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La nuova vita di Arti Group

Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.
Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.
Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.
Johann Kral, Ceo di Arti Grafiche Johnoson.

Sono iniziate le azioni di ristrutturazione e riorganizzazione di Arti Group. Bavaria Industries Group, holding di Monaco di Baviera che a ottobre scorso ha rilevato le attività bergamasche della divisione BePrinters del gruppo tedesco Bertelsmann, ha messo in moto un vero e proprio piano strategico volto a rilanciare un business che nel 2014 si è chiuso con fatturato consolidato di circa 200 milioni di euro, 46 in meno rispetto alle tre annate precedenti. E se la strada per il recupero del profitto prevederà sacrifici sul fronte occupazionale (ma i sindacati non stanno a guardare) non manca neanche il budget (sui 4 milioni di euro) per nuovi investimenti: il primo, in ordine di tempo, riguarda l’acquisto di una rotativa Goss 16 pagine, completamente accessoriata per soddisfare la clientela più esigente, anche in nicchie di mercato oggi non servite.

«La rotativa» dichiara a Italia Grafica Johann Kral, Ceo del Gruppo «ci piace perché è una macchina versatile, con i 5 colori e l’uscita a foglio. È installata presso lo stabilimento di Bergamo dal mese di settembre ed è costata al gruppo 2,5 milioni. Per quanto riguarda i già annunciati investimenti in nuovi impianti di legatoria cartonato e brossura, ci stiamo lavorando e ne daremo notizia verso l’ultimo trimestre dell’anno». Questo importante investimento rappresenta l’inizio della migrazione di tutti gli asset produttivi dallo stabilimento di Arti Grafiche Johnson, a Seriate, al Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche, nello storico stabilimento di Bergamo. «Lo stabilimento di Bergamo» spiega Kral «è dedicato alla stampa e confezionamento di riviste, cataloghi e flyer, prodotti in tecnologia offset, oltre che alla produzione di libri in bianco e nero e colori. Il sito accoglie tutti gli enti centrali, le funzioni amministrative, commerciali e IT di gruppo – progressivamente concentrati a Bergamo per tutte le società gestite. Il fabbricato ha una superficie coperta di 60mila metri quadri. Attualmente ospita circa 400 dipendenti, oltre a numerosi addetti di alcune società operative nel settore dei servizi di business process outsourcing. Dopo lo spostamento delle attività di Arti Grafiche Johnson i dipendenti saranno circa 700. Sul destino dello stabilimento di Arti Grafiche Johnson, invece, stiamo ancora valutando diverse possibilità di utilizzo. Attualmente il processo di razionalizzazione dei siti produttivi procede rapidamente e senza alcuna difficoltà.

L’operazione di fusione tra il Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche e Distriberg è già stata deliberata e, in relazione ai tempi tecnici necessari, ed è pienamente operativa dal luglio/agosto scorso.

Da un punto di vista operativo il trasferimento dei macchinari da Seriate a Bergamo è già in corso. Al termine procederemo al necessario accorpamento societario delle due entità legali. Questa operazione, indicativamente, maturerà i suoi effetti nel corso del 2016».

Una nuova strategia commerciale

«Sotto il profilo commerciale» aggiunge Kral «siamo riusciti a definire una partnership anche produttiva per il mercato francese, nel settore “Agende e Calendari”, con Calendrier de Paris: si tratta del più grande produttore francese di calendari con il quale abbiamo stipulato un accordo per poter offrire ai clienti un servizio più completo su questo prodotto con la nostra rete vendita e, dall’altra parte, per dare lo stesso valore aggiunto alla loro rete vendita sulle agende. Per quanto riguarda l’Italia è allo studio un’altra partnership di cui, al momento, non posso dire di più, mentre per la fine di ottobre dovremmo essere in grado di annunciare una nuova, importante acquisizione. Che probabilmente non sarà l’unica».

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