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Il paradiso perduto protagonista del Calendario Epson 2020

Eden in Urbe, Calendario 2020 firmato da Tancredi Mangano, è il nuovo omaggio di Epson alla fotografia italiana nell’anno del ventennale del progetto Calendario che dal 2001 racconta i grandi interpreti dell’immagine e la loro visione artistica attraverso le fotografie stampate con la tecnologia della società giapponese sino a creare un vero e proprio oggetto da collezione.

Il Calendario Epson 2020 è una narrazione della città per immagini secondo un inedito punto di vista: l’autore opera un completo ribaltamento della prospettiva che dà origine a una nuova rappresentazione della natura nel contesto urbano, sino a rendere invisibile la città stessa. La vegetazione rappresentata nella sua dimensione primigenia, quasi selvaggia, diventa la protagonista in un contesto urbano in cui gli edifici appaiono come intrusi. Gli alberi si prendono la scena e ritorna il colore con la delicatezza cromatica di una stampa giapponese o con la precisione minima di un intreccio lavorato a china; le costruzioni e i palazzi invece appaiono sullo sfondo, anonimi ed estranei, spesso solo intuibili.

«Il mio lavoro – spiega Tancredi – è nato osservando una realtà che di solito sfugge allo sguardo di chi vive in una città come Milano: l’idea era di rappresentare un luogo in cui la vegetazione è capace, nonostante gli innumerevoli ostacoli, di recuperare una dimensione quasi incontaminata. Dopo qualche giorno di lavoro ho cominciato a invertire la prospettiva in cui noi abitualmente ci muoviamo: ho iniziato a fotografare gli alberi facendo in modo che fossero gli edifici ad apparire come intrusi. E l’ho fatto in appena due mesi, a ribadire come oggi l’alternarsi delle stagioni sia frutto più dello sguardo e della memoria che di un reale avvicendarsi nel tempo».

Epson si è assunta il compito di tradurre su carta la visione artistica dell’autore: tutte le foto del calendario sono prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson e descrivono in maniera precisa i dettagli e le variazioni cromatiche degli scatti originali, grazie all’elevata tecnologia di stampa, oggi uno standard di qualità riconosciuto nel settore della fotografia internazionale. Il risultato è un Calendario da collezione a tiratura limitata: solo 800 copie numerate caratterizzate da immagini accurate e precise, stampate in originale e incollate a mano per ogni mese dell’anno.

Il progetto del Calendario Epson compie vent’anni. Nasce dall’idea di offrire un tributo alla grande fotografia italiana e, nello stresso tempo, dimostrare in modo tangibile e con esempi prestigiosi la qualità della stampa fotografica Epson. Negli anni ogni Calendario ha raccontato sì l’autore, ma anche una storia, un sentimento, un impegno concreto, una visione del mondo.

Massimo Pizzocri, amministrare delegato di Epson Italia, dice: «In questi vent’anni abbiamo sempre lavorato con fotografi di prestigio che ci hanno permesso non solo di dare concretezza alle loro immagini, ma anche di raccontare, in qualche modo, il mondo di Epson, laddove questo percorso è diventato comune. La visione di ognuno, sia essa artistica o di impegno concreto, magari per la salvaguardia del Pianeta, ha trovato nella nostra tecnologia lo strumento per dare vita a bellezza, precisione di racconto, potenza comunicativa delle loro immagini. E di tutto questo siamo felici e fieri».

Prima di Tancredi Mangano, gli altri grandi fotografi italiani che hanno reso il Calendario un vero capolavoro artistico sono stati: Giorgio Lotti, Franco Fontana, Mario De Biasi, Giovanni Gastel, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Gian Paolo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Massimo Vitali, Vittorio Storaro, Gabriele Basilico, Maurizio Galimberti, Stefano Unterthiner, Luca Campigotto, Renato Marcialis, Francesco Radino, Andrea Pistolesi, Cristina Omenetto e Fabiano Ventura.

Ricoh Italia premia la creatività degli studenti

Ricoh Italia vuole essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di studenti, stimolando la loro capacità di immaginare e di innovare, creando un ponte diretto tra il mondo della scuola e quello del lavoro. In quest’ottica Ricoh Italia – in collaborazione con NOA New Office Automation, azienda partner specializzata nella vendita di soluzioni Office e per il settore Commercial e Industrial Printing – ha organizzato un concorso grafico che ha coinvolto due classi dell’istituto Salesiano S. Ambrogio Opera Don Bosco di Milano, le terze CFP e ITT. Il progetto “Opticalendar” ha previsto la creazione grafica di un calendario a schede utilizzando il concept delle grafiche minimal e delle geometrie contrastanti. Agli studenti è stato chiesto di prevedere sovrapposizioni di bianco su nero e intagli, lavorando sugli effetti resi possibili da molte carte gestite da Ricoh Pro C7200X.  Per supportarli nell’ideazione del progetto, sono state organizzate alcune lezioni tecniche durante le quali Alessandro Mambretti, sales specialist di Ricoh Italia, ha raccontato le tecnologie di stampa digitali e le loro potenzialità. “I ragazzi – commenta Alessandro Mambretti – diventano promotori di un utilizzo nuovo delle tecnologie digitali che valorizzi la loro capacità creativa. Per gli operatori del settore di oggi e di domani, è importante riuscire ad offrire ai propri interlocutori applicazioni e servizi innovativi. Fin dal percorso scolastico, Ricoh aiuta i ragazzi a sperimentare le tecnologie più recenti per proiettarsi verso nuovi orizzonti comunicativi”.   La giuria tecnica e i docenti hanno premiato un calendario per ciascun corso di studi. Gaia Pedretti e Chiara Tabacco hanno vinto per la qualità dell’esecuzione tecnica, per la capacità progettuale e per la creatività coerente al tema proposto.   

Guandong, performance garantite anche ad alta velocità

La qualità dei prodotti Guandong incontra l’adrenalina del rally su pista. Il 2 novembre scorso lo “Specialista delle Specialità” ha sfidato la velocità sul circuito di Franciacorta con il team GMA Motorsport a bordo dell’eccezionale Ford Fiesta WRC Plus, unico esemplare presente in Italia. Alla guida la coppia composta dal pilota Fabrizio Fontana e dal navigatore Simona Savastano, che corrono insieme da oltre 15 anni. Un connubio vincente, quasi quanto quello composto da Guandong e BluSign, uno dei più dinamici distributori delle soluzioni a marchio Guandong sul territorio nazionale, di cui la Savastano è area manager. Grazie a lei e all’amicizia che da oltre vent’anni la lega all’amministratore delegato di Guandong Daniele Faoro, è stato possibile testare in condizioni estreme due prodotti di punta come il tessuto adesivo Tap della gamma Mr Magnus e la pellicola green friendly 100% poliestere Dotty Pet, entrambi messi alla prova contro un mix di alta velocità, freddo e pioggia.  «Investiamo costantemente nella ricerca e nello sviluppo di materiali con prestazioni esclusive e garantite – racconta Faoro, che ha assistito personalmente alla gara – L’obiettivo di questo eccezionale test era dimostrare concretamente la superiorità dei nostri supporti, confermandone le performance in qualsiasi situazione».

