Dopo un anno di ricerca comune tra Barilla e Favini è stata messa a punto la ricetta per trasformare in carta la crusca che avanza dalla macinatura del grano: questa è selezionata e polverizzata, fino a ottenere una sostanza finissima, capace di mescolarsi con le fibre della cellulosa.
Cartacrusca Barilla, che contiene un sesto in meno della cellulosa normalmente presente, è caratterizzata da un colore naturale ed è stata realizzate in due grammature: 250 grammi per cartoncini, copertine, shopper e cartelline, e 100 grammi ideale per notebook, fogli lettera e pubblicazioni. Per adesso è a uso esclusivo di Barilla, ma in futuro potrebbe anche essere messa in commercio.