Ecco di seguito la pianificazione degli incontri formativi e le relative date di chiusura delle iscrizioni.
mercoledì 27 marzo 2024 (9:00-17:00)
LA FLESSOGRAFIA E LE TECNOLOGIE DI STAMPA DEL PACKAGING
Evoluzione storica del packaging, dalle origini ai giorni nostri, con particolare riferimento alle caratteristiche e alle necessità collegate alla riproduzione stampata. Analisi e confronto delle diverse tecnologie di stampa impiegate nella produzione del packaging. Caratteristiche, principi di funzionamento, trasferimento dell’inchiostro e riproduzione dei grafismi in tipografia, offset, rotocalco, serigrafia, flessografia e stampa digitale.
giovedì 18 aprile 2024 (9:00-17:00)
IL SISTEMA DI INCHIOSTRAZIONE IN FLESSOGRAFIA
Anilox, racla e inchiostro: caratteristiche dei componenti del sistema di inchiostrazione che caratterizzano e determinano la qualità del sistema di stampa flessografico. Come funziona il rullo anilox e come gestire le specifiche di incisione per ottenere la massima efficacia di inchiostrazione. Il dosaggio dell’inchiostro nei diversi sistemi di raclatura aperta o in camera chiusa: impostazioni e regolazioni per il corretto utilizzo del sistema racla.
Gli inchiostri flessografici: strutture e caratteristiche dei sistemi a solvente, all’acqua, UV e EB.
venerdì 19 aprile 2024 (9:00-17:00)
IL PACCHETTO LASTRA E LA COMPRESSIONE DI STAMPA IN FLESSOGRAFIA
Cliché e sistemi di montaggio della matrice, cilindri e maniche porta-matrice e stampabilità dei supporti. Tipi, caratteristiche, tecnologie di scrittura e metodi di preparazione delle matrici per flessografia. Caratteristiche e proprietà dei diversi sistemi di montaggio delle matrici flessografiche e loro influenza sulla compressione di stampa. Cilindri e maniche porta-matrice: parametri, dimensionamenti e tolleranze nei sistemi a ingranaggi e gearless. Caratteristiche tecniche e stampabilità della superficie dei supporti di stampa sintetici e naturali.
mercoledì 15 maggio 2024 (9:00-17:00)
COLORE E PRESTAMPA IN FLESSOGRAFIA
I principi di riproduzione grafica e la loro applicazione nel processo flessografico. Gestire la riproduzione dei valori tonali della grafica tramite la retinatura delle immagini: le forme di punto, gli angoli e i tipi di retino. Percezione, misurazione e gestione del colore nell’intero processo di produzione: dai profili colore alla misurazione del colore, del dotgain e del ΔE, tutto ciò che occorre alle attività di design, prestampa e controllo di qualità in stampa.
mercoledì 12 giugno 2024 (9:00-1700)
COME CALIBRARE UN SISTEMA DI STAMPA FLESSOGRAFICO
Conoscere e gestire il processo di calibrazione del sistema di stampa flessografico seguendo le fasi di ottimizzazione, fingerprint, controllo del processo, caratterizzazione e miglioramento. Norme ISO, linee guida e pubblicazioni internazionali che riguardano la flessografia: aspetti salienti, parametri di riferimento e tolleranze. Concetto di qualità nella produzione stampata in funzione di risoluzione e colore per ottenere stabilità, ripetibilità e prevedibilità nel risultato.
Una Heidelberg Speedmaster XL-75 5+L allestita con gli ultimi sistemi di controllo automatizzato e di gestione per aggiornare il proprio parco macchine e restare all’avanguardia tecnologica: è questo il modo con cui Grafica Olona ha deciso di iniziare il 2023. Una scelta che oggi, a quasi un anno di distanza, sta dando ottimi frutti in termini sia di qualità dello stampato che di riduzione di tempi di lavorazione e consumi.
Una scelta, quella dello stampatore varesino, arrivata nonostante gli ultimi anni siano stati tutt’altro che facili tra emergenza sanitaria da Covid-19 e crisi economica. Ma il coraggio imprenditoriale non è mai mancato alla famiglia Codoro, fin da quando, nel 1958, decise di fondare Grafica Olona, trasformandola nel corso degli anni in un punto fermo della tipografia e cartotecnica del territorio.
