Aspettando drupa | Inkjet a bobina

Inkjet a bobina: a spasso per drupa con le idee chiare

Per chi andrà a drupa saranno molte le occasioni di confronto tra macchine da stampa digitale nell’ambito dell’inkjet a bobina. Ogni costruttore ha deciso di dare importanza a certi aspetti dei suoi progetti, enfatizzando le caratteristiche che soddisfano alcune esigenze produttive rispetto ad altre, ma soprattutto guardando alla destinazione finale del settore industriale, che può essere di volta in volta contraddistinto da basse tirature, alti volumi, nicchie di mercato o prestazioni particolari. Giusto per fare una conoscenza, anche solo superficiale, dei prodotti esposti a drupa, ecco una carrellata di soluzioni di stampa a bobina divise per ordine alfabetico.

Canon Océ ColorStream 6000 Chroma

Cominciamo da Canon e dal suo sistema inkjet ad alimentazione continua Océ ColorStream 6000 Chroma, che verrà mostrato in fiera in due configurazioni differenti, la prima per una linea di produzione di libri completamente automatizzata, l’altra per varie applicazioni da bobina ad alta pila, inclusa la perforazione variabile. La macchina è dotata del nuovo set di inchiostri Chromera, che offre colori vividi grazie all’alta densità ottica, e offre velocità di esecuzione che vanno da 48 a 127 metri al minuto in quadricromia e fino a 150 metri al minuto in modalità monocromatica. La ColorStream 6000 Chroma è stata progettata da Canon per le esigenze della stampa commerciale, dell’editoria e per le comunicazioni aziendali e sarà disponibile a partire dall’autunno 2016 consentendo ai clienti proprietari delle ColorStream 3000 e 3000 Z di effettuare l’upgrade senza intaccare l’investimento già sostenuto.

Canon_Océ_ColorStream_6000

La Jet Press 720S di Fujifilm

Anche Fujifilm si presenta a drupa con una soluzione inkjet a bobina dedicata alla stampa commerciale, la Jet Press 720S, che è in grado di lavorare il formato B2 (50×70 cm). Evoluzione della Jet Press presentata a Drupa nel 2008, la 720S monta le nuove teste di stampa modulari Samba che lavorano a passaggio singolo e utilizzano gli inchiostri pigmentati a base acquosa Vividia con il sistema anticoagulazione Rapic. La tecnologia di stampa, ora migliorata, utilizza il retino stocastico (FM) ottimizzato per l’inkjet e sfrutta una funzione di compensazione automatica che controlla le incoerenze nella deposizione dell’inchiostro. Anche i tempi di attesa tra un lavoro e il successivo sono stati migliorati, con una riducendo del 20%, mentre l’aggiunta di un nuovo sistema di codici a barre permette la produzione di applicazioni a dati variabili. La 720S può inoltre lavorare supporti in cartoncino e stampare su tela permettendo agli stampatori di ampliare le proprie opportunità commerciali.

Fujifilm Jet Press 720S

Hp PageWide Web Press T490 HD

Saranno presenti anche i modelli Hp della serie PageWide Web Press, le nuove soluzioni di stampa industriale a bobina che si posizionano nella fascia più alta e produttiva del mercato. L’HP PageWide Web Press T240 HD da 22 pollici e la PageWide Web Press T490 HD da 42 pollici (presentata anche in versione monocromatica) sono state progettate per le produzioni ad alto volume di qualità offset, come i libri a colori, le brochure, i cataloghi e i giornali. Entrambi i modelli impiegano l’innovativa tecnologia Hdna (High Definition Nozzle Architecture) che permette di ottenere una risoluzione fino a 2.438×2.438 dpi anche ad alte velocità di esecuzione. La macchina da 42 pollici è la soluzione di stampa digitale a colori fronte-retro più veloce del settore, capace di lavorare a 305 metri al minuto, con un aumento del 67% della velocità, mentre la sorella minore da 22 pollici offre una velocità fino a 152 metri al minuto, con un incremento del 25% della velocità rispetto ai precedenti modelli della serie T. Entrambe lavorano su una larghezza della bobina di 106,7 cm e saranno disponibili nel corso del 2016.

