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Giflex celebra i 40 anni, nuovo logo e un anno di eventi per festeggiare

Il 2025 è un anno speciale per Giflex, Gruppo Imballaggio Flessibile, perché celebra il suo 40° Anniversario. Un traguardo importante che prende vita attraverso un nuovo logo e un’immagine corporate rinnovata.

“È un logo che racconta chi siamo e ci guida verso ciò che vogliamo diventare, con un payoff che ci rappresenta come settore e come Associazione #UnitiPerDareFormaAlFuturo”, dichiara Alberto Palaveri, presidente di Giflex.

Il blu e l’azzurro del logo istituzionale di Giflex si mescolano con il giallo, l’arancione e il verde, attraversando tutte le sfumature possibili, tante quante le forme degli imballaggi flessibili. E poi, il numero “40” prende vita: un nastro che si piega e si svolge, dando forma alle cifre con leggerezza e dinamicità, simbolo di movimento e di un continuo rinnovamento.

Un’unione di intenti che esprime la forza del Gruppo Imballaggio Flessibile, pronto ad affrontare le sfide di oggi e a costruire, insieme, un domani più sostenibile e innovativo.

“Siamo già al lavoro per rendere questo 2025 davvero speciale grazie ad un ricco programma di eventi, incontri di approfondimento e formazione, ma anche momenti di sano divertimento. Festeggeremo, infatti, il nostro Anniversario in occasione di Ipack-Ima 2025, più precisamente il 29 maggio presso l’Auditorium del centro congressi Stella Polare, nel cuore del quartiere di Fiera Milano”, aggiunge Palaveri.

Ai tradizionali convegni associativi di primavera e autunno e ai momenti celebrativi, il programma di Giflex nel 2025 si arricchisce dell’imperdibile appuntamento scientifico API, Advances in The Packaging Industry. Sono attesi illustri esperti a livello internazionale che presenteranno innovazioni e soluzioni per il futuro del packaging in tema di “Sustainability: Products and Processes”.

In sintesi, le principali date da segnare già in agenda:

  • 27-28 marzo: International Congress API- Advances in The Packaging Industry, Fondazione Cariplo, Milano
  • 4 aprile: Convegno Giflex di primavera, Hotel Melià, Milano
  • 29 maggio: 40esimo Giflex, in concomitanza con Ipack Ima 2025, Rho Fiera Milano
  • 6-7 novembre: Congresso Giflex d’autunno, Hotel Villa Pamphili, Roma

Ma che anno sarà per l’industria del packaging flessibile? Certamente verrà richiesto un grande impegno per presidiare il nuovo che avanza nelle sedi della politica italiana ed europea ma, soprattutto, per mettere in pratica il Regolamento europeo PPWR diventato legge.

“Nei fatti saranno necessari circa due o tre anni di intenso lavoro per scrivere e rendere operativi i diversi decreti attuativi e solo allora potremo capire chiaramente da che parte andare, un tempo fondamentale e necessario per orientare strategie e scelte tecniche applicative dell’industria dell’imballaggio flessibile”, conclude Palaveri.

Icma, luxury packaging a Paris Packaging Week 2025

Sostenibilità e innovazione italiana nella nobilitazione della carta. L’azienda porta a Parigi Wabi-Sabi, la nuova collezione 100% riciclata per una nuova estetica del lusso.

Icma annuncia la sua partecipazione a Paris Packaging Week 2025 e dal 28 al 29 gennaio sarà presente con uno stand che racconta i valori del brand mettendo in primo piano le sue collezioni di carte 100% riciclate, l’offerta tailor made e il servizio di economia circolare Rinascimento.

L’azienda, che ha fatto della ricerca e dell’innovazione sostenibile il proprio marchio distintivo, rappresenta un punto di riferimento internazionale nel settore della nobilitazione della carta, grazie alla sua capacità di combinare texture con soluzioni all’avanguardia, in linea con la scelta di sostituire progressivamente i supporti di pura cellulosa con carte 100% riciclate, certificate FSC Recycled Credit, prodotte a ciclo integrato (ovvero senza il passaggio intermedio della produzione della cellulosa riciclata che si traduce in minori consumi di acqua, energia, emissioni di anidride carbonica).