Un coraggio che è passato alla seconda e terza generazione della famiglia, attualmente al timone aziendale, e che ha permesso loro di affrontare innumerevoli sfide. Come quella di mantenere salde le proprie peculiarità di tecniche innovative, efficaci e attente alla qualità, ottenute grazie alla passione e professionalità del personale e l’utilizzo di macchinari moderni e all’avanguardia.
L’investimento effettuato un anno fa rientra in questa ricerca costante della qualità tecnologica, che permette di rispondere nella miglior maniera possibile alle richieste dei clienti, garantendo tempi celeri, puntualità e qualità delle commesse.
Il 21 febbraio 2024, presso la sede di Basf ad Anversa, 73 capi d’impresa europei provenienti da 20 settori industriali di base hanno presentato la “Dichiarazione di Anversa per un accordo industriale europeo” al primo ministro belga Alexander De Croo e alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il presidente e il vicepresidente di Cepi, Marco Eikelenboom e Ilkka Hämälä, rappresentanti del settore cartario europeo, che rappresenta complessivamente 7,8 milioni di lavoratori in Europa, erano presenti come firmatari della dichiarazione.
La dichiarazione sottolinea l’impegno dell’industria verso l’Europa e la sua trasformazione, delineando le esigenze urgenti dell’industria per rendere l’Europa competitiva, resiliente e sostenibile in un momento di preoccupanti condizioni economiche. Tra i firmatari della Dichiarazione figurano rappresentanti di diversi settori, tra cui quello chimico, farmaceutico, della carta, dell’acciaio, minerario, dell’alluminio, del vetro, dello zinco, dei metalli, del tessile, delle raffinerie, del cemento, della calce, dei fertilizzanti, della ceramica, dei gas industriali e delle biotecnologie. Anche l’industria cartaria europea con Cepi e quella italiana, rappresentata da Assocarta, hanno sottoscritto la “Dichiarazione di Anversa”, sottolineando l’importanza fondamentale della chiarezza, della prevedibilità e della fiducia nella politica industriale europea.
La Dichiarazione delinea 10 azioni concrete, tra cui l’integrazione dell’accordo industriale dell’UE nella più ampia agenda strategica europea, lo snellimento della legislazione e la semplificazione del quadro normativo sugli aiuti di Stato. Invita a trasformare l’Europa in un leader globale nella fornitura di energia a basse emissioni di carbonio attraverso partenariati strategici e infrastrutture solide, insieme a un sostegno più forte ai progetti dell’UE. Sottolinea la necessità di garantire l’autosufficienza delle materie prime, promuovere la domanda di prodotti sostenibili e coltivare l’innovazione. Il mercato unico europeo viene inoltre evidenziato come una risorsa da sfruttare e rilanciare, oltre a stabilire un nuovo spirito legislativo che incentiva gli investimenti e una struttura interna coesa per un’efficace attuazione delle politiche.
La “Dichiarazione di Anversa” è un appello urgente a rivitalizzare il panorama industriale europeo, rafforzando i settori industriali di base, garantendo la loro competitività, sostenibilità e resilienza in un contesto di cambiamenti geopolitici. E sottolinea la volontà dell’industria di contribuire a un’Europa più forte. Solo con un tessuto industriale forte e un dialogo sociale rafforzato in Europa possiamo garantire che la transizione verde sia una transizione giusta. “La Dichiarazione rappresenta uno sforzo collaborativo per affrontare le sfide e getta le basi per un rilancio degli investimenti industriali in Europa, segnando l’inizio di una più concreta attuazione del Green Deal europeo”, conclude Massimo Medugno DG Assocarta.
Durst Group ha ingaggiato il celebre artista altoatesino Klaus Pobitzer in qualità di “Artist in Residence 2024”. Pobitzer si lascerà ispirare dall’headquarter del Gruppo, a Bressanone, per realizzare opere sia all’interno sia all’esterno della sede. Dalla collaborazione è già nata l’installazione “Inside-Out”, che ha come protagonisti i dipendenti dell’azienda, rappresentati con ritratti individuali e foto di gruppo di grande formato, insieme a dettagli tecnici dei sistemi di stampa firmati Durst. Al termine dell’esposizione, le installazioni che rivestono centinaia di metri quadrati della facciata dell’edificio saranno riprodotte su borse riciclate e messe all’asta come pezzi unici a sostegno di una causa benefica.
