Efficienza nella stampa

Stampa lito-offset, lo stato dell’arte

Nonostante il continuo sviluppo tecnologico della stampa digitale, nel portafoglio complessivo della realizzazione di stampati, quello della stampa lito-offset rappresenta ancora oggi un mercato importantissimo.

di Adalberto Monti e Angelo Meroni

La produzione di migliaia di copie, con alte foliazioni, così come le tirature, restano ancora campo esclusivo per le macchine da stampa lito- offset a foglio e roto-offset.
La competitività della stampa digitale, capace di produrre copie vendibili con scarti quasi inesistenti, ha spinto i produttori di macchine offset a sforzi enormi nel tentativo di rendere sempre più competitive le loro attrezzature e rendere il più basso possibile quel valore di breakeven point che rende conveniente stampare in offset piuttosto che in digitale.

Tutti gli ultimi sviluppi apportati dai costruttori alle macchine da stampa hanno concentrato gli sforzi sull’aumento dell’efficacia e dell’efficienza complessivi dell’impianto. Per far ciò occorreva intervenire sulle operazioni critiche, ancora poco automatizziate, che facevano perdere la maggior parte del tempo produttivo: quelle gestite manualmente dall’operatore nel trovare il corretto “setting operativo” e arrivare al foglio OK visto si stampi per iniziare la produzione.

È il contesto che fa la macchina

Quando il tema è la macchina da stampa lito-offset, occorre non focalizzarsi solo su essa, ma concepirla come integrata in un contesto di considerazioni indispensabili, di seguito descritte, per ottenere la massima potenzialità delle sempre più aggiornate tecnologie di cui la macchina è accessoriata. Vediamo alcuni punti fondamentali intorno ai quali può essere utile interrogarsi.

1. Quale primo elemento indispensabile occorre comprendere l’importanza e il vero valore di queste due parole: efficacia ed efficienza. Parole simili sono spesso utilizzate indipendentemente l’una con l’altra, pur non avendo lo stesso significato. Efficacia indica la capacità di raggiungere l’obiettivo prefissato. Efficienza valuta l’abilità di farlo impiegando le risorse minime indispensabili. In funzione dell’efficacia e dell’efficienza della macchina da stampa visionata, quali sono i vantaggi che posso ottenere nel contesto produttivo? Quali le eventuali difficoltà?

2. La macchina da stampa rappresenta l’investimento, l’operatore la garanzia. L’esigenza di operatori professionalmente preparati è indispensabile. Stampare non è facile, occorre professionalità ed esperienza e l’esperienza non si può comprare. Integrazione operatore e macchina da stampa, costante aggiornamento tecnologico e formazione professionale, rappresentano un intero imprescindibile e indivisibile.

3. L’operatore utilizzerà sempre meno le mani e sempre più la testa. L’automazione raggiunta dalla macchina da stampa consente nella maggior parte degli interventi di varie regolazioni attraverso un solo tasto, un solo input. La macchina da stampa non consente errori; rappresenta la perfezione meccanica integrata alla digitalizzazione sempre tecnologicamente aggiornata ed evoluta.

4. La macchina da stampa si orienta sempre più nell’eseguire diverse operazioni in un unico passaggio allo scopo di diminuire i tempi improduttivi a vantaggio della produttività, competitività e soddisfare le esigenze del cliente. In ultima analisi non abbiamo neppure il tempo di sbagliare; il cliente esige tutto subito e che costi poco. Da qui ha origine la competitività.

5. Per ottenere il massimo dalla macchina da stampa occorre che ci siano le condizioni ottimali di operatività sia ambientali quali per esempio temperatura e umidità controllate, clima stabile in sala stampa, posizione priva di luce esterna diretta, la quale, variando, influenza la variazione cromatica, sia di processo, quali una efficientissima organizzazione della produzione, una eccellente gestione della corretta esecuzione delle forme da stampa, un sistema automatico di rilevamento dei dati.