Dotty PET, in particolare, è stata applicata sulla livrea della vettura direttamente dai piloti qualche istante prima della partenza. Un’operazione semplicissima grazie all’adesivo a punti che evita la formazione di antiestetiche bolle e alla rigidità del poliestere che lo rende estremamente facile da maneggiare, anche ai non addetti ai lavori. L’elevata densità di punti (624.000 al mq) e la colla a solvente di ultima generazione ne garantiscono la removibilità pulita entro 6 mesi. Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, la pellicola ha resistito per l’intera gara e, una volta rimossa, non ha lasciato residui di colla sulle grafiche sottostanti.

Prova superata anche per TAP, che è stato invece applicato sulle tute indossate da pilota e navigatore. Realizzato in poliestere con colla removibile, questo particolare tessuto adesivo messo a punto da Guandong si presta a molteplici utilizzi: dalla decorazione di pareti alle pettorine, dai gadget ai mobili. Sollecitato da pioggia, basse temperature in esterno, alte temperature nell’abitacolo e movimenti dei piloti durante tutta la durata del rally, TAP è rimasto perfettamente ancorato alle tute e, una volta terminata la gara, è stato rimosso senza residui.

Performance che sono andate ben oltre le aspettative, come racconta Simona Savastano: «Come distributore, apprezzo quotidianamente la validità dei supporti Guandong, ulteriormente incrementata da plus come la vicinanza al cliente finale e l’attenzione al green. Ma devo dire che la collaborazione per questo rally ci ha permesso di ottenere risultati davvero strepitosi che siamo pronti a ripetere il 16-17 novembre quando scenderemo ancora una volta in pista con Guandong per il rally di Monza».

«Questo test conferma ancora una volta gli elevati standard qualitativi raggiunti da Guandong, attestati anche dalla percentuale di prodotti reclamati che nel 2019 è scesa addirittura sotto lo 0,2%” – commenta Faoro. – Proprio la nostra costante attenzione alla qualità, la spinta verso l’innovazione e la solidità della reputazione acquisita in tutta Europa, ci permettono di lavorare a sempre più stretto contatto con end user, designer, architetti e allestitori per lo sviluppo di soluzioni in grado di ampliare i confini del digital printing. Per i prossimi mesi abbiamo già in cantiere prestigiose collaborazioni con brand di livello mondiale nel campo dell’automotive, della gioielleria e degli energy drink».

Panel Osi: segnali positivi, ma ancora troppe incertezze

I risultati dell’indagine congiunturale Osi sul primo semestre 2019 mostrano un’industria grafica non priva di risorse, ma sempre gravata dalla stagnazione dei consumi, della pubblicità e dal declino della domanda estera. Il settore cartotecnico trasformatore, ancora una volta, si difende bene e chiude un semestre di segno positivo anche grazie al commercio transnazionale.

Margherita Baroni

Nel secondo trimestre dell’anno in corso sembra migliorare l’andamento del settore grafico e del settore cartotecnico in Italia. A dircelo è la consueta Indagine Osi (Osservatorio Stampa ed Imballaggio), rilasciata dal Centro Studi Assografici e riferita al primo semestre del 2019 e alle previsioni sul trimestre successivo. In effetti, a leggere i risultati in dettaglio, emerge che dopo un inizio decisamente negativo, il settore grafico ha chiuso il secondo trimestre 2019 con dati in miglioramento: un calo tendenziale moderato della produzione e una discreta ripresa del fatturato. Bisogna dire però che nei primi sei mesi del 2019, sui primi sei mesi 2018, la produzione resta in calo del 5,2%, mentre il fatturato diminuisce del 3,2%. A livello produttivo, nei primi sei mesi 2019, soffrono soprattutto gli stampati pubblicitari e commerciali e la modulistica; meno peggio l’area grafico-editoriale. Il quadro negativo del primo semestre 2019 è connesso anche alla flessione della domanda estera: l’export in valore del settore grafico cala del 12,2% nel secondo trimestre 2019, che porta a -16,4% il primo semestre 2019.

Se il settore grafico migliora, ma soffre comunque di mali ormai cronici, il settore cartotecnico trasformatore dimostra una ripresa più netta e sicura. Dopo un primo trimestre 2019 iniziato in negativo, a causa del rallentamento macroeconomico nazionale ed europeo, la produzione del settore cartotecnico trasformatore nel secondo trimestre 2019 migliora il trend e il fatturato accentua la dinamica positiva (+3,4% sul secondo trimestre 2018). Considerando il primo semestre 2019 sul primo semestre 2018, la produzione del comparto resta in lieve calo dello 0,7%, mentre il volume d’affari cresce del 2,8%. Anche le esportazioni in valore del settore nel secondo trimestre 2019 accelerano (+3,7%), per cui l’incremento complessivo del primo semestre 2019 è del 3,5%.

Sul fronte delle previsioni le imprese grafiche del Panel Osi stimano per il terzo trimestre 2019 un miglioramento rispetto alla precedente indagine e sono ottimiste su produzione, fatturato e ordini esteri. Sono negativi invece i giudizi sul fronte degli ordini interni. Di contro le imprese cartotecniche trasformatrici valutano il terzo trimestre 2019 in leggero peggioramento: sono infatti moderatamente negative le previsioni su produzione, fatturato e ordini interni, mentre gli ordini esteri sono valutati stabili.

Più aziende grafiche aumentano il fatturato…

Dopo l’intensa flessione tendenziale del primo trimestre 2019, nel secondo trimestre 2019 il fatturato delle aziende grafiche del Panel Osi presenta una discreta crescita (+1,5%) rispetto al secondo trimestre 2018. Nel complesso il giro d’affari nel primo semestre 2019 resta però in calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo 2018. A livello di singola impresa nel secondo trimestre 2019 prevalgono i risultati positivi: il 71% delle aziende del Panel Osi aumenta infatti il fatturato, in media del 5,8%, a fronte di un 29% di imprese che lo riduce, mediamente del 7,8%.