“La sede centrale di Durst è un edificio iconico e futuristico che testimonia l’importanza dell’azienda nel settore della stampa digitale”, spiega Klaus Pobitzer, illustrando il progetto artistico. “Ma sono in pochi nella regione a sapere cosa ci sia dietro il ‘produttore di tecnologie di stampa leader al mondo’. ‘Inside-Out’ svela questo segreto portando all’esterno la più grande risorsa dell’azienda: i suoi dipendenti e le sue tecnologie”.
“Siamo felici di aver coinvolto un artista del calibro di Klaus Pobitzer in questa collaborazione”, afferma Christoph Gamper, CEO e co-proprietario di Durst Group. “Le sue installazioni su larga scala in spazi pubblici, l’interazione uomo-computer e i progetti di design e architettura sono tutte tematiche che appartengono anche al nostro Gruppo. Inoltre, io e Klaus abbiamo in comune una forte connessione con la Val Venosta, che è la nostra casa, le esperienze internazionali che abbiamo vissuto, e un legame tangibile e virtuale con l’Alto Adige”.
Analizziamo una risorsa per l’arte generativa di grande semplicità che negli ultimi tempi ha incuriosito: Krea.ai. Ecco qualche spunto di riflessione.
Data la sua notevole semplicità d’uso non sprecherò righe preziose riportando un tutorial passo passo su come trascinare uno o più cursori, vi presenterò piuttosto alcuni spunti di riflessione o di lavoro così da stuzzicare la vostra curiosità, magari come all’inizio si è stuzzicata la mia.
In questo modo potrete affacciarvi anche ad altre risorse analoghe (sì, ce ne sono molte altre che possono operare in modo simile) senza sentirvi troppo vincolati da uno specifico workflow.
L’antefatto
Come spesso capita nella storia le scoperte più sorprendenti vengono fatte per caso (d’altronde se uno se l’aspetta, che sorpresa è?), e anche per me l’applicazione di cui vi parlerò tra poco è stata un incontro quasi casuale scaturito da un interesse iniziale per le tematiche percettive dell’immagine qui sotto.
Si tratta di un tipico esempio di immagine ibrida, un’illusione ottica legata alla diversa percezione sulle frequenze spaziali: l’immagine grande (quindi come se fosse vista da vicino) catturerà la nostra attenzione sui dettagli sottili, dette anche alte frequenze, mentre l’immagine piccola (come vista da lontano), ci porterà a raccogliere spontaneamente le informazioni sulle basse frequenze, ossia le aree chiaroscurali più “grossolane”.
Non ho trovato informazioni certe sugli strumenti utilizzati per questo “Subliminal CocaCola ADV”, ma sulle immagini facilmente reperibili in rete sono presenti i credits dell’autore: tale “argentinox”.
Dal mio punto di vista il fascino di questa immagine, eccellente prodotto di immagine generativa, risiede nella tanto ovvia quanto inevitabile percezione dell’insalata in tutti i suoi dettagli se viene vista a grandi dimensioni, mentre guardandola in miniatura risulta altrettanto inevitabile la visione del logo Coca Cola.
L’aspetto molto interessante e, al tempo stesso, per me duro da digerire, è che risulta praticamente impossibile rileggere Coca Cola quando l’immagine torna a grandi dimensioni: in sostanza il nostro cervello codifica le informazioni visive in modo mutualmente esclusivo nonostante la nostra doppia consapevolezza da esperienza passata (la prima è la conoscenza acquisita del logo Coca Cola, la seconda è l’averlo visto ben chiaro guardando l’immagine piccola).
Un po’ di storia…
Il meraviglioso (e spesso apparentemente contraddittorio) mondo della nostra percezione visiva è noto da tempo, anche se i primi tentativi di una codifica pragmatica sono iniziati con la Gestalt solo a inizio ‘900.
