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Zund digitalizza la marcatura con la testa di stampa inkjet integrabile

Codici a barre, codici a matrice di dati, track and trace, tracciati, QR Code, etichettature per controllo qualità. Le tipologie di marcatura utilizzate nei diversi comparti dell’industria sono innumerevoli e la digitalizzazione di queste procedure rappresenta un’esigenza sempre più sentita. Zund risponde a questa necessità con l’innovativo sistema di marcatura inkjet integrabile sui propri plotter di taglio. Una soluzione tecnologicamente avanzata che automatizza il processo di codifica sostituendosi alla tradizionale marcatura vettoriale a penna. L’esclusiva testa inkjet implementabile sui cutter Zund è compatibile con tutti i comuni codici a barre e codici a matrice di dati (ECC 200, GS1 Data Matrix, EAN / ECC). Inoltre, assicura stampe di altissima qualità con qualsiasi angolazione su un’ampia varietà di supporti, inclusi materiali atipici come poliestere, fibra di carbonio ed ecopelle e tanti altri.

Una versatilità che ha già decretato il successo di questa soluzione nel settore dell’alta moda, dove i plotter Zund equipaggiati con testa di stampa a micro carattere vengono utilizzati da grandi brand del fashion per il taglio e la marcatura di cartamodelli. Un’innovazione che automatizza un’attività finora svolta solo manualmente, ottimizzando i tempi di realizzazione di quasi il 90%. Studiata per rispondere alle esigenze di tutti i comparti dell’industria in genere, la testa inkjet di Zund è, inoltre, ideale per il settore dei composti, ma anche per quei comparti che richiedono soluzioni di taglio di qualità eccellente, ma che necessitano anche di sistemi di codifica e marcatura estremamente precisi ad altissima definizione come l’automotive e l’aerospaziale.
La testa di stampa inkjet proposta da Zund utilizza i migliori inchiostri a solvente contraddistinti da rapida asciugatura. È dotata, inoltre, di esclusivo sistema Ecosolv, per il recupero del solvente che permette di ridurne gli sprechi durante le pause di produzione. Un contributo prezioso per l’ambiente, ma anche un risparmio di consumabili che rende questa soluzione ancora più efficiente. La bassa necessità di manutenzione la rende adatta a produzioni a ciclo continuo per lavorazioni 24/7.

Le soluzioni Vodafone Business per migrare al cloud

Vodafone Business porta ai professionisti e alle Pmi italiane soluzioni cloud efficienti, scalabili ed economiche per la transizione digitale.

Tutte le imprese italiane hanno fatto i conti con l’improvvisa esigenza di trasformare digitalmente il proprio modello di business, dettata dalla emergenza Coronavirus che non ha risparmiato nessun settore della nostra economia.

È ormai chiaro che sono le infrastrutture digitali ad assumere il ruolo principale nel futuro (e nel presente) dell’economia nazionale.

Vodafone Business, forte di un know-how tecnologico e delle migliori connettività fisse e mobili al servizio del mondo produttivo italiano, si pone al centro di questo movimento di transizione digitale.

Grazie ai suoi data center italiani, Vodafone Business offre performance ai massimi livelli e al tempo stesso rassicura le aziende italiane sulla permanenza dei dati all’interno dei nostri confini. Un vantaggio anche competitivo per settori come quelli finanziario e legale.

Fra le possibilità che la società offre alle piccole e medie imprese italiane c’è Your Cloud.

Vodafone Your Cloud è un prodotto di Virtual Private Cloud pensato appositamente per le Pmi, che dà la possibilità di acquistare un server virtuale secondo le proprie esigenze, backup virtuale oppure on premise e supporto dedicato premium. Your Cloud consente di vedere tutti i server virtuali e ambiente backup acquistati con un semplice pannello di controllo.

Vodafone Business offre ampia scalabilità, che consente ai clienti di far crescere la piattaforma all’aumentare delle proprie esigenze. Al tempo stesso è possibile definire in totale autonomia le politiche di backup dei propri sistemi, in termini di frequenza e conservazione dei dati.

L’offerta commerciale messa a disposizione da Vodafone Business è flessibile. La soluzione è configurabile a partire dal sistema operativo dove si ha la possibilità di scegliere Windows piuttosto che Linux. A seguire si procede con la scelta delle taglie (S, M o L) andando a selezionare la quantità di vCPU, Ram e storage, e quindi il pacchetto, che rispecchia le proprie necessità.

