Nuove tecnologie

StealthCode per la lotta alla contraffazione

Il dialogo packaging-digitale in genere si realizza mediante l’inserimento di elementi, quali i QR code e i barcode, nella grafica dell’imballo. Questi elementi, una volta inquadrati con uno smartphone dotato di un’apposita app, rimandano a un indirizzo Web ove in genere è attiva una landing page contenente l’informazione che si vuole mostrare all’acquirente.

Ma oltre all’aspetto comunicativo, quando si parla di packaging, non bisogna dimenticare un altro elemento molto importante che riguarda l’anticontraffazione perché la prevenzione di questo fenomeno è un’esigenza fortemente sentita da tutti i produttori costantemente sotto attacco dall’espansione del mercato del falso che spazia dalla moda all’alimentare, fino ad arrivare al farmaceutico.

Goliardo Butti, fondatore di BeeGraphic, azienda nata nel 2009, fornisce e distributrice prodotti, tecnologie e consulenze per il mondo del Packaging & Label ed è distributore italiano di StealthCode™: lo abbiamo intervistato.

«BeeGraphic in questi anni ha perseguito l’obiettivo di essere un punto di riferimento per chi opera nel settore del packaging e per questo distribuiamo in Italia i prodotti tecnologicamente più avanzati con l’intento di migliorare il flusso produttivo dei nostri clienti. In quest’ottica abbiamo definito l’accordo di partnership con l’azienda leader a livello globale nella tecnologia rivolta a rendere il packaging dinamico. StealthCode™, questo è il nome che abbiamo scelto, è un servizio molto più ricco di soluzioni e contenuti che meglio si adatta alle esigenze del mercato italiano. La soluzione che proponiamo vuole sicuramente rispondere all’esigenza di tutelare il marchio e per questo fornisce un metodo per contrastare la falsificazione, ma sarebbe riduttivo fermarsi a queste caratteristiche. Infatti con i servizi forniti da StealthCode è possibile creare un legame con il mondo digitale aprendo nuove possibilità da parte del brand di comunicare direttamente con il cliente (Brand Loyalty); mentre, sul fronte della grande distribuzione, può costituire una reale alternativa al classico barcode, antiestetico, duplicabile e falsificabile, che si trova sulle confezioni e che viene utilizzato in molti contesti tra cui al momento del pagamento alle casse» ci ha detto Goliardo Butti. «Infatti, la soluzione da noi fornita, ingloba direttamente, oltre alla parte comunicativa, il Gtin (GS1) che identifica univocamente il prodotto.»

Leggi tutto l’articolo per scoprire come come funziona StealthCode!

 

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