Per vederlo affrontare poi con una connotazione più strettamente neuroscientifica dobbiamo addirittura aspettare altri 50 anni, e le Neuroscienze sono al giorno d’oggi una delle “moderne” discipline più affascinanti e trasversali.
Esperimenti artistici nel campo delle illusioni ottiche e delle immagini ibride si possono trovare in diverse epoche (il Mantegna, Holbein, Escher, Dalì, Vasarely… giusto per citare i principali) ma per l’approccio scientifico si deve aspettare il 1994, con gli psicologi Aude Oliva e Philippe Schyns.
È importante questa brevissima premessa storica?
Secondo me sì, data la potenziale vacuità dell’intelligenza artificiale nell’arte generativa, se questa non viene adeguatamente istruita dall’operatore umano. L’AI ha a disposizioni velocità di elaborazione e produzione inimmaginabili, così come svariati Zettabyte(s) di informazioni a cui attingere, l’unico aspetto in cui l’uomo può fare davvero la differenza sta nel saper dare un filo logico e una direzione a tutto questo, senza diventarne vittima passiva.
…e un po’ di presente
È arrivato il momento dell’applicazione nominata in apertura: Krea.AI.
Il suo punto di forza è la grande semplicità d’uso, e come tale sarà plausibilmente il suo tallone d’Achille per gli utenti già esperti ed esigenti, che probabilmente migreranno su Stable Diffusion.
Ma per tutti gli altri costituisce un aggregato di più strumenti che non mancheranno di intrattenere per diverso tempo, qualora si decidesse di ficcarci dentro il naso.
La formula d’uso gratuita lascia libertà sufficiente per molti test, e si può tranquillamente passare alla versione a pagamento solo dopo aver consolidato le proprie basi operative e aver raggiunto i limiti del tool gratuito.
L’interfaccia base ha poche zone interattive, chiare e molto intuitive. Se ha dei limiti (ok, li ha, come tutti gli applicativi AI in circolazione) di sicuro richiede molto tempo arrivarci
Logo Illusions
… e siamo arrivato al dunque: quello che il team di Krea.AI ha chiamato Logo Illusions.
Il pacchetto di soluzioni che ad oggi propone non si ferma a questo generatore di immagini “illusorie”, troverete anche:
– un Canvas di disegno che tradurrà in tempo reale le vostre forme stilizzate in qualcosa di figurativo (da provare, anche se a tratti caotico e imprevedibile);
– un tool di ingrandimento e miglioramento immagine
– un generatore di pattern (che pattern non sono, ma somigliano di più ad una variante del Logo Illusions, ma più concreto)
Altre parti sono in fase di rilascio o richiedono account a pagamento.
È oltremodo ovvio che la funzione Logo Illusions sia strettamente legata all’immagine in apertura di articolo, e anche se non credo sia possibile raggiungere risultati di quella qualità semplicemente usando il solo riquadro di prompt proposto, ce n’è di che divertirsi più che abbastanza.
Con l’account gratuito si possono generare fino a 50 immagini al giorno, scrivendo nel prompt il proprio desiderata e impostando il valore di presenza del logo con l’apposito slider.
A titolo dimostrativo ci sono già una serie di loghi famosi con cui provare, ma se ne possono caricare altri a piacimento, giocando sia sul logo in positivo che sulla sua controforma (da provare, i risultati cambiano).
Anche per le descrizioni nel prompt sono presenti degli esempi già pronti, giusto per prenderci la mano, e usando la stessa descrizione modulando l’intensità del logo si ottiene una serie di proposte anche molto distanti l’una dall’altra.
Il logo di Italia grafica in una generazione con valori di presenza incrementali: 50, 60, 70, 80, 90. Per la mia esperienza valori inferiori a 50 tendono a generare immagini con scarsissime probabilità anche solo di intuire la presenza del logo
La presenza di dettagli è interessante, anche se non stupefacente. Tenendo presente la funzione principale di Krea, quella di generare draft molto plausibili in tempi record, è ovvio e giusto che sia così. In caso si volesse aumentare risoluzione e relativo grado di dettaglio Krea.AI offre anche un tool di ricampionamento molto interessante
Questa è l’unica tra le immagini proposte a non aver usato uno dei prompt già disponibili, volevo riprodurre il logo IG sotto forma di una lampada da muro creata come origami. Base di partenza ottima che può diventare anche un file di buone dimensioni con un paio di passaggi di interpolazione generativa e qualche intervento manuale qua e là
Conclusioni
Possiamo concludere qualcosa? Onestamente no, le porte aperte dall’arte generativa si moltiplicano esponenzialmente settimana dopo settimana, parlare di “conclusioni” adesso a me sembra parecchio antifrastico.
