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Cartiere Paolo Pigna: dal Tribunale di Bergamo ok al concordato preventivo

Da sinistra, Giorgio Jannone (Cartiere Pigna) e Johann Kral (AD Arti Group, Bavaria Industries Group).
Da sinistra, Giorgio Jannone (Cartiere Pigna) e Johann Kral (AD Arti Group, Bavaria Industries Group).

Finalmente Cartiere Pigna è stata ammessa alla procedura di concordato in continuità aziendale. Dopo lo stop e la mancata nomina del commissario da parte del Tribunale entro la fine del 2015, oggi la società comunica in una nota che le attività di Pigna potranno proseguire. Contestualmente è stato nominato un collegio di commissari giudiziali composto da Carlo Pagliughi, Maria Grazia Giampieretti e Claudio Ferrario. La previsione della continuità aziendale è una notizia importante e positiva non solo per l’occupazione e per il territorio, ma anche per tutti i creditori che potranno contare su una realtà commerciale che ha tra i propri obiettivi il rilancio del business e una sostenuta espansione sul mercato a livello internazionale. Il prossimo passaggio sarà ottenere dai creditori il supporto necessario per superare l’omologa. A suffragare il piano di concordato delle Cartiere Pigna è il fondo tedesco Bavaria Industries Group che in Italia possiede già Arti Group, il quale si è detto disponibile a sostenere il gruppo Pigna e a rilevarne il controllo. Anzi, proprio il fatto che il gruppo tedesco abbia inoltrato una manifestazione di interesse formale per entrare nel capitale dell’azienda di Alzano Lombardo deve aver avuto un certo peso nell’ammissione al concordato. Sollevati i sindacati che adesso guardano all’immediato futuro e pensano a un imminente incontro in Regione Lombardia per richiedere la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale (valida 12 mesi). Cartiere Paolo Pigna occupa 160 dipendenti, coinvolti da una cassa integrazione ordinaria terminata il 19 dicembre scorso di cui attendono ancora il pagamento.

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