6. Assistenza (in quanto tempo?) e manutenzione (ogni quanto? Quali interventi?). I necessari sforzi organizzativi per riuscire a beneficiare della maggior parte delle prerogative che le nuove macchine super tecnologiche ci mettono a disposizione, non possono prescindere da una verifica dei tempi di risposta della casa Madre in caso di guasto, oppure dalle necessarie e ordinate manutenzioni preventive ben programmate.

In pratica la macchina è sempre la stessa, ma equipaggiata per raggiungere le sempre più elevate prestazioni, ottenere meno scarti (ecologia e sostenibilità), migliorare la qualità intesa nel miglioramento delle tolleranze in tiratura dovuta alla stabilità dell’inchiostrazione e della bagnatura. Eseguire costantemente le manutenzioni preventive, mantenendo un ambiente ordinato e pulito, è una condizione indispensabile per realizzare e mantenere una qualità mediamente alta, oltre ad avere un ambiente sano per l’operatore.

I DIVERSI SISTEMI DI STAMPA HANNO TUTTI UN’IMPORTANZA FONDAMENTALE PERCHÉ OGNUNO DI LORO È ADATTO PER UN DETERMINATO TIPO DI PRODOTTO

L’evoluzione tecnologica

Quali sono stati, in dettaglio gli elementi costantemente sviluppati e quindi evoluti, per i quali sono state impiegate le maggiori risorse tecnologiche nell’intento di rendere sempre più performanti le macchine da stampa? Se la velocità di produzione non era sufficiente per rendere al meglio il concetto di “massima produttività”, dove si sono focalizzati gli
sforzi della ingegnerizzazione tecnologica? Le tecnologie che, presentate alle varie edizioni di drupa, sono state sempre utilizzate sono per esempio le videocamere. Nate all’inizio per essere utilizzate sulle macchine rotative, per individuare le imperfezioni della banda di carta e per definire e tenere controllata la gestione delle viti dei calamai, queste sono state utilizzate anche sulle macchine a foglio, garantendo performance sempre più precise. Questo dispositivo, pur considerando la velocità di stampa delle macchine a foglio e la velocità di stampa delle rotative, permette di rilevare e indicare le copie non conformi in riferimento alla copia OK visto si stampi e, come già fatto da molti anni sulle macchine rotative, grazie alla doppia uscita, presentata già alcuni anni or sono sempre a drupa, permette di dividere i fogli conformi da quelli non conformi in modo automatico anche sulle macchine a foglio.

Di pari passo con il miglioramento tecnologico delle telecamere montate a bordo macchina, le aziende costruttrici di macchine da stampa hanno sviluppato al loro interno i software necessari per il controllo qualità, poiché questa diventava una necessità per gli stampatori a seguito dell’aumento della richiesta qualitativa, e quindi del controllo costante durante tutta la produzione del cliente finale.

I tavoli di controllo dei fogli di produzione sempre più integrati con la macchina semplificano il lavoro dell’operatore sia nel controllo del foglio sia nella gestione della produzione giornaliera integrando i dati digitali in arrivo dalla prestampa e dal MIS (Management Information Systems o “Sistemi informativi di gestione”) interno per la programmazione e sequenzialità di stampa.

La console/pulpito di comando è sempre più un punto di riferimento e di controllo di tutte le impostazioni e regolazioni della macchina da stampa, integrata da software di memorizzazione sia dei lavori stampati sia della preregolazione automatica in funzione dello stampato da realizzare e gestione della produzione.