Possiamo parlare di opportunità, di sperimentazioni, di tentativi, ma di certo niente di conclusivo.
Questo viaggio è appena cominciato, e non finirà tanto presto, ma a differenza di questa semicitazione dal film 300, a noi credo piacerà parecchio.
La sostenibilità intesa come salvaguardia del nostro pianeta è ormai un’esigenza concreta, percepita da tutti. Da qui la necessità che anche la filiera della visual communication sia sempre più ecosostenibile, a partire dalle tecnologie, passando per gli inchiostri, fino ai materiali scelti per le diverse applicazioni. “Se nell’immaginario collettivo sono in molti a imputare la plastica tra i principali responsabili dell’inquinamento del nostro pianeta, in qualità di esperti di questo polimero, riteniamo fondamentale dare il nostro contributo nel processo di culturizzazione che deve coinvolgere tutti gli attori della comunicazione visiva, fino ai clienti finali”, afferma il presidente Edoardo Elmi.
Volendo guardare il lato positivo delle critiche rivolte alla plastica, secondo Guandong, queste possono contribuire ad accelerare l’ottimizzazione dei processi produttivi e di quelli di recupero e riciclo. Ne è un esempio il reparto Ricerca & Sviluppo dell’azienda che da anni sta lavorando alla messa a punto di supporti di stampa ecosostenibili i cui risultati più eclatanti verranno svelati a Fespa 2024. Proprio in occasione della manifestazione di Amsterdam, lo Specialista delle Specialità, dunque, si appresta a presentare in anteprima assoluta supporti inediti che rispondono all’esigenza di rispettare l’ambiente, a partire dal processo produttivo fino allo smaltimento. “Non si tratta di un semplice annuncio. Al nostro stand i visitatori potranno percorrere la ‘Green Promenade’, toccando con mano nuove soluzioni concrete e tangibili. Un percorso votato all’interior decoration con tante proposte innovative presentate in un vero e proprio showroom”.
“Il nemico dell’ambiente non è la plastica, ma il modo in cui viene prodotta e smaltita”, aggiunge Edoardo Elmi, specificando che è possibile riutilizzarla infinite volte, semplicemente riscaldandola fino alla temperatura di viscoelasticità per poterla rilavorare nelle forme desiderate, come avviene anche per numerosi supporti della gamma Guandong, che sono realizzati con elevate percentuali di plastica riciclata e rigenerata. Senza contare che, a fine ciclo, la plastica si trasforma in un ottimo combustibile: viene, infatti, impiegata per la produzione di pellet utilizzabile per l’alimentazione di forni inceneritori risparmiando sull’uso di gasolio.
La plastica, dunque, secondo Guandong offre innumerevoli opportunità. “Un tema di cui è fondamentale parlare anche nel nostro settore, con l’obiettivo di sviluppare una migliore coscienza collettiva”, chiosa Elmi. “Se è vero, infatti, che nel mondo della visual communication non possiamo più aspettarci grandi rivoluzioni, oggi più che mai a fare la differenza sono le tendenze del momento, supportate da produttori che operano per un cambiamento sostenibile ed etico come Guandong”.
Fespa sarà l’occasione per presentare le ultime novità a marchio GreenLife, che dal 2010 identifica l’impegno di Guandong in ambito di sostenibilità. “Sviluppiamo costantemente nuovi supporti di stampa sempre più riciclabili ed ecologici, prediligendo materie come il PET e il PP da materie prime riciclate, tutti conformi alle norme RoHS, EN71-3 e all’informativa Reach”, aggiunge Fabio Elmi, direttore Ricerca e Sviluppo di Guandong. Un impegno che non riguarda solo la produzione e il ciclo di vita dei prodotti, ma coinvolge tutta l’azienda con comportamenti virtuosi atti a diminuire l’impatto ambientale di ogni processo.
