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Le imprese grafiche puntano sull’innovazione come strategia anti-crisi

Matteo Dittadi, Segretario nazionale settore grafico Cnos-Fap.
Matteo Dittadi, Segretario nazionale settore grafico Cnos-Fap.

I principali risultati della ricerca «I fabbisogni formativi e professionali del settore grafico», realizzata dal Censis in collaborazione con Cnos-Fap, presentata ieri a Torino nell’ambito del convegno «Carta Bianca» presso la Sala Multimediale della Regione Piemonte da Claudia Donati, ricercatrice del Censis, e discussi, tra gli altri, da don Enrico Peretti, Direttore generale Cnos-Fap, Giovanna Pentenero, Assessore all’Istruzione, lavoro e formazione professionale della Regione Piemonte, Pietro Lironi, Presidente nazionale Assografici, e Matteo Dittadi, Segretario nazionale settore grafico Cnos-Fap.

Anche il nostro direttore era presente! Ed ecco per sommi capi cosa è emerso.

La spinta all’innovazione come strategia anti-crisi

Il 26,9% delle imprese grafiche ha registrato una crescita negli ultimi tre anni nonostante la crisi e l’11,9% dichiara di essere in fase di ripresa. Moltissime quelle che hanno investito sull’innovazione dei servizi alla clientela (50%), del processo produttivo (44,2%), dei sistemi informatici e delle tecnologie (43,9%), dei servizi e prodotti offerti (43,8%). È quanto emerge da una indagine sui fabbisogni formativi e professionali delle imprese del settore realizzata dal Censis in collaborazione con Cnos-Fap. Negli ultimi tre anni, il 75,4% delle aziende ha fatto innovazione creando nuovi prodotti e servizi, il 70,5% ha introdotto nuove tecnologie e macchinari funzionali al miglioramento dei processi di lavoro, più della metà (il 52,7%) ha esplorato settori alternativi di attività, il 48,1% ha migliorato i canali di vendita e la funzione commerciale.

I fabbisogni di competenze. Per accompagnare l’innovazione, il 54,9% delle imprese grafiche ha dovuto acquisire nel triennio nuove professionalità o ha dovuto aggiornare le competenze presenti in azienda. Le aree funzionali per cui c’è bisogno di introdurre nuove professionalità o di rafforzare le competenze sono, in primo luogo, quella commerciale e del marketing (secondo il 51,9% delle imprese), poi quella della produzione (49%), della ricerca e sviluppo (37,3%). Tra le figure professionali necessarie ci sono soprattutto quelle legate all’informatica e al web. Al primo posto il web/mobile designer (44,6%), seguito dal programmatore (39,2%) e dal web producer (23%). Più in basso si collocano figure più tradizionali, quali il prestampatore (14,9%), lo stampatore tradizionale (13,5%) e lo stampatore in ambito digitale (12,2%).

Nel prossimo futuro stampanti 3d, ambienti social e mobile design. Molto significativo dell’evoluzione del settore è il dato relativo ai servizi che si intendono attivare nei prossimi due anni. Ai primi posti si collocano servizi correlati alle tecnologie digitali o alle tecnologie più avanzate, spesso con una forte impronta commerciale. Il 20,5% delle imprese intende attivare un servizio di stampa 3d, il 15,9% pensa di cimentarsi nelle attività di Seo o social media marketing, una quota analoga nel web marketing. Seguono web design (13,6%) e mobile design (12,5%).

Le competenze dei grafici di domani

Il 68,9% delle imprese si aspetta dalle nuove leve la conoscenza del settore grafico a livello complessivo, conoscenze informatiche (63,5%), familiarità con la lingua inglese (45,9%) e con il marketing (36,5%). In relazione alle competenze tecniche, per il 56,8% degli intervistati è necessario che i futuri assunti abbiano competenze di gestione del flusso di lavoro e, con la medesima percentuale, le competenze nel web, web marketing e social media marketing.

L’importanza dell’aggiornamento. Nel 29,1% delle aziende l’aggiornamento del personale è considerato strategico e i dipendenti sono annualmente coinvolti in percorsi di formazione. Per il 33,6% si tratta di un aspetto importante, ma che andrebbe implementato. Nel 21,6% delle aziende, invece, sono stati effettuati tagli a questa voce di spesa a causa della difficile situazione di bilancio.

«A fronte di una domanda che cambia, il Cnos si sta interrogando sul futuro assetto della formazione triennale degli operatori grafici», ha detto Matteo Dittadi, Segretario nazionale settore grafico Cnos-Fap. «La ricerca che abbiamo svolto in collaborazione con il Censis ci dà qualche conferma e molti spunti di riflessione su come innovare la proposta formativa e sugli obiettivi formativi del percorso di base».

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