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A FPS la rappresentanza dei sistemi inkjet Acuity di Fujifilm

Aria nuova nel mercato italiano della stampa inkjet: in seguito a un recente accordo di collaborazione commerciale, FPS, importante dealer specializzato nella fornitura di prodotti di marca per la stampa digitale di piccolo e grande formato e interior design, distribuirà su tutto il territorio nazionale i sistemi della linea Acuity di Fujifilm.

«È un accordo importante, che si inquadra in un più generale progetto di sviluppo del business di Fujifilm in Italia», commenta Paolo Zerbi, general manager della divisione Graphic Arts. «La lunga esperienza di FPS nel segmento della stampa digitale, la presenza su tutto il territorio nazionale, l’approccio competente, professionale e molto flessibile alle tematiche tecniche e commerciali e la grande attenzione al servizio pre e post vendita sono per noi garanzia di sicuro successo nella diffusione dei sistemi Fujifilm in un mercato in crescita, nei piccoli ma soprattutto nei grandi formati».

Presente sul mercato fin dal 1976, FPS è oggi uno dei fornitori principali di sistemi digitali per la stampa. «La nostra divisione specializzata propone agli utilizzatori una gamma completa che comprende, oltre ai sistemi di stampa a getto d’inchiostro di alta qualità in piccolo e grande formato, scanner, supporti di stampa, prodotti di consumo, assistenza tecnica e consulenza tecnico-commerciale», spiega Guido Paglia, titolare di FPS. «La partnership con Fujifilm Italia apre la strada a nuove sinergie che produrranno risultati senz’altro positivi. Le tecnologie proprietarie su cui sono basati i sistemi Acuity di Fujifilm, con particolare riferimento alle testine di stampa e agli inchiostri inkjet, sono per noi garanzia di alta qualità, produttività e versatilità applicativa».

FPS ha già installato nel proprio showroom i sistemi Acuity LED 1600 II e Acuity LED 3200R, basati entrambi su tecnologia di polimerizzazione LED UV a basso consumo. Acuity LED 1600 II produce risultati di stampa di elevata qualità, adatti a un’ampia gamma di applicazioni su bobina e materiali rigidi come segnaletica, decalcomanie, grafici ambientali e prototipazione di imballaggi, con produttività di 33 mq/ora. Molto versatile grazie alla stampa simultanea a due o tre strati di colore e degli inchiostri bianco e trasparente, Acuity LED 1600 II è dotata di tecnologie proprietarie Fujifilm come le testine di stampa Dimatix Q-class Industrial e il set di inchiostri Uvijet LL a 8 colori vivi e brillanti. Acuity LED 3200R si rivolge invece alla produzione di grafiche espositive superwide di alta qualità in larghezza fino a 3.200 mm; dispone di testine di stampa piezoelettriche a getto d’inchiostro da 7 picolitri e offre produttività fino a 110 mq/ora. La tecnologia di polimerizzazione LED UV, che non emette calore, permette di ottenere immagini nitide e vivide su una vasta gamma di supporti anche termosensibili come poliestere, tessuti e altri, con resa perfetta anche nelle applicazioni con retroilluminazione, per le quali dispone di uno speciale pannello a LED che permette di controllare le stampe in tempo reale per identificare e correggere eventuali errori. La funzione di stampa di strati di colore-bianco-colore in un unico passaggio è perfetta per la riproduzione di immagini fronte-retro su materiali trasparenti, mentre la possibilità di stampa simultanea su due bobine contribuisce alla massima produttività, così come la modalità di stampa a 110 mq/ora, che consente di realizzare un banner di 3,2 x 4,2 m in soli 7 minuti.

 

Acquisti on line e ambiente: come riprogettare il packaging

I Loliware Edible Cups, sono bicchieri commestibili che dopo l’uso si possono sgranocchiare o compostare nell’umido.

