Digitale

Ghelfi Ondulati, la forza del digitale nell’imballaggio

L’azienda valtellinese ha scelto di affiancare, nella produzione di imballi in cartone ondulato, alla stampa flessografica, la stampa digitale ad alta velocità. Con risultati decisamente soddisfacenti dal punto di vista della flessibilità, della qualità e dell’innovazione dell’offerta. Li abbiamo sentiti per saperne di più.

Ottanta milioni di metri quadri. È la quantità di cartone prodotto all’anno da Ghelfi Ondulati, azienda con un insediamento produttivo di 32.000 metri quadrati a Buglio in Monte (SO), 170 dipendenti e 96 milioni di euro di fatturato, specializzata nella produzione di qualunque tipo di imballaggio in cartone ondulato. Vassoi, vaschette, scatole americane ed espositori, studiati per accogliere prodotti alimentari e non, dalla produzione al punto vendita con attenzione a ogni passaggio della filiera, per preservare il prodotto integro fino a destinazione. Imballaggi stampati sia in digitale sia con la tradizionale stampa flessografica a sette colori, una tecnologia che ad oggi copre ancora una larga fetta del fatturato di Ghelfi Ondulati. Concentriamoci comunque, in questa occasione, sulla stampa digitale.

L’azienda

L’azienda è stata fondata nel 1952 come scatolificio da Giuseppe ed Elsa Ghelfi nel cuore della Valtellina. Nel 1975 ha registrato il suo primo brevetto e ad oggi ne conta 28, pensati e studiati dal suo ufficio tecnico con il duplice obiettivo di creare imballaggi che combinano la massima protezione e alte performance di resistenza del prodotto. L’anno dopo l’azienda di Sondrio ha investito nella sua prima stampate flexo a quattro colori, integrata successivamente da altre stampanti. Nel frattempo, è stato potenziato il reparto di ricerca e sviluppo, è stato dato corso a collaborazioni con le università italiane e aperta una divisione (Ghelfi 1905) dedicata alla ricerca di base. La spinta verso la stampa digitale ad alta velocità è avvenuta nel 2016, con l’investimento in una HP PageWide T400S Press, sostituita successivamente dalla HP PageWide T1170S Press,attualmente operativa. L’introduzione del digitale ha permesso di ottenere una drastica riduzione dei tempi di stampa rispetto alla tecnologia flexo, passando direttamente dal file grafico al foglio stampato con livelli di produttività di oltre 180 metri al minuto.  «Abbiamo profondi legami con il nostro territorio, la Valtellina, pur essendo la nostra azienda una presenza consolidata nel settore degli imballaggi sia in Italia che in Europa» ci racconta Luca Simoncini, responsabile per la stampa digitale di Ghelfi Ondulati. «Siamo un’impresa di persone che ha trasformato il cartone ondulato in un’idea, facendo qualità e innovazione con uno sguardo sempre attento all’ambiente e all’uso di materie prime totalmente riciclabili. Investiamo in tecnologia, ricerca e conoscenza per garantire innovazione continua nell’ambito del packaging».

L’offerta

Le esigenze di mercato richiedono di rendere più accattivante il prodotto e di “vestirlo” con maggior accuratezza grazie alla presenza di immagini, fondi sfumati, testi e texture così da attirare l’attenzione del consumatore. «Insieme al cliente – afferma Simoncini – studiamo soluzioni ideali per ogni sua esigenza e progettiamo imballaggi perfettamente integrati nel suo processo produttivo. Offriamo supporto tecnico e grafico: sviluppiamo comunicazioni mirate e integrate sul prodotto. Disponiamo di più di 50 centri di assemblaggio  dislocati su tutto il territorio italiano ed estero. Il nostro cartone viene stampato sia con la tradizionale stampa flessografica a 7 colori sia con la nuova stampante digitale a bobina HP T1170S che offre personalizzazione, tracciabilità, sicurezza e altissima qualità su tutti i supporti».