L’offerta dell’azienda si distingue anche per l’ampia gamma di carte a stock per il mondo del lusso, con le collezioni prêt-à-porter, e l’offerta, unica nel suo genere, di carte tailor made, che permette ai clienti di creare carte personalizzate ed esclusive, con flessibilità produttiva e la capacità di gestire quantitativi minimi.

A Parigi i riflettori saranno puntati sulla nuova collezione Wabi-Sabi, che rappresenta un’evoluzione significativa nel campo delle carte riciclate e che si affianca alla già affermata collezione di carte Kind. Il nome è preso in prestito dalla filosofia giapponese e descrive la ricerca di una nuova estetica responsabile attraverso la fusione di due concetti: Wabi, che celebra la bellezza e la serenità con semplicità e calma, e Sabi, il fascino degli oggetti segnati dallo scorrere del tempo, che li rende imperfetti e modesti.

L’ispirazione Wabi-Sabi si traduce in un lavoro di nobilitazione della carta che ne esalta la naturale bellezza. Il risultato sono superfici uniche e discrete, dove semplicità ed essenzialità si fondono con delicati contrasti e texture ispirate ai tessuti naturali – come la nuova goffratura “riso”. In questo processo, anche le piccole irregolarità tipiche della carta riciclata diventano elementi di pregio, mentre l’intero ciclo produttivo mantiene al minimo l’impatto sull’ambiente.

Questa nuova collezione è un prodotto di Icma 2030 Lab, il laboratorio di innovazione volto ad adottare buone pratiche in fatto di sostenibilità aziendale, di prodotto e di processo. Tutte le carte della collezione Wabi-Sabi sono riciclate e riciclabili grazie a nobilitazioni minimali, prodotte con un solo passaggio in macchina e con un quantitativo ridotto di pigmento.

Comieco, maestri del riciclo

L’Italia è all’avanguardia nel riciclo di carta e cartone. Un traguardo raggiunto grazie anche all’impegno e all’organizzazione Comieco, un importante riferimento del settore, come racconta non senza una nota di giustificato orgoglio il presidente Amelio Cecchini.

Come si possono inquadrare brevemente il ruolo, e l’attività, di Comieco oggi?

Siamo un Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Vale a dire, l’insieme di cartiere, produttori, trasformatori e importatori di carta e cartone per imballaggio. Nato nel 1985 come ente privato dalla volontà di un gruppo di aziende del settore, dal 1997 è diventato consorzio nazionale per il riciclo di questo tipo di materiale, in linea con la legislatura nazionale e comunitaria.

Qual è il ruolo principale?

Facciamo parte di Conai, e i nostri consorziati sono produttori, importatori e trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici, possono aderire anche i recuperatori. Il Consorzio stipula con le Amministrazioni locali convenzioni per la raccolta differenziata, e collabora nel gestirne il sistema e dell’avvio a riciclo.

Oltre a questo più istituzionale, avete anche compiti diversi. Quali sono i più importanti?

Uno al quale teniamo molto è l’attenzione al packaging design. Stimolare e collaborare con le aziende nell’introdurre principi mirati ad agevolare il riciclo fin dalla fase di progettazione. Per esempio, con una catena di fast food, abbiamo lavorato in modo da riuscire a ridurre il più possibile la presenza di plastica nei contenitori di cibo e bevande e separare la parte organica, così da recuperare tutta la parte cartacea. A Milano invece, abbiamo introdotto una raccolta distinta degli imballaggi di cartone per attività commerciali, spesso troppo ingombranti per aspettare il giorno di raccolta o problematici da inserire in cassonetti.

Spesso, soprattutto all’estero, si fa distinzione nella raccolta tra carte e cartone, voi come vi regolate?

In generale, raccogliamo tutto insieme, come sancito anche da un accoro con ANCI. Siamo forse l’unico Paese a farlo, ma a noi interessa ritirare soprattutto materiale, non solo imballaggi. Tutto quanto contiene carta, è una materia prima buona da sfruttare. Spetta a noi procedere alla separazione nelle varie classi di macero. Il nostro, è un esempio che ha attirato l’attenzione dell’UE.

Cosa comporta sul fronte del trattamento, anche per quanto riguarda i costi?