Basta un clic. Questa frase riecheggia come un mantra da ogni sito di e-commerce che consultiamo per acquistare merce di vario tipo. E gli italiani hanno cliccato parecchio quest’anno, almeno stando ai dati forniti dall’Osservatorio e-commerce del Politecnico di Milano nel 2017, secondo cui il valore degli acquisti di prodotti on line è di 12,2 miliardi di euro (il 28% in più rispetto al 2016) e ha superato il valore dei servizi che è di 11,4 miliardi di euro. L’acquisto di prodotti genera circa 150 milioni di ordini all’anno che si traducono in consegne e, ovviamente, in scatole movimentate: dietro ogni semplice clic c’è un mondo che si muove e soprattutto ci sono montagne di imballaggi da smaltire. L’incremento degli imballaggi trova riscontro nel settore cartario italiano che vedrà a breve l’apertura di due nuove grandi cartiere (ad Avezzano e a Mantova), che produrrà l’immissione in circolo di 600mila tonnellate di cartone in più ogni anno, di cui si stima che fino a 300mila tonnellate potranno venire utilizzate per le vendite on line B2C o B2B.

Un cambiamento epocale, che obbliga tutti gli attori della filiera a cercare le soluzioni per affrontarlo nel modo adeguato e che Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica) ha messo al centro di un convegno dal titolo «La scatola a domicilio: la sostenibilità degli imballaggi nell’era dell’e-commerce».

come priorità La sfida per le aziende oggi è più che mai diminuire il volume di imballaggi e renderli più facilmente separabili e riciclabili considerato che spesso sono composti da più materiali, come nastri adesivi, strati di cellophane e carta da imballaggio con bolle.

Le grandi metropoli si stanno attrezzando in tal senso e a Milano, ad esempio, Amsa – in collaborazione con Comieco – ha avviato una raccolta porta a porta del cartone in 13mila utenze domestiche della zona nord ovest del capoluogo lombardo, con la previsione di raggiungere tutta la città entro il 2019. È evidente però che seppure sia importante conferire correttamente gli imballaggi, il problema risieda in una diversa progettazione del packaging destinato all’e-commerce: innovazione e attenzione all’ambiente devono andare di pari passo, considerando una sostenibilità che sia di sistema, dalla logistica alla progettazione. Ed è proprio grazie all’applicazione del design sistemico che gli studenti del corso di Laurea magistrale in Design Sistemico e triennale in Design e Comunicazione Visiva del Politecnico di Torino hanno portato a termine un lavoro prezioso che ha evidenziato le criticità dell’attuale sistema di imballaggio per lo shopping on line, indicando contestualmente le linee guida per la progettazione del packaging ideale in vista dei nuovi scenari di acquisto.

Elementi estremamente utili agli addetti ai lavori, raccolti nel libro dal titolo «Il sistema packaging nell’e-commerce» che verrà pubblicato il ad aprile 2018.

 