… ma la produzione rimane bassa

Nel secondo trimestre 2019 la produzione del settore grafico, dopo la forte diminuzione del primo trimestre 2019, ha un calo più moderato del 2,2% rispetto al secondo trimestre 2018, per la riduzione della grafica editoriale (-4%), a fronte di un calo più lieve della grafica pubblicitaria e commerciale (-0,8%). Confrontando i primi 6 mesi 2019 con lo stesso periodo 2018, si nota che la produzione del settore grafico continua comunque a registrare, secondo l’Istat, una diminuzione del 5,2%, determinata dalla flessione della grafica pubblicitaria e commerciale (-9,6%), a fronte di una modesta diminuzione della grafica editoriale (-2,8%). Nell’area grafica editoriale, nel primo semestre 2019, il calo produttivo tendenziale è più intenso per le riviste (-3,9%) e più moderato per i libri (-2,3%). Nell’area grafica pubblicitaria e commerciale, nello stesso periodo, la flessione tendenziale della produzione di stampati pubblicitari e commerciali resta significativa (-9,4), così come quella della modulistica (-15,6%).

L’adv impantanata nella stagnazione dell’economia nazionale

Per quanto riguarda la pubblicità i dati di Nielsen sul primo semestre 2019 risentono della stagnazione dell’economia italiana che si inserisce in un contesto di crescita rallentata anche dell’Eurozona. L’andamento particolarmente negativo di giugno 2019 porta quindi gli investimenti pubblicitari nazionali in diminuzione dell’1,3%, rispetto al primo semestre 2018; ma la flessione risulterebbe decisamente più intensa (-5,7%) se si escludesse il “Web and social” advertising. A livello di singolo mezzo, vanno peggio proprio i media che hanno un’influenza diretta sulla produzione grafica: in particolare la pubblicità sulla stampa resta in flessione tendenziale dell’11,9% (per il -10,1% sui quotidiani ed il -14,7% sui periodici), così come diminuisce quella sulle affissioni (-6,2%) e in direct mail (-2,6%).

Il commercio estero sempre in forte crisi

Un elemento negativo per il settore grafico nella prima parte del 2019 resta la domanda estera: dopo un primo trimestre 2019 in forte flessione, l’export in valore del comparto, sulla base dei dati Istat, cala infatti del 12,2%, nel secondo trimestre 2019 rispetto al secondo trimestre 2018, interessando i principali prodotti stampati. Osservando i primi sei mesi 2019, le esportazioni in valore del settore grafico hanno una diminuzione complessiva del 16,4%, rispetto ai primi 6 mesi 2018. Le esportazioni dei principali prodotti sono tutti in calo: mentre nel caso dei libri è limitato (-1,4%), è decisamente più intenso nel caso degli gli stampati pubblicitari e commerciali (-20,3%) e delle riviste (-38,3%). Dopo la crescita tendenziale del primo

trimestre 2019, nel secondo trimestre 2019 l’import in valore del settore grafico ha una diminuzione dell’8,4% rispetto al corrispondente periodo 2018; considerando i primi 6 mesi 2019 le importazioni di

stampati diminuiscono del 3,1% sull’analogo periodo 2018, per la flessione dell’import degli stampati pubblicitari e commerciali (-26,6%), a fronte dell’incremento del valore dell’import delle riviste (+1,7%) e soprattutto dei libri (+19,8%).

Le aziende cartotecniche trasformatrici rinvigoriscono il giro d’affari

Nel secondo trimestre 2019 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici del Panel Osi, dopo la discreta crescita del primo trimestre 2019, accelera la dinamica positiva con un +3,4% rispetto al secondo trimestre 2018. Il primo semestre 2019 si chiude quindi in positivo, con un aumento del giro d’affari del 2,8% sul primo semestre 2018. Analizzando il comportamento delle singole imprese, nel secondo trimestre 2019 prevalgono i casi (54%) in cui vi è una crescita del giro d’affari, in media del 7,7%, a fronte di un simile 46% di imprese che subisce una diminuzione del fatturato, mediamente del 7,7%.

Ripresa moderata della produzione

La produzione del settore cartotecnico trasformatore accelera moderatamente il ritmo di crescita nel secondo trimestre 2019 rispetto all’inizio dell’anno, per cui, nei primi sei mesi 2019 sullo stesso periodo 2018, si attenua la diminuzione produttiva complessiva al -0,7%. Nello specifico la produzione di imballaggio in carta, cartone e flessibile diminuisce dello 0,6%, a fronte di un calo produttivo più intenso della cartotecnica (-2%). Con riferimento ai segmenti di attività, il Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) comunica per i primi sei mesi 2019 una diminuzione tendenziale dell’1,5% della produzione in tonnellate di cartone ondulato, un dato meno negativo rispetto a quello dei primi tre mesi dell’anno.

Il Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), sulla base dei dati Istat, dopo la lieve crescita nel primo trimestre 2019, segnala nel secondo trimestre 2019 un incremento produttivo più intenso del 3%, per cui il primo semestre 2019 si chiude con un +1,7% sul primo semestre 2018.

Favorevole anche il trend per il Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta) che vede un secondo trimestre 2019 su livelli leggermente più favorevoli del primo trimestre; nel primo semestre 2019, si osserva quindi un incremento del 3% del numero di sacchi venduti, sullo stesso periodo 2018; la tendenza è positiva in quasi tutti i principali segmenti della domanda (costruzioni, mangimi, chimici e fertilizzanti), con l’eccezione negativa degli alimentari. Resta in sviluppo, fra i segmenti dell’imballaggio, il Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile) che stima nel primo semestre 2019 un aumento tendenziale della produzione intorno al 3%, per il trend di migliore crescita del secondo trimestre 2019 rispetto a quello del primo trimestre, comunque già positivo. Venendo al comparto della cartotecnica, rallenta e arretra nel secondo trimestre 2019 (-4%) la produzione delle carte trattate per uso industriale, portando leggermente in negativo il risultato tendenziale dei primi sei mesi 2019 al -0,2%; ancora in calo invece la produzione di buste da lettera (-2,9% nel secondo trimestre 2019, -9,5% nel primo semestre 2019), in sintonia con l’arretramento del direct mail.

Domanda estera sostenuta

A livello macro, in termini di produzione industriale, nei primi sei mesi 2019 resta debole il trend dell’industria manifatturiera italiana. Osservando i comparti trainanti per il settore cartotecnico trasformatore, quello food&beverage mostra una favorevole crescita della produzione (+2,2%) mentre la farmaceutica resta leggermente indietro (-0,3%) rispetto a livelli 2018 che però erano stati elevati. Sulla base delle indicazioni di Cosmetica Italia, anche la cosmetica-profumeria ha una buona crescita nel periodo considerato (stimabile intorno al 3%), per il trend dell’export che resta decisamente favorevole.