Al pacchetto scelto, è consentito un notevole livello di personalizzazioni: vCPU aggiuntive, più Ram e storage, licenze terminal server e supporto premium.

Funzionalità di backup specifiche sono disponibili attraverso i servizi di backup opzionali di Your Cloud, che permettono di scegliere come impostare il backup e la conservazione dei dati, oltre che a procedere autonomamente alle operazioni di recupero dei dati.

Non solo: consapevole dell’importanza della business continuity, Vodafone Business ha pensato anche al disaster recovery con la soluzione Vodafone Your Cloud. In caso di un importante disservizio dell’infrastruttura virtuale, vengono messe a disposizione le risorse in un Data Center Vodafone per il ripristino da restore dei propri server.

Vodafone Your Cloud BaaS VM è invece la soluzione di backup e recovery dei server semplice ed affidabile per le Virtual Machine Your Cloud; per un backup e recovery dei server altrettanto efficace esiste invece Vodafone Your Cloud BaaS OP: il cliente deve solo scegliere la quantità di spazio di cui ha bisogno. Potrà quindi fare il backup dei server fisici, virtuali o in cloud e gestire tutto da un unico pannello di controllo

E per i clienti che chiedono al cloud una funzione più semplice ma non per questo meno importante, e cioè di salvaguardare i propri dati? Vodafone Business ha pensato anche a questa esigenza e ha creato Your Backup.

Anche in questo caso i dati risiedono in Italia, nei Data Center Vodafone. Questo garantisce più controllo, sicurezza, trasparenza e maggiore performance di rete.
Vodafone Your Backup permette di fare il backup dischi di rete, dispositivi rimovibili e perfino dell’intero disco fisso del computer. Inoltre, è possibile anche sincronizzare i propri dispositivi fissi e mobili. Grazie alla funzione Time Machine è possibile navigare indietro nel tempo fino al primo backup e controllare le versioni dei dati, ripristinando quella di cui si ha bisogno.

La privacy trova ampia attenzione da parte di Vodafone Business: in Your Backup possono essere creati gruppi e sottogruppi, gestiti centralmente da un utente admin che non ha accesso ai dati degli utenti, ma può gestire le policy. Anche prevista una autenticazione indipendente e robusta con OTP virtuale.

La soluzione Your Backup parte con la possibilità di acquistare 1 TB di spazio e l’abilitazione di 20 utenze. Ogni TB aggiuntivo abilita ulteriormente 20 utenti.
Una dotazione completa e a prova di futuro, scalabile e affidabile per i dati delle aziende italiane.


Recovery Plan: “Carta, la nostra centralità per la transizione ecologica negli indirizzi della camera”

“Siamo soddisfatti per il riconoscimento della centralità della nostra filiera per lo sviluppo tecnologico e sostenibile del Paese”. Lo affermano il presidente della Federazione Carta e Grafica, Girolamo Marchi, e il presidente del Consorzio Comieco, Amelio Cecchini, commentando il passaggio della relazione sul Recovery Plan approvata dalla Camera in cui si identificano le filiere su cui investire prioritariamente. “La Federazione e Comieco, sentita Unirima, hanno elaborato e presentato nelle sedi istituzionali numerose proposte volte a evidenziare quanto la filiera della carta sia già oggi protagonista dell’economia circolare e quindi centrale e strategica per attuare la transizione ecologica, indicata dalla Commissione europea come il pilastro su cui basare la ripresa economica.

È importante che, oltre al riconoscimento dell’importanza della nostra filiera, negli atti parlamentari di indirizzo al Governo siano state recepite osservazioni in linea con quanto da noi indicato, dalla valorizzazione dei rifiuti in chiave di economia circolare, passando dalla decarbonizzazione gestendo meglio gli scarti del riciclo e l’utilizzo del biometano, fino alla necessità di rendere ancora più efficace la tracciabilità e quindi la gestione dei flussi di rifiuti tramite la digitalizzazione. Tutto ciò integrato – concludono Marchi e Cecchini – con l’opportunità di incentivare la ricerca e lo sviluppo di imballaggi ancora più sostenibili e anche l’evoluzione tecnologica per gestirli e la necessità di attuare la transizione ecologica, difendendo la competitività degli attori economici e tutelando occupazione e qualificazione del capitale umano”.