Dove c’è un valore, nel nostro caso della fibra di cellulosa, e può essere trattato a macero, per noi vale la pena di ritirare tutto. Siamo un Paese povero di materie prime e questa per noi è una risorsa importante. A seconda della lavorazione, e della qualità risultante, poi il materiale viene rivenduto alle cartiere con prezzi diversi.

Quanto si riesce a recupere oggi in Italia?

Siamo già ampiamente sopra l’obiettivo UE del 70% di imballaggi entro il 2030. In realtà, siamo stabilmente sopra i 90%, ma continuiamo a lavorare per intercettare anche il restante. Parliamo di circa trecentomila tonnellate portate in discarica. Ci sono aree geografiche dove i margini di miglioramento sono importanti, anche in alcune grandi città.

Come si può raggiungere l’obiettivo?

Prima di tutto con tanta informazione e sensibilizzazione verso aziende e privati. Oltra alla consapevolezza di un gesto al servizio dell’ambiente, parliamo di un valore, nell’interesse di tutti, a partire dalle aziende e dai costi per la materia prima. Inoltre, attività importanti anche con le scuole, dove tra i giovani emerge molta attenzione sull’argomento.

Si può fare anche un discorso di qualità sul materiale recuperato da Comuni e aziende incaricate?

In generale, sì. Possiamo contare su una materia prima sicuramente molto buona. Anche se in Italia le aree boschive sono in aumento, dal punto di vista della cellulosa dobbiamo considerarle foreste povere. L’alternativa sarebbe importarla dai Paesi Scandinavi o dal Canada, dove crescono le piante più adatte con fibre lunghe e resistenti, a costi naturalmente maggiori.

Come si è organizzata di conseguenza la filiera italiana?

Consideriamo la foresta urbana la nostra fonte di materia prima. Possiamo contare su tante aziende capaci di sviluppare competenze utili a trasformare nel tempo il materiale di recupero in grammature sempre più basse. Oggi siamo sempre più vicini alle caratteristiche della cellulosa vergine. Un elemento utile anche per ridurre lo spessore degli imballaggi, e quindi il costo.

Fino a quale punto ci si può spingere?

Restano comunque margini di miglioramento, anche perché il nostro ciclo è meno costoso di altri. Per esempio, il residuo che non riusciamo a trattare finisce comunque nell’organico, mentre per chi recupera plastica questo è un problema e un costo. Ci sono alcuni settori, come il contatto alimentare, dove si usa ancora carta vergine perché non riusciamo a garantire del tutto l’assenza di alcuni materiali non adatti. C’è inoltre un altro aspetto meno immediato da considerare.

Di cosa si tratta?

Se continuassimo a riciclare la stessa fibra, l’operazione non si potrebbe ripetere più di sei o sette volte. Mantenendo invece una percentuale di cellulosa vergine, la vita del materiale riciclato si allunga fino a venti volte. Per questo trattiamo anche materiali complessi e all’apparenza non convenienti come il Tetrapack, perché al suo interno c’è una buona percentuale di materia prima originaria.

Dal punto di vista dell’ambiente, quanto si traduce in impatto sul taglio di piante?

È uno dei miti da sfatare; l’industria della carta non ha un effetto negativo sull’ambiente. A patto naturalmente che per ogni pianta tagliata ne venga ripiantata almeno un’altra. In realtà, in genere ne vengono interrate anche tre, perché è interesse prima di tutto dei produttori garantirsi materia prima di qualità nel tempo. Inoltre, un albero nuovo è in grado di assorbire più CO2 rispetto a uno vecchio e destinato a marcire. Sempre guardando al giusto equilibrio, perché una parte è anche utile sia lasciata sul terreno.

Quali saranno le prossime mosse?

Prima di tutto aumentare ancora la raccolta. Nel 2023 abbiamo immesso sul mercato 5 milioni di tonnellate di imballaggi da materiale riciclato, in pratica nove su dieci. Stiamo ancora raccogliendo i dati del 2024, ma dai primi indicatori possiamo parlare di un aumento intorno all’1%. Abbiamo già raggiunto e superato l’obiettivo UE 2030. La sensibilità nei Comuni è cambiata, c’è maggiore disponibilità perché hanno percepito vantaggi sia economici sia a livello di immagine e per l’ambiente. D’altra parte, i costi della raccolta aumentano e per gli Enti Locali è sicuramente un problema. Siamo anche disposti a riconoscerne una parte, puntando però a una maggiore qualità di carta e cartone riciclati, ricavando quindi più valore.

