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OKI lancia OKI Environmental Challenge 2030/2050

OKI ha istituito un osservatorio ambientale di gruppo denominato OKI Environmental Challenge 2030/2050. Affrontare i problemi ambientali globali è una questione strettamente legata alla crescita aziendale sostenibile. Si pone sempre più l’accento sulla gestione aziendale consapevole delle questioni sociali, compresi i problemi ambientali, come l’accordo di Parigi del 2015, l’accelerazione delle iniziative ambientali globali e l’espansione degli investimenti ESG. OKI mira a prevenire il riscaldamento globale e a contribuire al raggiungimento degli SDG promuovendo l’integrazione tra il management e l’ambiente e sfruttando la forza collettiva del gruppo.

Con l’OKI Environmental Challenge 2030/2050, OKI si impegnerà in attività innovative e creative con un’ampia gamma di partner per prevenire il riscaldamento globale, mirando a raggiungere una riduzione del 40% delle emissioni di CO₂ entro l’anno fiscale 2030 e una riduzione dell’80% entro l’anno fiscale 2050 (in confronto, rispettivamente, all’anno fiscale 2013). Per contribuire al raggiungimento degli SDG, OKI creerà prodotti e servizi innovativi e fornirà soluzioni che contribuiranno a risolvere diversi problemi ambientali. Inoltre, all’interno della filiera produttiva, compresi i luoghi di lavoro, OKI promuoverà il raggiungimento dell’innovativo “Mono-zukuri” (ossia, lo spirito e la mentalità necessari per innovare, creare e migliorare i prodotti) e il “Koto-zukuri” (ossia, la collaborazione, cercando proattivamente opportunità in grado di offrire valore ai clienti). Inoltre, guardando al 2050, il gruppo promuoverà l’innovazione di prodotti e servizi che contribuiranno a risolvere le questioni ambientali, inclusi la prevenzione del riscaldamento globale e l’adattamento ai cambiamenti climatici, nonché lo sviluppo e la vendita di prodotti e servizi adatti allo scopo. Attraverso queste attività, OKI contribuirà alla realizzazione di una società sostenibile.

Sin dalla sua fondazione nel 1881, OKI si è impegnata in attività tali da contribuire a risolvere le questioni sociali. Negli ultimi anni, il gruppo ha perseguito le opportunità aziendali e promosso l’innovazione risolvendo le questioni sociali, a partire dagli SDG. Prendendo una posizione a medio e lungo termine, OKI Environmental Challenge 2030/2050 è stato istituito nell’intento di accelerare tali sforzi. Attraverso questa iniziativa, OKI continuerà il suo percorso come gruppo aziendale allo scopo di supportare infrastrutture sociali più sicure e convenienti.

 

Ventilatore strappatore: New Aerodinamica anche in Romania

Una nuova bandierina è stata posta nei territori toccati da New Aerodinamica. Stavolta a Sibiu, cuore della Romania, dove l’azienda si è occupata di un lavoro commissionato dal gruppo THIMM, azienda storica con 19 siti di produzione di cartone ondulatore e display promozionali di alta qualità. Una longevità giunta al punto di rendere necessaria un’opera di modernizzazione dei propri impianti, installando presso il proprio stabilimento di Sibiu un nuovo ondulatore moderno, capace di triplicare la capacità di produzione di cartone ondulato. Il sistema, prodotto da Fosber, è lungo 112 metri con una larghezza di 2,8 metri e una velocità massima di 320 metri al minuto. Tra i sistemi fondamentali a sostenere i target produttivi di un simile investimento spiccano gli impianti di aspirazione dei rifili e la ventilazione delle cabine, la cui fornitura è stata affidata appunto a New Aerodinamica, grazie alla comprovata esperienza ultra trentennale nel settore.