HP PageWide Web Press T490 HD

Landa W10

Altra importante presenza è quella di Landa Nanographics, che a Düsseldorf presenterà in anteprima una grande macchina a bobina, la Landa W10, in grado di produrre brevi tirature ad alta velocità utilizzando ogni genere di substrato. La soluzione dell’azienda israeliana è quindi indirizzata alla stampa di prodotti di imballaggio flessibile e può lavorare anche materiali plastici senza alcuna particolare configurazione della macchina, anche quelli molto impegnativi come il polietilene. Gli spessori dei supporti accettati dalla W10 sono compresi tra i 12 e i 250 μm per i film, mentre per le carte il range è quello compreso tra i 50 e i 300 μm. La macchina stampa a 8 colori su bobine dalla larghezza massima di 102 cm alla velocità massima di 200 m al minuto. La risoluzione di stampa è di 1.200 dpi mentre l’impiego di 8 colori permette una resa molto fedele delle tinte, specialmente di quelle Pantone, andando quindi incontro alle più severe esigenze di tutti i converter. Essendo inoltre l’inchiostro Landa NanoInk perfettamente conforme alle norme Fda (Food and Drug Administration) per l’imballaggio alimentare, è facilmente prevedibile che la W10 susciterà grande interesse negli operatori del converting di imballaggi tradizionali.

Landa_W10

La Pro VC60000 di Ricoh

Anche Ricoh, con la sua Pro VC60000, ha puntato sulla stampa commerciale a colori a modulo continuo ad alta produttività. La macchina è in grado di raggiungere la velocità di 120 metri al minuto stampando in fronte e retro con una produzione di quasi 100mila immagini A4 l’ora. Dotata dell’esclusiva tecnologia a inchiostro multi-drop, la Pro VC60000 offre una risoluzione di 1.200×1.200 dpi, con gocce di dimensione variabile a livello del singolo pixel. Gli inchiostri con pigmenti a base acqua ad alta viscosità consentono inoltre di ottimizzare i processi di stampa riducendo i costi di gestione. Questa soluzione rappresenta quindi l’investimento ideale per gli stampatori che desiderano ampliare il business e accelerare la migrazione dall’offset al digitale. La Pro VC60000 è infatti indicata per la produzione di libri e di brochure ma anche per tutte le applicazioni di direct mailing e di materiale per il marketing. Oltre a produrre lavori di qualità su un’ampia gamma di supporti, la macchina a bobina offre anche la nuova «protector coat unit», che consente la protezione delle stampe da graffi e abrasioni.

Abstract white interior of empty room with concrete walls

La Trillium One di Xeikon

Xeikon porta a Düsseldorf la nuova nata Trillium One, una soluzione a bobina scaturita dagli sviluppi ottenuti con la tecnologia a toner liquido Trillium, presentato per la prima volta a drupa 2012. Progettata da Xeikon in collaborazione con Miyakoshi, unisce la competenza di quest’ultima relativa alla meccanica delle macchine da stampa e l’approccio pionieristico di Xeikon in quanto a imaging digitale, elettronica per velocità elevata, tecnologia Led ad alta risoluzione, flusso di lavoro e tecnologia toner. Con una velocità di 60 m al minuto a 1.200 dpi e una larghezza di stampa di 500 mm, la Trillium One porta la stampa digitale a un rapporto costo/benefici molto basso, incoraggiando il passaggio dal digitale all’offset. Grazie alle sue testine di stampa ad alta risoluzione e alle particelle di toner inferiori ai 2 micron, questa soluzione a bobina offre infatti vantaggi interessanti per tutti gli stampatori industriali. A Drupa la maccin verrà mostrata in produzione cinque volte al giorno utilizzando diverse applicazioni nel corso di dimostrazioni della durata di 30 minuti.
XEI_PR16009_Trillium_Studio 01

Xerox Trivor 2400

Infine Xerox presenterà in anteprima la Trivor 2400, una stampante inkjet che soddisfa le esigenze del mercato inkjet ad alimentazione continua e lavora a 168 m al minuto a colori e a 200 m al minuto in b/n. Lavorando con bobine da 510 mm alla risoluzione massima di 600×1.200 dpi, la Trivor consente la realizzazione di cataloghi, magazine e libri a colori, offrendo una buona flessibilità operativa. Questa soluzione è stata progettata per essere scalabile ed è equipaggiata di testine di stampa intelligenti, grazie alla tecnologia «Clear Pixel»per la rilevazione e correzione dei getti d’inchiostro mancanti, oltre a disporre di un’ottimizzazione della densità in linea. La Trivor 2400 è inoltre dotata di molti automatismi e può arricchirsi di strumentazioni aggiuntive per adattarsi prontamente all’aumentare della domanda. Tra le opzioni troviamo l’unità di riavvolgimento, di perforatura, di taglio, di piegatura e di impilatura. Può inoltre essere implementata con velocità o modalità di risoluzione aggiuntive, una testina di stampa supplementare, un rullo di pulizia e un contatore dei fori in linea.

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