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Ecco le aziende vincitrici della prima edizione degli FTA Diamond awards

FTA-Europe-logoUna giuria composta da Benelux, Alain de Blander, Francia, Emmanuel Chaud, Italia, Stefano d’Andrea, Spagna, Xavier Boadas e per UK, David Galton, si è riunita nella sede di FTA Europe a Bruxelles per valutare i lavori dei vincitori dei premi nazionali alla qualità di stampa flessografica. Sono state selezionate 29 aziende vincitrici (1°, 2° e 3° classificato) su un totale di 43 lavori presentati nelle seguenti categorie:
Stampa flexo su carta, banda stretta
Stampa flexo su carta, banda larga
Stampa flexo su carta, band ultra larga
Stampa flexo su film, banda stretta
Stampa flexo su film banda media
Stampa flexo su film banda larga
Stampa flexo su film laminato banda media
Stampa flexo su film, UV manda media
Cartone ondulato post print non patinato
Cartone ondulato post print patinato
I primi classificati di ciascuna categoria sono stati quindi nuovamente messi a confronto per la nomina del “best of the best” che riceverà il riconoscimento del “Best in Show 2016”.
Le aziende vincitrici sono le seguenti:

Amcor Cumbria, Barbier, Bastin-Pack, Chespa, Clondalkin Harlingen, Coveris, DS Smith, DS Smith Deutschland, Cartotecnica Postumia, Emin Leydier Emballages, Felco BV, France Flexo, Interflex Group, Interket Ltd., Kivo Plastic Verpakkingen, Maca, Max Aarts BV, Minova Labels, Palamy, Rac Etiquettes, Sleever International, Sac Emballages, SBE, Sofpo, Smurfit Kappa Chelmsford, Toppazzini, Uniflex CSCS.
La cerimonia di premiazione è prevista in occasione di drupa all‘Hyatt Hotel di Düsseldorf, il 2 giugno 2016.

Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione alla serata potranno essere richieste a FTA Europe o all’Associazione Flessografica Nazionale di riferimento.

Arrivano, dalla filiera della carta, due proposte per superare la crisi che continua

Piccoli segnali ci sono, ma sono troppo esigui per poter affermare che stiamo uscendo dalla crisi e per questo motivo la filiera della carta ha messo a punto due proposte che hanno un denominatore comune: usare la leva fiscale.

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Si tratta di misure che affrontano il «toro per le corna» ossia il mercato interno del settore del libro, dell’editoria più in generale e quello pubblicitario, in Italia distorto da sempre a favore dell’emittenza televisiva. Si tratta di defiscalizzazioni che puntano su due settori diversi aggredendo in entrambi i casi il mercato interno che è il vero problema di base della filiera, interessando l’utente finale, ossia il lettore e il comparto pubblicitario. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto gli attori della filiera hanno voluto «interessare» i cittadini, creando una detrazione d’imposta sul reddito delle persone fisiche che riguarda libri, quotidiani e periodici, in formato sia cartaceo, sia digitale – e qui c’è un elemento importante perché si vede il segmento della lettura come un unico comparto da sviluppare a prescindere dal fatto che riguardi fibre o bit – del 19% ogni anno. Tradotto. Se si spendono 1.000 euro, che è il tetto massimo ammissibile previsto dai proponenti, si risparmiano 190 euro di tasse. Semplice, facilmente comunicabile ed efficace. Il mercato che si vuole sviluppare possiede un valore di 1,85 miliardi l’anno e potrebbe aumentare per un altro miliardo circa, visto che si pensa a un costo per l’erario di 200 milioni l’anno. Un importo che è inferiore al Bonus giovani o al pacchetto sul cinema. E abbiamo parlato di un cap di 1.000 euro (tetto, ossia cifra massima), mentre il floor (pavimento, ossia cifra minima) sarà di 50 euro – ossia al di sotto non si detrae nulla – e questo limite inferiore è stato inserito per non complicare il sistema, fatto che andrebbe a decremento della sua efficacia.

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Pubblicità come risorsa

Sul fronte pubblicitario, invece, la filiera prende atto che il mercato, dal 2007 al 2015 è sceso del 32,4% passando da 9 miliardi di euro a 6,1 e per ciò vuole facilitare le imprese ad accedere a questa forma di comunicazione che è essenziale per l’editoria. La proposta prevede l’esclusione dall’imposizione sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo degli investimenti in pubblicità per i prossimi tre anni – 2016-2019 – e che siano destinati a quotidiani e periodici, anche questa volta sono compresi quelli online, con un meccanismo premiante. Lo schema è questo. Se si investe meno dell’anno precedente non c’è detassazione, se la somma è uguale la detassazione ha un certo livello che aumenta con l’incrementarsi dell’investimento. «Dobbiamo ripartire dal fatto che, secondo i dati Audipress, almeno 45,5 milioni di italiani leggono almeno un titolo stampato su carta, quindi un quotidiano» ha detto Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg, commentando i provvedimenti. «Il bisogno di lettura è quindi un dato costante, ma il problema è che ciò non si traduce in un acquisto». In pratica entrambe le proposte vogliono rafforzare le industrie editoriali nella consapevolezza che sono uno dei punti cruciali della filiera, sul quale si deve necessariamente intervenire.

