Arte in Type edizione 2016

«Allargare gli orizzonti della quotidianità per realizzare prodotti originali e all’avanguardia»

Da sinistra Enrico Damiani, responsabile commerciale di Grafiche Martintype, Giovanni Re, community manager di Roland DG, Aldo Vespasiani, direttore del settore telecomunicazioni e Ict della Selta, Giuseppe Damiani, amministratore di Grafiche Martintype e Sabatino Faraone, amministratore del Gruppo Faraone Architetture Trasparenti.
Da sinistra Enrico Damiani, responsabile commerciale di Grafiche Martintype, Giovanni Re, community manager di Roland DG, Aldo Vespasiani, direttore del settore telecomunicazioni e Ict della Selta, Giuseppe Damiani, amministratore di Grafiche Martintype e Sabatino Faraone, amministratore del Gruppo Faraone Architetture Trasparenti.

La XII edizione del progetto Culturale Artintype: un evento diventato un must legato alla presentazione del Calendario delle Grafiche Martintype che quest’anno, in pieno stile talk show, ha raccontato «l’Arte e l’Industria» come nuovo modello di sviluppo aziendale attraverso le parole degli attori principali, Giuseppe Damaini delle Grafiche Martintype, Carlo Tagliaferri della Selta, Sabatino Faraone del Gruppo Faraone, Giovanni Re della Roland, ovvero i rappresentanti delle aziende, attraverso la contaminazione delle opere dei ragazzi dell’Accademia Dell’Aquila.

Punto centrale del progetto Artintype è da sempre la collaborazione con le più prestigiose Accademie e Scuole d’Arte d’Italia. Sono stati invitati, lo scorso 16 gennaio, i ragazzi dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila che, dopo l’eccezionale esperienza del progetto «Sismografie» legata al terremoto del 2009, tornano con nuovi, intriganti lavori. «La scelta si riallaccia alla tematica di quest’anno, in quanto le opere riprodotte sono calcografie e come tali riassumono, in una sorta di compendio riepilogativo, quanto di più rappresentativo ci possa essere del connubio tra creatività artistica e pratica produttiva. I lavori di Chiara Salvini, Alexandra Koroleva, Luca Eleuteri, Zhang Yuru, Lorenza Cialini, Grazia De Laurenriis, Monica Di Felice, Gino Chiarizia e Alessandro Paolone sono quanto di meglio l’Accademia propone in fatto di artigianalità e di creatività» spiega il Prof. Valter Battiloro e il Prof, Fabio di Lizio, docenti di incisione che hanno invitato gli stessi artisti a parlare e a illustrare le loro opere esposte per l’occasione nella sala.

Un progetto nato 12 anni fa con uno scopo: quello di ricerca e valorizzazione nuovi protagonisti e caratteri dell’arte contemporanea e metterli in relazione con la realtà produttiva del territorio. Questo obiettivo l’ha raggiunto diventando ogni anno sempre più un evento di spessore e di contenuto. Giuseppe Damiani parte da queste riflessioni per annunciare come Artintype da protagonista è diventato promotore del rapporto tra Arte e Industria «vogliamo coinvolgere attivamente le aziende in questo progetto, in questo percorso di crescita, allargare e rendere Arte in Type, un progetto “itinerante” sviluppando la nascita di tanti “Arte in …”, per una comunicazione sempre più coinvolgente. L’azienda che vuole emergere, ha il dovere di fare comunicazione, ed è ancora più significativo poterlo fare attraverso l’arte e la cultura […]».

Sabatino Faraone, amministratore sottolinea come «è difficile trovare il connubio tra Arte e Industria perché sono due realtà con tempi ed esigenze diverse, ma noi del Gruppo Faraone vogliamo fondere queste realtà realizzando prodotti di design che creano emozioni. Le nostre architetture vengono installate in ambienti d’arte proprio perché non esiste forma più pulita e originale di una opera d’arte che quindi si può abbinare a un manufatto che enfatizza la trasparenza».

«Il programma Artintype 2016 trova nella sensibilità di Selta un interlocutore attento e interessato per varie ragioni. Il design si è storicamente fatto carico di affrontare questa difficile battaglia, e l’artigianato artistico può trovare in questa frontiera produttiva nuovi spazi operativi e grandi possibilità strategiche». Questo il pensiero del dott. Carlo Tagliaferri della Selta, il quale, nonostante fosse impossibilitato a essere presente, ha condiviso il suo pensiero attraverso la voce del giornalista Tony Zitella che ha moderato il dibattito e gli interventi.

Giovanni Re della Roland ha focalizzato l’attenzione su come oggi sia sempre più richiesto un prodotto unico e personalizzato e che questa unicità del prodotto sia possibile solo attraverso la fusione tra industrialità e l’artigianato: «allargate gli orizzonti della quotidianità per realizzare prodotti originali e all’avanguardia». È questo il consiglio che il Manager della Roland ha dato ai ragazzi presenti che si affacciano al mondo del lavoro.

Enrico Damiani, Responsabile Commerciale dell’azienda Martintype, spiega come è cambiato il modo di fare comunicazione, come sia sempre più necessario per un’azienda realizzare progetti di comunicazione integrata, una metamorfosi che porta a sviluppare un marketing fatto di relazioni e di identità. «Arte, industria, innovazione sono le parole chiave che contraddistinguono il progetto Artintype 2016. Un connubio possibile e Artintype l’ha concretizzato mettendoli in dialogo in questa XII edizione».

Quest’anno ha incontrato anche il favore di molte istituzioni, tra le quali il Comune di San Benedetto del Tronto, Colonnella, Martinsicuro, Unione di Comuni della Val Vibrata e la provincia di Ascoli Piceno i quali hanno accordato il Patrocinio in virtù del valore culturale e sociale dell’iniziativa e dimostrando come il progetto sia sempre di più radicato nel territorio.

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