Il progetto del sistema di aspirazione è stato sviluppato tenendo conto delle esigenze produttive del cliente, ma soprattutto delle performance del nuovo ondulatore, per il quale si possono toccare punte di aspirazione rifili da 100 mm per lato, con spessori fino a 1100gr/m2. Il tutto tagliato e trasportato per 190 m, fino alla zona pressa. Tutto questo è stato reso possibili grazie al ventilatore strappatore di ultima generazione ideato da New Aerodinamica, in grado di raggiungere il target richiesto senza alcuna difficoltà. Per ridurre ulteriormente il rumore generato durante il taglio – soprattutto con alti spessori – è stata fornita una cabina afona con pannelli sandwich da 100 mm, raggiungendo così limiti di rumorosità al di sotto dei 70dBA. La linea di mandata del rifilo è stata integrata nella tubazione dei rifili dell’ondulatore, esistente tramite un deviatore pneumatico, in modo da garantire uno switch produttivo flessibile nella fase di transizione tra il vecchio e il nuovo ondulatore. Inoltre, New Aerodinamica si è occupata del progetto e realizzazione della ventilazione sulle cabine dei due gruppi ondulatori, ognuna delle quali messa in depressione da un ventilatore ad alta efficienza con solo 3Kw. Per ottenere una corretta ventilazione e buon ricircolo d’aria sono stati individuati due punti laterali e uno centrale, realizzando cappe aspiranti totalmente integrate nella struttura futuristica delle cabine. Il tutto è stato seguito e organizzato con precisione svizzera, rispettando i tempi prestabiliti sia di fornitura sia di installazione e collaudo, in modo da essere perfettamente allineati con tutte le operazioni dei vari fornitori e le esigenze produttive del cliente.

Una nuova Durst Rhotex 325 per il Gruppo Masserdotti

Pioniere della stampa digitale e precursore del digital signage in Italia, Gruppo Masserdotti punta con decisione sulla sostenibilità investendo in tecnologie di ultima generazione. L’azienda annuncia l’installazione del sistema industriale Durst Rhotex 325 destinato ad applicazioni soft signage per la digital decoration, con il valore aggiunto di tutti i vantaggi che contraddistinguono l’utilizzo del tessuto. La qualità naturale delle stampe, la riduzione dei costi di logistica e di imballaggio, l’ecocompatibilità derivante dall’utilizzo di inchiostri base acqua, la riciclabilità e la versatilità dei tessuti sono infatti alcuni dei plus di questo materiale eco-friendly che il Gruppo utilizza per vestire e rivestire i punti vendita rendendoli spazi accoglienti e flessibili con un occhio di riguardo anche all’ambiente.

«L’innovazione è parte integrante del nostro DNA e il costante aggiornamento tecnologico rappresenta da sempre uno dei nostri principali punti di forza. In linea con il nuovo payoff, ‘Image evolution’, continuiamo a perseguire una costante trasformazione dell’offerta e delle aree di intervento puntando all’espansione del business», commenta Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo. «Da qui la decisione di potenziare ulteriormente il parco macchine per implementare l’offerta di prodotti Soft Signage e Digital Textile, lavorazioni che faranno presto capo a una divisione aziendale dedicata che ci permetterà di rispondere con la massima efficienza ai nuovi trend in costante evoluzione».

Dopo un’attenta analisi delle soluzioni disponibili sul mercato, Masserdotti ha rinnovato la fiducia a Durst puntando sulle prestazioni del sistema a sublimazione Rhotex 325 in versione full automation con esacromia estesa, già in funzione da circa un mese. La nuova stampante va ad affiancare i sistemi Durst già presenti in azienda: Rho 512R Plus, fiore all’occhiello dei sistemi da 5 metri, Rho P10 200 HS Plus, e Rho 750 HS. «Eravamo alla ricerca di una soluzione che garantisse non solo produttività, qualità e affidabilità, ma che rispondesse anche ai nostri standard in termini di automatizzazione di processo. Tra i nostri obiettivi c’è infatti la totale digitalizzazione dell’azienda in chiave Industry 4.0, e in questo senso la tecnologia evoluta offerta da Durst si integra perfettamente con le nostre esigenze». A convincere Masserdotti i risultati ottenuti durante i severi test qualitativi e applicativi a cui il sistema è stato sottoposto nei mesi scorsi. È stato infatti messo alla prova per la realizzazione di una commessa reale, successivamente valutata molto positivamente anche dal cliente finale.

Tra i plus di Rhotex 325 più apprezzati dal Gruppo bresciano la possibilità di alternare in pochi minuti la stampa diretta su tessuti in poliestere e misto poliestere e quella su carta transfer. Una peculiarità particolarmente importante perché assicura non solo una migliore resa cromatica su qualsiasi tipologia di filato, ma anche un’estrema versatilità nella scelta dei supporti, che, grazie all’opzione stampa indiretta, possono essere variati in fase di calandratura, senza richiedere lunghi tempi di fermo macchina. Il tutto con la massima efficienza produttiva e una notevole riduzione dei costi di gestione, anche per piccole tirature. Inoltre, la tecnologia green Durst Water Technology di cui è dotata Rhotex 325, gli inchiostri base acqua completamente inodore e privi di VOC e la possibilità di stampare su materiali con solo il 50% di poliestere, rispondono alle rigide richieste di Masserdotti in termini di sostenibilità ambientale.

