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Gli stampatori davanti alla scelta delle tecnologie digitali

Stampa e sostenibilità: un binomio imprescindibile.

Le preoccupazioni economiche, la minaccia tecnologica e l’incertezza sul futuro hanno contribuito a una crisi di fiducia nel settore della stampa. Se aggiungiamo aspettative di settore e gamme di supporti in rapida evoluzione si ottiene un settore che da anni si trova sotto pressione. Ma è in corso un’inversione di tendenza. La stampa si sta reinventando per diventare più vivace che mai e piena di energie in un mondo di comunicazioni multicanale.

Anni di stravolgimenti hanno spinto gli stampatori a perfezionare i loro sistemi, a ridurre al minimo gli scarti e ottimizzare l’automazione e l’efficienza dei processi. La gestione ottimizzata dei processi basata su una risorsa rinnovabile rende la stampa un mezzo altamente sostenibile, oltre che efficiente. La creazione di una coscienza ambientale sta spingendo gli acquirenti di supporti attenti all’ambiente a rivolgere nuovamente la loro attenzione alla stampa.

Dinamiche complicate

Le forze che attualmente definiscono il settore della stampa e la sua sostenibilità sono complesse e spesso creano confusione negli stampatori e nei loro clienti. Tali fattori comprendono supporti elettronici, innovazione tecnologica, modelli commerciali crossmedia, normative ambientali, economia globale e un pubblico sempre più mobile e interattivo. InMobi, azienda di sviluppo di piattaforme pubblicitarie mobile, stima che i consumatori trascorrono un’incredibile percentuale del 37% del tempo dedicato ai media sui supporti portatili. I marchi globali stanno traendo vantaggio da tale tendenza. Mark Fellows di McCann, un’agenzia pubblicitaria globale, ha lavorato con Ikea per stampare grafiche speciali anziché codici QR nei cataloghi, in modo che «i contenuti estesi vengano attivati da scansioni nelle pagine di simboli speciali.» Questi smartphone acquisiscono il link dai siti Web Ikea per avere ulteriori idee per decorazione di interni e upselling.

Ma le nuove complesse opzioni di media, l’adozione della tecnologia digitale e le aspettative in ambito ambientale possono generare incertezza nel settore. Per molti stampatori le decisioni di investimento in un tale clima possono essere rischiose e quindi stanno esplorando con cautela nuove strategie commerciali, adottando gli strumenti digitali per rispondere alle esigenze in evoluzione dei loro clienti. Gli stampatori di successo stanno rimodellando le loro attività per aiutare i clienti a trarre vantaggio dai canali e allineare obiettivi commerciali e ambientali.

Un problema di tutti

Nuove risposte sul breve termine e una consapevolezza ambientale promossa fino all’eccesso non sono sufficienti per fare la differenza. La sostenibilità è un problema globale e fondamentalmente economico che richiede risorse enormi per essere risolto.

«Le soluzioni ambientali sono fondamentalmente economiche, quindi si tratta di un problema condiviso,» Stephen Fitzgerald, cofondatore Affirmative Investment Management.

Affermative Investment Management è la prima azienda che si dedica alla gestione delle obbligazioni verdi. Il gruppo di organizzazioni che affronta il cambiamento climatico e la riduzione dell’impatto ambientale è in crescita. Dall’UNFCCC e ISO fino alla Sustainable Green Printing Partnership negli USA, oltre a moltissimi progetti ambientali locali più piccoli, sta aumentando la consapevolezza del fatto che la gestione ambientale è responsabilità di tutti e una necessità per il pianeta.

Stampa sempre e ovunque

La sostenibilità ambientale non è un aspetto che viene risolto facilmente ma il settore della stampa può fare la differenza. La stampa non è sostenibile solo perché impiega risorse rinnovabili. Il collasso dei settori tradizionali della stampa ha spinto a un consolidamento diffuso e a uno slancio a reinventarsi. Gli stampatori hanno automatizzato e ottimizzato i processi, riducendo gli scarti e le emissioni in eccesso. In tutti i settori e in tutte le aree geografiche la sopravvivenza ha imposto una produzione flessibile ed efficiente basata su automazione e standardizzazione. Gli standard di settore come la serie ISO 12647 sono emersi a sostegno di una produzione basata sui dati e sul controllo dei processi, traducendosi in meno sprechi. La produzione automatizzata e standardizzata gestisce la qualità cromatica e il consumo degli inchiostri tenendo conto dei supporti e per la stampa digitale. Grazie alla tecnologia, agli standard e alle competenze dello stampatore, gli acquirenti di supporti possono essere certi che i colori saranno precisi a ogni ripetizione, dalla grafica per edifici e banner fino a etichette e imballaggi per prodotti. E questa efficienza consente di ridurre al minimo emissioni e sprechi, migliorando la sostenibilità ambientale e commerciale.

Imballaggi ed etichette in prima linea

Imballaggi ed etichette sono forse la nostra esperienza di stampa più comunemente condivisa.

