Assografici

Indagine di Confindustria: Covid-19 e imprenditoria italiana

Oltre 6mila imprese hanno partecipato all’indagine di Confindustria effettuata on line per ascoltare le aziende italiane – anche le non associate – in merito agli effetti e alla preoccupazione dell’epidemia di Covid-19 che sta attraversando l’Europa e si sta diffondendo ormai in tutto il mondo.

Dall’indagine è emerso come il 67% del campione abbia registrato impatti sulla propria attività a causa della diffusione di Covid-19 in Italia, percentuale che sale al 71% circa per le imprese delle due regioni più duramente colpite dal Coronavirus, la Lombardia e il Veneto.

Per quanto riguarda i settori, se a risentire più fortemente della situazione contingente sono state le attività legate a trasporti, alloggio e ristorazione, nel manifatturiero già il 62% delle imprese intervistate ha ravvisato effetti negativi. I comparti con maggiori difficoltà sono stati quelli dell’abbigliamento, della lavorazione dei pellami, dei mobili e arredo.

Quasi il 30% delle aziende sta risentendo della situazione in termini di fatturato – per il 19% del campione questi danni si dimostreranno significativi in quanto richiederanno una riorganizzazione del piano aziendale –, il 6% dichiara di avere avuto disagi nelle catene di subfornitura, mentre il 22% ha sperimentato entrambi i problemi.

Altri danni si riscontrano nella mancata partecipazione e cancellazione di fiere ed eventi promozionali, come dichiara il 26% dei rispondenti.

E ancora, raggiungimento degli obiettivi dell’anno in corso in dubbio per circa il 12% delle imprese, sebbene occorre sottolineare come, a causa dell’elevata incertezza della situazione, molte imprese non si sono azzardate in previsioni. Si fanno sentire anche gli effetti sul mondo del lavoro, con il 5% delle aziende che dichiara di avere già dovuto ricorrere alla cassa integrazione ordinaria.

L’indagine, pubblicata il 13 marzo 2020 a cura dal Centro Studi Confindustria e dell’Area Affari Internazionali di Confindustria, presenta i risultati basati su dati raccolti fino all’11 marzo 2020. Data l’evoluzione dalla situazione, Confindustria non esclude di ripetere l’indagine per avere una visione più aggiornata in merito all’impatto della diffusione epidemica legata al coronavirus.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here