È operativa da alcuni mesi nello stabilimento di Grafica Veneta nell’alta padovana una macchina per stampa digitale. «Si tratta» spiega a Italia Grafica Nicola Franceschi, figura preposta alla ricerca e allo sviluppo delle nuove tecnologie all’interno dell’azienda e figlio del patron Fabio Franceschi «di una Fujifilm Jet Press 720S cui è stato dedicato uno spazio isolato all’interno dello stabilimento, una sorta di mini-azienda dentro l’azienda. Questo tipo di tecnologia infatti ha bisogno di un ambiente controllato in cui umidità e temperatura rimangano stabili e in cui non siano presenti polveri nell’aria. È un gioiello che necessita di qualche attenzione in più e che richiede la presenza di tre operatori, formati appositamente. Abbiamo visto a drupa questo modello di Fujifilm e ci ha convinto: effettuato l’investimento, che si avvicina al milione di euro, tra l’ottobre e il novembre scorso abbiamo realizzato l’installazione e oggi l’impianto è pienamente operativo. Se consideriamo che gli stampatori del digitale producono qualcosa come 100mila fogli al mese, noi ne realizziamo quasi 400mila. Per di più il nostro obiettivo è di far girare la macchina su tre turni».
La Fujifilm Jet Press 720S è uno dei pochi esemplari presenti in Italia che il presidente Franceschi, coadiuvato dal figlio Nicola, ha voluto fortemente in azienda per poter rispondere a quella clientela che chiede basse tirature e copie personalizzate. Inoltre la Jet Press 720S rappresenta una scelta ecologica a basso impatto ambientale che si inserisce perfettamente nel contesto aziendale ormai vocato alla green economy e che offre allo stesso tempo la possibilità di rispondere alle esigenze particolari di editori interessati a investimenti minori e ricorrenti. «Grazie a questa macchina» prosegue Franceschi «produciamo cataloghi illustrati, calendari e poster. Ma non bisogna sottovalutare anche la lavorazione del classico libro in bianco e nero, di cui riusciamo a fornire dalle 50 alle 400 copie rilegate. Allo studio per il 2017 inoltre c’è un investimento in una rotativa digitale e, nello stesso tempo, ci stiamo muovendo nell’ambito della legatoria».