FTA Europe apre le registrazioni alla cerimonia di premiazione Diamond Awards

FTA Europe annuncia l’apertura delle registrazioni alla cerimonia di premiazione degli FTA Europe Diamond Awards.

La pagina di registrazione è disponibile qui.
L’Associazione Europea è lieta di ospitare i partecipanti a questo grande evento della flessografia per celebrare il top della stampa flessografica in Europa e nel mondo; per offrire un’inedita possibilità di networking con una platea globale; per partecipare all’unico grande evento della flexo del 2021.

I vincitori saranno annunciati durante il live show del 22 aprile prossimo.

La piattaforma dell’evento Diamond Awards sarà online a partire dalle 17.30 CET, con l’inizio della cerimonia previsto dalle ore 18.00 CET. Oltre alla piattaforma è disponibile un link a una seconda piattaforma VIMEO per consentire l’eventuale visione su grande schermo. Questa piattaforma sarà accessibile a tutti coloro che effettueranno la registrazione tramite portale oppure tramite profilo LinkedIn. Al termine dell’evento la piattaforma resterà online per altri 90 minuti per consentire attività di networking tra i partecipanti.

FTA Europe sta lavorando per rendere la cerimonia unica, divertente, interattiva e offrire così il migliore intrattenimento possibile per l’evento online e la celebrazione dei vincitori.

Cliccate qui e seguite le istruzioni per creare il vostro accesso univoco alla piattaforma.

 

Federazione Carta Grafica e Comieco: Paper Week dal 12 al 18 aprile 2021

Negli ultimi 12 mesi, la pandemia ci ha costretti a rivedere le nostre priorità, a imparare nuove regole e ad adeguarci a un nuovo stile di vita. La necessità ci ha imposto di guardare con nuovi occhi a gesti che erano per noi quotidiani (comunicare, lavorare, imparare, fare sport e persino viaggiare) permettendoci di riscoprirne il valore profondo mentre ideavamo o sperimentavamo modalità nuove e creative per compierli.

In questo contesto, gli italiani hanno dimostrato di saper applicare lo stesso mix di attenzione, responsabilità e spirito creativo anche ad un gesto tanto quotidiano quanto importante come la raccolta differenziata di carta e cartone. Secondo dati Comieco, infatti, nonostante i lockdown, in questi ultimi 12 mesi la differenziata di carta e cartone ha tenuto grazie soprattutto all’incremento della raccolta domestica: le nuove modalità di consumo e la crescita di e-commerce e food delivery hanno infatti determinato un aumento del 22% della quantità di imballaggi presenti nella raccolta urbana di carta e cartone. Segno che gli italiani non hanno dimenticato l’importanza e il valore della raccolta differenziata, e nemmeno le sue regole (tra le poche a non essere cambiate): anzi, il 62,4% degli italiani ha differenziato in maniera ancora più attenta carta e cartone proprio durante il periodo della pandemia (fonte: AstraRicerche).

Per ribadire l’importanza del riciclo di carta e cartone come gesto responsabile e fondamentale per alimentare una filiera circolare e virtuosa, Comieco – in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici e Unirima, lancia la Paper Week: dal 12 al 18 aprile, una settimana di appuntamenti digitali pensati per approfondire i diversi aspetti legati al mondo del riciclo di carta e cartone e mostrare a grandi e piccoli cosa succede ai materiali cellulosici conferiti correttamente alla raccolta differenziata attraverso un tour guidato negli impianti della filiera di carta e cartone con RicicloAperto virtuale.

Il calendario – disponibile con tutti gli aggiornamenti sul sito web di Comieco – sarà ricco e articolato di iniziative divulgative dedicate alle scuole e al grande pubblico e momenti di approfondimento e dibattito rivolti a stakeholder e pubblici specializzati e affronterà ogni giorno un tema specifico.