Konica Minolta, roadshow dedicato alle etichette

Sta per partire il nuovo roadshow di Konica Minolta dedicato alla stampa e nobilitazione digitale di etichette: un’importante opportunità di aggiornamento e networking per le aziende di stampa. L’evento presenterà una panoramica completa sulle soluzioni innovative per la creazione di etichette, coprendo ogni fase, dal design alla produzione.

Le soluzioni presentate durante il roadshow rispondono alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, in cui la personalizzazione delle etichette e la gestione dei processi produttivi sono sempre più cruciali. L’obiettivo è di avvicinarsi agli stampatori professionali e facilitare l’incontro tra l’azienda e gli addetti ai lavori.

I partecipanti avranno la possibilità di vedere da vicino le tecnologie per le etichette più avanzate Konica Minolta, che combinano qualità, velocità e sostenibilità. Saranno inoltre presentate soluzioni software della suite Accurio Proflux per la gestione e l’automazione dei flussi di lavoro.

Il roadshow offre una panoramica completa sulle tecnologie digitali più innovative per la stampa di etichette, tra cui:

  • AccurioLabel 400: Stampante digitale ad alta velocità, ideale per grandi volumi con qualità superiore.
  • AccurioLabel 230: Soluzione versatile per piccole e medie tirature.
  • MGI JETvarnish 3D Web 400: Innovativo sistema di nobilitazione 3D per effetti speciali e premium.

I partecipanti avranno la possibilità di:

  • Scoprire come realizzare etichette personalizzate e di alta qualità.
  • Semplificare i flussi di lavoro con software avanzati come AccurioPro Flux.
  • Visionare campioni di etichette nobilitate digitalmente e studiare le possibilità offerte dalla MGI JETvarnish 3D Web 400.
  • Conoscere i leader di settore e confrontarsi con esperti.

Roadshow Konica Minolta, dove e quando

Le prime tappe del roadshow si terranno in due location esclusive:

  • 23-24 gennaio 2025: Parco della Filandetta, Valdobbiadene (TV).
  • 6-7 febbraio 2025: Cantina Venti Venti, Medolla (MO).

Il Roadshow vede la collaborazione con partner di eccellenza:

Come partecipare

L’evento è gratuito, ma riservato ai professionisti del settore previa registrazione.
Come registrarsi:
👉 Partecipa al Roadshow Konica Minolta

Colorcopy Large Format, arriva TY-300 DTF di Roland DG

La Roland TY-300 DTF è una stampante direct-to-film progettata per offrire precisione e versatilità su una vasta gamma di materiali, tra cui cotone, poliestere, denim, nylon e rayon. Grazie alla sua tecnologia avanzata, questa periferica consente di ottenere risultati di qualità, con stampe dettagliate e colori intensi.

Roland TY-300 DTF, efficienza operativa

La Roland TY-300 è progettata per ottimizzare i tempi di produzione, garantendo una gestione semplice e intuitiva. La tecnologia integrata permette di personalizzare tessuti in modo rapido e senza sacrificare la qualità, rendendola una scelta valida per aziende che desiderano ampliare le proprie capacità produttive.

Caratteristiche tecniche della Roland TY-300

Con una velocità di stampa fino a 10,9 m²/h in modalità standard e 17,48 m²/h in modalità alta velocità, la Roland TY-300 si distingue per prestazioni superiori rispetto a molte altre soluzioni DTF disponibili sul mercato. Tra le funzionalità innovative si evidenziano:

  • Taglio perforato integrato, per un flusso di lavoro più efficiente.
  • Manutenzione automatizzata, che riduce i tempi di inattività.
  • Inchiostri ottimizzati, per una stampa uniforme e dai colori vibranti.

Stampe di qualità: dettagli e fedeltà cromatica

La TY-300 consente di ottenere risultati eccellenti anche per progetti complessi, riproducendo testi di piccole dimensioni, motivi intricati e fotografie con grande precisione. L’impostazione True Rich Color 3 migliora la resa cromatica, assicurando sfumature naturali, grigi neutri e tonalità vivide.