L’innovazione non può prescindere dalla sostenibilità

Un percorso durato un anno (un semestre per ogni corso di laurea) che ha visto impegnati 55 studenti coordinati da Silvia Barbero, ricercatrice e titolare del corso, Amina Pereno e Miriam Bicocca, assistenti alla docenza, e dalla dottoranda Agnese Pallaro, che al convegno ha illustrato i punti salienti del lavoro svolto in collaborazione con Comieco. «Ci siamo resi conto che in generale non esiste una visione d’insieme – ci racconta Agnese Pallaro – ma nella filiera, ognuno si concentra sulle proprie necessità senza preoccuparsi della fase successiva. Una modalità ormai inaccettabile che provoca inutile spreco di materiale con il quale ci ritroviamo a fare i conti». Lo studio è stato sviluppato in quattro fasi: dall’analisi dei sistemi logistici attuali all’individuazione delle problematiche, dalla riprogettazione dei sistemi logistici alla formulazione delle linee guida per la progettazione del pack. «Quello che colpisce su tutti – continua Pallaro – è lo spreco di materiale derivante dall’imballaggio. I packaging terziario e secondario diventano rifiuti ogni volta che passano da un attore all’altro». Da qui la necessità, secondo il gruppo di lavoro del Politecnico di Torino, di progettare un packaging che tenga conto di tutti i passaggi dell’imballaggio attraverso il sistema logistico e delle esigenze dei vari attori che lo maneggiano. «L’ideale è un packaging unico che soddisfi tutte le richieste e che consenta di eliminare il superfluo». Altro aspetto importante riguarda la scarsa attenzione verso il fine vita del packaging che invece dovrebbe rappresentare una priorità. «La durata delle confezioni può essere in molti casi allungata, soprattutto se parliamo di acquisti abituali e ripetuti dello stesso prodotto – sottolinea la ricercatrice del Politecnico – ecco perché è fondamentale che il packaging possa essere riutilizzato dopo l’uso». Tra le linee guida di riprogettazione in ottica di maggiore sostenibilità evidenziate dagli studenti del Politecnico c’è la possibilità di intervenire attraverso piccoli accorgimenti sugli imballaggi già utilizzati, ad esempio montando opportunatamente la confezione di un cellulare che si trasforma in un porta-telefonino o ancora l’imballaggio di un televisore che diventa un innovativo tavolino». Buone pratiche che, unite a una sapiente progettazione che semplifichi le procedure di restituzione dei prodotti, possono fare la differenza.

Quando la creatività è amica dell’ambiente

Sostenibilità e riusabilità sono, tra l’altro, temi sempre più cari ai consumatori e i brand sono chiamati a considerare questo aspetto. Il packaging ideale del 2018 dovrà avere un design multiuso, poco ingombrante e dovrà essere riutilizzabile. Tra gli esempi più curiosi e originali possiamo citare Pizza Hut che l’anno scorso ha introdotto DJ Pizza Box, un packaging design che riproduce una console da DJ che opportunamente collegata al computer o allo smartphone via bluetooth consente di graffiare, riavvolgere, controllare l’intonazione e sfumare i brani musicali. Chi vorrebbe liberarsene? Sempre nel campo del food, non si può non ricordare Happy Eggs, un packaging sostenibile per uova realizzato in paglia pressata da Maja Szczypek. Economico e completamente biodegradabile ricorda al tatto, alla vista e anche all’olfatto le origini del prodotto che contiene. Nati da un’idea della designer Chelsea Briganti e Leigh Ann Tucker, sono invece i Loliware Edible Cups, bicchieri commestibili prodotti a partire da un materiale a base d’alga ed essenze naturali ottenute dalla frutta. Possono contenere acqua e altri liquidi freddi, ma anche gelati e dessert. Una volta finito il drink, Loliware si può sgranocchiare o compostare nell’umido, essendo naturale al 100% e completamente biodegradabile. E gli esempi potrebbero continuare. Del resto, offrire la possibilità di riutilizzare le confezioni consente ai brand di essere presenti per lungo tempo nelle case dei propri clienti anche dopo che il prodotto è stato utilizzato. Una leva di marketing estremamente interessante che tra l’altro aiuta a ridurre il volume dei rifiuti. ❚

Da Barbieri electronic novità nella misurazione del colore

Barbieri electronic concentra la propria attenzione sui tempi di misurazione con il primo strumento al mondo chiamato Spectro LFP qb. E infatti, il protagonista del mercato nel campo della tecnologia di misurazione del colore per la stampa digitale di grande formato, ha presentato un nuovo  spettrofotometro, che offre ai clienti una maggiore flessibilità – grazie all’unità spettrale removibile di Spectro LFP qb, che fornisce misurazioni affidabili e precise quanto la punta di un cappello. I colori misurati vengono visualizzati istantaneamente nel display touch, mentre i valori spettrali vengono inoltrati al computer tramite WiFi o USB per ulteriori elaborazioni. Soprattutto grazie sua nuova tecnologia qb, il laboratorio tecnico internazionale può garantire misurazione del colore con risultati estremamente precisi. Il sistema comprende un nucleo spettrale di alta precisione, tre sorgenti luminose per una illuminazione uniforme della superficie del supporto da tre diverse angolazioni.

