Italia
«La scelta della Commissione europea di presentare una proposta di direttiva volta a consentire ai singoli Stati membri di applicare le aliquote IVA ridotte previste per la stampa cartacea anche a quella digitale va nella direzione di sostenere e incentivare lo sviluppo del settore nell’ambiente digitale»: così il Presidente della Fieg, Maurizio Costa, ha commentato l’iniziativa assunta oggi dalla Commissione europea, accolta con apprezzamento da tutto il settore dell’editoria europea.
Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.
La decisione è stata assunta a seguito di una consultazione pubblica conclusasi lo scorso settembre, a cui la Fieg ha partecipato direttamente, e riflette gli orientamenti espressi in seno alla Commissione UE dal Vice Presidente Andrus Ansip e dal Presidente Juncker, che da tempo riconoscevano la necessità di modernizzare il regime di imposizione fiscale, armonizzare le normative nazionali anche alla luce delle sentenze emesse dalla Corte di Giustizia UE nei confronti di Francia e Lussemburgo e concedere agli Stati Membri la possibilità di modificare la propria legislazione nazionale.
«In Italia, ove dal 1° gennaio 2016, anche grazie all’azione della Fieg, si applica l’aliquota IVA ridotta al 4% a quotidiani e periodici online – prosegue Costa – l’allineamento delle aliquote ha finora incrementato la produzione di contenuti digitali e permesso agli editori di fare investimenti, con conseguenze positive in termini di alfabetizzazione, sviluppo del pensiero critico, occupazione e sostenibilità del settore. Nel medio lungo periodo, a beneficiarne saranno soprattutto i consumatori: gli editori potranno, infatti, rispondere alla domanda di messa a disposizione di contenuti digitali, con un’offerta più competitiva.»
Carlo Perrone, Presidente di Enpa (European Newspaper Publishers’ Association) aggiunge: «Questa proposta è essenziale per garantire agli editori di giornali un futuro sostenibile nell’ambiente digitale. Essa contribuisce ad affermare fondamentali valori democratici europei quali la promozione dell’accesso ai contenuti giornalistici professionali, l’istruzione e la media literacy, e molti cittadini europei fruiscono oggi di notizie e informazioni attraverso le piattaforme digitali.»
Christian Marulli (Ciemme), presidente del gruppo GGI.
Christian Marulli (Ciemme), presidente del gruppo GGI.
«La nostra storia e il nostro futuro». Il gruppo Giovani imprenditori di Assografici racconta sé stesso ripercorrendo la strada che l’ha portato sino a oggi, attraverso esperienze di studio all’estero e incontri all’interno dell’associazione. Lo scopo? Aprire le porte alle nuove leve.
Ci sono tanti modi per fare gruppo e creare opportunità per incontrarsi e condividere punti di vista ed esperienze, ponendo le basi per collaborare non solo come associati – imparando il valore dell’associazione – ma anche come singole aziende; e qualche volta queste occasioni possono essere divertenti. Con questo spirito, martedì 29 novembre, il gruppo Giovani imprenditori di Assografici ha voluto presentare sé stesso alle nuove leve, scegliendo per l’occasione un luogo che rappresenta l’eccellenza dell’imprenditorialità italiana nel mondo: il Museo Enzo Ferrari di Maranello (Modena).
Il gruppo Giovani imprenditori nasce nel 2002 con il duplice scopo di fare crescere vicino all’associazione le persone che un domani guideranno le imprese del settore e dare spazio a momenti formativi attraverso esperienze di condivisione esterna alle singole realtà industriali.
«Negli anni abbiamo dato vita a una serie di iniziative» ha commentato Christian Marulli (Ciemme), presidente del gruppo, «workshop all’interno di realtà associate e di settori diversi, convegni e incontri con imprenditori di altri paesi e missioni studio all’estero, in particolare in Cina nel 2007, in Giappone nel 2009 e l’ultima esperienza in Israele nel 2014».
Il gruppo offre la possibilità di venire in contatto con persone che stanno affrontando il medesimo percorso professionale, con le opportunità e le difficoltà che ciò comporta. Le giovani generazioni imparano così ad avvicinarsi alla vita associativa, a confrontarsi e a fare network, vivendo esperienze nuove che riportano poi, come valore aggiunto, in azienda e in Assografici. «Il nostro scopo» aggiunge Marulli «è creare momenti di aggregazione che attraverso il dialogo, l’instaurarsi di rapporti personali e di fiducia, portino a uno scambio d’informazioni e di conoscenze che sono alla base della crescita delle nostre imprese».
Al termine del meeting e nello spirito del gruppo, la giornata è proseguita con una visita guidata all’interno del museo e con una sfida in pista e ai box per il pit-stop… tutto simulato, ovviamente, tranne lo spirito di gara.
I migliori tempi? Potremmo definirli «discretamente» lontani dai record Ferrari… meglio continuare a occuparsi di grafica e stampa.
Nuova Erreplast si è classificata prima nella categoria uso creativo della flossografia, e ha anche vinto il Best in Show
Primo classificato per i film banda stretta è Minova Labels
Primo classificato per i film banda media è Imball Center
Primo classificato Scea, per la sezione film a banda larga
Per la sezione carta/cartoncino a banda media il primo classificato è Cartotecnica Postumia
Per la sezione carta/cartoncino a banda larga il primo classificato è IPI
Antonio Sada & Figli è il primo classificato per la categoria post print su cartone patinato
Scatolificio Ceriana è il primo classificato per la categoria post print su cartone kraft
Multi Color Italia è il promo classificato per la categoria uso combinato della stampa flessografica
Gold e Sponsor
Grande affluenza al FlexoDay 2016 dove i veri protagonisti sono state le aziende che operano nel mercato flessografico, sempre molto dinamico e attento alle innovazioni tecnologiche. Due momenti distinti hanno caratterizzato la due giorni dell’evento: la premiazione dei lavori pervenuti al BestInflexo, premio ideato e promosso da Atif allo scopo di valorizzare la qualità della stampa flessografica, e il convegno tecnico, che ha visto alternarsi sul palco relatori italiani e stranieri. Di alto profilo il contributo offerto dagli intervenuti, che ha costituito un momento di aggiornamento tecnico importante per un settore in grande fermento.
È stato Sante Conselvan, presidente di Atif, a dare il via a lavori illustrando le molte iniziative che l’associazione sta mettendo in atto su più fronti tra cui formazione, workshop tecnici, alleanze con associazioni estere al fine di scambiare esperienze, e il rilascio di due nuovi documenti tecnici sui biadesivi (Doc 08) e sul formato CxF/X (Doc 09)
I trofei BestInFlexo Award, assegnati durante una serata di gala al Savoia Hotel Regency di Bologna, hanno riservato quest’anno una sorpresa: l’assegnazione del best in show a Nuova Erre Plast, un ulteriore premio riconosciuto al migliore tra tutti i lavori premiati. A detta della giuria, formata da grandi esperti quali Emilio Gerboni (presidente), Stefano d’Andrea, Renato e Mario Maggioni e Claudio Rimondi, la qualità e il numero dei lavori pervenuti quest’anno sono stati al di sopra delle aspettative e hanno obbligato la giuria a un extra lavoro.