«Siamo orgogliosi di poter affiancare il Gruppo Masserdotti nel suo percorso di crescita, consolidando la partnership che ci lega da anni, insieme alla propensione all’innovazione», commenta Alberto Bassanello, direttore vendite Italia di Durst. «Abbiamo apprezzato anche in questa occasione la grande attenzione e il severo metodo di analisi che il Gruppo guidato da Alberto Masserdotti ha utilizzato per la scelta del sistema più adatto alle proprie esigenze produttive, valutando non solo il prezzo ma, in primis, le prestazioni, le performance ed i costi di gestione della macchina». Un processo nel quale Durst ha saputo svolgere un fondamentale ruolo di consulenza, anche dal punto di vista tecnico.Installata in soli 3 giorni nell’avveniristica sede di Masserdotti a Castel Mella e subito produttiva, Rhotex 325 è oggi alla sua seconda installazione italiana.

Assemblea Federazione Carta e Grafica, nuova presidenza e obiettivi di crescita

La sfida è quella di applicare all’intera filiera i concetti, le tecniche e i benefici dell’economia circolare, tema al centro delle cronache e che vede all’avanguardia i settori industriali per i quali la carta è materia prima.

La Federazione della Carta e della Grafica celebra due anni dalla sua fondazione con questo ambizioso obiettivo: estendere a tutto il settore i primati dell’industria della carta, 57% di riciclo che raggiunge l’80% del cartone per imballaggi, in una visione allargata e senza soluzione di continuità che va dai materiali alle tecnologie 4.0, alla formazione avanzata, alla crescita internazionale, fino alla comunicazione e sensibilizzazione dell’utente finale.

La Federazione, di cui fanno parte Assocarta, Acimga e Assografici, con Comieco e Unione Grafici Cartotecnici di Milano come soci aggregati, ha celebrato la sua Assemblea annuale con il passaggio del testimone della presidenza da Pietro Lironi (Assografici) a Girolamo Marchi (Assocarta).

Lironi ha espresso soddisfazione per l’ottimo stato di salute con il quale lascia la Federazione e ha rivolto gli auguri al nuovo presidente Marchi e ad Emilio Albertini, eletto in mattinata alla presidenza di Assografici, che lo affiancherà come vicepresidente.

Con 24,9 miliardi di fatturato, pari all’1,4% del Pil, oltre 18mila aziende e quasi 172mila addetti, saldo attivo della bilancia commerciale per 3,6 miliardi di euro, i settori rappresentati dalla Federazione (carta, cartone e paste per la carta, produttori di macchine per stampa, cartotecnica e converting, aziende di stampa commerciale ed editoriale, pubblicitaria e commerciale, trasformazione di carta, cartone e imballaggio flessibile) costituiscono una voce importante della manifattura italiana, cresciuta nel suo complesso del 2,4% nell’ultimo anno, pur se con dinamiche articolate nei singoli comparti.

Alla presentazione dei dati, il neo presidente Marchi ha associato i concetti fondamentali su cui si articolerà l’azione nel prossimo biennio, in cui ruolo e potenzialità della Federazione, che oggi rappresenta un caso innovativo di rappresentanza anche a livello Confindustriale, saranno mirati a intensificare le relazioni istituzionali con Governo, Parlamento e istituzioni nazionali ed europee. Operare una sintesi sempre migliore fra organizzazione e servizi a vantaggio delle imprese associate, proiettare istanze e modello al di fuori del perimetro intensificando confronto e collaborazioni con le altre realtà della filiera come AIE, FIEG e ANES, sono fra i punti qualificanti del programma della nuova presidenza.

«Promuoveremo e tuteleremo la filiera puntando su precise azioni: il piano Industria 4.0, lo sviluppo dell’economia circolare, l’azione a tutela di provvedimenti come la defiscalizzazione degli investimenti pubblicitari sui giornali e richiesta di misure come l’estensione del bonus cultura a quotidiani e periodici e la detrazione Irpef per le spese per libri e abbonamenti a giornali», ha sottolineato Marchi.