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Lo stato della filiera

Queste proposte sono state fatte durante l’appuntamento annuale della filiera, che si è tenuto a Roma il 16 marzo scorso, e nel quale si esaminano ogni anno nel dettaglio tutte le dinamiche del settore. Un settore, quello della carta, nel quale si intravedono degli spiragli, come del resto nell’economia più in generale, che però sono ancora troppo deboli per poter essere considerati l’inizio di una risalita per l’uscita da una crisi che ormai dura da otto anni e ha assunto caratteristiche strutturali che devono essere affrontate con politiche altrettanto strutturali. «Registriamo un lieve miglioramento sul 2014 – ha detto Massimo Medugno, direttore di Assocarta, illustrando i dati – rimaniamo però sui livelli degli anni horribilis del 2008-2009, con lieve miglioramento circa il 2014». I dati 2015 secchi della filiera sono di un fatturato di 30,63 miliardi di euro, due punti di Pil, con un export che conta per circa un terzo, 9,48 miliardi e 687mila addetti, dei quali 197mila diretti e 490mila indiretti. Sul fronte della domanda interna, tra il 2007 il 2015 questa è calata di 12 miliardi di euro, mentre il fatturato è sceso di 10,8 miliardi. La debolezza, per la filiera della carta, è la domanda interna che ha visto dei piccoli miglioramenti, un più 0,7%, mentre nel frattempo sono ancora più marginali i miglioramenti del fatturato complessivo, con un più 0,2%. La ripartenza della filiera non c’è stata e le perdite rispetto ai valori precedenti a quelli della crisi rimangono notevoli. E le motivazioni dei due provvedimenti già illustrati risiedono proprio nella progressiva e continua riduzione del tasso di consumi di libri e giornali delle famiglie in rapporto ai consumi totali delle stesse negli ultimi venti anni. Si è passati dall’1,69% del 1995 allo 0,94% del 2015, con un lieve aumento nel 2015 sul 2014, dove si è toccato il fondo con un 0,93%. Ma lo 0,1% è ancora troppo poco per poter parlare sul serio di una ripresa.

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Export sempre più importante

Sul fronte delle esportazioni la filiera ha confermato nel 2015 i valori del 2014, con un aumento dello 0,3%, l’export è e rimane l’elemento trainante. «La modesta dinamica dell’export nel 2015 è un elemento sul quale dobbiamo riflettere – ha detto Claudio Covini, direttore di Assografica – si tratta di un fenomeno dovuto sia alla concorrenza internazionale che è molto forte, sia al rallentamento dell’economia globale che c’è stato lo scorso anno». Sull’export dall’anno 2000 (anno d’inizio delle rilevazioni) si è assistito un passaggio dal 19% al 30,9%, ossia in termini assoluti il suo valore è passato dai 7,3 miliardi di euro del 2000 ai 9,4 miliardi di euro del 2015. E tutto ciò nonostante il fatturato complessivo sia diminuito di otto miliardi nello stesso periodo. La scarsa variazione dell’export nell’ultimo anno e il peso preponderante del mercato interno, con la compressione dello stesso, sono i due grandi problemi di fondo ai quali s’aggiunge l’aumento delle importazioni che, pur non toccando i livelli pre crisi e del 2011, hanno visto nel 2015 un più del 2,9%, valore che sommato al più 3,5% del 2014 fa un più 6,4% in due anni. La conseguenza è che il rapporto delle importazioni sulla domanda interna è aumentato ancora rispetto al 2014, passando dal 15,9% del 2007 al 21% del 2015. I valori export/fatturato, 30,9%, e quelli dell’import/domanda interna, 12%, anche se si sono ridotti in termini di valore assoluto, sono in costante crescita. Si tratta di dati che sanciscono lo scarso grado d’apertura internazionale della filiera, specie nei segmenti a valle, ma sull’altro fronte troviamo anche una buona tenuta della competitività del tessuto produttivo nazionale. Si tratta di un fatto positivo visto il crescente quadro d’aggravio della concorrenza dall’estero. Buone notizie, invece, per quanto riguarda la bilancia commerciale che è passata da 1,5 miliardi di euro del 2000 ai 3,8 miliardi del 2015. Continua, invece, l’emorragia di posti di lavoro. Gli addetti diretti sono scesi dell’1,2%. Oggi sono 197mila, contro i 200mila del 2014, mentre a livello cumulato negli anni tra il 2007 il 2015 si sono perse 48mila unità e 80mila in quella indiretta, per un totale di 128mila posti di lavoro. «Quella della carta è una filiera unica e irripetibile che innerva tutta l’Italia e che dà voce e veste anche al Made in Italy. – conclude Massimo Medugno, che prosegue – oggi la filiera già ricicla il 55% di quanto immette sul mercato e rappresenta il 5% dell’occupazione manifatturiera complessiva».