Due giorni presso la sede di Bollate per scoprire i vantaggi della digitalizzazione nel controllo dei processi e dei costi, tra le stampanti simbolo del settore e i frutti dell’accordo con Fujifilm.
I Digital Days sono stati l’occasione per approfondire le novità tecnologiche e per celebrare la 200ª Heidelberg Versafire venduta in Italia, che con uno speciale wrapping commemorativo è stata in funzione durante i due giorni di evento insieme alle altre soluzioni digitali di Heidelberg.
Due giorni di open day nella sede alle porte di Milano per incontrare i clienti e mostrare loro l’intero ecosistema di soluzioni digitali, anche in una sorta di anteprima di drupa pronta a tornare dopo otto anni, ma soprattutto per parlare dal vivo dell’importanza di ripensare i propri flussi di lavoro.
«Siamo precursori nella digitalizzazione dei processi – conferma Mauro Antonini, sales & marketing director vice president of the board di Heidelberg -. L’idea è aiutare il cliente a sviluppare tutto il potenziale attraverso attrezzatura di alto livello e strumenti utili a gestire in modo armonico e globale tutte le fasi del processo produttivo».
In sostanza, significa rinnovare per avere il pieno controllo di ogni passaggio, dalla prestampa fino alla consegna, con un percorso fluido, supportato via software e capace di raccogliere e analizzare dati. Per sfruttare al meglio le risorse e raggiungere un pieno controllo dei costi in ogni fase.
Di tutto questo ai Digital Day si è discusso intorno ad alcuni macchinari simbolo dell’offerta digitale Heidelberg, tra cui appunto la Versafire in occasione della vendita numero duecento e una Fujifilm Revoria a suggello del recente accordo di distribuzione in configurazione personalizzata.
Canon annuncia una nuova serie di stampanti per grandi formati imagePROGRAF GP a 7 colori, destinata ai fornitori di servizi di stampa commerciali e in-house.
Progettata principalmente per la realizzazione di poster di fascia alta, ma adatta anche ad altre applicazioni per le arti grafiche, come la stampa fotografica, la nuova serie comprende tre modelli: imagePROGRAF GP-6600S da 60”/1524 mm e GP-4600S da 44”/1118 mm – che sostituiscono imagePROGRAF PRO-6100S e PRO-4100S – e GP-2600S da 24”/610 mm.
L’abbinamento con il nuovo inchiostro a pigmenti LUCIA PRO II1 consente, oltre a una straordinaria resa cromatica grazie all’estesa gamma di colori vivaci e precisi, anche una miglior conservazione delle immagini. Tra i punti di forza anche la maggior produttività, che permette di realizzare poster formato A0 su carta non patinata in soli 48 secondi. La serie imagePROGRAF GP sarà esposta a drupa 2024 presso lo stand Canon.
Mathew Faulkner, EMEA director, marketing and innovation, wide format printing group, Canon Europe ha dichiarato: “Con il lancio della nuova serie imagePROGRAF GP rispondiamo alle esigenze del mercato della posteristica di fascia alta. La serie GP mantiene la qualità di stampa imagePROGRAF, mentre la configurazione dei nuovi inchiostri LUCIA PRO II, offre una più ampia gamma cromatica e un’eccezionale copertura Pantone, fondamentale per una riproduzione più precisa dei colori aziendali. I nuovi dispositivi imagePROGRAF GP consentono di realizzare stampe con un’elevata resistenza sia ai graffi sia alla luce, preservandone la longevità e il valore: una caratteristica importante per il mercato dei poster di fascia “premium”, dove la durata delle immagini è essenziale. E grazie al perfezionamento della gestione dei supporti e dell’automazione, abbiamo anche reso questa nuova serie più produttiva e facile da usare”.
Anche nelle arti grafiche esistono norme e regole tecniche precise, non sempre rispettate e in alcuni casi ignorate. La mancata applicazione delle migliori pratiche genera inevitabili perdite di tempo e di qualità.