“La testina di misurazione rimovibile è stata uno dei miglioramenti più richiesti per la serie Spectro LFP 3. L’abbiamo implementata in Spectro LFP qb in modo che gli utenti possano ora godere di una flessibilità assoluta – con uno spettrofotometro automatico che offre la massima precisione su tutti materiali più uno spettrofotometro manuale flessibile per misurare e confrontare le tinte piatte su una vasta gamma di materiali” ha commentato Wolfgang Passler, vicepresidente vendite e marketing internazionali di Barbieri electronic.

Sgk fa squadra con Hybrid Software

Guido Van Der Schueren, chairman of the board di Hybrid Software

Sgk, protagonista mondiale dello studio e sviluppo dei brand e della loro distribuzione ha firmato un accordo con Hybrid Software per l’utilizzo di Packz, l’editor pdf nativo, in tutte le strutture Sgk del mondo. Questo accordo è stato raggiunto dopo un ampio programma pilota, in più strutture negli Stati Uniti, Europa e Asia, che ha permesso di dimostrare un miglioramento dell’efficienza produttiva, una riduzione dei costi e una più moderna infrastruttura grafica di produzione.

Packz è un potente editor pdf nativo per il settore del packaging e delle etichette, con un sofisticato sistema di gestione del colore, oggetti intelligenti, trapping, warping, permettendo di migliorare la produttività. È anche possibile importare ed esportare file nativi di Adobe Illustrator che per Sgk è estremanente importante per lo scambio con grafici, clienti e stampatori. Il prossimo anno, Sgk installerà 425 licenze Packz presso le loro aziende di produzione nel Nord e Sud America, Europa e Asia.

Gary R. Kohl, presidente, Sgk Brand solution, ha dichiarato, “il rapporto con Hybrid Software ci dà la possibilità di riprogettare radicalmente il modo in cui gestiamo i nostri flussi di lavoro e ci consentirà di gestire in modo più produttivo la nostra piattaforma permettendoci di continuare a essere il più competitivo graphics provider del nostro settore”.

“Hybrid Software è onorata di essere la parte strumentale della ricerca di Sgk per la realizzazione di una tecnologia orientata al futuro per la gestione del ciclo di vita dell’ordine” afferma Guido Van der Schueren, chairman of the board di Hybrid Software. Questa unione è connaturata poiché Hybrid è rivolta alla produzione di etichette e packaging nel mercato premedia, e Sgk è fortemente incentrata sui brand, che costituiscono una gran parte della loro base clienti. Insieme, Sgk e Hybrid Software possono fornire una maggiore produttività realizzando un servizio migliore verso i brand. L’obiettivo è una perfetta connettività tra la gestione del prodotto, il marketing e l’ufficio pubblicità permettendo di intervenire su diverse piattaforme”.

A Fujifilm la maggioranza di Xerox

Un accordo fra Fujifilm e Xerox unisce la joint venture Fuji Xerox a Xerox. Fujifilm possiederà il 50,1% della società combinata che manterrà i brand nelle rispettive aree operative, ma si chiamerà Fuji Xerox. Nasce così un società globale specializzata nelle tecnologie di stampa innovative e nelle soluzioni di lavoro intelligenti, capace di esprimere un fatturato annuale di 18 miliardi di dollari.

Gli azionisti della società americana riceveranno un dividendo speciale in contanti 2,5 miliardi di dollari, circa 9,80 per azione, e il 49,9% della società combinata (sarà infatti Fujifilm a possedere il 50,1%). Il dividendo in contanti rappresenta oltre il 30% del prezzo dell’azione Xerox basato sul valore di chiusura al 10 gennaio: 30,35 dollari.

