Aspettando drupa | Landa Pad9 stand A 73-9

Metallizzazione: un nuovo capitolo per Landa Nanographic

A drupa il modulo L50 per la Nano-Metallography verrà mostrato montato sulla rotativa flexo XFlex X6 di Omet.
A drupa il modulo L50 per la Nano-Metallography verrà mostrato montato sulla rotativa flexo XFlex X6 di Omet.
A drupa il modulo L50 per la Nano-Metallography verrà mostrato montato sulla rotativa flexo XFlex X6 di Omet.
A drupa il modulo L50 per la Nano-Metallography verrà mostrato montato sulla rotativa flexo XFlex X6 di Omet.

Finalmente, dopo anni di attesa, gli stampatori si accingono a conoscere più da vicino le possibilità offerte nel digitale a colori dalla tecnologia nanografica di Landa. Con drupa alle porte l’azienda israeliana ha però voluto alzare ulteriormente la posta proponendo un’altra innovazione. Si tratta della Landa Nano-Metallography, una soluzione modulare che aiuterà il mercato della metallizzazione grafica ad abbassare i costi di gestione e ridurre sensibilmente i tempi operativi.

Anch’essa basata sulle tecnologie delle nanoparticelle, può essere impiegata su tutti i processi di stampa tradizionali e digitali, spaziando dalla flessografia e dalla serigrafia per etichette, fino all’offset a foglio o a bobina, passando per il cartone pieghevole e tutto il settore della stampa commerciale.

Il sistema è composto da un modulo di stampa, il Landa L50, e da una sostanza metallizzata composta di microscopiche scaglie, il Landa NanoFlake metal: il modulo crea uno strato sottilissimo di Landa NanoFlake sul rullo, mentre un’immagine di «innesco» (trigger image) viene contemporaneamente stampata sul substrato. Il rullo trasferisce il NanoFlake all’immagine utilizzando solo la quantità di sostanza necessaria alla creazione dell’effetto metallico. Il risultato è una vasta gamma di effetti ad alto impatto con l’impiego di una quantità minima di NanoFlake.

Il suo utilizzo è molto semplice e permetterà a stampatori e converter (la tecnologia sarà disponibile solo nel 2017) di sostituire i costosi processi utilizzati oggi per ottenere effetti metallizzati sugli stampati. In genere, infatti, solo una piccola frazione di un rotolo di foil viene realmente depositata sugli stampati, tutto il resto è scarto. Ciò rende la metallizzazione con foil proibitivamente costosa e limitata a prodotti di fascia alta. La particolarità dell’innovazione di Landa è invece che, a differenza del tradizionale e dispendioso foil, non viene generato alcun residuo e si riducono quindi in maniera apprezzabile i costi del materiale impiegato.

Matthew_Lightstone
Matthew Lightstone, a capo del processo di sviluppo “Specialty Graphics”, di Landa Digital Printing.

Il Landa NanoFlake metal ha uno spessore inferiore a 50 nanometri e viene applicato soltanto sulle parti che più interessano, e senza rallentamenti della produzione, come ci spiega Matthew Lightstone, a capo del processo di sviluppo “Specialty Graphics”, di Landa Digital Printing: «Il foil viene tradizionalmente utilizzato come processo in linea attraverso l’uso di una matrice dedicata. Oppure, come nel caso della stampa di etichette, è generalmente applicato direttamente nel processo di stampa. A seconda della tecnologia utilizzata (laminazione a caldo o a freddo) e in funzione della qualità richiesta e della complessità del processo, l’applicazione del foil in linea necessita sempre di una riduzione della velocità di stampa», sottolinea Lightstone. «Inoltre la stampa a caldo può richiedere un lungo set-up, allungando quindi i tempi di preparazione di uno stampato. Ebbene, con questo nostro prodotto ci proponiamo di realizzare la Nano-Metallography in linea a una velocità di stampa normale, cioè quella standard, senza rallentamenti della produzione».

«La metallizzazione degli stampati con Landa NanoFlake metal avrà un costo complessivo di circa il 50% in meno rispetto al foil», prosegue Lighstone, «e offrirà la possibilità di creare anche un effetto embossing. Il NanoFlake metal replica infatti l’esatta topografia dell’immagine che si vuole stampare. Questo significa che se si stende uno strato piuttosto spesso di NanoFlake, si otterranno risultati che assomigliano molto alla goffratura. Ma la cosa importante è che non ci sarà più bisogno di alcuno stampo e si andrà a stampare direttamente l’immagine con il modulo L50 evitando i lunghi tempi di preparazione».

Oltre alla diminuzione dei costi, questa tecnologia riduce l’ampiezza e la profondità dell’inventario, essendo molto limitata la quantità di materiale necessario per la metallizzazione. Inoltre i moduli per la Nano-Metallography richiedono un investimento contenuto e presentano una barriera all’ingresso molto bassa. Offriranno quindi a un numero maggiore di stampatori l’opportunità di affacciarsi su nuovi mercati con margini di guadagno superiori rispetto al passato.

Il modulo Landa L50 per la stampa del Nano Flake metal.
Il modulo Landa L50 per la stampa del Nano Flake metal.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here