La crescita del giro d’affari del settore cartotecnico trasformatore nella prima parte del 2019 si conferma in sintonia con quella della domanda estera, ovvero su ritmi sostenuti. L’export in valore del comparto, dopo l’incremento tendenziale del primo trimestre 2019, accelera del +3,7% nel secondo trimestre per cui, osservando i primi sei mesi 2019, la crescita risulta del 3,5% sui primi sei mesi 2018. Considerando i principali prodotti, nel primo semestre 2019 si rileva il buon incremento tendenziale dell’export in valore di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone (+3,8%), simile a quello degli articoli igienici e sanitari (+3,6%); in crescita anche le esportazioni di etichette (+2,9%) e articoli per scuola, ufficio e cartoleria (+15,2%). Cala invece l’export in valore di tubi di cartone (-3,2%) e carte da parati (-7,7%) e c’è una flessione per le esportazioni di prodotti cartotecnici per corrispondenza (-22,7%).

Passando all’import in valore dei prodotti della cartotecnica trasformazione, nel secondo trimestre 2019 si osserva un’accelerazione tendenziale (+6,6%), per cui complessivamente il risultato dei primi sei mesi dell’anno in corso, rispetto ai primi sei mesi 2018, si colloca al +3,6%. In particolare, le importazioni in valore di scatole, sacchi ed imballaggi vari in carta e cartone calano dell’1,5%, mentre è a due cifre l’incremento dell’import di articoli igienici e sanitari (+16,7%).

La crescita professionale si fonda sulla cultura: le attività e i progetti di Enipg

Corsi di alta formazione, viaggi all’estero, iniziative per le scuole, collaborazioni con istituzioni e fondazioni. Prosegue l’opera infaticabile di Enipg per allineare le competenze del mondo grafico alle incalzanti sfide di oggi.

Cambiano le dinamiche formative, i mercati, le logiche produttive e, di conseguenza, la richiesta di nuove skill e figure professionali. Lo sa bene Enipg, Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale, come dimostrano le sue innumerevoli attività in corso, che lo rendono un punto di riferimento aggiornato e operativo per le scuole e le aziende di settore. Un occhio è sempre attento alle opportunità che si muovono a livello nazionale, l’altro è vigile sullo scenario internazionale.

Un esempio di apertura che travalica le Alpi è proprio recente. Possiamo segnalare, infatti, il viaggio-studio in Scandinavia, che ha consentito a una delegazione di Enipg di visitare, a metà ottobre, la fiera Sign, Print & Pack, tenutasi a Odense, in Danimarca. La fiera è diventata un importante appuntamento per chiunque lavori nel settore del sign, del print e del packaging e per tutti gli utenti finali di marketing e design. In fiera erano presenti espositori provenienti da tutte le parti del mondo, case costruttrici importanti di sistemi di stampa ed aziende del settore.

Tre aziende modello

La delegazione ha altresì visitato tre aziende danesi: la prima, KLS PurePrint, è un esempio di stampatore 100% green con attività di stampa utilizzando il principio dell’economia circolare; Universal Robot, a sua volta, è un’azienda di riferimento a livello mondiale nell’ambito della robotica, con applicazioni anche nel settore della stampa; infine, MPI-AS Denmark, realtà che vanta un grande stabilimento e che rappresenta un concreto esempio di trasformazione di azienda da paper company a società di comunicazione e in-store products.

«È stata un’esperienza molto interessante e proficua, in linea con la mission dell’Enipg, che da sempre riserva grande attenzione anche agli scenari internazionali e ai cambiamenti tecnologici, che caratterizzano il mondo industriale fuori i confini nazionali. Il tutto in un’ottica di studio ed aggiornamento continui», commentano il presidente di Enipg, Marco Spada, e il segretario generale di Enipg, Tommaso Savio Martinico.

Certificarsi per re-integrarsi

Passando alle novità sul fronte nazionale, Enipg, Fondazione Istituto Rizzoli e le sigle sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM stanno lavorando per promuovere la realizzazione di corsi di formazione per aggiornare le competenze e le conoscenze professionali delle maestranze di età compresa tra i 40 e i 60 anni.

Il progetto mira a consegnare a tutti costoro certificazioni rilasciate dall’Enipg a dimostrazione del conseguimento delle relative competenze professionali acquisite per rimettersi in gioco lavorativamente. Inoltre, darà la possibilità, a chi è già occupato, di riqualificarsi frequentando dei corsi mirati.

A tal proposito, l’Enipg ha avviato una collaborazione con Banca Sella, sottoscrivendo un accordo quadro per offrire a chi interessato (scuole, associazioni e aziende di settore) condizioni di pagamento di particolare favore, in forma dilazionata e non onerosa, sui micro crediti per acquisti di beni e servizi.

La riforma degli Istituti Professionali

Per quanto riguarda il rapporto con le Istituzioni, lavorando in sinergia col Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), l’Enipg ha recentemente raggiunto un traguardo molto importante per il mondo della formazione professionale: in seno alla nuova riforma degli Istituti Professionali da settembre è stato inserito, per la prima volta, accanto alla Grafica anche l’indirizzo della Cartotecnica. Si tratta di un grande risultato, legato anche al progetto YouPack, nato qualche anno fa proprio per avvicinare il mondo del packaging alle scuole grafiche. Il progetto YouPack, ricordiamo, è giunto alla 5° edizione: attraverso un percorso creativo e di comunicazione, che consiste nell’ideare un manifesto inedito, i giovani acquisiscono nuove competenze per valorizzare la funzione dell’imballaggio flessibile, contribuendo a una più consapevole sostenibilità ambientale. Anche quest’anno la premiazione si è tenuta in occasione del Congresso d’Autunno Giflex. Enipg, Giflex e MIUR sono già al lavoro per realizzare la 6° edizione.

Formare i professionisti di domani

Non è tutto: Enipg ha in corso ulteriori collaborazioni, destinate a migliorare il know-how degli operatori di domani del settore degli imballaggi. Infatti, insieme ad Assografici, Fondazione Democenter e Università di Bologna, Enipg sta lavorando per lanciare, dal prossimo anno, un Corso di Alta Formazione per dipendenti di aziende manifatturiere del settore packaging e cartotecnico, diplomati e laureati che vogliono inserirsi nel settore delle macchine automatiche per il packaging e nel settore cartotecnico.