«L’innovazione tecnologica, con l’applicazione del piano Industry 4.0 è uno dei temi portanti della nostra azione – ha aggiunto Aldo Peretti, Consigliere della Federazione Carta e Grafica e Presidente di Acimga -: nell’industria significa nuova organizzazione, un contributo fondamentale allo sviluppo dell’economia circolare e nuove frontiere produttive, con nuove competenze nel management delle aziende e nella produzione -. Insieme con SDA Bocconi stiamo accompagnando gli associati di tutta la filiera verso la produzione 4.0 e, in parallelo, in un’ideale metafora con i nuovi paradigmi della produzione, realizziamo come Federazione un nuovo modello di servizio con osmosi continua di competenze e comunicazioni fra le Associazioni. Altro tema chiave è la formazione, in cui daremo vita a una piattaforma con corsi a catalogo a vantaggio di tutte le Aziende aderenti e relativo personale. Ancora, guardiamo alle nuove generazioni con i corsi ITS, il primo dei quali partirà a Verona a ottobre, nell’ambito del polo di alta formazione per il settore cartario e cartotecnico, sviluppato con Istituto San Zeno di Verona e ITS Meccatronico Veneto, a cui seguirà analoga iniziativa in Toscana».

Il salto di qualità dalla carta all’economia circolare di filiera, trova piena legittimazione nei dati della ricerca “Carta e ambiente. Sfatiamo  i luoghi comuni”, realizzata da Two Sides in otto Paesi europei, fra cui l’Italia. Significativi alcuni risultati anticipati all’Assemblea da Fabrizio Savorani, di Two Sides Italia: la lettura su carta di un libro o di un periodico è ritenuta più piacevole dal 70% degli interpellati (per l’Italia il sondaggio riguarda un campione significativo di 1.121 persone), percentuale analoga a quanti sono preoccupati dal fenomeno delle fake news. Da notare che il 32% ritiene più affidabili le notizie riportate su carta, a fronte di un 15% che si fida di social network e piattaforme digitali. Un luogo comune da sfatare è l’idea che la superficie forestale europea dal 2000 ad oggi si sia ridotta, credenza assolutamente contraria alla verità che in Italia resiste presso l’80% degli interpellati, mentre nella realtà il patrimonio boschivo cresce proprio grazie all’intervento dell’industria della carta. Infine, il riciclo, che vede carta e cartone in pole position nei numeri effettivi, non così nella percezione del pubblico: un altro ambito sul quale lavorare intensamente con la divulgazione, ha evidenziato Savorani.

L’economia circolare, le nuove opportunità aperte della tecnologie e la visione di futuro nelle scelte dei brand owner, degli editori e dei comunicatori sono stati i temi al centro della tavola rotonda conclusiva dell’Assemblea della Federazione Carta e Grafica, coordinata da Gabriele Cirieco di Strategic Advice, con la partecipazione di Michele Amigoni (Barilla), Pier Benzi (Artefice Group) e Alessandro Bompieri (RCS).

Acimga: fatturato in crescita e record per l’export

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L’industria delle macchine per la stampa, la cartotecnica e il converting cresce in fatturato e in internazionalizzazione. Il 2018 chiude in positivo: +5,6% in fatturato, pari a circa 2,88 miliardi di euro, frutto soprattutto della eccellente performance sui mercati esteri che, grazie a un incremento dell’8%, si attesta sul controvalore record di 1,853 miliardi.

I risultati emergono dall’Assemblea di Acimga, riunitasi oggi a Milano, nel corso della quale sono stati presentati programmi e posizionamento dell’Associazione, che si consolida per numero di soci (a quota 72, con incremento di circa il 25% nell’ultimo biennio) e per il proprio peso all’interno di Confindustria, esaltato, proprio nell’anno appena trascorso, dal riconoscimento di “Brand Ambassador” ottenuto per il contributo di crescita apportato al sistema associativo.