Si rafforza la partnership tra Acimga e la Gravure Association of the Americas

Acimga, l’Associazione Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini, da sempre crede nella necessità di trasformare il settore in una community di interessi condivisi che si rafforza attraverso prestigiose partnership e collaborazioni, non solo tra player nazionali, ma allargando i propri rapporti a livello globale.
È proprio in quest’ottica che già negli ultimi mesi del 2020 Acimga e la Gravure Association of the Americas (GAA) hanno stabilito i primi contatti volti a creare una linea condivisa per la promozione della tecnologia rotocalco e diffusione di contenuti a elevato valore aggiunto. Oggi Acimga annuncia un ulteriore passo in avanti in questa collaborazione.
L’Associazione diventa country partner e Sponsor dei Golden Cylinder Awards, il riconoscimento annuale GAA che premia i progetti di stampa rotocalco dalla maggiore qualità e creatività prodotti dai diversi operatori gravure in tutto il mondo, declinati nelle diverse categorie, con l’obiettivo di ispirare altri operatori del settore a considerare i risultati che i metodi di stampa rotocalco rendono possibili.
Acimga si occuperà di promuovere ulteriormente il prestigioso riconoscimento e raccogliere le candidature italiane, premiando i vincitori durante Roto4All. L’entrata di Acimga come Sponsor del progetto è inoltre l’occasione per consentire una proroga del termine per l’invio delle candidature, previsto per il 31 marzo e spostato ora al 7 maggio. Tutte le candidature devono riguardare un lavoro completato durante l’anno solare 2020 e includere una quota di iscrizione. Le candidature sono aperte a tutti.
“Acimga crede fortemente nella collaborazione tra associazioni, anche per fornire servizi strategici ai propri associati. – riferisce Andrea Briganti, direttore di Acimga -. La Partnership con GAA e la sponsorizzazione dei Golden Cylinder Awards, un prezioso riconoscimento, ben noto nel settore, è in linea con la vocazione all’internazionalizzazione che Acimga ha sempre dimostrato”.
“La collaborazione con la Gravure Association of the Americas è un passo importante per tutte le attività del Gruppo. – aggiunge Gianmatteo Maggioni, coordinatore del Gruppo Italiano Rotocalco by Acimga -. Questa si svilupperà in maniera congiunta sui reciproci progetti, attraverso contenuti veramente globali ed il supporto in vista di Roto4All, l’annuale appuntamento organizzato dal Gruppo Italiano Rotocalco, che riunisce la community della stampa roto, e che tornerà per la sua seconda edizione nell’autunno 2021”.

Il futuro della stampa

Per quanto estese e aggiornate siano le competenze di uno stampatore, pensare di essere arrivati e vivere di rendita resta uno dei potenziali errori più nocivi per il futuro della propria attività. In qualsiasi situazione, anche quando tutto sembra andare a gonfie vele, trovare il tempo di esplorare il mercato e avviare qualche riflessione sul futuro è un investimento sempre utile.

Un tema particolarmente caro a Giovanni Re, community manager di Roland DG, pioniere instancabile nel mondo della stampa digitale e della comunicazione visiva più in generale, affrontato come ormai abitudine in un seminario di Viscom. L’edizione virtuale 2020 ha privato l’appuntamento dell’insostituibile sintonia raggiungibile solo dal vivo. Per quanto riguarda i contenuti invece, il messaggio si è rivelato ancora una volta prezioso.

Da dove bisogna iniziare a guardare per intuire gli scenari futuri del nostro settore?

Mi piace partire da un esempio molto concreto, nel caso particolare un video dove si mostra una vernice da applicare a un qualsiasi oggetto di una qualsiasi dimensione, senza dover usare una testina. Una vernice trasparente, in grado di reagire alla luce per far emergere i pigmenti cromatici e creare così effetti unici. Se la pensiamo applicata a una scarpa o un capo di abbigliamento, qualcosa in grado di sconvolgere le convinzioni di uno stampatore tradizionale o di un serigrafo, improvvisamente messi in discussione. Dobbiamo iniziare a chiederci quanto il futuro della stampa sarà legato alla tecnologia, quanto potrà cambiare.

In quale direzione dobbiamo guardare?

Parliamo di tecnologie già realtà, presenti in tanti dei laboratori dove, quando ho la possibilità, mi piace andare a incontrare i nostri Artigiani tecnologici. Se l’evoluzione della specie umana ha richiesto millenni, e quella industriale secoli, ora per la tecnologia si parla di anni. Un’evoluzione così rapida da rendere difficile per il nostro cervello riuscire a reggere il passo.

Come possiamo riuscire a orientarci?

Qualunque persona in qualunque azienda prima o poi dovrà confrontarsi con l’arrivo di una nuova tecnologia e scegliere se adottarla o invece ignorarla. Chi saprà rischiare potrà contare su un’evoluzione anche economica, chi invece la ignora nel tempo è destinato a esser superato. Un recente studio di Federcarta commissionato all’Università Bocconi di Milano sul tema Industria 4.0 mi ha permesso di individuare quattro categorie di aziende.