L’operazione è stata approvata all’unanimità dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Le azioni della società combinata saranno trattate al NYSE con il ticker XRX. La società avrà la doppia sede centrale a Norwalk, Connecticut (Usa), e a Minato, Tokyo, (Giappone), con presenza in oltre 180 Paesi.

Il presidente e amministratore delegato di Fujifilm, Shigetaka Komori, ha dichiarato che “Fujifilm e Xerox hanno creato una partnership eccezionale attraverso la joint venture esistente Fuji Xerox, e questa transazione è un’evoluzione strategica della nostra alleanza. L’attività di Document Solutions è una parte significativa del portafoglio di Fujifilm, e la creazione di Fuji Xerox ci permette di stabilire più direttamente una posizione di leadership in un mercato in rapida evoluzione. Siamo convinti che l’esperienza di Fujifilm nel campo dei progressi tecnologici in soluzioni innovative per l’imaging e l’informazione, specialmente nelle aree inkjet, imaging e intelligenza artificiale sarà una componente importante del successo della nuova Fuji Xerox”.

Per l’amministratore delegato di Xerox, Jeff Jacobson, “La combinazione proposta ha una logica industriale convincente e sbloccherà significative opportunità di crescita e produttività per l’azienda combinata, fornendo al contempo un valore sostanziale agli azionisti. La nuova società sarà meglio posizionata per competere nell’ambiente odierno con una dimensione veramente globale, una maggiore presenza nei mercati in rapida crescita e capacità di innovazione per soddisfare efficacemente le esigenze in rapida evoluzione dei nostri clienti”.

Il presidente del Cda della società americana, Robert J. Keegan, ha rilevato come l’accordo faccia seguito a “una revisione completa delle nostre alternative strategiche e finanziarie, iniziata dopo la separazione di Conduent nel 2016. Dopo un attento esame di tutte le alternative a disposizione dell’ azienda, il CdA ha concluso che questa combinazione è chiaramente la strada migliore per creare valore per i nostri azionisti”.

Premiato l’impegno di Arjowiggins Graphic per la sostenibilità

Arjowiggins Graphic è stata premiata per il suo impegno verso la sostenibilità. Il produttore europeo di carta e cartoni di alta qualità riciclati, infatti, ha ricevuto il rating Gold nella survey di EcoVadis per la Corporate social responsability, e si colloca tra l’1% di aziende più avanzate a questo livello.
L’organizzazione internazionale ha sviluppato una piattaforma che consente alle aziende di valutare le prestazioni ambientali e sociali dei propri fornitori su base globale prendendo in considerazione quattro criteri: impegno ambientale, condizioni di lavoro, acquisti sostenibili e pratiche commerciali corrette. La metodologia e i criteri utilizzati sono in linea con gli standard internazionali di Responsabilità sociale d’impresa tra cui Global Reporting Initiative (GRI), UN Global Compact e ISO 26000.
Agnès Roger, managing director di Arjowiggins Graphic, ha dichiarato: “Questo è un altro eccezionale riconoscimento internazionale per il nostro impegno continuo verso la sostenibilità. Siamo convinti che questo valore debba andare oltre la conformità alle normative e per questo continuiamo a ridurre il consumo di energia e acqua, migliorare il benessere dei lavoratori attraverso la sicurezza e la formazione e facilitare l’accesso delle donne a tutti gli ambiti di lavoro, particolarmente nelle fabbriche. Siamo anche impegnati nello sviluppo del riciclo della carta che può creare posti di lavoro a livello locale per la raccolta e selezione delle carte da riciclare”.
Il riconoscimento Gold testimonia la capacità di Arjowiggins Graphic di crescere come realtà ecosostenibile a tutto tondo. L’azienda continuerà anche in futuro a perseguire questo obiettivo per soddisfare le aspettative degli stakeholders attraverso un costante sviluppo del business unito al valore aggiunto della sostenibilità.
“La valutazione Gold di EcoVadis rafforzerà ulteriormente la convinzione dei nostri partner e clienti sul nostro impegno a lungo termine nella valorizzazione della sostenibilità. È anche un riconoscimento per il duro lavoro, la dedizione e l’impegno dei nostri colleghi”, ha dichiarato Gilles Lhermitte, sustainable director di Arjowiggins Graphic.