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I prodotti in carta e la stampa, che sono poi i maggiori segmenti della filiera, possiedono dinamiche simili a quelle che appartengono alla produzione industriale più in generale. Il comparto «stampa e grafica» ha di sicuro più problemi, visto anche il fatto che è in diminuzione costante dal 2004. Si è vista anche in questo segmento una piccola ripresa che però, come abbiamo detto più volte, non è stata giudicata indicativa dagli analisti della filiera. Siamo, quindi in un momento cruciale, di stasi che con ogni probabilità non durerà a lungo. Un momento nel quale è necessario decidere quale strategie prendere.

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Due nuove importanti nomine per lo staff di Rotolito Lombarda

Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini segue lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.

In un momento molto positivo per il gruppo Rotolito Lombarda, che vede crescere il suo fatturato del 15% rispetto allo scorso anno, due figure di spicco entrano a far parte del team di lavoro: Davide Dei Rossi e Roberto Nardini.

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Davide Dei Rossi, neo eletto Direttore degli stabilimenti di Pioltello e di Capriate.

Davide Dei Rossi assumerà la posizione di Direttore degli stabilimenti di Pioltello e di Capriate, ruolo per il quale lavorerà a fianco di Giuseppe Bracchi, che continuerà la sua collaborazione con Rotolito a livello consulenziale. Davide Dei Rossi prima di entrare in Rotolito Lombarda ha ricoperto il ruolo di Direttore delle attività industriali e di produzione in Poligrafici Editoriali, Mediagraf e in Arti Group.

Roberto Nardini seguirà invece lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo. Laureato in Ingegneria Gestionale, con una vasta esperienza professionale a livello internazionale in diversi settori industriali, Nardini proviene da Draeger GPP ove ricopriva il ruolo di Direttore Commerciale e Progetti Speciali e dove si è occupato dello sviluppo Europeo del packaging digitale con clienti e fornitori tecnologici.

Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.
Roberto Nardini seguirà lo sviluppo di nuovi progetti e servizi speciali per i clienti del gruppo.

Nuove nomine saranno annunciate a breve e riguarderanno la sostituzione di Luca Nesi, direttore di produzione in Nava Press, che ha deciso di lasciare il Gruppo Rotolito Lombarda per proseguire la sua carriera professionale in Arti Group.

Prorogata la scadenza per l’iscrizione a Packlick all’8 maggio

Gifasp, in collaborazione con Pusterla 1880 Spa, promuove una nuova iniziativa: Packlick, concorso fotografico 2016 – Memorial Giuseppe Meana. Nasce per ricordare un imprenditore di valore ed ex presidente del Gruppo e per sensibilizzare i giovani sulla sostenibilità e l’appeal comunicativo del packaging cartaceo.

Gifasp, con il concorso Packlick, è di nuovo alla ribalta dopo una serie di eventi con il claim “La cultura della protezione e della sostenibilità”. Le finalità del concorso sono molteplici, in particolare sensibilizzare i giovani verso il packaging cartaceo e la sua valenza comunicativa e concorrere all’approfondimento del tema “packaging e sostenibilità” in un momento in cui, in tutto il pianeta, questo tema è stato posto tra le priorità nel futuro assetto della lotta anti-spreco.

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Il ricordo della figura di Giuseppe Meana, imprenditore scomparso di recente ed ex presidente Gifasp, nonché appassionato fotografo amatoriale, è il fil rouge di questo doppio messaggio: proprio in ricordo dei suoi valori e della sua sensibilità ambientale, nonché della sua propensione per il bello della vita, questo premio mira a promuovere e premiare la fotografia di qualità e il talento giovanile.

