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Il presidente di Assocarta Poli al V Sustainability Forum di Fortune Italia a Venezia

“Il tasso di riciclo negli imballaggi in carta ha raggiunto l’85% in anticipo sugli obiettivi UE al 2030, il tasso più alto in assoluto fra i materiali riciclabili. Dal 2021 il nostro Paese è diventato il secondo produttore e riciclatore europeo della carta, dopo la Germania”.

Il presidente di Assocarta Lorenzo Poli è intervenuto nell’ambito della tavola rotonda sull’economia circolare in occasione del V Sustainability Forum “Path to a just transition. Innovation and international cooperation” organizzato da Fortune Italia a Venezia.

Il confronto, moderato da Paolo Fratter di SkyTg24, ha messo in evidenza l’importanza del riciclo della carta Made in Italy quale eccellenza europea da mantenere e potenziare con infrastrutture che gestiscano scarti e fanghi di produzione utili a produrre energia verde per il funzionamento degli impianti.

“La sostenibilità ambientale è – da sempre – per il settore cartario un fattore strategico di sviluppo tanto che il tasso di riciclo negli imballaggi in carta ha raggiunto l’85% in anticipo sugli obiettivi UE al 2030, il tasso di riciclo più alto in assoluto fra i materiali riciclabili come vetro, plastica e acciaio. Inoltre, dal 2021 il nostro Paese è diventato il secondo produttore e riciclatore europeo della carta, dopo la Germania” ha affermato Poli nel suo intervento.

“Nonostante tali performance, la proposta UE di revisione della normativa sugli imballaggi mina l’eccellenza dell’economia circolare italiana e di quella della carta in particolare, senza vantaggi per l’ambiente e tenere in considerazione la sicurezza igienica e alimentare. Per il suo orientamento alla riduzione degli imballaggi, e per norme specifiche, che spingono verso imballaggi riutilizzabili e impongono restrizioni specifiche sul monouso prescindendo da valutazioni di impatto ambientale e di efficienza del sistema di riciclo” ha aggiunto Poli.

“Il Regolamento, poi, non considera la rinnovabilità del prodotto carta. Come comparto non ci misuriamo, infatti, con la finitezza delle materie prime anzi sosteniamo la gestione sostenibile di foreste e piantagioni e la cellulosa utilizzata possiede una certificazione forestale”.

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