Quali sono?

Si parte dal profilo che mi piace inquadrare come criceto, preoccupato solo di finire un lavoro e consegnarlo. Poi i pionieri, interessati a trovare l’oro, ma impegnati a non far sapere agli altri niente di cosa stiano facendo. Sono molto guardinghi, non ti lasciano neppure avvicinare. Gli opportunisti invece, si buttano dove c’è una possibilità o dove arrivano i fondi, comprando spesso tecnologia destinata a restare inutilizzata. Infine, gli Avengers: ciascuno di loro ha una sorta di superpotere, ma riescono a farli fruttare solo lavorando tutti insieme.

Immagino dal suo punto di vista debba essere questo l’obiettivo principale…

Certamente, ma il percorso non è facile. Ci sono segnali difficili da interpretare; anche solo trovare il punto di partenza e di arrivo, quali mezzi usare e inquadrare gli ostacoli sono operazioni delicate. In più, con il ruolo fondamentale da riconoscere alla tecnologia. Possiamo considerarlo ormai un trend globale, al pari di riscaldamento climatico e crescita della popolazione, se non si conosce a fondo, difficile pensare a un’evoluzione della propria azienda.

Riusciamo a indicare qualche dettaglio utile a individuare la strada da seguire?

Per esempio, è fondamentale capire come IoT potrà essere applicato al settore. Stesso discorso per la realtà virtuale, per la blockchain, ma anche come sfruttare la stampa 3D, i droni o l’intelligenza artificiale, anche combinandoli tra loro. Sono tanti gli spunti utili per acquisire tecnologie e riuscire ad applicarle dove può sorgere un’opportunità.

Non sembrano però competenze così facili da acquisire, anche sotto il profilo economico…

Uno dei punti interessanti, è proprio il contrario, e vi faccio qualche esempio. Il primo, un semplice braccio robotico applicato da un nostro cliente a una delle nostre stampanti per oggetti. Un sistema estremamente semplice, in grado di aprire da solo il vetro di protezione, effettuare il carico e lo scarico di penne, cover, od oggetti simili e richiudere lo sportello. Tutte operazioni ripetitive, altrimenti in carico a una persona, libera invece di dedicarsi a qualcosa di più produttivo. L’aspetto più importante, sfruttando le tecnologie disponibili, la programmazione del braccio meccanico ha richiesto una decina di minuti. Situazioni del genere sono presenti in qualsiasi azienda.

Ha parlato anche di IoT, un’evoluzione tra le più importanti per portata. Cosa può consigliare al riguardo?

Faccio un altro esempio, questa volta personale. Con pochi euro ho acquistato un dispositivo da collegare al citofono di casa. Quindi, ho realizzato una semplicissima app grazie alla quale aprire direttamente il cancello, oppure, meglio ancora, quando dallo smartphone riconosce la mia presenza in zona, mi apre direttamente senza disturbare nessuno o dover usare chiavi e telecomandi.

Per quanto riguarda invece l’intelligenza artificiale?

Esistono già app come Autodraw in grado di apprendere lo stile grafico di una persona e trasformare una bozza o uno schizzo in un disegno più completo e preciso. Oppure, DIS ha messo a punto un sistema per ricostruire un modello 3D di un piede con tre immagini scattate dallo smartphone e aiutare a capire se un paio di scarpe trovate online sia adatto. La stessa procedura applicata anche ai vestiti, aiuterà ad abbattere i resi e relativi costi.

Qualcosa ancora più vicino al mondo della stampa digitale?

Lego Minifigure Factory. Una nostra macchina installata nei negozi Lego dove attraverso un’interfaccia molto semplice anche un bambino più inserire il nome, scegliere tutta una serie di elementi grafici per ottenere l’omino Lego personalizzato, praticamente unico.

Manca solo una tecnologia della quale si parla molto ma della quale non si sono ancora inquadrate grandi opportunità, la realtà aumentata…

Mi fa piacere raccontare un progetto realizzato da mia figlia Selene per il Museo del mare di San Benedetto del Tronto. Sfruttando cartelli con una grafica contenente forme facilmente riconoscibili da un’app, all’immagine inquadrata si sovrappone il racconto di una guida virtuale, con le fattezze di una persona reale.

Ce n’è abbastanza per interessare, e preoccupare, il settore della comunicazione visiva. Come possiamo venire in loro soccorso?