Il mondo dell’imballaggio, infatti, è oggi attraversato da profondi cambiamenti e spinte innovative, mosso da driver importanti come nuove normative e materiali, tecnologie abilitanti, un sistema di distribuzione completamente nuovo, una diffusa coscienza ecologica. In questo quadro, sempre più complesso e ricco di operatori e strumenti, sono richieste figure professionali specializzate con conoscenze di base su materiali e tecnologie e, allo stesso tempo, con capacità.

Il corso si propone di formare una figura professionale specializzata in industrie grafiche e imballaggi (cartacei e polimerici), consapevole della gestione del processo produttivo e del controllo delle funzionalità di tale processo, dalla fase di progettazione alla gestione dei macchinari ed impianti grafici, abile a coordinare il flusso produttivo e collaborare all’individuazione dei cicli di lavorazione sotto il profilo economico-qualitativo, sia a livello artigianale sia all’interno dei processi industriali di produzione grafica e imballaggi. Acquisirà nozioni per la progettazione di imballaggi innovativi, con un focus sulla sostenibilità degli imballaggi e sulle nuove tecnologie. Verranno alternate lezioni frontali, workshop, visite aziendali e lezioni pratiche con software informatici e possibilità di realizzare prototipi di studio. «Si tratta di un’opportunità formativa molto importante», sottolineano all’unisono Marco Spada e Tommaso Savio Martinico, presidente e segretario generale Enipg.

COSA CAMBIA CON L’INDUSTRIA 4.0

La quarta rivoluzione industriale ha guadagnato grande spazio nel dibattito pubblico, grazie agli incentivi e alle agevolazioni introdotte dal legislatore. Si tratta, perciò, di un paradigma necessariamente meritevole di un approfondimento anche per ENIPG. Infatti, a novembre, si è svolto un appuntamento di formazione a distanza, durante il quale si è parlato di risorse umane 4.0 e di competenze emotive per l’aumento della produttività. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’EPIPGR, l’Ente Provinciale per l’Istruzione Professionale Grafica di Roma.

Packaging no food: ogni prodotto ha il suo imballaggio

Sostenibilità, sperimentazioni da nuove materie prime naturali e forti alleanze tra multinazionali e operatori logistici.

In un contesto di economia circolare, ogni prodotto avrà un imballaggio progettato con la consapevolezza che il riciclo non è più sufficiente. Il focus si sposterà sul riutilizzo. Gli imballaggi a rendere, mai abbandonati del tutto dal comparto business to business, torneranno anche nel settore business to consumer.

Le tradizionali funzionalità dell’imballaggio sono note: proteggere e trasportare un prodotto, adattarsi al canale di distribuzione, rafforzare l’esperienza di consumo.

La nuova sfida riguarda l’impatto ambientale del settore. Il Pacchetto Economia Circolare UE fissa al 65% la quota di packaging riciclato al 2025, e al 70% entro il 2030 (solo il 55% per la plastica).

L’ecodesign di prodotti e imballaggi diventa elemento fondamentale nell’applicazione di modelli di business e di produzione basati sull’economia circolare, definendo in partenza il ciclo di vita dell’imballaggio o del prodotto è possibile progettare la soluzione più sostenibile con minore impatto ambientale.

Sostenibilità, sperimentazioni da nuove materie prime naturali (paglia pressata, alghe, miceli di funghi, gusci di uova, midollo di piante a rapida crescita come il soft rush o la posidonia marina), forti alleanze tra multinazionali e operatori logistici per lo sviluppo e l’affermazione di progetti tesi a modificare i comportamenti dei consumatori sono fattori portatori di reale innovazione in ogni parte del mondo.

Le quattro linee di intervento sono quattro: la prevenzione alla fonte, riciclo, riutilizzo, innovazione.

La prevenzione alla fonte riduzione e riciclo

La riduzione della quantità di imballaggi non food immessi in commercio ha un evidente impatto sul risparmio di risorse primarie. In linea teorica vale l’assioma: meno imballaggi, meno rifiuti da imballaggio.

La riduzione può essere declinata in termini di riduzione del numero di pezzi immessi in commercio o di riduzione di peso delle confezioni. Per esempio, nel settore personal care il passaggio dai flaconi di vetro ai flaconi di plastica ha notevolmente ridotto il peso degli imballaggi immessi in commercio. È risaputo che gli imballaggi di plastica pur costituendo solo il 10% in peso del packaging complessivamente prodotto, sono impiegati per confezionare il 50% delle merci di fabbricate in Europa.

Secondo i dati presentati nel convegno Advanced Polymers via Macromolecular Engineering 2017, se non venisse impiegata la plastica il peso complessivo del packaging aumenterebbe del 391%, i consumi energetici per produrre imballaggi crescerebbero del 208% e la quantità di rifiuti di imballaggio crescerebbe del 258%. Il maggior peso si tradurrebbe in un aggravio dell’impatto ambientale legato al trasporto, in termini di consumo di carburante e di emissioni, nonché, in un aumento in peso della quantità di rifiuti da imballaggio, soprattutto nei Paesi nei quali non sono attivi sistemi di raccolta e riciclo.

Nella gestione di questi progetti è importantissimo tenere presente non solo la riduzione del materiale alla fonte, ma anche il grado di riciclabilità del nuovo materiale e il tasso di riciclo in essere nel Paese di destinazione del prodotto.

In altri termini, sebbene l’alleggerimento contribuisca all’efficienza complessiva delle risorse nella catena del valore dell’imballaggio, non è la soluzione al problema dell’efficienza complessiva delle risorse nella catena del valore dell’imballaggio. Gli imballaggi alleggeriti devono essere ottimizzati anche in termini di riciclabilità, in caso contrario la raccolta differenziata perde di efficacia.

La scelta di materiali, colori, formati e altri importanti parametri di progettazione influenzano la facilità e i costi di riciclo. Cambiamenti di struttura e di composizione del materiale apparentemente insignificanti possono fare una notevole differenza in sede di riciclo: per esempio le bottiglie in PET trasparente, sono più facili da riciclare rispetto alle bottiglie in PET opaco.

Il tenere conto di quanto accade dopo l’utilizzo della confezione considerando la compatibilità dell’imballaggio con il sistema locale di raccolta e selezione rifiuti e con la possibilità di recuperare e rilavorare le materie prime di cui sono composti migliora l’economia del riciclo degli imballaggi.

La riscoperta del riuso

Il riutilizzo ha un ruolo importante nella futura politica comunitaria di gestione dei rifiuti di imballaggio.

