«La soddisfazione dei clienti dipende dalla nostra capacità di fornire un servizio estremamente reattivo e personalizzato», afferma Marco Ballan, direttore di Imballi Spa, azienda italiana che lavora cartone ondulato e scatole display. «Per farlo, è necessario investire costantemente nelle tecnologie più avanzate. Macchinari d’avanguardia e un know-how maturato negli anni sono gli elementi che ci consentono di distinguerci sul mercato e di soddisfare le esigenze dei clienti grazie alla flessibilità che ne deriva».
Nel 2011, l’azienda ha installato una piega-incollatrice Masterfold 350 A4 di Bobst con modulo Polyjoiner e inscatolatrice Logipack. Questa linea ha consentito all’azienda di migliorare l’efficienza produttiva e la qualità di scatole a comparti complesse e di grande formato. Visto il successo dell’investimento, Imballi S.p.A. ha appena ordinato una seconda linea Masterfold, oltre a una fustellatrice Mastercut.
Tipica azienda del nord-est, con sede nella cittadina di Castelfranco Veneto, 30 minuti a ovest di Treviso e a 45 km da Venezia, Imballi serve una clientela costituita da vari marchi di livello nazionale e internazionale ed esporta in Francia, Belgio e Polonia. Partendo da questo consolidato portafoglio clienti, L’azienda è riuscita a crescere fino a raggiungere un fatturato annuo di 25 milioni di euro e, per il prossimo futuro, si è posta l’obiettivo di superare la soglia dei 30 milioni.
Fondata poco più di vent’anni fa, prima del 2006 Imballi produceva in due siti separati. L’attività è stata quindi centralizzata in un singolo stabilimento di 11.000 metri quadrati, con spazio sufficiente per un ulteriore aumento di produttività. L’azienda impiega 120 persone e lavora su due o anche tre turni giornalieri durante i picchi di produzione autunnali e primaverili.
L’attività principale di Imballi è rappresentata dalla produzione di pacchi postali stampati con codici a barre integrati, scatole con aperture e scatole display di grande formato. Gran parte della sua produzione di scatole è costituita da prodotti a elevato valore aggiunto, come scatole con finestre, manici di carta, rinforzi incollati o stampe interne, ma anche scatole realizzate con trattamenti o tipi di carta speciali. L’azienda produce anche imballaggi a elevata complessità, come scatole stampate su superfici dorate grazie a vernici o inchiostri UV.
Ampliamento della gamma prodotti
Poco più di due anni fa, l’azienda ha iniziato a sondare il mercato delle piega-incollatrici alla ricerca di una macchina che le consentisse di ampliare la gamma di scatole di grandi dimensioni e quella di scatole a uno o due comparti.
«Siamo andati in Svizzera, presso il Competence Center di Bobst, portando con noi soltanto qualche normalissimo fustellato non stampato», ricorda Ballan. «I risultati ci hanno entusiasmato. Qui produciamo infatti molte scatole a 6 angoli e scatole a due comparti. La linea Masterfold con modulo Polyjoiner era in grado sia di piegare e incollare tutti questi prodotti in tutte le misure necessarie, sia di produrre imballaggi in tre parti. Ma non è tutto: la Masterfold consentiva di eseguire le lavorazioni ripetitive molto più velocemente, salvandole nell’interfaccia CUBE3. Con questa linea, alcune lavorazioni da 2.000 pezzi all’ora possono ora essere eseguite al doppio della velocità». L’azienda italiana era rimasta colpita anche da un altro aspetto: il miglioramento della qualità dei prodotti finiti offerta dal correttore di impilamento posteriore della Masterfold.
La Masterfold 350 A4 è in grado di gestire cartoni microondulati, cartoni accoppiati litografati, cartone ondulato a parete singola o doppia, nonché cartoni pesanti e scatole classiche oppure con fondo automatico o 4/6 angoli. La sua sezione Accufeed, facile da impostare e con dispositivo di allineamento dei fustellati integrato, offre tutta la precisione necessaria per garantire una produzione uniforme e per sfruttare al massimo la velocità di ben 250 metri al minuto della Masterfold.
Optando per una linea potenzialmente molto più rapida della precedente, Imballi ha voluto accertarsi che la Masterfold fosse in grado di gestire la consegna a fine linea dei suoi prodotti: la soluzione scelta è stata l’inscatolatrice robotizzata Logipack di Bobst. A differenza di quanto riescono a fare gli operatori, Logipack è in grado di tenere il passo della Masterfold e consente all’azienda di risparmiare sui costi di manodopera della linea. Quando la chiave di tutto è la qualità, proprio come lo è per i clienti di Imballi S.p.A., Logipack garantisce una formatura rapida e delicata, indispensabile per creare mazzette di scatole in modo affidabile e senza segnature o graffi.
Nuove linee Bobst
Con la prima linea Masterfold 350 già a pieno regime, Imballi ha ordinato alcune linee Bobst aggiuntive, indispensabili per raggiungere l’obiettivo di fatturato di 30 milioni di euro all’anno. Nei prossimi mesi, una Masterfold 130 con pallettizzatore Bobst si aggiungerà all’attuale piega-incollatrice Alpina di Bobst delle stesse dimensioni, garantendo a Imballi una maggiore capacità di piegatura e incollatura per formati medio-piccoli. Contemporaneamente, una Mastercut 1.7 sostituirà la SPO 160 utilizzata dall’azienda, offrendole tutta la versatilità necessaria per i suoi fustellati. Questa macchina affiancherà le due fustellatrici SP-162 CER di Bobst già in funzione nello stabilimento.
Le nuove macchine lavoreranno insieme alle due linee Asitrade di Bobst, che forniscono oggi a Imballi il cartone accoppiato litografato e i cui fogli superiori sono stampati su una Speedmaster XL 162 a sei colori, una configurazione mai vista prima in Italia. Per sfruttare l’elevata flessibilità produttiva necessaria a soddisfare gli ordini dei clienti con pochissimo preavviso e talvolta per volumi elevati, Imballi S.p.A. utilizza un sistema che garantisce la disponibilità costante dei rulli di cartone a magazzino.