Come evidenziato dal presidente Aldo Peretti, nonostante le dimensioni più contenute, per aderenti e fatturati, rispetto ai colossi della meccanica strumentale, Acimga vanta fra le sue specificità l’elevata tecnologia, la specializzazione, la propensione alla creazione di valore diretto e indiretto. L’Associazione si consolida anche nel proprio ruolo rilevante ai fini degli equilibri fra settori industriali: è fra i costituenti della Federazione Carta e Grafica, nella quale ha responsabilità per i settori Industry 4.0 e internazionalizzazione e per il prossimo biennio va ad esprimere la direzione generale; siede nel board di Federmacchine e, ancora, andrà a ricoprire la vicepresidenza del Comitato Fiere Industria.

Lo sviluppo delle attività di marketing e comunicazione sui mercati internazionali è stato sottolineato dal direttore generale Andrea Briganti, che ha annunciato un programma di road show esteri, articolato in sei tappe, proponendo una compagine produttiva italiana sempre più forte nella filiera del packaging su scala internazionale, che deriva dalla presenza in Acimga delle aziende che costruiscono le macchine per la stampa e la realizzazione degli imballi, legittimato anche dalla recente partecipazione di Acimga ai lavori del WPO, World Packaging Organization.

Federazione Carta Grafica ricevuta in audizione oggi alla Commissione Ambiente della Camera

La Federazione Carta Grafica è stata ricevuta oggi in audizione alla Commissione Ambiente della Camera sui temi dell’economia circolare e del recupero dei rifiuti del riciclo del carta.

«La Federazione Carta Grafica chiede al Governo l’attuazione dei principi del pacchetto sull’economia circolare, mantenendo l’impianto del DLgs n. 152/2006 per quanto riguarda i sistemi di responsabilità del produttore (Conai/Comieco): il Conai deve rimanere il fulcro dei sistemi di responsabilità del produttore, il Comieco e i Consorzi devono continuare a svolgere il loro ruolo sussidiario nei confronti del mercato» ha affermato Massimo Medugno Direttore Generale di Assocarta durante l’audizione.

Ai fini dell’Anci Conai, è necessario differenziare la raccolta tra carta non accoppiate o leggermente accoppiate rispetto alle carte fortemente accoppiate, identificando una soglia di presenza di plastica (o altri materiali) sotto la quale il materiale possa essere inviato a impianti “standard” e sopra la quale il materiale debba essere inviato a impianti “dedicati”.

«È inoltre urgente – ha concluso Medugno – prevedere misure concrete per recuperare gli scarti del riciclo, quale una cabina di regia tra Amministrazioni e Ministeri competenti e l’obbligo di considerare gli stessi nella programmazione territoriale in quanto rifiuti del tutto assimilabili a quelli urbani sotto il profilo tecnologico».

 

 

 

Still Grafix e Ricoh, partner per andare oltre la stampa tradizionale

Nata nel 1989 come studio di grafica pubblicitaria e fotolito, Still Grafix ha ampliato nel tempo le attività e oggi si pone come un’azienda in grado di fornire servizi di comunicazione a 360°: dalla progettazione grafica di loghi, siti internet e materiali pubblicitari alla produzione digitale e offset di un’ampia gamma di articoli tra cui depliant, biglietti da visita, locandine, menu, cataloghi e manifesti, packaging, copertine di libri e cd, stampando su moltissime tipologie di supporti per rese grafiche di alta qualità. Tra i principali clienti di Still Grafix vi sono aziende private, in particolare nel campo della moda, ristoranti, agenzie pubblicitarie e assicurazioni. Stefano Dotti, titolare dell’azienda, commenta: «Ci poniamo come un punto di riferimento nell’intera area di Como, ma abbiamo molti clienti di altre zone, tra cui Milano, che si affidano a noi per le nostre competenze e la nostra esperienza. Per offrire servizi di qualità siamo molto attenti all’evoluzione tecnologica e Ricoh è un partner che ci aiuta a stare al passo con i trend del settore e le nuove esigenze delle aziende. Prima avevamo un altro fornitore, ma quei sistemi di stampa non riuscivano a soddisfare le nostre esigenze per cui nel 2009 abbiamo scelto prima Ricoh Pro C900 e successivamente Ricoh Pro C901».