È importante automatizzare i controlli colore per definire il foglio OK visto si stampi con i parametri colorimetrici qualunque essi siano, quelli della norma ISO 12647– 2:2013, oppure le proprie Printing Conditions quando esistenti e quindi mantenere i valori impostati del foglio OK per tutta la tiratura all’interno di tolleranze stabilite.
Un altro elemento indispensabile, dovuto all’evoluzione della conoscenza oggettiva del colore, è il controllo spettrodensitometrico automatizzato in fase di stampa, il quale permette di ottenere una tolleranza cromatica più ristretta, in fase di tiratura, se paragonata a quella che normalmente si ottiene non utilizzando questa tecnologia. La rilevazione avviene su elementi di controllo più piccoli rispetto a quelli precedenti e facilmente inseribili in fase di stampa, venendo così incontro alla necessità di ottimizzare i formati di stampa e quindi il contenimento dei costi.

Semplificare il lavoro

Nello specifico, quindi, dove si sono concentrate le maggiori attenzioni da parte dei costruttori per agevolare il lavoro dell’operatore sempre con l’intento di migliorare le performance dell’impianto?

1. Aggiornamenti dei software online, come pure il collegamento con la casa madre per individuare l’eventuale inconveniente e conseguenti istruzioni per risolverlo.

2. L’implementazione delle operazioni automatizzate; le procedure relative all’impostazione della produzione legata alla commessa; la gestione dei dati digitali propri del lavoro specifico come la gestione del setting della macchina in funzione delle caratteristiche del supporto da stampare (formato, spessore, morfologia, ecc.); la gestione del color management (curve di compensazione dedicate); l’integrazione con la prestampa; l’integrazione con il MIS dell’azienda.

3. Durante tutta la produzione, la possibilità di controllare in linea l’intera tiratura, riuscendo a mantenere costante la qualità di stampa (definita dei parametri del foglio “OK”), mantenendo sempre corretti i valori di inchiostrazione e bagnatura impostati. Telecamere che permettono di identificare non conformità rispetto al foglio OK visto si stampi e con il file PDF realizzato nella fase di lavorazione della prestampa durante la produzione e avere un report qualitativo della tiratura, spesso richiesto dal committente.

4. Possibilità di controllo della battuta dei rulli sulla lastra per identificare quale dei rulli occorre regolare, il tutto automatizzato.

5. Diverse tipologie di essicazione dell’inchiostro dall’IR all’UV tradizionale
e LED UV, per permettere di iniziare rapidamente le lavorazioni del post stampa senza compromissioni qualitative dello stampato.

Per quanto riguarda la stampa UV e LED UV, consigliamo di consultare il documento redatto da Taga Italia Taga.Doc.19 La tecnologia UV.

La stampa a foglio

Analizziamo quali soluzioni sono state sviluppate sulla macchina da stampa a foglio per garantire una maggiore efficienza produttiva. Innanzitutto, una maggiore ergonomia e un design più accattivante, cosa che in sala stampa non guasta. Poi, il cambio lastre simultaneo, grazie a motori indipendenti, estremamente utile soprattutto nelle macchine con più elementi stampa. Sono state automatizzate le operazioni di inchiostrazione a fine tiratura e di regolazione delle viti del calamaio per la successiva produzione, così come impostare automaticamente la gestione dei lavaggi caucciù o rulli per mantenere sempre la massima efficienza qualitativa del “sistema stampa”. La configurazione della macchina da stampa è diventata “quasi illimitata”, per produzioni sempre più specifiche a complicate. Un numero elevato di elementi stampa con diverse lavorazioni per ottenere un foglio stampato pronto per l’allestimento evitano di avere più tempi improduttivi e movimentazione di pallet ingombranti. L’impostazione automatica dei parametri specifici del supporto di stampa da utilizzare per quella specifica produzione. È stata introdotta la regolazione automatica, senza intervento dell’operatore, del registro dei grafismi: assiali, circonferenziali e diagonali. La possibilità di inserire video camere per visualizzare il percorso del foglio.