Sostenibilità e sicurezza degli inchiostri

Gli inchiostri S-PG2, sviluppati per la stampa DTF, sono certificati OEKO-TEX® Eco Passport e conformi alle normative REACH europee, garantendo prodotti sicuri e privi di sostanze nocive. Questo contribuisce a processi di produzione più sostenibili, rispettando gli standard globali di sicurezza.

Manutenzione semplificata per la continuità produttiva

Le funzioni di manutenzione automatizzata della TY-300, come la pulizia delle testine di stampa e la circolazione dell’inchiostro bianco, riducono i rischi di ostruzioni e migliorano l’efficienza operativa. Inoltre, la sostituzione di componenti chiave come cap e wiper può essere effettuata direttamente dall’utente, senza interventi tecnici esterni.

 

PromotionTrade Exhibition 2025, le innovazioni di Colorcopy per la personalizzazione

L’evento più atteso nel settore della personalizzazione e dell’oggettistica promozionale, PromotionTrade Exhibition 2025, torna con una nuova edizione. Si tratta dell’unico appuntamento annuale in Italia dedicato esclusivamente al mondo degli oggetti pubblicitari, del tessile promozionale e delle tecnologie per la personalizzazione.

PromotionTrade Exhibition 2025 è il luogo ideale per produttori, importatori, distributori, intermediari, rivenditori e personalizzatori che desiderano creare nuove connessioni e scoprire le ultime novità del mercato. Grazie a un format mirato e a un’offerta altamente specializzata, la manifestazione si conferma un appuntamento irrinunciabile per chi opera nel settore della personalizzazione.

Perché visitare Promotion Trade Exhibition 2025

Ecco alcuni buoni motivi per visitare l’evento:

  • Scoprire nuove tecnologie e soluzioni innovative: una panoramica completa sulle tecniche di stampa e personalizzazione applicabili a un’ampia gamma di materiali e prodotti.
  • Assistere a dimostrazioni dal vivo: esplorare in tempo reale le potenzialità delle attrezzature e valutare come integrarle nel proprio business.
  • Confrontarsi con esperti del settore: approfondire le tendenze di mercato, gli sviluppi tecnologici e le opportunità di crescita.

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    Le tecnologie Colorcopy Large Format in esposizione

    Roland VersaOBJECT MO-240

    Stampante UV flatbed compatta e versatile, ideale per la personalizzazione di oggetti di varie forme e materiali, sia rigidi che flessibili.

    Supporta oggetti fino a 204 mm di altezza e utilizza inchiostri ECO-UV5, inclusi colori aggiuntivi come arancione e rosso, per una gamma cromatica ampliata.

    Offre effetti premium con inchiostro gloss per texture uniche e dettagli tridimensionali.

    Roland TrueVIS VG3-540

    Plotter stampa e taglio ecosolvente da 54 pollici, parte della serie TrueVIS.

    Integra funzioni di stampa e taglio in un’unica macchina, utilizzando inchiostri TR2 avanzati che includono bianco, arancione e verde, oltre ai sette colori tradizionali (CMYKLcLmLk), garantendo una gamma cromatica estesa e colori vivaci.

    Roland TrueVIS LG-540

    Plotter LED UV da 54 pollici, progettato per lavorare su una vasta gamma di supporti con risultati di grande impatto visivo.

    Utilizza inchiostri ECO-UV, inclusi gloss, bianco, arancione e rosso, per effetti di verniciatura e tridimensionali. Le testine di stampa sfalsate aumentano la produttività, mentre l’interfaccia intuitiva facilita l’uso.

    Roland VersaSTUDIO BD8

    Plotter UV desktop compatto, progettato per la personalizzazione diretta di oggetti tridimensionali fino a 102 mm di altezza.

    Utilizza inchiostri ECO-UV5 certificati GREENGUARD Gold, disponibili nei colori CMYK, bianco e primer, permettendo la stampa su una vasta gamma di materiali, tra cui plastica, carta, pelle, legno, vetro e metallo.

    Grazie al suo design compatto, è ideale per piccoli uffici, negozi al dettaglio e istituti scolastici.

 

Associazione Culturale Studi Grafici festeggia 80 anni e rinnova il Consiglio Direttivo

Il 2025 segna un anno speciale per l’Associazione Culturale Studi Grafici (ACSG), che celebra il suo 80° anniversario. Fondata nel 1945 da Carlo Dradi insieme a un gruppo di amici, l’Associazione ha attraversato decenni di successi e riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’Oro del Comune di Milano nel 1963 e il prestigioso Pollicione d’Oro ricevuto durante il Pellitterì’s Day del 2010. Questi premi testimoniano l’importante ruolo di ACSG nel panorama culturale e professionale, consolidando il suo impegno in ambito grafico e comunicativo.