Pixartprinting: on line la nuova linea di merchandising

Partner tecnologico per professionisti delle arti grafiche come tipografie, studi grafici, agenzie di comunicazione e di eventi, Pixartprinting annuncia l’ingresso nel mondo del merchandising.

La mass customization è la vocazione di Pixartprinting intesa come strategia orientata a soddisfare i bisogni individuali, assicurando i vantaggi della produzione di massa. Per onorare la promessa ai clienti sono richieste flessibilità e capacità di ascolto per conoscerne necessità e desiderata. Caratteristiche che da sempre contraddistinguono il modus operandi dell’azienda, oggi protagonista europeo della stampa on line. Ed ecco che si moltiplicano i touch point di interazione con la clientela, si mettono a punto progetti di fidelizzazione profilati, si investe nel servizio e nella capacità produttiva, ma soprattutto si arricchisce il catalogo costantemente. E se la mass customization è la strategia scelta da Pixartprinting e da tutto il gruppo Cimpress, la personalizzazione è sempre più un’esigenza manifestata dall’utenza.

Disponibile on line a partire da febbraio 2018 una prima selezione di articoli promozionali personalizzabili suddivisi in 3 categorie: tecnologia; ufficio e cancelleria; casa e tempo libero. “Una scelta commerciale che nasce dalla volontà di essere fornitore globale capace di soddisfare tutte le esigenze di stampa a 360° e di rispondere agli input raccolti attraverso il dialogo trasparente con i nostri clienti. La completezza di gamma è l’ingrediente che aggiunge sapore a una ricetta già molto apprezzata che comprende le unicità che siamo in grado di offrire, dall’interfaccia user-friendly del nostro e-shop al pacco anonimo, dal customer care evoluto fino a PixartPRO, il programma di fidelizzazione dedicato ai rivenditori. Il tutto condito da un servizio di stampa votato all’eccellenza qualitativa”, commenta Federico Gonzalez, marketing and sales director di Pixartprinting.

Nella prima release la nuova linea comprende oltre 50 prodotti con migliaia di combinazioni: apribottiglie, porta biglietti da visita, penne, ombrelli, borracce, e ancora… tazze e selfie stick, solo per citarne alcuni. Oggetti di uso quotidiano che se brandizzati si trasformano in piccoli media di comunicazione, frequentemente utilizzati in eventi, fiere, manifestazioni, ma anche nella vita di tutti i giorni. Sono solo i primi items con cui presentiamo questa nuova linea, ma sono già programmate successive waves di ampliamento dell’offerta che verrà messa a punto anche in base ai feedback del mercato. Siamo certi che la proposta sarà molto apprezzata, soprattutto dagli addetti ai lavori che potranno più facilmente aumentare i loro volumi accedendo alle migliori promozioni previste dal programma PixartPRO”, aggiunge Gonzalez.

Per rendere funzionale ai nuovi prodotti l’esperienza utente, i web developers di Pixartprinting hanno sviluppato una nuova interfaccia che agevola la scelta delle caratteristiche del prodotto, permettendo di individuare con facilità colori e varianti possibili. Un’ulteriore conferma dell’attenzione che Pixartprinting da sempre dedica alla semplicità d’utilizzo e all’efficienza di fruizione del proprio e-commerce.