Il concorso è rivolto a studenti e studentesse di ogni nazionalità di età compresa tra i 19 e i 30 anni, iscritti a un corso di fotografia negli anni 2014, e/o 2015, e/o 2016 presso accademie, università, fondazioni universitarie, scuole ed istituti situati in Italia e riconosciuti dal Miur (Ministero dell’Istruzione Universitaria e Ricerca) o accreditati a livello regionale. La partecipazione è gratuita.

Regolamento e upload delle foto sul sito.
Due i temi proposti, ambedue di spessore:

  1. Sostenibilità del packaging cartaceo. Il pack come risorsa quotidiana nella protezione dei prodotti e del loro allungamento di vita (shelf-life prolungato); pone un’importante sfida ai giovani: cogliere nella vita quotidiana come possa essere riutilizzato. In questa sezione i concetti chiave da interpretare fotograficamente sono: qualità, protezione, riciclabilità, riutilizzo.
  2. (racconto fotografico): Il packaging cartaceo, potente mezzo di comunicazione del prodotto”; si concentra sulla capacità contemporanea di “cogliere”, prima e “narrare”, poi, attraverso una sequenza d’immagini, quanto un packaging possa pulsare di vita, interazione ed emozionalità, coniugato con la forte componente di comunicazione e informazione per concorrere, attraverso la massima cura verso il design e i materiali, al successo di un prodotto. Anche qui alcuni concetti chiave: innovazione, design, qualità, protezione, riciclabilità.

Chi era Guseppe Meana

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Giuseppe Meana dopo aver iniziato da giovanissimo a lavorare nell’azienda di famiglia, la ditta Pusterla di Tradate, ed essersi laureato in architettura (nel 1974), si distingue da subito per intelligenza, onestà e generosità d’animo unite a una forte sensibilità ambientale, doti che, accompagnate da un forte spirito imprenditoriale, gli hanno permesso di far crescere l’azienda “con saggezza”, trasformandola in una multinazionale con sedi in Francia, Inghilterra e Romania, specializzata in packaging cartaceo di lusso.
Sposato nel 1977 con Anna, è diventato padre di tre figli, Luca, Francesca e Matteo.
La passione di Giuseppe Meana per la fotografia amatoriale (oltre mille sono le immagini da lui scattate), vivificata da una costante attenzione verso l’arte e l’architettura, nasce a metà degli anni ‘60 e si esprime lungo tutta la sua vita, attraverso colpi d’occhio misurati e attenti verso la realtà e verso il bello che lo circondavano e un accurato lavoro di sviluppo nel suo laboratorio personale.
Nei suoi viaggi di lavoro in Europa, India e Cina, spesso rivolgeva il suo sguardo ai processi industriali, in particolare ai macchinari nelle cartiere, affascinato dalla loro imponenza meccanica che amava fermare con una 35 mm, conferendo alle foto una particolare suggestione formale.

Quali sono le tecnologie che potranno aiutare gli imprenditori italiani a vincere le sfide future

Robot giving his handTechnology Hub: dal 7 al 9 giugno 2016, a fieramilanocity, tre giorni per costruire il futuro. 

Dagli oggetti interconnessi e smart material alla robotica collaborativa, dai droni aerei, terrestri e marini alle progettazione e produzione digitale con la stampa 3D, in un unico evento tutti i comparti dell’innovazione.

La quarta rivoluzione industriale ha modificato radicalmente il modo di «fare impresa» mettendo a disposizione nuove idee, strumenti e tecnologie innovative in grado di trasformare radicalmente le nostre aziende.

Se ne discuterà a Technology Hub l’evento professionale delle tecnologie innovative per il tuo futuro, promosso da Senaf per connettere il mondo imprenditoriale con i fornitori di nuove tecnologie.

Un appuntamento della durata di tre giornate, organizzato tra workshop, convegni, dimostrazioni live e spazi espositivi dedicati a tutte le aree dell’innovazione, considerate sempre più indispensabili per il successo e la crescita del business aziendale. Sei i settori esplorati, a partire dalla robotica che nell’area Robot Hub metterà al centro le espressioni della più alta tecnologia robotica di servizio e collaborativa, fornendo le risposte applicative alle esigenze attuali e future di un mercato che, secondo i dati dell’ultimo report dell’International Data Corporation, si appresta a raddoppiare gli investimenti entro il 2019.

In una realtà che cambia rapidamente forma, plasmata da stampanti capaci di produrre componenti tecnici, dispositivi medicali e oggetti di design non poteva mancare l’area 3DPrint Hub, che insieme allo spazio Additive Manufacturing Hub, porterà in mostra le ultime novità in tema di macchine, materiali e servizi per la stampa 3D, la prototipazione e la produzione rapida. Molteplici i campi di applicazione illustrati: dall’aerospaziale, all’arredo, all’edilizia e architettura, all’arte, alla nautica, passando per il medicale, il dentale e la cosmetica, i giocattoli, il motorsport e la meccanica, fino ai mondi dell’automotive, della moda, della calzatura e della gioielleria.