Applicazioni a valore aggiunto

Un ulteriore salto tecnologico è stato compiuto con l’adozione di Ricoh Pro C7200X, soluzione a foglio dotata della quinta stazione colore per la stampa di colori speciali come ad esempio il bianco e il trasparente. «Si tratta di un sistema dalle grandi potenzialità» spiega Sandro Letchumanan, responsabile web. «Utilizziamo Ricoh Pro C7200X per la produzione di materiale commerciale. Ora stiamo studiando tutte le applicazioni a valore aggiunto che, grazie ai colori speciali e alla personalizzazione, possiamo sviluppare e proporre ai nostri clienti per migliorare l’impatto visivo e la creatività della comunicazione promozionale». Per quanto riguarda il grande formato, Still Grafix ha scelto la soluzione latex Ricoh Pro L4160 che le ha consentito di ampliare l’offerta all’ambito della comunicazione visiva. È apprezzata in particolar modo la qualità degli inchiostri AR che, essendo ecosostenibili ed inodore, sono ideali per applicazioni per interni.

Il parco macchine dell’azienda di Cernobbio è in continua evoluzione per offrire flessibilità ai clienti e ampliare l’offerta. Alle tecnologie già presenti è stata recentemente integrata la soluzione Ricoh Ri 3000 per la stampa su capi d’abbigliamento. Ricoh Ri 3000 è utilizzata per la stampa di immagini, scritte e loghi su polo e T-shirt, ma anche su borse. «I tempi di consegna per questa tipologia di prodotti – precisa Stefano Dotti – sono davvero molto stretti e questo sistema di stampa ci permette di rispondere prontamente alle richieste». «Si tratta di un settore molto dinamico e in grande espansione», commenta Sandro Letchumanan. «Stiamo anche pensando di creare linee grafiche per magliette da veicolare anche mediante e-commerce. Il commercio elettronico è un’altra frontiera che vorremmo esplorare, magari creando offerte e prodotti verticali per crearci uno spazio in questo mercato». Stefano Dotti conclude: «Ci affidiamo a Ricoh per le tecnologie performanti, ma anche per la qualità del supporto e dell’assistenza tecnica e per la sua capacità di individuare le soluzioni più adatte ad agevolare una crescita nel lungo termine. Possiamo così concentrarci sui nostri obiettivi di business e sulle esigenze dei nostri clienti».

Con Ghelfi Ondulati le vaschette diventano riutilizzabili e compostabili

La nuova vaschetta nasce dalla collaborazione tra Ghelfi Ondulati e Biopap, azienda protagonista nella produzione di vaschette biodegradabili e compostabili. Una nuova famiglia di prodotti per il settore ortofrutticolo che mette al centro la sostenibilità e l’economia circolare.

Il contenitore utilizza la più avanzata tecnologia di stampa ink-jet con inchiostri all’acqua per comunicare con gli utilizzatori. Ottenuto da risorse rinnovabili, trasforma l’idea stessa di imballo in un nuovo paradigma: non solo protezione del prodotto, ma utilizzo virtuoso e creativo in cucina. Funzionale, ecologico, comunicativo circolare ideato e prodotto in Italia da filiera totalmente europea che pensa al futuro e alla sostenibilità.

E il marchio che ha colto questa carica innovativa è stato Melinda, sinonimo di eccellenza della frutta made in Italy.

«Questa volta ci siamo dati una sfida veramente grande: migliorare il mondo! Dopo un anno di lavoro, siamo orgogliosi di introdurre sul mercato la prima vaschetta per la frutta completamente compostabile – commenta Giuseppe Ghelfi, sales manager di Ghelfi Ondulati Spa – I nostri clienti e i consumatori, sono sempre più attenti alle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente. Un ringraziamento particolare va a Biopap, Consorzio Melinda SCA e Claudio Mazzini di Coop Italia che, un anno fa, ci ha lanciato la sfida».

Queste le caratteristiche peculiari delle nuove vaschette:

  • Compostabili: in seguito alla loro degradazione naturale o industriale, si trasformano in compost utile per il terreno;
  • Stampabilità del contenitore che consente una maggiore interazione con il consumatore;
  • Possibilità di stampare sulla vaschetta un QR code univoco che consente l’interazione scatola e consumatore: per esempio poter accedere alle informazioni relative al produttore;
  • Utilizzo di sola carta e nessun tipo di colla;
  • Flessibilità del materiale della vaschetta tale da consentire di contenere frutti di dimensioni diverse;
  • Riutilizzo nel microonde o nel forno tradizionale per riscaldare tutti i tipi di cibi.