Con la nuova linea di merchandising, Pixartprinting prosegue nel costante arricchimento del catalogo, che ad oggi conta oltre 400 referenze e 3 milioni di combinazioni possibili. La personalizzazione dei nuovi prodotti verrà realizzata utilizzando tutte le tecnologie di stampa più idonee ai diversi materiali e ai relativi ambiti di utilizzo: dalla serigrafia alla tampografia (a uno o a due colori) passando per la stampa digitale, l’incisione laser e la sublimazione.

 

La prova colore secondo Kodak

Kodak ha annunciato l’aggiornamento del suo software per prove colore, rendendo più semplice per gli stampatori la pianificazione e avere più tempo per riuscire a ottenere risultati cromatici uniformi. In particolare, Kodak Proofing Software consente di verificare i colori spot con un’elevata precisione con il nuovo supporto per l’inchiostro viola della famiglia di stampanti Epson SC-P7000 e SC-P9000. Il nuovo aggiornamento soddisfa le aspettative dei clienti dei prodotti stampati raggiungendo obiettivi standard basati su ISO 12647, GRACoL e SWOP, garantendo una Prova colore certificata per la conferma cromatica.

Kodak Proofing Software non solo offre una migliore gestione dei colori, ma comprende altre funzionalità già presenti nel software, tra cui la gestione di supporti personalizzati, elevata prestazione cromatica e calibrazione pianificata. Ciò consente di calibrare la stampante per prove fuori orario, rispettando le specifiche dell’acquirente dello stampato e mantenendo gli standard del settore. Il risultato finale è quello di avere una prova che garantisce un prodotto finito impeccabile.

“Kodak Proofing Software è una soluzione affidabile e di facile utilizzo per realizzare prove con stampanti inkjet” ha dichiarato Allan Brown, vice president e general manager di Unified Workflow Solutions di Kodak. “Questa offerta riduce i costi eliminando una pianificazione estesa e consente un aumento generale della flessibilità operativa garantendo risultati coerenti e affidabili di volta in volta. Il software per prove di Kodak si basa sulla stessa tecnologia a colori della migliore qualità disponibile nel software Kodak Colorflow e nella Prinergy Product Suite di Kodak”.

Müller Martini rileva da Kolbus il settore delle brossuratrici e delle linee di lavorazione libro

Accordo importante nel settore della legatoria. Müller Martini rileva da Kolbus il settore delle brossuratrici e delle linee di lavorazione libro, inclusi ricambi e assistenza per i sistemi di rilegatura Kolbus installati nel mondo.

In tal modo, Kolbus potrà concentrarsi sui settori del packaging, macchine copertinatrici, parti meccaniche e processi di fonderia. «Il cambiamento strutturale degli ultimi anni ha radicalmente trasformato il settore grafico, riducendo notevolmente il nostro mercato e favorendone al contempo una maggiore diversificazione», afferma Bruno Müller, CEO di Müller Martini. «I clienti chiedono continue innovazioni, da finanziare con volumi di vendita più contenuti. Gli incrementi di efficienza derivanti dall’accorpamento delle attività di brossura dei libri assicureranno vantaggi soprattutto alla nostra clientela». I cambiamenti di mercato hanno ripercussioni dirette sui clienti, che si ritrovano a confrontarsi sia con nuovi modelli commerciali sia con la digitalizzazione. La combinazione dei potenziali di successo delle due aziende, quali personale, know-how, tecnologia e infrastruttura, garantisce a Müller Martini una maggiore efficienza nel mettere sul mercato soluzioni innovative nel lungo termine. «Ciò assicurerà il futuro del settore dei libri brossurati e cartonati dei nostri clienti e di conseguenza il mantenimento dei posti di lavoro nel settore grafico», sottolinea Bruno Müller.