Oggi, Associazione Culturale Studi Grafici continua il suo percorso grazie a coloro che contribuiscono a mantenere vivo il suo spirito, alimentato dal motto “comunicare, condividere, crescere”. Un viaggio che continua a essere una fonte di ispirazione per la comunità e il settore delle arti grafiche.

Un altro importante annuncio riguarda l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2025-2027. Simone Spagnolo è stato riconfermato presidente, con Maurizio Piacenza come vice presidente e Massimo Colombo, incaricato della tesoreria. Il Consiglio si arricchisce di due nuove figure: Ester Crisanti, direttore operativo di ITS Angelo Rizzoli, Davide Biancorosso, storico membro dell’Associazione e professionista del settore della stampa, e Valerio Papa, esperto in comunicazione e docente all’Istituto Pavoniano Artigianelli di Milano.

Con questo nuovo Consiglio, ACSG continua a rafforzare la sua posizione come punto di riferimento per le arti grafiche. “Abbiamo già avviato la programmazione per il 2025,” ha dichiarato Simone Spagnolo, “e il primo appuntamento importante sarà il 18 gennaio con la premiazione della 24esima edizione del concorso nazionale per la progettazione del calendario”.

Il tema del concorso per il 2025, “Out of the Box (Office)”, ha sfidato i partecipanti a rivisitare le locandine di 12 film celebri. Con ben 160 progetti ricevuti, la giuria ha faticato a selezionare i migliori, che saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione. L’evento segnerà l’inizio ufficiale del nuovo anno culturale dell’Associazione.

Roland DG, nuova TrueVIS ad alta velocità 

Roland DG annuncia il lancio della nuova TrueVIS XP-640, l’ultima nata della sua serie di stampanti di grande formato.

La stampante a getto d’inchiostro eco-solvente da 64” offre una qualità d’immagine e una produttività elevate. Grazie a un’avanzata tecnologia di controllo dei dati e di testine di stampa doppie sfalsate, la XP-640 espelle gocce d’inchiostro più fini a densità e velocità maggiori. Questa combinazione massimizza le prestazioni e consente di ottenere una qualità d’immagine elevata.

Da Roland DG nuova TrueVIS ad alta velocità

“TrueVIS è il nostro marchio di punta per le stampanti inkjet di grande formato che hanno conquistato i professionisti dell’insegnistica e della grafica”, ha dichiarato Ryugo Nimura, presidente della divisione vendite e marketing global. “XP-640 è l’ultimo modello di cui abbiamo ulteriormente perfezionato la qualità di stampa. E raggiunto una produttività di prim’ordine grazie all’aggiunta di diverse innovazioni. Tra cui una nuova testina di stampa, una tecnologia di controllo aggiornata e un inchiostro migliorato”.

Il nuovo inchiostro eco-solvente TH, caratterizzato da un rosso vivace insieme a CMYK, arancione e verde, offre precisione nelle tonalità del rosso e dell’arancione, colori critici nella grafica delle insegne. Grazie al minor costo dell’inchiostro e alla riduzione del consumo grazie a una migliore profilazione, massimizza la redditività nella produzione di grandi volumi. L’impostazione aggiornata True Rich Color migliora la qualità grafica, offrendo colori vividi, gradazioni omogenee e toni naturali della pelle.

Heidelberg, anteprime agli Hunkeler Innovationdays

Agli Hunkeler Innovationdays 2025 Heidelberg presenta l’ecosistema digitale end-to-end basato su Jetfire 50.

Gli stampatori oggi si trovano ad affrontare la sfida di dover elaborare un numero crescente di piccole tirature in modo efficiente e redditizio. Ciò significa ridurre al minimo gli interventi manuali. L’integrazione della stampa industriale a getto d’inchiostro in un ecosistema digitale è quindi estremamente importante per il mercato commerciale e per la strategia di crescita di Heidelberg. Agli Hunkeler Innovationdays, che si terranno dal 24 al 27 febbraio nella città svizzera di Lucerna, Heidelberg presenterà il suo ecosistema digitale per la produzione end-to-end basato sul nuovo Jetfire 50.