«Un imballaggio responsabile protegge il prodotto, ne prolunga la durata sullo scaffale e garantisce che sia sicuro per il consumatore Ken MacKenzie, managing director Amcor.

L’organizzazione europea per l’imballaggio e l’ambiente afferma che «l’imballaggio deve essere in grado di svolgere il proprio ruolo determinante in una economia circolare ottimizzando l’uso di risorse, riducendo gli sprechi e ampliando il valore in un prodotto e nell’economia.» Gli stampatori stanno investendo tenendo in considerazione la sostenibilità.

«La sostenibilità è un elemento fondamentale dei nostri criteri strategici al momento di selezionare i fornitori di tecnologia per lo sviluppo della nostra attività e lavorare con partner come Xeikon in particolare ci ha consentito di investire in una piattaforma, certi che la sostenibilità costituisce un aspetto fondamentale per la nostra e per la loro filosofia Adrian Steele, managing director Mercian Labels.

Xeikon_application_inmold labels

La qualità cromatica trasmette i valori dei proprietari dei marchi e i loro messaggi ambientali e di sostenibilità. La velocità dà impulso alla produzione di imballaggi ed etichette per i beni di largo consumo. SmileyColor, un gruppo di consulenza per la produzione di imballaggi negli USA, afferma che il ritardo di un giorno sulla distribuzione del prodotto sugli scaffali può costare a un marchio $100.000, quindi l’efficienza e il controllo dei processi sono fondamentali. L’equilibrio tra l’economia volta a ottenere un fatturato elevato e l’impatto ambientale gestito assieme al controllo degli sprechi è molto fragile.

Lo scenario

Nonostante la portata e la complessità insite nel raggiungimento di tale sottile equilibrio, il settore degli imballaggi sta reagendo. Un esempio ambizioso è quello di Carlsberg Circular Community (CCC). Tra le altre attività, questo gruppo di fornitori Carlsberg e globali sta sviluppando materiali per imballaggio ottimizzati per il riciclo e il riutilizzo. La Green Fibre Bottle, biodegradabile e biologica, è attualmente in fase di sviluppo e consisterà principalmente di fibre del legno ottenute da fonti sostenibili.

«L’adozione di partership strategiche ci può consentire di ottenere risultati in misura e portata molto più ampie per le nostre attività di sostenibilità e siamo entusiasti ogni volta che un partner potenziale ci contatta per richiedere di accedere alla community. Assieme possiamo creare un impatto veramente duraturo Simon Boas Hoffmeyer, sustainability director presso Carlsberg Group.

Green Fiber Bottle Prototype - Carlsberg GroupLa Green Fiber Bottle potrebbe rappresentare un’opportunità anche per stampatori di packaging innovativi: «attualmente non contiamo nessun partner attivo nel settore della stampa nella CCC, ma in nessun modo ne escludiamo la partecipazione.»

Legislazione e denaro

Investire in alternative sostenibili sta diventando un aspetto di importanza crescente per governi e investitori, oltre che per gli acquirenti di supporti. Stephen Fitzgerald è anche membro del comitato che gestisce il fondo sovrano dell’Australia, istituito per garantire finanziamenti completi delle prestazioni pensionistiche del governo federale. Fitzgerald afferma che «i governi devono credere che ci sono cose che dovremmo fare per tutelare l’ambiente perché si tratta di un problema condiviso, ma in realtà ciò che fa la differenza è assumersi le responsabilità e fare veramente qualcosa.»

È difficile, ma ci stiamo arrivando. Stando a McKinsey, un’agenzia di consulenza, la sostenibilità è un elemento permanente a livello gestionale per il 70% dei CEO. Freddie Woolfe, direttore associato per l’impegno aziendale di Hermes Investment Management auspica che «le aziende prendano impegni più forti per affrontare problemi come la deforestazione, eliminando prassi di silvicoltura insostenibili dalle loro supply chain.» Fitzgerald afferma che «il nostro compito è ottenere redditività, ma esiste una componente ESG (ambientale, sociale e di governance) in ciò che facciamo.»

Il controllo delle emissioni nell’aria, nell’acqua e nella terra e le normative che disciplinano l’uso delle sostanze chimiche coinvolgono tutti i settori, compreso quello della stampa. Gli USA stanno rendendo più rigide le leggi in ambito ambientale in numerosi stati e a livello federale si stanno prendendo come riferimento i generatori di energia. In Cina è in fase di sviluppo una rigida legislazione in campo ambientale, ma esistono fattori di incoerenza che affliggono la legislazione globale. Fitzgerald spiega che «questo non è un catalizzatore in Australia, ma lo è in Germania e in Scandinavia.» Anche i mercati non sono uniformi. Steel afferma che «la sostenibilità rappresenta un fattore che interessa in modo diverso la nostra base clienti: alcuni la considerano un elemento importante nella selezione dei loro fornitori e nel processo di audit, mentre altri non sono semplicemente interessati.» Aggiunge che «il mercato non ci ha spinti ad adottare un sistema di gestione ambientale particolare e quindi gestiamo attivamente la nostra conoscenza della normativa tramite le risorse online.»