Da Gruppo Fedrigoni Silverado Photo Paper, la carta fotografica effetto nostalgia

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Con tre novità di prodotto, Gruppo Fedrigoni è anche quest’anno tra i protagonisti di Dscoop, l’evento europeo che dal 19 al 21 giugno raduna a Tarragona (Spagna) una ampia comunità di stampa digitale. Per i professionisti della stampa e del marketing, i designer, i brand owner e i creativi, Dscoop rappresenta un’occasione per condividere le nuove soluzioni tecnologiche e le applicazioni che stanno guidando il mercato, per confrontarsi, fare formazione e networking.

Gruppo Fedrigoni, partner di lunga data della Community Dscoop e di HP Indigo, presenta allo solutions showcase tre proposte ad alto contenuto tecnologico, tra cui una decisamente inedita: Silverado Photo Paper, una carta fotografica che dà la sensazione di una vera foto grazie alla stampa digitale, senza plastica.

Con Silverado Photo Paper futuro e passato si fondono, dando vita a un “effetto nostalgia”: la rigidità superiore ricrea le sensazioni di una carta fotografica tradizionale agli alogenuri di argento e il tocco vellutato sul retro è ottenuto senza l’ausilio di laminazioni o estrusioni plastiche. Sul lato frontale, l’eccezionale punto di bianco e l’affidabile stampabilità assicurano risultati di qualità con la stampa HP Indigo, ma anche con la stampa dry toner e offset tradizionale.

È possibile applicare una laminazione personalizzata dopo la stampa, scegliendo la finitura preferita per ciascuna foto (lucida o goffrata) e applicando con lo stesso gesto un’ulteriore protezione allo stampato.

Inoltre, Gruppo Fedrigoni porta a Dscoop anche X-Per White: le carte e i cartoncini usomano premium quality di pura cellulosa ECF, certificati FSC, ora disponibili anche in una nuova tinta, un punto di bianco caldo e brillante. Le elevate caratteristiche di mano, rigidità, opacità e contrasto di stampa rendono il prodotto adatto agli utilizzi editoriali e cartotecnici, lo speciale trattamento su entrambi i lati esalta il tatto e consente di ottenere una stampa particolarmente nitida.

Appena uscita sul mercato, la nuova tinta è disponibile anche per stampa HP Indigo nei formati 46,4×32/32×46 e 53×75/75×53 (quest’ultimo ideale per sfruttare appieno il formato delle macchine da stampa HP Indigo Serie4) ed è idonea alla nobilitazione digitale Scodix.

Ultima, ma non ultima, Nature Touch Class, la carta naturale per nobilitazione digitale che ora può fregiarsi della certificazione per la stampa HP Indigo. Introdotta già nel 2017, Nature Touch Class è una delle due versioni di Soho Touch Class, la prima gamma di carte e cartoncini ad alto valore tecnologico resistenti a macchie, impronte digitali, oli, acqua, vernici e solventi, ma nello stesso tempo completamente riciclabili, pensata per i prodotti stampati che richiedono elevata resistenza alla manipolazione e che sono frequentemente a contatto con liquidi e sostanze oleose. La sua applicazione spazia dunque dalle nuove tecnologie di nobilitazione digitale, verniciatura e foil, dove può raggiungere risultati eccellenti eguagliando le performance di carte patinate, al settore enogastronomico per la stampa dei menù e delle etichette di prodotti alimentari. I risultati sono  di grande eleganza, senza ricorrere alla plastificazione e garantendo una completa protezione dalle macchie.

Assemblea annuale di Assocarta: l’industria cartaria italiana chiude il 2018 con un fatturato di 7,72 miliardi di euro

L’Italia nel 2018 si conferma 4° produttore di carta in Europa, con più di 9 milioni di tonnellate generate per il 57% (tasso di circolarità) con carta da riciclare, ma nel comparto imballaggio tale tasso già raggiunge l’80% centrando il nuovo obiettivo di riciclo della Direttiva Comunitaria, ancora da recepire. La carta è, inoltre, la frazione più raccolta tra i rifiuti urbani, dopo l’organico e dà un contributo fondamentale alla gestione dei rifiuti e all’Economia Circolare del Paese.