Riduzione dei tempi di pulizia e lavaggio delle componenti la macchina da stampa (tessuto gommato, cilindro di pressione rulli inchiostratori, ecc.) con conseguente diminuzione dei tempi improduttivi. La qualità di stampa è direttamente collegata all’ordine e alla pulizia. Lubrificazione centralizzata e programmata in automatico. Il programma di assistenza è stato calendarizzato con l’obiettivo di prevenire l’inconveniente che avrebbe ripercussiooni sui tempi improduttivi, di fermo macchina, e con lo scopo di aumentare l’efficacia della macchina, ottenendo la massima efficienza. Interventi e assistenza tempestiva in caso di guasti, manutenzione preventiva, sostituzione di componenti, ecc. Oggi è possibile la nobilitazione dello stampato con l’elemento di stampa cold foil print in linea. Realizzato per sostituire la stampa a caldo realizzata fuori macchina consente risparmio di tempo e risultato di stampa visibile in tempo reale.

Le macchine offset

Le novità principali che si possono apprezzare oggi sulle nuove macchine da stampa offset a foglio, riguardano la capacità di queste ultime di regolare tutte le componenti necessarie a raggiungere una qualità di stampa definita dai parametri interni di ogni azienda, praticamente senza l’intervento dell’operatore: Posizionamento in squadra del foglio elettronico; Registro di stampa automatico con telecamere dedicate e movimenti a circuito chiuso; Regolazione dei parametri colore impostati con lettura spettrofotometrica continua con correzioni automatiche sulle viti calamai in modo diretto fino al raggiungimento dei parametri minimi impostati; Raggiungimento automatico del foglio Ok in pochissimi fogli di scarto (da 150 a 250) e il mantenimento delle condizioni per tutta la tiratura all’interno delle tolleranze stabilite.

Con queste prerogative, decade il classico “modus operandi” che ormai tutti gli stampatori seguivano preparando diverse “batterie” di prova, mettendo sul mettifoglio una certa quantità di “fogliacci”, fogli della stessa carta utilizzata per la produzione, ma già stampata
e scartata dalle produzioni precedenti, insieme ad alcuni fogli bianchi della stessa carta dell’ordine in corso. Oggi, una volta montate le lastre, anche in questo caso in modo automatico alternato, un elemento stampa alla volta o simultaneo, tutti i castelli insieme, si inizia la produzione e mentre la macchina provvede al registro e alla regolazione colore, un operatore, normalmente il secondo di macchina, fa i necessari controlli con la copia “ciano
colore” precedentemente realizzata e controllata. Anche nel caso di un eventuale errore,
converrà cestinare le poche centinaia di fogli stampati piuttosto che dovere fermare l’impianto per le regolazioni manuali. Per raggiungere questi risultati è necessaria una coordinazione e un sincronismo fra reparto stampa e prestampa; tanto più sarà perfezionato questo affinamento, tanto più alta sarà la probabilità di raggiungere avviamenti brevi. Va da sé che tutte queste migliorie tecnologiche necessitano di personale coinvolto e ben preparato. Ecco quindi la necessità, inevitabile, di formare il proprio personale alle nuove esigenze. Corsi di formazione, sia per conoscere l’utilizzo di tutti gli strumenti che supportano le macchine, sia per conoscere le basi della tecnica di stampa offset: conoscenza del trattamento delle forme da stampa, correlazione ed equilibrio acqua inchiostro, gestione e controllo del liquido di bagnatura, conoscenza approfondita delle caratteristiche essenziali, meccaniche e non, per una buona qualità di stampa, conoscenza di base delle caratteristiche dei substrati, siano essi carta, cartone, plastica, latta ecc..Tutto questo, supportato dal grande sviluppo tecnologico integrato nelle macchine moderne potrà portare ad aumenti produttivi davvero elevati. Possiamo portare a questo proposito un esempio concreto: su una produzione sui tre turni, dalle classiche 144 ore/settimana, si potrà riuscire a contare oltre 3500 lastre per mese e oltre 3 milioni di giri per mese su una macchina lunga con una media di circa 5.000 copie per tiratura. Numeri questi impensabili solo sei o sette anni fa, con un equipaggio di due persone. Le macchine moderne però, nulla possono fare senza una organizzazione efficiente e determinata; per riuscire a produrre a questi ritmi, occorre che matrici e supporti riescano ed essere preparati e portati alle macchine nei tempi necessari. I costruttori di macchine da stampa hanno fatto, e continuano a fare, il loro lavoro con dedizione e risultati; il resto però lo dovranno fare gli imprenditori e il loro personale preposto per sfruttare tanta tecnologia. Per esempio, possiamo dire che sarà inutile investire ben oltre 100.000 euro per adottare una nuova macchina a 8 castelli del cambio lastre simultaneo, che permette di guadagnare 1,5 minuti rispetto al sequenziale, se non si possono avere un numero sufficiente di avviamenti all’anno che permettano un ritorno dell’investimento congruo. Ci permettiamo sottolineare che resta sempre importante, anzi fondamentale, avere ben chiaro cosa di vuole o si deve stampare prima di decidere quale investimento fare sia per la configurazione migliore, sia per gli eventuali optional da applicare alla macchina da stampa. Purtroppo, non sempre questa semplice regola viene rispettata, soprattutto nel nostro Paese.