Il settore della brossura e del cartonato di Kolbus viene trasferito alla nuova società Müller Martini Buchbinde-Systeme GmbH, che come stabilimento autonomo con sede a Rahden viene integrata nel Gruppo Müller Martini con tutti i relativi collaboratori. Kolbus continua a esistere sotto la direzione del CEO Kai Büntemeyer e con 900 collaboratori dislocati in tutto il mondo si concentra sulla produzione di sistemi automatici di imballaggio e macchine copertinatrici, sulla produzione di parti meccaniche e processi di fonderia. Kai Büntemeyer è convinto che un simile passo garantirà a Kolbus ottime opportunità di successo in futuro: «Negli ultimi anni il mercato degli imballaggi ha registrato una crescita costante. Anche nel segmento della produzione di parti meccaniche per esigenti costruttori di macchine, tra cui Müller Martini AG 2/2 anche Müller Martini Buchbinde-Systeme e Kolbus Feinkartonagen-Technik, ci da ottime prospettive». Know-how e portafoglio impianti rimangono assicurati Müller Martini rileva, assicura e sviluppa ulteriormente il know-how per la gamma di impianti Kolbus. I circa 250 collaboratori di Kolbus del settore delle linee di lavorazione di brossura e libro continuano a lavorare a Rahden senza alcuna variazione delle condizioni d’impiego. I collaboratori del settore dei sistemi automatici di packaging e macchine copertinatrici rimangono alle dipendenze di Kolbus.

Bobst K5 Vision: un metallizzatore in vuoto dalle alte prestazioni

Il nuovo metallizzatore in alto vuoto K5 Vision di Bobst è uno strumento di produzione compatto, adatto a soddisfare i requisiti delle aziende che convertono imballaggi flessibili e dei produttori di film CPP e PE.

Di dimensioni compatte, il nuovo K5 Vision è in grado di gestire una vasta tipologia di film termosensibili e di supporti sottili. Disponibile in fasce da 1250 a 2450 mm, può raggiungere la velocità di 840 m/min e gestisce bobine di diametro fino a 1000 mm.

La macchina è dotata di un rullo di processo del diametro di 600 mm che fornisce la grande finestra di evaporazione, in grado di aumentare l’efficienza di deposito del 16%. Ne consegue una significativa riduzione della quantità dei materiali di consumo, un aumento della durata delle navicelle di evaporazione e un abbassamento del consumo energetico pari al 10-15%. Risulta migliorato anche il raffreddamento del film grazie a una superficie più grande del rullo di processo; la barra che introduce gas tra il rullo di processo e il film prima dell’evaporazione eroga aria in due zone distinte, al centro e agli estremi, migliorando il raffreddamento: un aspetto cruciale con i film termosensibili come CPP e LDPE. La sezione di evaporazione è robusta e potente con le navicelle di ceramica in posizione sfalsata, una disposizione che favorisce l’uniformità del rivestimento. Consente inoltre di accedere agevolmente alla sezione per pulire le navicelle e le bobine di alluminio, che sono montate su un trolley estraibile che ne facilita il cambio. Le finestre stroboscopiche consentono una più ampia visione della sezione di evaporazione e del processo di metallizzazione

Il gruppo di pompaggio del K5 Vision ha una struttura compatta con tubazioni corte che migliorano l’efficienza limitando l’impatto ambientale. Il gruppo è costituito da pompe rotative a vite a secco che assicurano elevate prestazioni in vuoto, da pompe roots che funzionano a velocità doppia di quella normale e con massima efficienza e da pompe di diffusione a pavimento collocate sotto la zona di evaporazione allo scopo di evitare che l’olio possa contaminare il film.

 

 

L’avvolgimento Bobst, integra un sistema a 6 azionamenti che permette di avere tre zone di controllo di tensione indipendenti. Questo rende possibile un avvolgimento a bassa tensione mediante rulli curvi che generano un processo di metallizzazione assolutamente privo di pieghe e un rullo Variobow (opzionale) precedente il rullo di processo che consente un miglior controllo della tensione con i supporti più sottili.

Infine, il K5 Vision può gestire una vasta gamma di materiali, inclusi i film più sottili e passare rapidamente da un tipo di film a un altro, aspetto che lo rende una macchina ideale per le aziende di trasformazione.