Non è poi così difficile come può sembrare. Prima di tutto, servono diverse nuove competenze oltre a quelle strettamente tecniche. Parlo di gestione di gruppi di lavoro, marketing o analisi dei numeri. Se guardiamo solo al 2015, le skill richieste a livello globale sono profondamente cambiate, come conferma anche la stima annuale del World Economic Forum. La capacità di pensiero critico è salita al secondo posto, dietro solo la capacità di risolvere i problemi. La creatività ha guadagnato sette posizioni, arrivando alla terza. Aspetti come Intelligenza emotiva e Flessibilità cognitiva sono entrate tra le prime dieci. Una situazione impensabile fino a pochi anni fa.

Come si traduce nella pratica di uno stampatore?

Spesso oggi si compre in base alla fiducia e la fiducia è conseguenza dell’empatia. Acquistano importanza professioni nuove, come il community manager nel mio caso. Diventa importante connettere le persone, per sviluppare intelligenza emotiva e, serve condividere esperienza. Per esempio, come dimostrato da Area Idea di Lucera, basta un visore per apprezzare meglio il rendering di una decorazione di interni e, posso garantire, non è un’operazione difficile. Al contrario, diventa molto coinvolgente. È importante fare delle scelte, prendere delle decisioni.

Da quale partiamo?

Dal pensare se si vuole essere generalisti e pensare di riuscire a rivolgersi a tutti o se invece diventare verticali, cercare di mostrarsi specialisti. Possiamo decidere di ambire al ruolo di amichevole personalizzatore di quartiere, affermarsi come chi risponde a tutte le esigenze di un bisogno specifico, oppure andare alla ricerca di una nicchia, sfruttare la mia vecchia formula old+old=new. Da una parte, servono competenze e strumenti utili a soddisfare qualsiasi richiesta, dall’altra bisogna riuscire a trasformare oggetti in veri e propri simboli del proprio brand.

Lei è da tempo sostenitore di questa seconda traccia, dove si può cercare le motivazioni per muoversi in questa direzione?

Bisogna passare dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa, ed è un fenomeno già avviato. Con le tecnologie di stampa attuali è facile decorare, realizzare prodotti unici o addirittura su misura. Ci sono tantissimi campi di applicazione e questa è una grande opportunità.

Anche in questo caso, abbiamo qualche esempio interessante?

Orthofan Pro, è un produttore di paradenti professionali per sport. Sfruttando le tecnologie di stampa digitali non ha fatto altro se non lanciare l’idea di personalizzarli, o produrli esattamente su specifiche del cliente. Oppure Decal Design.it, si è specializzata in adesivi per biciclette. Non sono gli unici, ma loro di dedicano grande attenzione e si concentrano soprattutto su quelli. Infine, un esempio molto importante sul tema della creatività. Lovalu Design, crea sfondi per le foto da pubblicare su Instagram. Può sembrare banale, ma dalla grande attenzione degli utenti dei social a cercare sfondi adatti, ha sviluppato un’idea di successo. Senza dimenticare le tantissime aziende pronte nel corso del 2020 a convertirsi alla produzione di bandiere e mascherine. Una dimostrazione importante di flessibilità.

A proposito di emergenza sanitaria, come giudica la risposta del nostro settore?

Come dimostra quest’ultimo esempio, sicuramente positiva. Bisogna anche sottolineare come in un certo senso la crisi abbia aiutato. Il settore è potuto restare sempre aperto e ci si è resi conto dell’importanza di elementi come le grafiche a terra, i pannelli informativi, i pannelli in plexiglas. Per molti, si è rivelata un’ottima opportunità di farsi conoscere. La stampa diventa sempre più importante in tanti settori.

Le nuove tecnologie spesso spaventano chi ha abitudini radicate da anni, quali stimoli possiamo proporre?

Ogni volta che una nuova tecnologia viene introdotta nella società, ci deve essere il contrappeso di una spinta umana che ristabilisce l’equilibrio, altrimenti viene respinta. Se riusciamo a completare questo passaggio, diventa tutto più facile. Parole chiave come creatività, empatia, etica o emozione devono combinarsi con la nostra offerta. Serve a conquistare la fiducia del cliente.

Come si immagina la figura del nuovo stampatore?