A vari livelli in diverse aree geografiche, le norme limitano le composizione dei supporti, degli inchiostri e dei materiali da stampa e disciplinano anche la gestione dei rifiuti. Alle aziende del Regno Unito che utilizzano imballaggi che pesano oltre 50 tonnellate all’anno è richiesto di recuperare e di riciclare gli scarti da imballaggi. Qui e altrove gli stampatori che utilizzano formule di inchiostro con elevate percentuali di VOC devono soddisfare requisiti con diversi livelli di severità per tutelare la salute e la sicurezza ed evitare di inquinare. I produttori di inchiostri devono soddisfare diverse normative chimiche, in particolare per gli inchiostri di imballaggi di prodotti deperibili. Gli inchiostri a bassa migrazione sono fondamentali ma le formule non devono mettere a repentaglio il materiale su cui sono stampati o i contenuti dell’imballaggio.

Prassi standard

Il rapporto ISO 17098 sulle sostanze e sui materiali che potrebbero impedire il riciclo rappresenta uno tra i molti strumenti utili. Gli standard quali l’ISO 14001 (sistemi di gestione ambientale) e ISO 16759 (calcolo dell’impronta di carbonio della stampa) consentono agli stampatori di agevolare gli impegni ambientali pubblici dei clienti, che possono rivelarsi ambiziosi. Kingfisher, un conglomerato del settore multi-retail, desidera utilizzare «legno e carta provenienti al 100% da fonti gestite in modo responsabile in tutte le nostre aziende entro il 2020,» stando a Jamie Lawrence, consulente senior alla sostenibilità. Kingfisher desidera raggiungere la conformità alle normative ambientali come il Lacey act negli Stati Uniti, il regolamento sul legname dell’UE e le restrizioni sulle sostanze pericolose II, oltre ad altre normative man mano che si presentano.

Ma nulla può cambiare se i clienti non condividono gli obiettivi di sostenibilità. I proprietari dei marchi possono spingere verso una dipendenza ridotta dai materiali principali, portando all’innovazione dei supporti per etichette e dei processi di stampa. Ma il mercato e l’economia stimolano il settore della stampa affinché sia più sostenibile, quindi la sfida maggiore per la sostenibilità della stampa è la relazione tra priorità commerciali, pratiche e sostenibilità.

Questa dinamica influisce su tutti gli aspetti e i collegamenti interni della supply chain dei supporti di stampa, richiedendo motivazione e risorse. La gestione dell’impatto ambientale della stampa richiede un impegno nei confronti di obiettivi commerciali, pratici e di sostenibilità, oltre alla loro chiara articolazione.

Il modo in cui gli stampatori riescono a ottenere un equilibrio tra questi interessi è soggettivo. Devono essere in grado di creare prodotti all’interno di un quadro ambientale coeso e ottenere dei guadagni. Lo sviluppo delle politiche della sostenibilità e dei modelli di produzione rappresenta un’enorme sfida per le supply chain dei supporti di stampa. Ma è una sfida che tutte le parti coinvolte possono accettare.

L’autore: Laurel Brunner

Laurel è attiva da oltre 30 anni nel settore dell’industria grafica. Ha iniziato a lavorare come contabile per un’azienda di stampa a Londra ma si annoiava e ha iniziato a viaggiare. È rimasta coinvolta nella rivoluzione del desktop publishing in California per l’organizzazione Seybold, dove è stata una figura fondamentale nello sviluppo delle conferenze Seybold. Negli anni ha lavorato in modo esclusivo nei settori di prestampa ed editoria, e si è specializzata nella prestampa digitale, nella produzione digitale e nella stampa digitale. È direttore generale di Digital Dots, che offre consulenza internazionale e servizi formativi.

Laurel collabora con diversi gruppi di lavoro ISO ed è l’organizzatrice del gruppo di lavoro 11 ISO. Questo gruppo sviluppa gli standard relativi all’impatto ambientale della tecnologia grafica, inclusi i supporti di stampa. Lo standard ISO 16759 per la quantificazione e il calcolo dell’impronta di carbonio dei supporti di stampa, pubblicato nel luglio 2013, fornisce un quadro per i calcoli dell’impronta di carbonio dei supporti di stampa. Laurel offre consulenza privata e servizi editoriali a un ampio gruppo di editori, produttori e associazioni di settore. Il suo lavoro compare regolarmente in pubblicazioni e su siti Web di tutto il mondo. Laurel partecipa regolarmente come relatrice a eventi di settore in America settentrionale e meridionale, in Europa e Asia.

Laurel è inoltre professore ospite presso l’Università tecnica di Shenzen in Cina e fa parte di un piccolo gruppo di Women of Distinction selezionate dagli editori USA Output Links. Afga Graphics le ha conferito il premio Sustanaibility Award per il suo lavoro nell’ambito della sostenibilità e anche l’associazione indonesiana per il settore della stampa ATGMI le ha conferito un riconoscimento per il suo lavoro.

Laurel Brunner

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