«La carta è un esempio di bio-economia circolare in quanto rinnovabile e riciclabile ma è anche espressione di una cultura che porta i nostri imprenditori a investire il 5,9% del fatturato sul territorio, incidendo sullo sviluppo ambientale e sociale del nostro Paese» afferma il presidente di Assocarta Girolamo Marchi in apertura dell’Assemblea Annuale di Assocarta, svoltasi oggi a Roma presso Civita. Con la partecipazione di Francesco Vetrò presidente GSE, Stefano Laporta presidente ISPRA, Massimo Beccarello vice direttore Ambiente Energia Confindustria e Stefano Ciafani presidente Legambiente, che si sono confrontati in una tavola rotonda sul tema “Carta cultura circolare”, moderata da Silvia Pieraccini deIl Sole24Ore. «E’ inconcepibile – prosegue Marchi – raccontare che l’Italia è pur sempre il secondo Paese manifatturiero in Europa e poi, di fatto, bloccare gli investimenti. Progetti concreti di Economia Circolare diventano ostaggi di una burocrazia senza un fine. Non solo non si riescono a recuperare gli scarti del riciclo, ma neanche ad aumentare il riciclo della carta. Non siamo nelle sabbie mobili… ma nelle sabbie immobili».

Il settore cartario chiude il 2018 con 7,7 miliardi di fatturato (+4,2% 2018/2017) e 9,1 milioni di produzione (+0,1%). Buon trend per gli imballaggi e le speciali, stabili le carte igienico sanitarie, in riduzione le carte grafiche. La quota di produzione nazionale destinata ai mercati esteri, scende dal 44,7% (2017, massimo storico), al 42,7%, con una tendenza analoga per tutte le tipologie, a eccezione dell’export di carte per usi igienico-sanitari (+3,1%).

Nei primi 3 mesi del 2019 calano la produzione (-2%) e il fatturato (-2,2%) rispetto ai buoni livelli dello stesso periodo 2018. Scendono le carte grafiche, stabili le carte igienico sanitarie, cresce ancora l’imballaggio ma su livelli inferiori rispetto all’anno passato. Intanto negli ultimi mesi stanno scendendo i prezzi delle cellulose: tenendo dicembre 2016 con i suoi 650 dollari come riferimento, siamo passati dai 1050 di novembre (+400 dollari) ai 930 dell’aprile scorso (+280 dollari sopra le quotazioni 2016). Un livello comunque elevato anche se in riduzione.

«Il settore cartario che in passato è riuscito a contenere gli effetti della crisi e che sta cercando di costruire delle strategie di rilancio si trova a combattere contro due vulnera competitivi: il più alto costo del gas e la mancanza di impianti di recupero per la gestione degli scarti del riciclo» evidenzia Marchi. L’industria della carta è energivora e utilizza il gas, il migliore combustibile in assoluto, con prezzi superiori del 15% a quello dei concorrenti esteri. Secondo una rilevazione della Associazione europea di categoria (CEPI) i primi 5 paesi utilizzatori di gas naturale in Europa (tra cui l’Italia) immettono nel mercato il 70% di carta riciclata e, se lo estendiamo ai primi 7, la percentuale sale all’83%. Il gas ha quindi anche un ruolo fondamentale nell’economia circolare della carta.

«Chiediamo al Governo di intervenire per ridurre questo “spread” e agire sulle componenti parafiscali che via via aumentano. A livello europeo e nazionale è urgente l’azzeramento del gap di prezzo del gas tra Italia e Europa, sia attraverso il definitivo varo del meccanismo di riduzione degli oneri parafiscali sia con l’ampliamento delle interconnessioni con il Nord Europa (TENP) e i Balcani (TAP)» conclude Marchi.

Altrettanto urgente l’attuazione dei principi del pacchetto sull’economia circolare, mantenendo l’impianto del DLgs n. 152/2006 per quanto riguarda i sistemi di responsabilità del produttore (Conai/Comieco) e prevedendo misure concrete per recuperare gli scarti del riciclo, quale una cabina di regia tra Amministrazioni e Ministeri competenti e l’obbligo di considerare gli stessi nella programmazione territoriale in quanto rifiuti del tutto assimilabili a quelli urbani sotto il profilo tecnologico; il prossimo varo di un EoW (End of Waste) carta che migliori l’attuale sistema Materie Prime Secondarie.

Sempre a livello nazionale è necessaria l’attuazione delle stesse misure che alcuni dei principali Paesi competitor hanno adottato per la compensazione dei costi indiretti per le imprese esposte al rischio Carbon Leakage in campo ETS, rimuovendo un ulteriore svantaggio competitivo per le nostre imprese.