Il legislatore europeo ha stabilito un ordine di priorità e tra le diverse soluzioni adottabili per il trattamento dei rifiuti l’applicare metodi che riducono i rifiuti alla fonte o l’individuare una serie di siti dove creare delle discariche non hanno lo stesso valore. Secondo questa logica, la prima e più importante azione per affrontare la questione dei rifiuti da imballaggio è non produrli, il secondo obiettivo sia pur residuale rispetto alla opzione precedente, la progettazione deve favorire il riutilizzo per lo stesso scopo o introducendo iniziative di adattamento a nuovi impieghi.

Finora il consumatore, soprattutto italiano non ha abbracciato iniziative di riduzione del packaging come quelle proposte per esempio da alcune aziende attive nel settore detergenza o personal care che hanno immesso in commercio ridottissime bustine solubili in acqua contenenti detergenti prodotti concentrati da inserire nella confezione originale e diluire con acqua. Anche le rivendite e le postazioni di prodotti sfusi non hanno avuto il favore dei potenziali clienti. Sono restati un comparto di nicchia a beneficio della convinta minoranza disposta a cambiare abitudini in nome della tutela dell’ambiente. Il consumatore medio ha finora scelto la via più comoda.

Nei prossimi mesi molto potrebbe cambiare se il progetto Loop, voluto da TerraCycle cui hanno collaborato diverse multinazionali del settore largo consumo, sarà compreso e apprezzato dal target cui si rivolge.

TerraCycle, leader nel settore sostenibilità e riciclo, ha ideato un nuovo interessante schema di riutilizzo degli imballaggi primari; il sistema garantisce sostenibilità senza chiedere al consumatore di modificare le proprie abitudini.

Alla prima fase del progetto hanno aderito Procter & Gamble – azionista di minoranza di Loop – con alcuni dei suoi marchi più iconici (Ariel, Cascade, Crest, Febreze, Gillette, Pantene, Pampers, Marea), Unilever con i marchi Rexona, Dove, Axe, Signal, Hellmann; Nestle, PepsiCo, Mondelez International, UPS.

Queste famose aziende, convinte della validità della iniziativa, hanno riprogettato gli imballaggi per irrobustirli, renderli sanificabili e riutilizzabili. Le aree test in corso, per le sole vendite online, sono due rispettivamente nella regione dell’Ile-de-France (area della Francia centro-settentrionale che circonda Parigi) e negli Stati Uniti, precisamente nella zona di New York, parte della Pennsylvania e del New Jersey.

I consumatori acquistano i prodotti sul sito Loop Store, pagano il prodotto e versano una piccola cauzione per gli imballaggi riutilizzabili e per le borse dove riporli e restituirli dopo l’uso. In occasione di ogni nuova consegna il corriere ritira la borsa con i vuoti che l’azienda sanificherà e riempirà di nuovo.

Sarà quindi ridotta al minimo l’ormai temutissima plastica monouso e sarà ridotto il numero dei contenitori immessi in commercio indipendentemente dal materiale che li compone. Il consumatore acquisterà solo il contenuto della confezione, mentre l’utilizzo di questa ultima è garantito dalla cauzione deposito gli verrà restituito se decidesse di non acquistare più il prodotto.

Il consumatore non dovrà cambiare abitudini, anzi sarà sollevato dall’onere della raccolta differenziata, dovrà solo inserire i vuoti nella borsa Loop e restituirli senza più preoccuparsi del fatto che la confezione sia o meno riciclabile.

L’idea è di fatto un ritorno alla tradizione del milkman che consegnava ogni giorno il latte a domicilio e ritirava i vuoti. Una consuetudine che viene modernizzata ed estesa a migliaia di altri prodotti.

I nuovi imballaggi per Loop

Le aziende che aderiscono al circuito Loop sono responsabili della progettazione del proprio packaging. TerraCycle dà suggerimenti, se richiesto e testa i prototipi valutandone sanificabilità e resistenza in funzione dei previsti cicli di riutilizzo.

Sono ammessi nella piattaforma solo i prodotti confezionati in imballaggi che hanno superato i test.

Tra questi ci sono già il nuovo flacone per shampoo e balsamo Pantene realizzato in alluminio leggero e resistente; la nuova bottiglia di vetro per il collutorio Crest; il vasetto di vetro delle Tooth Tabs di Signal innovazione che pensa all’ambiente anche i termini di prodotto (per favorire il risparmio di acqua durante il lavaggio dei denti il dentifricio è proposto in compresse che con la masticazione si trasformano in pasta dentifricia), i nuovi contenitori per il gelato Haagen-Dazs che terranno il gelato alla temperatura ottimale per periodi sufficientemente lunghi da consentire la consegna a domicilio, aiutati in questo anche dalle caratteristiche della borsa termica Loop.

L’area test permetterà alle aziende di imparare molto ed eventualmente migliorare il sistema, dimostrerà la sua affidabilità ai consumatori e alle nuove aziende interessate ad aderirvi.

Terminato il periodo di prova, le vendite saranno dapprima solo online sul sito web di Loop, in una seconda fase saranno estese ad altre piattaforme online che avranno stipulato contratti con Loop e infine ai punti vendita, prevalentemente supermercati, centri che vendono prodotti e servizi dedicati a bricolage, fai da te, manutenzione e miglioramento di casa e giardino, elettronica e altri ancora.

Il consumatore farà la spesa e potrà scegliere se chiedere il ritiro a domicilio dei vuoti o riportarli al negozio depositando la propria borsa Loop in un’area dedicata.  La restituzione sarà gestita tramite un codice QR. Alcune catene della grande distribuzione europea hanno già resa pubblica la propria manifestazione di interesse.

Il problema dell’impatto ambientale delle consegne a domicilio è stato risolto affidandosi a normali corrieri, primo fra tutti UPS, che inseriranno le consegne Loop nelle loro attività abituali. Dividendo le emissioni derivanti dai trasporti per il numero di colli consegnati e ritirati il valore per ogni consegna diventa irrisorio.

In fase di produzione un imballaggio durevole, riutilizzabile prevede l’impiego di maggiori materie prime ed energia rispetto a un imballaggio monouso, ma il suo impatto ambientale diminuisce ciclo dopo ciclo. Se nel caso di due soli cicli di rientro un flacone progettato secondo i criteri di TerraCycle ha un impatto ambientale superiore a quello di corrispondente flacone usa e getta più leggero, quando i cicli diventano cinque l’impatto ambientale è pressoché dimezzato.

Imballaggi da prodotti naturali

Di grande interesse sono i risultati della ricerca nel settore dei materiali di confezionamento di origine naturale, meglio se compostabili anche negli impianti domestici.

Tra i più quotati ci sono i materiali a base di miceli fungini, coltivati su sottoprodotti agricoli di scarso valore economico, ripuliti ed inoculati con un tessuto contenente le spore e i miceli fungini. Il micelio cresce in 5-7 giorni senza bisogno di luce o acqua, nutrendosi delle sostanze organiche presenti nel sottoprodotto agricolo e legandosi alla forma dell’inoculo.

