Il vento della crisi

La Tavecchi (Arti Group) chiude. A marzo si conclude la cassa integrazione per i lavoratori

Alla Tavecchi di Seriate è giunto l’annuncio della cessazione dell’attività e della mobilità per tutti i 41 dipendenti che, a partire dal mese di marzo, cioè alla conclusione del periodo di cassa integrazione, potrebbero perdere definitivamente il posto. La procedura è stata avviata il 18 gennaio scorso. Specializzata nella produzione di pelletteria, agende e calendari, l’azienda fa parte della più ampia Arti Group, insieme a Arti Grafiche, Editoriale Johnson ed Eurogravure (per un totale di un migliaio di dipendenti, tra Bergamo, Seriate e Treviglio). I sindacati si aspettavamo di riprendere la discussione sulle prospettive aziendali dopo i mesi di cassa straordinaria che, in Tavecchi, ha coinvolto solo una minoranza di dipendenti, visto che la maggior parte dell’organico ha continuato a lavorare. Invece è arrivato l’annuncio della chiusura. Lo scorso 20 gennaio a Zanica, nella sede di Arti Grafiche, si è svolta una riunione di gruppo tra segreterie sindacali provinciali e tutti delegati di Arti Group: durante l’incontro è emersa la preoccupazione per i 41 lavoratori di Tavecchi, che si aggiunge a quella per i 22 già in mobilità a seguito dell’esternalizzazione della logistica in Arti Grafiche. I sindacati sperano che si adotti un approccio che tenga conto di ogni ulteriore possibile uso di ammortizzatori sociali e, al limite, di una ricollocazione all’interno del Gruppo. Inoltre, bisogna ricordare che, con l’inizio del 2016, le regole della mobilità cambiano con la conseguenza che per questi lavoratori si ridurrà di sei il periodo di copertura massima, passando da 24 a 18 mesi. Il prossimo 29 gennaio, dunque, è stato indetto uno sciopero per un’ora in tutte e quattro le aziende, alla fine di ogni turno.

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