La riassumo nel termine giapponese Ikigai. È u misto di passione, vocazione, professione e missione, Nasce dalla combinazione di qualcosa che si ama, di cui il mercato ha bisogno, per la quale si ha talento e per cui naturalmente si può essere pagati.

Come ci si arriva?

Bisogna prima di tutto saper ascoltare, anche le critiche. Poi, saper raccontare, e conosco tantissime piccole aziende con molte cose da raccontare. Serve anche la formazione continua, senza mai stancarsi, e non aver paura di condividere. Se tutto ha una buona dose di genuinità, allora è facile favorire il miglioramento di un cliente. Il mio consiglio è di buttarsi. Solo provando si può capire se sia stata una buona scelta affidarsi a certe persone, se hanno il talento che cerchiamo. Sempre, cercando di divertirci e senza dimenticarci mai di ringraziare coloro con i quali ci relazioniamo. Così saremo dei veri Avengers.

Da Epson il nuovo videoproiettore per il digital signage

Epson annuncia il nuovo modello LightScene EV-110, realizzato per i rivenditori che desiderano migliorare l’esperienza di acquisto in store con la creazione di immagini esperienziali.

Questo videoproiettore laser da 2.200 lumen offre agli utenti ampie funzionalità di signage e messaggistica, oltre alla possibilità di creare immagini senza bordi, effetti di illuminazione filtrati, mappatura di oggetti 3D ed Edge Blending, rendendo le cornici, i telai e le grandi scatole nere degli schermi piatti un ricordo del passato.

I videoproiettori della gamma LightScene consentono agli operatori del settore hospitality di offrire ai clienti esperienze di intrattenimento più coinvolgenti utilizzando insegne creative senza bordi e immagini con testi e informazioni, ai musei e alle gallerie di proiettare arte digitale o contenuti artistici, di migliorare le mostre o creare ambienti esperienziali che sorprenderanno e delizieranno i visitatori.

Gianluca De Alberti, sales manager professional display di Epson Italia, afferma: “La gamma LightScene ha cambiato il modo in cui il mondo vede la proiezione, portando su larga scala negli ambienti retail/hospitality e nelle attrazioni turistiche di tutti i giorni le applicazioni esperienziali che un tempo erano visibili solo in spazi immersivi. I nostri clienti non vogliono essere vincolati dai limiti dei display a schermo piatto, ma chiedono prodotti come l’EV-110 per creare un’esperienza cliente innovativa, che promuova il coinvolgimento dei visitatori e del marchio. Offrendo contenuti creativi, senza bordi e basati su sensori, insieme a un prodotto che si integra nell’ambiente, è più facile realizzare immagini sorprendenti ed entusiasmanti per migliorare ulteriormente il modo in cui la clientela interagisce con marchi e prodotti”.

Fedrigoni presenta una nuova immagine globale e la divisione dei materiali autoadesivi

Oltre 4.000 dipendenti, 36 siti produttivi e distributivi, più di 32.000 prodotti, 15 marchi e due aree di business raccolti sotto un’unica nuova brand identity. Un passo importante per un Gruppo globale con un percorso di crescita ambizioso e un ruolo sempre più determinante nel mondo della carta e dei materiali premium autoadesivi.

Fedrigoni si rinnova e lancia una nuova immagine globale disegnata da Pentagram. Lo studio di grafica e design tra i più noti al mondo ha ideato e declinato la nuova identità in tutte le sue sfaccettature, razionalizzando i diversi marchi entrati nel Gruppo nel corso di successive acquisizioni e creando un nuovo nome e un’immagine omogenea per la divisione dei materiali autoadesivi, che da oggi passa da una pluralità di brand e società – Arconvert, Ritrama e IP Venus – a un solo brand di eccellenza, Fedrigoni Self-Adhesives, valorizzando l’appartenenza e la forte sinergia con il Gruppo.  Un traguardo importante nel piano di crescita di quest’area di business, oggi già leader globale nel segmento dei materiali autoadesivi premium rivolti a settori quali Food&Beverage, Wine&Spirits, Home-Beauty-Personal Care, Farmaceutico, Automotive, Advertising & Promotion, Luxury, Tessile, Trasporti e Logistica.