In anteprima mondiale, Heidelberg presenterà anche la soluzione di postpress in linea Fireline con i modelli Stahlfolder TH 56/66 per la produzione automatizzata end-to-end nella stampa digitale.

La Stahlfolder TH 56/66 Fireline per le operazioni di post-stampa in linea nella stampa digitale consente la lavorazione altamente automatizzata in digitale in un’unica operazione, fino al prodotto finito tagliato e piegato. Taglio, cordonatura e piegatura avvengono in un solo passaggio. “Nel contesto della stampa industriale, operazioni di post-stampa efficienti e altamente automatizzate sono fondamentali se i reparti di produzione devono elaborare in modo efficiente un gran numero di ordini molto diversi e garantire la redditività della produzione di stampa digitale. Per questo la nostra nuova soluzione di post-stampa Fireline è un’aggiunta fondamentale all’ecosistema digitale Heidelberg, che porta un grande passo avanti verso la produzione di stampa end-to-end”, sottolinea David Schmedding, chief technology & sales officer di Heidelberg. Mentre la Stahlfolder TH 56 Fireline è stata sviluppata come soluzione di post-stampa per la Jetfire 50, la Stahlfolder TH 66 Fireline in combinazione con la Jetfire 75 è destinata al formato B2.

Heidelberg prevede di presentare la Jetfire 75 nel corso del 2025.

Fedrigoni Special Papers, collezione wet-glue per etichette food&beverage

Fedrigoni lancia la Collezione Wet-Glue, una selezione di carte iconiche per etichette wet-glue, ideali per i settori wine & spirits, beverage e alimenti gourmet. Disponibili in formato foglio, queste carte sono progettate per resistere a condizioni critiche come umidità, grasso e variazioni di temperatura, garantendo alte prestazioni e proprietà barrieranti. Inoltre, offrono un’eccellente stampabilità, soddisfacendo le esigenze di qualità più elevate.

Caratteristiche principali della Collezione Wet-Glue:

  • Carte resistenti al bagnato, con tecnologie avanzate per resistere a condizioni difficili.
  • Performance elevate in ambienti di umidità e variazione di temperatura.
  • Ideale per la stampa offset e per tecniche di nobilitazione.
  • Grammature da 70 a 100 g/m², con opzioni personalizzabili su richiesta.

Fedrigoni Special Papers: soluzioni per etichette wet-glue

La Collezione Wet-Glue si suddivide in quattro famiglie, ognuna progettata per soddisfare esigenze specifiche di stile e performance:

  1. Performance +: Per etichette che devono resistere a freddo, umidità, grasso e sostanze alcaline. Ideale per prodotti come champagne, vini, liquori, birre e olio d’oliva. Ice-proof WS è perfetta per prodotti in un secchiello per il ghiaccio, mentre Wove Wash-off WS è la scelta ideale per bottiglie a rendere.
  2. Natural: Carte eco-sostenibili, realizzate con fibre vergini, alternative o riciclate. Perfette per i brand attenti all’ambiente, offrono un aspetto autentico, ideale per la stampa a caldo e la goffratura. Tra le soluzioni di questa linea troviamo Bagassa 60 WS, realizzata con residui di canna da zucchero, e Cotone 100 WS, al 100% in fibre di cotone.
  3. Classic: Ispirate alle finiture tradizionali, queste carte presentano texture ondulate, ruvide e marcate a feltro. Perfette per etichette di vini, birre artigianali e prodotti gastronomici, combinano eleganza e qualità senza tempo.
  4. Iconic: Carte con finiture distintive, come la brillantezza di Splendorlux, il tocco iridescente di Perla WS e il nero profondo di Wove WS Iconic Black. Pensate per i prodotti più prestigiosi, enfatizzano il lusso e l’identità del brand.

“Grazie al nostro know-how nella produzione di carta per etichette, abbiamo creato soluzioni all’avanguardia per il settore wet-glue”, afferma Celine Bertuzzi, direttore marketing di Fedrigoni Special Papers. “Il nostro obiettivo è offrire agli stampatori e trasformatori le migliori carte per etichette, valorizzando ogni prodotto con soluzioni eleganti, resistenti e performanti”.