Trascorso il suddetto periodo il materiale è disidratato, trattato termicamente per arrestare la crescita del fungo e garantire l’assenza di spore o allergeni. Il risultato è una rete fungina che si comporta da colla.

Formano una rete fungina filiforme autoassemblante e autoincollante, modellabile in qualsiasi forma, utilizzabile in sostituzione di plastiche o di pannelli particellari ottenuti pressando particelle miscelate con colle sintetiche. Il vantaggio rispetto agli altri biopolimeri è la possibilità di utilizzare l’intero materiale ottenendo una bioefficienza molto elevata.

PACKAGING NO FOOD, LE TENDENZE

Minimalismo

Riscoperto dagli stilisti della moda negli anni 90 del secolo scorso, il minimalismo è diventato una tendenza senza tempo.

Nel settore packaging non equivale a mancanza di creatività, ma è il risultato di scelte ben meditate che aiutano il marchio ad esprimere la propria essenza.

Qualità

Gli imballaggi premium non sono più solo per i prodotti di lusso. La parola premium identifica la qualità sotto tutti i punti di vista: scelta del materiale, sensazioni tattili, apertura facilitata, richiusura affidabile e altro ancora.

Riutilizzo

Cresce la proposta di imballaggi multiuso corredati di spunti per riutilizzarli nei modi più diversi all’insegna di una illimitata creatività.

Social sharing

La confezione sorprende piacevolmente il consumatore, lo sollecita a interagire con l’azienda e a condividere la sua scoperta sui social media. I consumatori utilizzano i social per aggiungere valore ai prodotti acquistati. Un packaging approdato in Instagram può dirsi un imballaggio di successo.

Sostenibilità

In passato la sostenibilità era una opzione, oggi è un prerequisito. Il produttore di beni di largo consumo deve essere affidabile anche in termini ambientali. Gli imballaggi devono essere progettati o rivisitati all’insegna di riduzione e riciclo.

Stampa digitale

La stampa digitale è sinonimo di flessibilità, riduzione di spazi e costi, rapido adattamento alle tendenze di mercato in termini di design e costi.

Trasparenza

Il packaging comunica i valori del marchio che alcune fasce di consumatori vogliono allineati con i propri. Il packaging deve quindi rispecchiare i valori della azienda e comunicare la sua etica.

BookCity 2019, l’insostituibile autorevolezza del leggere

La lettura protagonista: dei mezzi tradizionali in carta, supporti mediali e, al tempo stesso, elementi trainanti, sotto il profilo economico e culturale, di un’intera industria che produce quotidiani, periodici, libri. Un appuntamento speciale, quello in BookCity Milano 2019 presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco, dal titolo “L’insostituibile autorevolezza del leggere”, che ha riunito i protagonisti del settore dell’editoria, dell’informazione e delle istituzioni a confrontarsi sul ruolo sociale della filiera della cultura e dell’informazione e sugli strumenti di promozione della lettura. L’evento è stato organizzato dalla Federazione Carta Grafica, main sponsor di Bookcity 2019. 

«La Federazione Carta e Grafica sottolinea l’importanza di promuovere la lettura, e quindi la cultura e la formazione nel Paese, ma anche la relativa filiera produttiva. Perché è doveroso e meritevole promuovere la lettura, ma serve anche conoscere e sostenere un sistema produttivo in grado di garantire cultura e informazione in maniera sostenibile» ha affermato Girolamo Marchi pPresidente Federazione Carta e Grafica.

«Ciò che chiediamo è una politica di effettiva promozione della lettura, autentico ed insostituibile bene comune – ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi –. Attraverso l’iniziativa #Ioleggoperché abbiamo attivato un meccanismo virtuoso che, grazie alla generosità dei cittadini e degli editori, in quattro anni ha permesso di arricchire le biblioteche scolastiche con un milione di nuovi volumi. Ma accanto a questo servono politiche pubbliche che devono e non possono non comprendere agevolazioni e incentivi alle famiglie e ai singoli cittadini per l’acquisto dei libri».

«Gli editori di quotidiani e periodici della FIEG credono nell’importanza della lettura come strumento di crescita personale, di arricchimento, di riflessione, perché attraverso la lettura si acquisiscono la consapevolezza e l’apertura mentale che consentono la comprensione dei fenomeni complessi presenti nella società moderna» spiega il vice direttore generale Area Publishing & Digital de Il Sole 24 Ore Karen Nahum. E aggiunge: «In quest’ottica il settore dell’editoria giornalistica è impegnato nello sviluppo di una proposta editoriale crossmediale, con l’offerta di contenuti in tutti i formati oggi disponibili con l’obiettivo di moltiplicare per il lettore le occasioni di fruibilità, oltre ad alcune piattaforme digitali, dove l’offerta di contenuto si articola in long form, inchieste, dossier, che consentono sia la copertura delle notizie in tempo reale sia l’approfondimento delle tematiche di maggiore interesse sfruttando anche il linguaggio visual per intercettare un pubblico più giovane. Lo sforzo degli editori va sostenuto con regole chiare e con efficaci e strutturali forme di sostegno pubblico alla domanda».

Dopo l’introduzione di Pier Luigi Vercesi, editorialista del Corriere della Sera che ha moderato l’evento, sono stati presentati i dati e i trend economici della Filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione – costituita dalla Federazione Carta Grafica (Acimga, Assocarta, Assografici) con AIE(editoria libraria), FIEG (editoria quotidiana e periodica) e ASIG (stampa di giornali quotidiani).

La Filiera della carta e della stampa ha sempre rappresentato un segmento vitale per l’economia del Paese. Nel 2018 il fatturato della Filiera, pari a 31,4 miliardi di Euro (+1,4% rispetto al 2017) ha contribuito alla formazione del PIL per una quota pari all’1,8%. L’export, da sempre elemento trainante della Filiera, costituisce oggi il 31,8% del fatturato complessivo, con un saldo della bilancia commerciale positivo di 3,5 miliardi di Euro.

«La crisi della Filiera appare concentrata nel settore della grafica e della stampa, in sensibile riduzione dal 2004 ad oggi, con una perdita produttiva complessiva del 48% (a fronte di un ridimensionamento del manifatturiero del 14%) con riduzioni del 60% per quotidiani, periodici e libri» sottolinea Cinzia Caradini responsabile del Centro Studi della Federazione.