Dalle grandi trasformazioni di terra a quelle del cielo, in Droni Hub si affronteranno tutte le potenzialità legate all’universo dei droni esaminando le varie tipologie esistenti (aerei, terrestri e marini) e i possibili usi in ambito business: dal monitoraggio ambientale, per valutare lo stato di salute delle coltivazioni agricole e l’estensione effettiva di boschi e foreste o per verificare l’esistenza di abusi edilizi, all’utilizzo per motivi di sicurezza su aree soggette a frane o danneggiate a seguito di eventi calamitosi; dalla possibilità di analizzare in tempo reale, tramite la telemetria, la qualità dell’aria e dell’inquinamento chimico delle nostre città, fino alle riprese aeree per restaurare siti e monumenti di interesse storico-archeologico.

Panoramica anche su Elettronica e IoT Hub, l’area che ospiterà i fornitori di elettronica e di soluzioni per l’Internet delle Cose, un mercato in forte crescita che sta trasformando non solo il modo di lavorare e produrre, ma anche la vita quotidiana e Material Hub, dove verranno approfondite le tematiche dedicate all’applicazione di nuovi materiali, in particolare nanomateriali, eco materiali e grafene, per guidare la scelta delle migliori soluzioni e tecnologie legate all’innovazione di prodotto.

Tra le Iniziative speciali, la progettazione digitale avrà uno spazio particolare all’interno della «Piazza progettazione e produzione digitale in architettura», che offrirà uno sguardo sui sistemi costruttivi e sulle nuove estetiche grazie al contributo scientifico del laboratorio sperimentale INDEXLAB del Politecnico di Milano che metterà a disposizione un ampio e qualificato palinsesto di contenuti e attività dimostrative rappresentative del flusso della fabbricazione digitale: progettazione algoritmica, fabbricazione robotica, rivestimenti parametrici.

Nell’area dimostrativa architettura e design, l’azienda Desamanera, presenterà in anteprima la propria stampante 3D in grado di lavorare la pietra (anche di grandi dimensioni) che permetterà di realizzare oggetti di design molto complessi con forme non ottenibili dalle tecnologie sottrattive o da calate in stampi. Desamanera presenterà anche le proprie caratterizzazioni superficiali ad alto livello innovativo (ad es. il marmo liquido) per il settore delle finiture, utilizzando materiali e leganti tutti naturali.

Nell’ambito del medicale il dipartimento ITIA (Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione) presenterà soluzioni di robotica per la riabilitazione. Tra i vari progetti, ITIA ha riadattato un robot industriale antropomorfo utilizzato nelle catene di montaggio per l’uso in ambiente clinico e adatto all’interazione con i pazienti. ITIA collabora con l’università di Brunel di Londra per sviluppare un esoscheletro alternativo, stampato per la maggior parte in 3D, montabile su una carrozzina e di riferimento per patologie degenerative.
Protagonista anche il settore dentale nel «Focus Odontoiatria Digitale». Una vera e propria piattaforma informativa, realizzata con il contributo scientifico della Società Scientifica Internazionale Digital Dentistry Society (DDS), per rappresentare le varie fasi di lavorazione di uno studio odontoiatrico digitale e mostrare in funzione le tecnologie più all’avanguardia come scanner intra e extra orali, stampanti 3D, software per la progettazione assistita.

L’evento fieristico sarà anche l’occasione per immergersi a 360° nell’ «Arena della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale», dove la visita diventa digital con un viaggio virtuale all’interno dell’area grazie ai supporti visivi. Si potrà assistere agli App Awards, una competizione tra le aziende che partecipano all’evento e che hanno sviluppato un’app per il settore. Il ricco contenitore di soluzioni in mostra a Technology Hub dedicherà infatti un approfondimento all’App economy con B-App, il primo evento professionale italiano dedicato al tema per conoscere gli strumenti, le metodologie e i modi per sviluppare app a livello professionale e scoprirne i vantaggi competitivi.