L’incontro con Fabio Santoro, ingegnere elettronico, project manager presso Rekordata e Alwan Software, Digital Print Partner at Fogra, si rivolge a tutti coloro che operano professionalmente con il colore e ha lo scopo di evidenziare gli aspetti cruciali che comportano la preparazione dei file, il salvataggio in differenti formati, la linearizzazione di tutte le tecnologie (computer, software, stampanti), gli strumenti di misura e la consapevolezza dello sviluppo rapido e mutevole delle tecnologie di stampa offerte sul mercato che non si limitano più ai tradizionali quattro inchiostri.
Argomenti finalizzati allo scopo di comprendere quanto sia importante conoscere e dominare i differenti processi produttivi che devono essere impostati in modo preciso e accurato a seconda degli output in gioco: digitali, analogici, substrati (carta, plastica, tessuti, ceramica, ecc.).
Vanguard Europe, società del Gruppo Durst, ha annunciato la propria partecipazione a Fespa 2024 (Amsterdam – 19 / 22 marzo). Vanguard sarà presente al fianco del partner locale Pixia BV, azienda olandese, con sede a Vianen, nella regione di Utrecht, che vanta una solida esperienza nel settore dei supporti di stampa di grande formato, dei laminati, delle pellicole magnetiche e per interni, servendo sia produttori di insegne, sia grandi fornitori di servizi di stampa online.
A Fespa nell’ampio spazio espositivo condiviso da Vanguard e Pixia saranno presentate le più recenti soluzioni di stampa roll-to-roll e flatbed, ma anche le ultime novità in fatto di prodotti, software, servizi e installazioni.
Vanguard Europe è la filiale europea della statunitense Vanguard Digital Printing Systems Corp, di Lawrenceville, Georgia, acquisita da Durst Group nel 2020. Fondata nel 2021, Vanguard Europe mira a replicare il successo di vendite della Casa Madre, che ha all’attivo un installato di oltre mille sistemi LFP in tutta America. Per raggiungere questo obiettivo Vanguard Europe si avvale dell’esperienza di rivenditori, distributori e partner specializzati come Pixia. I sistemi di stampa industriale flatbed e roll-to-roll di Vanguard Europe sono utilizzati in mercati quali segnaletica, decorazione, corporate, industria e imballaggio e sono prodotti presso lo stabilimento di 5.500 m² adiacente all’headquarter Durst di Bressanone. La sede di Vanguard Europe si trova, infatti, all’interno del Durst Kraftwerk, vero e proprio polo di innovazione che riunisce tutte le aziende spin-off e le start-up che fanno capo al Gruppo altoatesino.
“Fespa 2024 rappresenta un appuntamento estremamente importante per Vanguard Europe”, ha dichiarato Fabian Sottsas, managing director di Vanguard Europe. “La partnership con Pixia in occasione della fiera sottolinea il nostro costante impegno a diventare leader di mercato nel settore LFP attraverso la fornitura di sistemi di stampa digitali flatbed e roll-to-roll UV LED con prestazioni industriali. Durante la kermesse mostreremo la versatilità e l’elevato livello di automazione delle nostre soluzioni lungo tutto il processo produttivo, grazie all’utilizzo dell‘esclusiva versione proprietaria di Durst Workflow e Durst Analytics, due dei software dell’ampio portfolio messo a punto da Durst Software & Solutions che verranno presentati a Fespa”. Queste soluzioni offrono ai clienti processi semplificati, dalla creazione iniziale dei file alla prestampa, dalla produzione all’analisi finale. Inoltre, consentono di ottenere maggiori livelli di automazione ed efficienza, migliorando i processi di stampa e snellendo le operazioni aziendali.
Jeroen van Dortmont, managing director di Pixia, ha aggiunto: “Fespa è certamente un evento di portata globale, ma nel nostro caso la presenza in fiera al fianco di Vanguard Europe è particolarmente significativa anche a livello ‘locale’. Percepiamo un elevato livello di fiducia da parte del mercato olandese. Oltre l’80% dei nostri clienti manifesta l’esigenza di sistemi di stampa con tecnologie sempre più eco-friendy che coniughino alta qualità, velocità industriale e un competitivo rapporto prezzo/prestazioni. A Fespa, sveleremo, inoltre, interessanti dettagli sulle più recenti installazioni che abbiamo realizzato in collaborazione con Vanguard nella regione del Benelux”.