Marketing

3D e marketing: un rapporto di collaborazione

La dimensione dello scambio e il valore del profitto.

I prodotti basati sulla filosofia del 3D printing hanno la capacità di catalizzare approcci collaborativi. Le comunità che si creano sono dei veri e propri ecosistemi aperti: la condivisione serve per incrementare le conoscenze e quindi le possibilità creative.

La stampa 3D ha aperto forme inedite di marketing e di comunicazione partecipativa. Accade per la prima volta un rovesciamento dei parametri tradizionali di produzione. Siamo infatti abituati a vedere i prodotti e gli oggetti nascere da altri materiali e poi essere messi in digitale. Nel caso dei prodotti 3D invece si ha un rovesciamento di questo processo: si parte da progetti digitali (file 3D) che si trasformano in prodotti materici tridimensionali consentendo in questo senso una materializzazione dell’informazione digitale.

Questo approccio particolare determina – se unito al social media marketing e all’ecommerce marketing e al video marketing – la creazione di nuove forme di prodotto, nuovi approcci partecipativi alla realizzazione di un prodotto e forme peculiari di viral marketing.

The Vibe: creare cover personalizzate per iPhone

The Vibe è un’applicazione che genera delle Cover per il proprio iPhone stampate sulla base delle onde sonore dei brani preferiti dell’utente che sta creando/ordinando la propria cover.

Nasce dall’unione di SoundCloud, la celebre piattaforma per permettere agli artisti di caricare la propria musica e agli utenti di «sincronizzare» il proprio account a un altro sito (come Facebook, Twitter, YouTube ecc.) e di condividere le proprie canzoni con altri siti, a un sistema di stampa 3D.

Il procedimento è molto semplice: si connette all’app The Vibe il proprio account di SoundCloud, si sceglie il proprio brano preferito. Un sistema di Stampa 3D stamperà la cover per iPhone con un design unico, basato sulle onde sonore del brano scelto dall’utente.

IMMAGINE-1-TheVibeIl prodotto che di fatto è creato e personalizzato dal singolo utente verrà venduto via e-commerce e spedito all’indirizzo di destinazione.

In questo caso un sistema di stampa 3D genera e dà forma a un prodotto partendo da dati privi di forme, le note, l’armonia espressa attraverso onde sonore, e il prodotto risultante – la cover per iPhone – nasce dall’identità e dai valori del suo creatore rappresentando visivamente le sue emozioni all’ascolto della musica.

The #Cast, uno dei primi casi di integrazione tra presidio medico e social network

The #Cast è un’app molto particolare, tra il medical e il ludico: riprende l’antico rituale di firmare i gessi di chi si è fratturato un arto rovesciandone diametralmente il processo: anziché partire da un gesso per scrivervi sopra, si parte dalle scritte per generare un gesso personalizzato e costruito sui messaggi di auguri.

In pratica nel momento in cui si è nella poco piacevole condizione di avere un arto fratturato, l’app The #Cast consente alla persona infortunata di invitare i propri amici a scrivere dei messaggi di auguri tramite social network che un sistema di stampa 3D tramuterà in un gesso composto appunto dai messaggi di auguri.

Immagine-2-CAST-Media-kitYearbook, il primo libro di ricordi del college tattile

Yearbook è un’app molto importante per chi è non vedente. Consente infatti di «vedere in modo tattile» la rappresentazione 3D dei volti dei propri compagni di college.

Gli Yearbook sono album fotografici che raccontano i ricordi degli studenti del college e sono una vera e propria tradizione delle culture anglofone (USA e UK): purtroppo fino a ora questo rituale non poteva essere esperito fino in fondo da chi è non vedente in quanto basati su fotografia.

Attraverso l’app YearBook il volto di una persona viene trasformato in una rappresentazione 3D permettendo in questo modo a chi non è vedente di avere una visione tattile dei volti dei propri compagni di studi. Provvede inoltre a scrivere in Braille il nome della persona associando in questo modo il volto in 3D al suo nome.

Tatiana, mamma brasiliana non vedente è riuscita ad avere contatto tattile con il proprio bimbo in grembo

Tatiana è in attesa del suo bambino di nome Murilo: essendo cieca può sentire solo le descrizioni del suo ginecologo sull’ecografia, che si prodiga di raccontarle in tutti i particolari facendo dei paragoni sulla somiglianza del suo volto.