L’evoluzione della sfridatura delle pelicole adesive con Galileo WM

foto_galileo_rivista4Galileo Weeding Machine automatizza l’unico processo che fino ad oggi, in tutto il mondo, viene svolto a mano: la sfridatura. Sì perché per quanto la tecnologia si sia evoluta, gli scarti delle pellicole adesive prespaziate vengono tolti a mano in tutto il mondo.
Galileo è stata presentata al pubblico un anno fa ed oggi, al prossimo drupa a Dusseldorf svelerà la sua evoluzione con un software più potente che ha
migliorato velocità e flessibilità delle lavorazioni ed una consolle di controllo molto più user friendly.
L’evoluzione della nostra rivoluzione. Questo è il significato di #removolution, l’hashtag che
accompagnerà Galileo WM durante tutta la fiera e nei mesi a seguire.
In fiera sarà possibile vedere in azione la Galileo WM75 cioè la macchina che lavora il formato max di 75×75 cm ma sarà possibile osservare in video anche la sorella maggiore, la Galileo WM150 che riesce a sfridare fogli fino a 153×153 cm. Due misure in grado di coprire un range molto ampio di soluzioni e di possibilità per ogni tipo di azienda.
Quest’anno sono state vendute sei Galileo tra Nord America e Europa che lavorano a pieno regime da diversi mesi, a conferma dell’affidabilità e della qualità della macchina.
Per saperne di più basta visitare il sito dove trovare maggiori informazioni e un video dimostrativo della macchina.
Galielo WM è un sistema coperto da tre brevetti internazionali ed è un marchio registrato.

La famiglia di testine di stampa Xaar 1003

Didascalia: La testina di stampa Xaar 1003 con l’esclusiva TF Technology®.
Didascalia: La testina di stampa Xaar 1003 con l’esclusiva TF Technology®.
Didascalia: La testina di stampa Xaar 1003 con l’esclusiva TF Technology®.
La testina di stampa Xaar 1003 con TF Technology®.

Con le sue prestazioni superiori e a tutto tondo, elevata produttività e versatilità, questa nuova famiglia di testine di stampa si basa sulla Xaar 1002 e sul suo predecessore, Xaar 1001.

La nuova famiglia di testina di stampa Xaar 1003 introduce una nuova importante funzione – la XaarGuard™ – che fornisce il massimo della protezione del piano degli ugelli, e insieme altre innovazioni del design, consente i cicli di produzione senza manutenzione più lunghi del settore.

Inoltre, la nuova Xaar 1003 rappresenta un passo avanti nella qualità di stampa costante nelle larghezze di stampa ampie utilizzata in molte applicazioni a singolo passaggio, grazie al nuovo processo di fabbricazione MEMS (Micro Electric Mechanical Systems) X-ACT™ di Xaar. Questa innovazione è un ottimo esempio di come i miglioramenti del processo interno si traducono direttamente in vantaggi per il cliente; Xaar è stata recentemente insignita del premio Manufacturing Site of the Year dal prestigioso Istituto nazionale di microelettronica come riconoscimento della dedizione dell’azienda al miglioramento continuo.

Come i suoi predecessori, la nuova famiglia di testine di stampa Xaar 1003 combina la tecnologia esclusiva di Xaar della TF Technology® con l’architettura Hybrid Side Shooter® di Xaar in modo che l’inchiostro venga ricircolato direttamente attraverso la parte posteriore dell’ugello durante l’espulsione della goccia alle portate più alte del settore. Ciò garantisce che la testina di stampa funzioni in maniera affidabile anche negli ambienti industriali più difficili e anche in modalità di eiezione orizzontale e verticale (skyscraper). L’inchiostro è in costante circolazione, in modo da prevenire la sedimentazione e il successivo bloccaggio degli ugelli durante l’eiezione.

In risposta alla domanda del mercato, la Xaar 1003 sarà disponibile in tre varianti. La Xaar 1003 GS12 (colori ricchi o velocità più elevate) per le applicazioni relative alla ceramica è il primo a essere lanciato, seguito da vicino dalla Xaar 1003 GS6 (per dettagli fini) e la Xaar 1003 GS40 (per effetti speciali). Le altre varianti per applicazioni UV saranno anche disponibili successivamente entro il primo semestre di quest’anno.

Ecco cosa ha dichiarato il direttore marketing di Xaar, Gillian Ewers. «Insieme alle prestazioni migliorate e ai cicli di produzione senza manutenzione, Xaar 1003 è facile da installare ed è compatibile anche con le testine di stampa Xaar 1002 e Xaar 1001: queste testine sono la testimonianza del nostro impegno volto a garantire che i nostri clienti rimangano all’avanguardia della stampa a getto di inchiostro industriale ad alta precisione».

La famiglia di testine di stampa ammiraglia di Xaar è la prossima generazione di testine di stampa di elezione dei costruttori per l’impiego in una vasta gamma di applicazioni quali la decorazione di piastrelle in ceramica, etichette, stampa direct-to-shape e di altri packaging, produzione di laminati in legno, stampa su vetro e per molti altri processi di produzione.

La Xaar 1003 sarà in mostra a drupa 2016 (Padiglione 6 Stand C05).