“Con questo progetto di rinnovamento del brand poniamo le fondamenta per costruire un grande gruppo globale, proseguendo nel percorso di crescita che ci ha permesso di mitigare l’impatto del Covid-19 sul mercato e di raggiungere tutti gli obiettivi definiti in termini di acquisizioni, potenziamento del management, innovazione, sviluppo di nuovi prodotti, razionalizzazione dei processi, accelerazione in ambito sostenibilità e ora anche di una nuova e distintiva immagine a livello mondiale – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Un processo in cui la creatività e il design ricoprono un ruolo di primo piano: Fedrigoni è da sempre al fianco di chi realizza idee innovative con la carta, e i materiali autoadesivi, permettendogli di trovare il supporto giusto per dare corpo alle proprie intuizioni, nel packaging di lusso come nelle etichette più raffinate, nell’arte come nell’editoria. ‘Elevating Creativity’ è la nostra missione: la scala, simbolo della città di Verona, è anche la nostra icona che rappresenta la volontà, attraverso i nostri prodotti, di supportare tutti i clienti a migliorare ed elevare i loro brand”.

Lo scudo, caratterizzato dal tradizionale motivo a scala e dalla data di fondazione dell’azienda, resta dunque un elemento fondamentale del brand Fedrigoni, scritto ancora in caratteri maiuscoli ma utilizzando, al posto del carattere francese Peignot, l’italianissimo Forma, ideato nel 1968 dal type designer Aldo Novarese e ora reinterpretato in chiave moderna e personalizzata.

“Il font Forma rappresenta perfettamente l’identità globale di Fedrigoni: forte, audace e sicura di sé, con un potente riferimento alle sue radici italiane. In più, è leggibile e funzionale”, spiega Harry Pearce, partner di Pentagram. Per questo si è deciso di adottare Forma in tutte le applicazioni dopo che già lo studio londinese Graphic Thought Facility (GTF) lo aveva scelto per la realizzazione di Paper Box, il campionario universale delle carte Fedrigoni presentato alcuni mesi fa. La versione minimale di Forma DJR, realizzata da David Jonathan Ross espressamente per Fedrigoni, viene utilizzata in due grammature, Text Regular e Text Bold.

Vince l’essenzialità. L’identità principale è monocromatica: bianco o nero, in base allo sfondo e all’utilizzo, cui si affianca una suite di grigi. Ciò che è Paper è caratterizzato dal nero, Self-Adhesives dal bianco, Corporate dal grigio. Sofisticata e moderna, questa scelta mette in risalto il mondo del colore in cui vive Fedrigoni e consente ai prodotti e ai marchi – omogenei nello stile grafico, ma denotati ciascuno da una tonalità unica, nel nome o nello sfondo – e alle immagini di rimanere al centro dell’attenzione. Quanto al wordmark Fedrigoni, è stato progettato per essere il più adattabile possibile alle sue molteplici applicazioni su prodotti, cataloghi, biglietti da visita, oggetti di merchandising, insegne su edifici, negozi o camion.

Packly lancia il programma Educational dedicato a studenti e insegnanti

L’iniziativa accompagna la nascita di Packly Learning, piattaforma dedicata alla formazione.
L’obiettivo dell’azienda è di condividere le conoscenze acquisite e parlare ai professionisti del futuro.

“Con Packly il vostro talento è pronto ad esplodere!”: con questo claim, Packly inaugura il programma Educational dedicato agli studenti, alle scuole e agli enti di formazione di ogni ordine e grado. Un programma che prevede condizioni agevolate per gli abbonamenti annuali ai servizi digitali per tutti i livelli disponibili (Business, Professional e Premium) oltre alla possibilità di partecipare agli eventi formativi promossi da Packly.
Il progetto Packly Educational nasce dall’incontro tra la naturale predisposizione al servizio e al supporto del team Packly con un’esigenza concreta del mondo formativo, che evidenzia la mancanza di software e attrezzature di ultima generazione per la realizzazione dei progetti di packaging. In un recente sondaggio condotto online, più del 65% degli intervistati ha dichiarato di ricorrere ad aziende esterne per la creazione di un tracciato fustella professionale e rendering 3D. I motivi sono spesso collegati, oltre alla mancanza di applicativi dedicati, anche alla limitata conoscenza degli aspetti tecnici del settore. Su questo Packly ha voluto investire risorse, partendo dalle scuole e dai “futuri professionisti” del packaging.
In questa articolata iniziativa, Packly ha coinvolto ENIPG, Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica, per portare all’interno degli istituti grafici la realtà del mondo cartotecnico. Lo farà con una serie di webinar dedicati ai processi di progettazione e produzione tenuti da professionisti di settore.