La stampa digitale

Simoncini ha così introdotto l’impiego della stampa digitale in Ghelfi Ondulati, ritenuta valida perché, grazie all’impiego di inchiostri all’acqua, è in grado di soddisfare ampiamente le normative più restrittive in fatto di sicurezza riguardo alla produzione di imballi primari per alimenti. L’azienda di Sondrio ha scelto un sistema roll to roll HP T1170S a sei colori (CMYKOV), con larghezza della bobina fino a 2.800 millimetri, una velocità di linea di 183 metri al minuto a l’impiego di carta da 80 a 400 grammi al metro quadrato. La stampa digitale permette l’ottimizzazione del time to marketing e dei costi, una personalizzazione infinita del packaging e una qualità di stampa mai vista finora. Consente di cambiare, sperimentare e aggiornare frequentemente gli imballaggi senza particolari oneri economici, passando dalla progettazione al punto vendita in un tempo minimo. È possibile aggiornare la grafica a ogni produzione e gestire lotti che permettono di segmentare il prodotto. La stampa digitale ci consente anche una facile personalizzazione del packaging: per campagne pubblicitarie, edizioni limitate o particolari ricorrenze, per produrre differenti versioni di imballo per il prodotto, per la localizzazione nei mercati esteri o per composizioni a mosaico».

La stampa digitale di Ghelfi Ondulati offre anche vantaggi per quando riguarda la sicurezza e il coinvolgimento degli utenti finali. «Ogni imballo potenzialmente può essere unico – sottolinea Simoncini – corredato con un codice visibile o invisibile che può essere collegato al prodotto contenuto, ai flussi logistici e ad esperienze digitali. Ad esempio, si può pensare a contenuti interattivi, ad acquisire dati sui comportamenti d’acquisto o profilare meglio i clienti. Sul versante dalla logistica un imballo personalizzato con tecnologie di stampa digitale consente la gestione automatizzata dei magazzini, l’automazione dei settaggi delle macchine di trasformazione e la riduzione degli smarrimenti. Il digitale rende unico ogni imballo che ha il suo codice, visibile o invisibile, che può essere collegato al prodotto in esso contenuto, ai flussi logistici e ad esperienze digitali.

Anche dal punto di vista puramente della stampa, i vantaggi della soluzione digitale acquisita dalla società valtellinese sono numerosi. Possiamo elencare il flusso di prestampa completamente digitale, la risoluzione fotografia (600 DPI) su tutti i supporti, il registro sempre perfetto, la gestione digitale dei colori e l’uniformità di stampa su tutta la produzione. Abbiamo chiesto a Simoncini anche quali sono gli eventuali limiti e i lati deboli che ha riscontrato nel digitale per quanto riguarda il settore in cui opera. «Ad oggi – afferma deciso – la tecnologia di stampa digitale è una tecnologia matura e affidabile, in grado di offrire grande qualità su tutti i supporti. Non ci sono limiti particolari sono invece enormi i servizi offerti al cliente. Detto ciò, auspichiamo che i costi elevati degli inchiostri possano scendere per poter sfruttare appieno la tecnologia e tutte le sue potenzialità».

Due casi aziendali

Ghelfi Ondulati sta sfruttando bene le possibilità offerte dalla stampa digitale per quanto riguarda la personalizzazione degli imballi. Ad esempio, per la Bianchi di Portanova (AL) ha realizzato imballi personalizzati con cinquanta foto differenti dei lavoratori dell’azienda specializzata nella coltivazione e nella vendita di barbabietole rosse. Le barbabietole rosse di Bianchi ora hanno un volto: grazie alla stampa digitale è stata personalizzata ogni scatola con il volto di chi, con il suo lavoro, permette di realizzare un prodotto unico. Ancora più articolato il packaging che Ghelfi Ondulati ha prodotto e stampato in digitale per il consorzio Melinda che conta 4.000 famiglie di soci produttori raggruppati in 16 cooperativa della Val di Non e Val di Sole. Nell’ambito del progetto 4.000 facce di Melinda sono state scattate mille fotografie che riprendono tutti i frutticoltori del consorzio trentino, stampate poi sulle cassette delle mele Melinda proprio grazie alla personalizzazione digitale.

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