Una Heidelberg XL105 presso lo Scatolificio Cristina di Pusterla

 

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Pusterla, che ha recentemente acquisito lo Scatolificio Cristina, ha scelto nuovamente Camporese Group per l’acquisto di una seconda macchina Heidelberg nella propria azienda.

La preparazione della macchina XL105-6+LX3 UV+IR è avvenuta nel Centro di Revisione sito a Limena (PD), dove Heidelberg è stato personalizzato rispettando in dettaglio le esigenze del cliente.

Il modello 6 colori più vernice con uscita a 3 moduli è stato infatti adattato per stampare in UV materiale plastico, come richiesto da Pusterla.

Il progetto è nato nel 2015 e si è concretizzato a gennaio 2016.

«Operando da anni nel mercato del Service con competenza e professionalità, i clienti non possono che premiare il nostro lavoro accordandoci la propria fiducia anche nei progetti più complessi e impegnativi» ha dichiarato Christian Cassani, Amministratore di Intelligent Service. «Il lavoro ha coinvolto specialisti Intelligent Service e Camporese che, in modo efficiente e minuzioso, hanno messo a punto una macchina estremamente performante in grado di stampare supporti plastici di altissimo livello.»

Il progetto ha richiesto un notevole sforzo organizzativo: infatti la XL105-6+LX3 UV+IR misura più di 17 metri ed è dotata di 17 cabine periferiche che portano l’impianto a un totale complessivo di 25 metri di lunghezza.

«Con questa istallazione Camporese e Intelligent Service hanno consolidato la propria esperienza nel campo del packaging UV su plastica dimostrandosi pronti a offrire, in ogni occasione, un’assistenza qualificata di livello elevato, gestita da personale aggiornato sulle più recenti innovazioni tecnologiche. Ora non ci resta che attendere la prossima stimolante sfida» ha detto Christian Cassani, che ha concluso dicendo «il know-how di Intelligent Service e Camporese, unito alla disponibilità e alla collaborazione delle risorse umane del cliente, ha permesso di raggiungere in breve tempo l’obiettivo desiderato. I complessi test ai quali è stata sottoposta la macchina hanno dato tutti esito positivo.»

Aliquota Iva ridotta sulle pubblicazioni digitali: una proposta legislativa entro l’anno

Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.
Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.

«L’annuncio di ieri del Commissario Ue Pierre Moscovici della presentazione, entro la fine del 2016, di una proposta legislativa volta a ridurre le aliquote IVA applicate alle pubblicazioni digitali, è un segnale importante di attenzione verso il nostro settore», ha dichiarato il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.

Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.
Il Presidente della Fieg, Maurizio Costa.

La dichiarazione del Commissario Ue Moscovici, che fa seguito a quanto già preannunciato dal Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nel mese di maggio 2015, accompagna la presentazione del Piano d’Azione della Commissione europea diretto a adattare l’attuale sistema dell’IVA nell’Unione Europea all’economia digitale.

Per l’importanza del ruolo svolto dalla stampa in ogni Paese, le pubblicazioni cartacee hanno sempre beneficiato di aliquote IVA ridotte. Da tempo, gli editori europei di giornali, sottolineando che il settore europeo dei media è cambiato in modo sostanziale, e che raggiungono una parte significativa dei propri lettori attraverso Internet, dispositivi mobili e social media, chiedono alle istituzioni europee di tener conto di questa nuova realtà prevedendo aliquote IVA ridotte anche in favore delle pubblicazioni digitali.

«Dalle recenti iniziative intraprese a livello europeo – ha concluso il Presidente della Fieg – si evince che la Commissione Ue è ben consapevole dell’urgente necessità di modernizzare il regime di imposizione fiscale, armonizzando le singole normative nazionali che vedono in Italia e Francia, rispettivamente dal 2016 e dal 2014, già applicate aliquote IVA ridotte anche alle pubblicazioni digitali».

Costa ha, infine, ricordato che, «dell’estensione delle aliquote IVA ridotte previste per le pubblicazioni cartacee anche a quelle digitali ne beneficiano soprattutto i consumatori, potendo gli editori rispondere alla domanda con un’offerta più competitiva».

Emma e Enpa, le associazioni europee degli editori di quotidiani e periodici, chiedono ai singoli Stati Membri di sostenere attivamente l’impegno assunto dalla Commissione europea.