Pesano  il continuo calo del numero dei lettori e la conseguente riduzione dei consumi interni di prodotti culturali. Nel 2018 la popolazione che legge libri rappresenta il 40,6% (46,8% nel 2010), per quotidiani e periodici siamo oggi rispettivamente al 30% e al 37,1% (36,6% e 50,5% nel 2014). Sempre in progressiva riduzione la pubblicità su stampa che oggi vale meno di un sesto del mercato pubblicitario (un terzo nel 2007).

Dopo l’illustrazione dei trend economici della Filiera, si è parlato di come promuovere la lettura mettendo a confronto le esperienze e le buone pratiche di due grandi metropoli come Milano e Barcellona. Pier Luigi Vercesi, editorialista del Corriere della Sera ha moderato una tavola rotonda sul tema della promozione alla lettura, alla quale hanno partecipato Filippo Del Corno Assessore alla cultura Comune di Milano, Gian Arturo Ferrari Presidente Collegio Ghislieri ed esperto editoria, Ricardo Franco Levi presidente AIE, Piergaetano Marchetti presidente di Bookcity, Girolamo Marchi presidente Federazione Carta Grafica e Karen Nahum, vice direttore generale Area Publishing & Digital de Il Sole 24 Ore.

Tra gli strumenti per promuovere la lettura, oltre al bonus cultura per i 18enni confermato anche nel 2020 nella Legge di Bilancio (art.43) – che conferma i libri, e da quest’anno, anche gli abbonamenti a giornali – la Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione, nell’ambito della tavola rotonda, ha proposto uno strumento più strutturale, quale la detrazione dalle imposte sul reddito delle persone fisiche per il 19% di quanto speso nel corso dell’anno per comprare libri e giornali quotidiani e periodici.

«La Filiera della carta e della stampa» conclude Marchi «è tradizionalmente parte dell’economia circolare: la tecnologia per la produzione di carta ha saputo coniugare sostenibilità con l’impiego di materie prime rinnovabili (60% tasso di utilizzo della carta da riciclare) e il riciclo dei prodotti a fine vita, in particolare negli imballaggi il tasso di riciclo ha raggiunto quota 80%».

TAGA Day 2019, grande affluenza e nuovo consiglio direttivo

Con più di 130 partecipanti e i numerosi attestati di stima ricevuti al termine dell’evento, si è chiuso il TAGA Day 2019 che può considerarsi a tutti gli effetti una delle migliori manifestazioni degli ultimi anni.

Gli speech tecnici sulla tecnologia UV hanno richiamato l’attenzione di molti professionisti e tecnici, che hanno approfittato della giornata per approfondire l’argomento e confrontarsi con le aziende che hanno partecipato alla stesura del nuovo documento, il TAGA.DOC.19 – Tecnologia UV (disponibile gratuitamente sul sito per tutti i soci regolarmente iscritti).

Compito del presidente della Fondazione Daimon, Renzo Bertoldo, e al presidente uscente di TAGA, David Serenelli, aprire i lavori ed introdurre i temi della giornata.

Adalberto Monti, Elia Nardini e Manuel Trevisan hanno quindi riportato le sperimentazioni eseguite dal Gruppo di Lavoro “Bilanciamento cromatico”, mostrando le ultime misurazioni fatte sui test offset eseguiti presso Ruggeri Grafiche.

Moderato da Angelo Meroni, il dibattito si è poi spostato sulla Tecnologia UV, con una tavola rotonda in cui hanno preso parte, oltre ai tecnici Taga Italia, anche i rappresentanti delle aziende presenti in sala. Un primo ringraziamento va a ColorGraf, PrintabLed, Sun Chemical, Komori, Printgraph e Tecnologie Grafiche per aver creduto e partecipato alla realizzazione dell’evento.

Non sono mancati gli interventi istituzionali da parte del presidente di Assografici, Emilio Albertini, e del presidente onorario di Taga, Emilio Gerboni, che hanno rafforzato l’importanza della formazione e della ricerca tecnica.

La giornata si è conclusa con l’elezione del nuovo consiglio direttivo, che sarà in carica per il biennio 2020-2021: l’assemblea ha confermato il direttivo uscente, che avrà il compito di proseguire e confermare gli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi.

 

Convegno Tecnico Gipea: Milano, 15 novembre

Il tradizionale Convegno Tecnico Gipea 2019 si terrà il giorno 15 novembre presso l’Hotel Melià di Milano.
Continuando con il percorso di rinnovamento intrapreso già dall’anno scorso con la presentazione del nuovo sito Gipea, quest’anno al Convegno sarà dedicato uno spazio alla presentazione della nuova pagina Linkedin, aperta a tutte le aziende, che vuole essere un punto d’incontro dove le aziende potranno confrontarsi e porre domande anche tecniche. Se ne parlerà dopo l’introduzione ai lavori da parte del presidente Elisabetta Brambilla.

Il Convegno non dimentica comunque la connotazione tecnica e pertanto saranno affrontati i temi più caldi del momento: sostenibilità e ambiente in primis, argomenti che oggi sono diventati materia di confronto giornaliero con i clienti. È previsto un approfondimento in merito alla normativa sui prodotti plastici e si parlerà anche di inchiostri compostabili, oltre che dello stato dell’arte delle carte termiche.
Da ultimo, ma non meno importante, ci sarà un’interessante relazione sulle principali novità che sono state presentate in occasione dell’ultima edizione di Labelexpo Europe.
Non mancherà nel pomeriggio la tradizionale presentazione dell’Osservatorio Economico del settore, giunto all’ottava edizione, che aiuterà a capire meglio come sta andando il settore e si potranno trovare spunti di riflessione per il futuro degli etichettifici.

Viscom Italia e InPrint Milan insieme: accordo strategico per nuove sinergie

Reed Exhibitions, parte del gruppo britannico Relx Group e protagonista mondiale nell’organizzazione di eventi fieristici, ha rilevato la connazionale Mack Brooks Exhibitions (organizzatrice di InPrint Munich e InPrint Milan) con l’obiettivo di sviluppare nuove prospettive di crescita e ampliando in questo modo il portfolio B2B con oltre 30 eventi in 14 Paesi.

Questa sinergia, finalizzata alla realizzazione di nuovi progetti di business competitivi, consentirà alle aziende partecipanti alle due manifestazioni – Viscom Italia 2020 e InPrint Milan 2020 – di incontrare nuovi professionisti alla ricerca di soluzioni tecnologie e applicazioni innovative per i mercati della comunicazione visiva, comunicazione digitale, 3D, design, retail, fashion e industria manifatturiera.

La prima espressione della collaborazione avverrà durante la prossima edizione Viscom Italia, dal 22 al 24 ottobre 2020 presso fieramilano pad 8/12.