Attraverso un sistema di stampa 3D collegato all’ecografo si è realizzato un calco tridimensionale dell’ecografia del bambino consentendo in questo modo a Tatiana di sentire con le mani Murilo, il suo bimbo che porta in grembo.

Questo video che è veramente di una dolcezza indescrivibile è diventato virale durante la festa della mamma ottenendo più di 8 milioni di visualizzazioni. Huggies Brasil ne ha successivamente creato una campagna virale su YouTube – #CountingTheDays – incentrata appunto sul rapporto tra mamma e bambino.

Cambiano i paradigmi della vendita e l’commerce ha un ruolo cardine

Come si vede dal primo esempio di custodie per iPhone (The Vibe), i prodotti derivanti dal 3D printing cambiano radicalmente l’economia di prodotto e l’e-commerce diventa un veicolo fondamentale non solo nella vendita, ma nella concezione di questi prodotti: vendita e concezione/personalizzazione del prodotto diventano in questo senso un tutt’uno.

L’app che produce cover di iPhone ci fa comprendere come tramite i prodotti 3D non esiste più un prodotto finito, ma il prodotto diventa personalizzato da parte dell’utente e il processo di personalizzazione avviene in diretta on demand durante la fase di acquisto via e-commerce (compro personalizzando il mio prodotto).

Oltre a ottenere prodotti personalizzati e non più standardizzati e seriali, vengono sensibilmente ridotti i tempi di spedizione in quanto ogni prodotto è stampato nel service 3D logisticamente più vicino al domicilio del cliente (come mette in evidenza Carine Carmy in uno studio pubblicato su AdAge il 28 marzo 2013.

Un vantaggio molto interessante dei sistemi di stampa 3D applicati all’ecommerce sta nel fatto che con i sistemi 3D i retailer si trovano nella condizione di essere totalmente estrnei dal doversi preoccupare di dare forma al prodotto. Loro concorrono nel dare ai propri clienti o aspiranti clienti la possibilità di creare/definire/personalizzare i loro prodotti e una volta pagato, il centro di stampa 3D più vicino al cliente si occuperà di stamparlo e consegnarglielo. Di fatto i retailer diventano dei produttori di file digitali.

Personalizzazione dei prodotti ed effetti di diffusione virale sui social: da Insta3D a Espresso Cup

Attraverso le App di 3D printing ogni consumatore può agire su un livello altissimo di parametri creandosi la sua versione di prodotto a sua immagine e somiglianza e definendo in molti casi un prodotto unico e irripetibile nato dai suoi bisogni come per esempio alcune app simili a Insta3D che consentono di creare una versione in 3D del proprio avatar sui social network.

Non deve stupire per questo motivo l’altissimo livello di interesse virale che questi prodotti determinano, come è avvenuto per il progetto 3D Printed Rocket Espresso Cup che subito dopo il lancio è diventato immediatamente molto virale.

È infatti bastato inserire alcune immagini delle tazzine di caffè di ceramica ottenute attraverso un procedimento di stampa 3D su Flickr.com per vedere subito una proliferazione da parte delle varie community di Tumblr blog e altri social network creando un mix quasi esplosivo di crescita esponenziale e consentendo agli utenti tramite la condivisione, di scambiarsi pareri, consigli e suggerimenti sui prodotti.

Il design collaborativo e la stampa 3D

Una delle caratteristiche che si notano negli esempi è l’alto livello di collaborazione nel generare i prodotti, che nel caso di The #Cast – l’app del gesso – diventa fondamentale alla generazione di un prodotto.

Esistono in questo senso diverse comunità di condivisione di conoscenze e progetti relative al 3D printing. Una di queste è ShapeWays.com, il più grande marketplace di 3D printing al mondo la cui mission è di consentire a chiunque di dare vita alle proprie idee.

Shapeways consente a chiunque di dare vita al proprio prodotto in cinque passaggi.

Primo: disegnare il proprio prodotto in 3D con i più comuni software adatti allo scopo.

Secondo: caricare il progetto in 3D sul sito di Shapeways che

Terzo: si occuperà della messa in stampa del prodotto.

Quarto: tramite il MarketPlace Shapeways consentirà ai clienti di acquistare il prodotto e di personalizzarlo.

Quinto: tramite Shapeways la community può – e nella quasi totalità dei casi lo fa – condividere i prodotti.

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