La nuova stampante inkjet UV da 3,2 metri di Mimaki

UJV55-320 offre colori vivaci, un elevato grado di opacità per straordinarie insegne retroilluminate e segnaletica.
UJV55-320 offre colori vivaci, un elevato grado di opacità per straordinarie insegne retroilluminate e segnaletica.
UJV55-320 offre colori vivaci, un elevato grado di opacità per straordinarie insegne retroilluminate e segnaletica.
UJV55-320 offre colori vivaci, un elevato grado di opacità per straordinarie insegne retroilluminate e segnaletica.

Mimaki ha presentato a Fespa una nuovissima stampante inkjet roll-to-roll da 3,2 metri. La UJV55-320 utilizza inchiostri UV, polimerizzati con diodi LED a basso consumo energetico. Ciò si traduce in grafiche per insegne e cartelloni che escono dalla stampante già asciutte e immediatamente pronte a un’ulteriore lavorazione, riducendo sensibilmente i tempi di produzione. Inoltre, gli inchiostri UV non rilasciano composti organici volatili (COV), minimizzando l’impatto ambientale.

«Le grandi insegne da interni retroilluminate con luci LED a basso consumo energetico sono sempre più utilizzate in luoghi quali aeroporti, stazioni ferroviarie e centri commerciali, confermando l’orientamento dei brand all’utilizzo di strumenti di comunicazione eco-friendly», spiega Rachele Bompan, CEO di Bompan srl, importatore esclusivo per l’Italia dei prodotti Mimaki. «La nuova UJV55-320 è ideale per queste applicazioni e siamo entusiasti di poterla mostrare in anteprima europea in occasione di Fespa. Gli operatori saranno particolarmente soddisfatti dell’opacità di immagine e dell’ampia gamma cromatica che prevede anche l’inchiostro bianco. Inoltre ha un posizionamento di prezzo molto accattivante che apre nuove opportunità di business a service di stampa di tutte le dimensioni».

Un attore versatile nelle applicazioni per insegne e cartelloni

Mimaki UJV55-320 è una stampante di grande formato roll-to-roll dal prezzo molto competitivo con una velocità che raggiunge i 110 m2/ora e risoluzioni di stampa fino a 1.200 dpi, in base ai supporti utilizzati. Gli inchiostri UV ad asciugatura istantanea consentono una post-elaborazione e operazioni subito dopo la stampa, riducendo in tal modo i tempi di attività e migliorando nel complesso la produttività. Altre peculiarità di UJV55-320 sono:

  • Inchiostro ciano, magenta, giallo, nero, bianco, light ciano e light magenta che possono essere configurati in modalità a 4 o 6 colori più bianco. Il light ciano e light magenta riducono l’aspetto granuloso dei colori chiari e garantiscono gradazioni uniformi.
  • L’inchiostro bianco consente alta qualità e risultati vivaci anche su supporti trasparenti e colorati. La stampa simultanea a tre strati nella sequenza colore-bianco-colore è particolarmente adatta per applicazioni quali vetrofanie e insegne retroilluminate con un’eccezionale riproduzione cromatica sia di giorno che di notte. Inoltre è possibile stampare con il solo inchiostro bianco per ottenere un look elegante o per l’impiego su substrati più scuri. La tecnologia MCT (Mimaki Circulation Technology) di circolazione dell’inchiostro mantiene uniforme la qualità di stampa del bianco e riduce lo spreco di inchiostro.
  • Le lampade LED integrate consentono agli operatori di verificare in modo più efficiente la qualità della stampa di insegne retroilluminate durante la tiratura di produzione, simulando il risultato una volta installate e riducendo quindi scarti e rielaborazioni.
  • Rilevamento automatico degli ugelli e pulizia e/o sostituzione degli ugelli per una stampa ininterrotta di alta qualità.
  • Capacità di stampa a doppia bobina, che consente di utilizzare due bobine diverse dello stesso supporto per una produzione simultanea di due lavori diversi. I formati delle bobine impiegate in questa modalità vanno dai 210 ai 1.524 mm di larghezza con il rilevamento automatico della distanza tra le due bobine per garantire prestazioni senza errori.
  • Software RasterLink 6 con tecnica brevettata di dithering e il sistema Mimaki Advanced Pass System (MAPS) per una qualità superiore e un effetto banding ridotto persino a elevate velocità e durante tirature più lunghe.

«UJV55-320 è un sistema di punta nella sua categoria e si avvale dell’enorme competenza in ambito di tecnologia di stampa di Mimaki,» aggiunge Mike Horsten, direttore generale marketing EMEA presso Mimaki Europe «riunendo in un’unica soluzione l’insieme delle numerose innovazioni sviluppate nel corso degli anni. È l’integrazione perfetta delle piattaforme esistenti di produzione grafica di insegne e cartelloni nonché un punto di accesso conveniente a questo settore per aziende alla ricerca di nuove fonti di reddito».