Diritti pagati agli editori francesi

La notizia ha fatto in pochi giorni il giro dei media. Google pagherà gli editori online per i benefici pubblicitari ricavati dai contenuti Web indicizzati dal suo motore di ricerca: l’accordo riguarda la Francia, ma potrebbe aprire la strada a una replica di questo modello di business anche in altri paesi. Se l’accordo fosse siglato anche in Italia, sarebbero riconosciuti i diritti di utilizzo dei contenuti pubblicati da parte di Google, che a oggi li indicizza gratuitamente.

Anche se in questo caso, spiegano gli esperti, non si parla di pagamento diretto. L’intesa francese – firmata dal presidente di Google Eric Schmidt e dal premier François Hollande dopo 3 mesi di trattative – prevede il versamento da parte di Google di 60 milioni di euro per finanziare un fondo per la «transizione dalla stampa al digitale». Le risorse saranno utilizzate in 3-5 anni e il fondo sarà gestito da un apposito Consiglio di Amministrazione composto da 7 membri, rappresentanti di Google, dell’editoria, ma anche da personalità indipendenti. E mentre il suo utilizzo sarà controllato da un organo esterno e indipendente. Il Fondo sarà aperto a tutti i siti d’informazione generalista e politica.

Google diventa quindi partner privilegiato degli editori della carta stampata nel loro passaggio al digitale, aiutandoli nella raccolta pubblicitaria attraverso «strumenti tecnici, ingegneri e competenza». Gli editori avranno inoltre delle condizioni agevolate per l’utilizzo delle piattaforme online di Google.

Un accordo storico come hanno sottolineato i due protagonisti: «Si tratta di un avvenimento di portata mondiale. È un bene per la stampa, per gli utenti di Internet, per Google. La Francia è fiera di avere promosso un accordo senza precedenti», ha dichiarato Hollande. «Un passo storico nell’interesse del popolo francese», l’ha invece definito Schmidt.

Leggi l’annuncio sul blog di Google e la trascrizione della dichiarazione congiunta.

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