La macchina da stampa rotativa web offset

La tecnologia si mostra nel suo costante aggiornamento, soprattutto per la stampa roto-offset. Le macchine da stampa, dopo avere raggiunto velocità oltre i 1000 metri/minuto, avere sviluppato software di controllo per ogni componente meccanico, pneumatico, elettronico, termico e di gestione del liquido di bagnatura (anche direttamente posizionato sulla forma di stampa) controllo del registro sia assiale sia circonferenziale, sia di taglio sia di piega e della gestione colore, mostrano qualche limite ancora da migliorare nella gestione delle segnature; dove sia le operazioni di taglio sia i cicli di raccolta (stacker e antropomorfi) potrebbero richiedere qualche miglioramento atto a diminuire i rischi e le complicazioni che derivano dalla difficoltà di gestire una materia complicata come la carta di grammatura estremamente leggera (e spessori minimi), ma con foliazioni che possono essere esigue (8, 12, 16 pagine) oppure molto alte (fino a 90 pagine). Oltre ai controlli automatizzati, già presenti da molti anni sulla banda, compresi i difetti di fabbricazione, sulla gestione colore, sul film della soluzione di bagnatura sulle forme di stampa, sul forno, sulle calandre e sugli organi meccanici, dallo sbobinatore all’uscita della piega, la vera grande novità che ha migliorato notevolmente sia la gestione dell’impianto sia le problematiche dovute agli interventi di manutenzione straordinaria in caso di guasto, è l’integrazione fra i vari elementi, gruppi stampa, forno, calandre, sovrastruttura, piega, uscita, inserita in un solo applicativo, proprietario del fabbricante la macchina da stampa. Questa integrazione ha permesso di interfacciarsi sempre e solo con la casa madre, anche da remoto, eliminando tutti quei tempi improduttivi, dovuti a problemi di interfaccia fra il fabbricante della macchina da stampa e, di volta in volta, quello del componente guasto. Un serio problema del quale occorre tenere conto è che in queste macchine, comandate da software sempre più sofisticati, in caso si presentasse un mal funzionamento del programma di gestione della macchina, quest’ultima non potrà stampare. Impossibile fare qualsiasi operazione manualmente.

L’integrazione con la stampa digitale: collaborazione non sostituzione

I diversi sistemi di stampa hanno tutti un’importanza fondamentale perché ognuno di loro è adatto per un determinato tipo di stampato. Non esiste, almeno per ora, un sistema di stampa capace di sostituire tutti gli altri. Conseguentemente il tutto dipende dal tipo di produzione e dalle caratteristiche che dobbiamo realizzare. Sarebbe un grave errore l’acquisto di una macchina senza sapere cosa stamperemo in futuro con quella macchina,
in particolare in questo tempo di cambiamento sociale che sempre più sta modificando il nostro modo di vivere.

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