Federazione Carta e Grafica

Girolamo Marchi, presidente Federazione Carta e Grafica: «Ripartire da noi»

Andamenti differenti a seconda del comparto e una ripresa che sarà lunga. La fase di ripartenza del Paese vede accentuarsi nei settori grafico, della stampa e della carta le dinamiche già note. Ma la Federazione si è mossa a sostegno delle proprie aziende, puntando a crescita sostenibile e sviluppo della competitività. Ne abbiamo parlato con il presidente Girolamo Marchi

Con un fatturato 2019 che si è chiuso a 24,5 miliardi di euro, in leggero calo (-1,6%) rispetto all’anno precedente, il comparto industriale rappresentato dalla Federazione Carta e Grafica ha visto al proprio interno un andamento differente a seconda delle sue componenti.

Mentre le macchine da stampa, per il converting e il packaging hanno mostrato un leggero calo del fatturato pari al 2,4% sul 2018 (dati preconsuntivi Acimga), il comparto grafico, cartotecnico e della trasformazione ha chiuso il 2019 in sostanziale stabilità (-0,1% pari a 6,5 miliardi di euro), anche se le tipologie produttive che lo compongono si sono mosse in modo differente: la parte grafica – soprattutto riviste – ha sofferto maggiormente rispetto alla cartotecnica e trasformazione. A scombinare le carte in gioco è intervenuta l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e il 2020 si è trasformato in un anno del tutto particolare. Per capire meglio cosa sia accaduto all’industria che fa capo alla Federazione e come questa si sta muovendo, abbiamo intervistato il presidente Girolamo Marchi.

2020 a velocità diverse

Nella prima parte del 2020 si è assistito a un accentuarsi di quanto visto a fine 2019, un fenomeno parallelo per la grafica e la carta. «La parte relativa alla grafica collegata a riviste e pubblicità, sia per la produzione carta sia per l’attività di stampa, è l’area più duramente colpita» spiega Marchi. «È stata fortemente impattata dal calo della domanda dovuta al lockdown e al blocco delle attività; una situazione per altro che è comune a tutto il mercato europeo e che per questo presenterà, in prospettiva, una ripresa più lenta. Migliore invece la situazione per la parte imballaggio in carta, cartone e flessibile per alimentare e packaging, i quali probabilmente riusciranno anche a contenere il calo della domanda». Il cuore della questione sta proprio in quanto accaduto con le misure di confinamento prese dal Governo e necessarie al contrasto dell’epidemia virale. Le industrie hanno avuto conseguenze diverse a seconda del mercato di appartenenza e differente sarà la reazione ai contraccolpi post emergenza sanitaria. «I prossimi mesi saranno ancora difficoltosi per molti settori, proprio a causa del contrazione dei consumi. Il recupero di livelli soddisfacenti di mercato non è affatto scontato». Tra i comparti che hanno avuto e avranno un andamento migliore ci sono l’igienico sanitario e quello dell’imballaggio legato anche allo sviluppo dell’e-commerce, ma «tutte le aziende hanno subito un impatto dalle fermate produttive e dal calo dell’operatività».

Le proposte federative

In questa complessa situazione la Federazione si è mossa sin da subito in difesa degli interessi delle sue imprese, anche al fianco di Confindustria. Il momento non è facile e nonostante i provvedimenti presi a sostegno della ripresa, «ci sono problemi operativi e di disponibilità economica del Paese». Nello specifico dell’industria dei settori carta e grafica, continua il presidente, «abbiamo chiesto ristori sul costo del lavoro e delle aziende. Dall’emergenza è emersa la necessità che i finanziamenti abbiano una durata significativa di almeno 10 anni. Anche la riduzione dell’Irap richiesta da Confindustria rientra in un capitolo di sostegno all’impresa». Molto dipenderà, ovviamente, dal mercato. La ripresa della domanda sarà lenta in tutti Paesi – dove per altro i settori carta e grafica presentano la stessa situazione dell’Italia. «In quanto tempo si recupererà il terreno perduto? È difficile dirlo. Si spera che si possa raggiungere la normalità verso l’ultimo trimestre del 2020, ma è arduo ipotizzare cambiamenti significativi». Gli attuali trend di mercato proseguiranno anche nei prossimi mesi. Continuerà il buon andamento di packaging, tissue e carte speciali, di contro si assisterà a un ulteriore calo delle carte grafiche, previsto per altro – sottolinea Marchi – già pre Covid-19. «La Federazione continuerà le azioni di sostegno alla lettura e alla carta stampata che è fondamentale per lo sviluppo della cultura. Sarà importante puntare a una crescita sostenibile delle nostre aziende, ricordando però che la competitività è essenziale». In linea con gli obiettivi della green economy, la Federazione ha aderito al “Manifesto di Assisi” per la crescita sostenibile e al “Green Deal per l’Italia”.

«L’innovazione di prodotto e di processo, e l’economia circolare sono componenti di una politica che riguarda tutti noi» conclude Marchi. «Credo che questi temi nei prossimi mesi saranno prioritari».

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