Mercato

La società sta cambiando

Analisi del mercato, dei fatturati e delle prospettive, alla luce dei risultati reali del 2011
Il fatturato globale del panel delle aziende considerate è rimasto quasi inalterato rispetto al 2010
Il fatturato globale del panel delle aziende considerate è rimasto quasi inalterato rispetto al 2010

In quest’ultimo periodo sono stati pubblicati, dalle principali banche dati di natura economico-finanziaria,  gli aggiornamenti delle cifre di bilancio delle aziende italiane per l’anno di esercizio 2011, che permettono di approfondire nel dettaglio e in maniera inconfutabile i contributi e le valutazioni che gli “addetti ai lavori”, appartenenti ai vari settori industriali ed economici, descrivono, evidenziando talvolta le “catastrofi prossime venture” e talvolta le visioni trionfalistiche.

I dati di bilancio del 2011 per il nostro settore testimoniano positivamente le capacità innovative delle aziende grafiche, e, in una panoramica economica di “tagli trasversali” e di fiscalità devastante, molte imprese sono state capaci di realizzare profitti: se solo pensiamo al settore cardine del mercato della comunicazione pubblicitaria, con molte aziende grafiche di piccole dimensioni che hanno investito sul ruolo di protagonista di internet, queste sono state premiate dal suo trend di crescita del 10% annuo, su un fatturato previsto in comunicazione 2012 attorno ai 650 milioni di euro.

 

Il panel di aziende che sono state esaminate comprende 450 imprese italiane con i fatturati più diversi, dalla dimensione semi-familiare con un fatturato 2011 superiore a 2.000.000 di euro, alle più grandi industrie; queste sono unite da alcune caratteristiche comuni ed oltre che operare primariamente nel settore grafico e cartotecnico, sono presenti da tempo nella comunicazione ed hanno reso disponibili i bilanci relativi agli ultimi tre anni, ovvero dal 2009 al 2011, in modo da poter proporre per l’analisi un panorama omogeneo della situazione competitiva.

Il risultato più significativo del nostro studio del mercato è un primo importante segnale positivo: il fatturato globale del panel delle aziende considerate è rimasto quasi inalterato rispetto al 2010, con un + 1,50%: ciò equivale a un incremento generale dei fatturati di oltre 110 milioni di euro rispetto l’anno precedente.

Visto il momento critico in cui si dibatte l’economia industriale italiana, questo è un dato molto positivo, in linea con lo stesso segno positivo delle aziende presente nell’anno precedente: nel 2009 il fatturato globale è stato di € 6.798 milioni, nel 2010 è cresciuto di un ottimo 9,32% salendo a 7.432 milioni e nel 2011 si è assestato sulla cifra di 7.544 milioni di euro, confermando di fatto i positivi risultati delle precedenti gestioni.

Quindi le aziende del nostro settore in questi anni non solo sono state in grado di limitare la caduta della domanda di servizi e di prodotti da parte delle rispettive aziende clienti, ma grazie all’innovazione e allo sviluppo di nuove e più qualificate proposte sono entrate nel mercato telematico e dell’e-commerce prima di altri e più grandi operatori, come ad esempio i “big” dell’informatica e le numerosissime software house presenti in Italia, da sempre alla ricerca di nuove opportunità anche nella comunicazione multimediale.

Il fatturato medio delle aziende monitorate si attesta su 16.765.000 di euro, quindi  per oltre 200 aziende (il 43% del panel considerato) è posizionato in una dimensione “europea”; vari studi indicano la dimensione ideale minima delle aziende, per l’ottimizzazione della propria gestione ed essere attrattiva sul mercato dei capitali, in 10 milioni di euro; attorno a questa cifra dovrebbero essere calibrati i costi del venduto a valori inferiori al 70% del giro d’affari, i costi amministrativi e di gestione, equilibrati attorno ai 15-20% e significativi importi da assegnare alla Ricerca e Sviluppo, pari ad almeno un 3%, da poter capitalizzare con profitto nelle future gestioni e su nuove iniziative.

Dati relativi alle dimensioni aziendali nei tre anni interessati dall’indagine

 

In conclusione un’analisi dei dati di bilancio per il 2011 nell’insieme positiva, che, pur considerando il contesto economico e le criticità che sta attraversando il nostro paese e l’economia in generale, rende merito alla dinamicità imprenditoriale verso l’innovazione, indica nella dimensione di media azienda il traguardo verso cui dirigere gli sforzi nel futuro, pone con forza l’impegno verso l’internazionalizzazione, non come un optional, ma come una strada obbligata per salvaguardare redditività aziendale e sviluppo.

L’intera analisi sarà pubblicata sul numero di marzo.

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