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Packaging alimentare, Qwarzo accelera l’espansione in Europa con Starbucks e Lavazza

Qwarzo, realtà italiana all’avanguardia nei materiali innovativi per il packaging alimentare, amplia la propria presenza sul mercato europeo grazie all’adozione della sua tecnologia da parte di marchi internazionali come Starbucks e Lavazza.

La tecnologia brevettata Qwarzo si basa su un rivestimento minerale a base di silice che sostituisce i tradizionali rivestimenti plastici nei prodotti monouso. Il risultato è una barriera ad alte prestazioni contro acqua, grassi, ossigeno e calore, senza impiego di plastica, microplastiche o PFAS aggiunti.

«Crediamo che l’innovazione debba essere al tempo stesso invisibile e di grande impatto» afferma Luca Panzeri, Fondatore e CTO di Qwarzo. Con oltre un miliardo di articoli già venduti, tra cui cucchiaini, palette, bicchieri e posate, la tecnologia Qwarzo dimostra di essere una soluzione scalabile e sostenibile.

Tra le applicazioni più recenti spicca il nuovo bicchiere da asporto lanciato da Starbucks nel maggio 2025, distribuito in otto Paesi europei e in fase di estensione nel Regno Unito e Irlanda. Sviluppato con Transcend Packaging, Metsä Board e Qwarzo, il contenitore è compostabile a livello domestico, riciclabile con la carta e progettato per l’integrazione nelle infrastrutture di smaltimento esistenti.

Anche Lavazza ha adottato Qwarzo® nei suoi distributori automatici in Spagna, in collaborazione con il Gruppo Flo, che sta estendendo l’innovazione anche al mercato tedesco. La flessibilità della tecnologia ha conquistato anche brand come Grom e Venchi, che la utilizzano rispettivamente per cucchiaini e posate monouso.

Certificato da DIN CERTCO e conforme alla Direttiva SUP dell’UE, Qwarzo rappresenta una soluzione concreta nella riduzione dei rifiuti plastici, senza compromettere gusto, sicurezza o riciclabilità. Il prodotto ha già ricevuto riconoscimenti prestigiosi come il Semi Innovation Award, il Tocco Future Materials Award e il titolo di “Zero Waste Product of the Year”.

Giovani e lavoro, due lati di una stessa medaglia

Parlare di formazione è sempre un bene soprattutto se il focus è sui giovani, le nuove leve per il mondo del lavoro e più in generale per la società. In un mondo del lavoro in costante evoluzione, la formazione diventa l’anello di congiunzione tra le aspirazioni degli studenti e le esigenze delle imprese. Questo articolo prova a leggere entrambe le prospettive — quella di chi apprende e quella di chi assume — per capire dove si incontrano (e dove ancora no).

Per iniziare partiamo da una riflessione: un individuo che svolge un lavoro di soddisfazione, con prospettive di miglioramento e se possibile anche giustamente retribuito è un individuo che ha gli strumenti per aspirare a una vita piena di opportunità.

E proprio da questa riflessione ci sembra naturale arrivare al tema dell’articolo: la formazione. Certo pensare alla formazione solo in funzione del lavoro può sembrare riduttivo ma noi questo argomento lo tratteremo proprio sotto questo aspetto perché ci crediamo profondamente grazie anche alla frequentazione privilegiata di un istituto che eroga formazione terziaria professionalizzante post-diploma e di associazioni culturali e tecniche (ACSG e TAGA) che ogni anno organizzano, proprio per i giovani, attività a scopo formativo.

Quindi chi scrive, senza avere la pretesa di sapere tutto, può presentare uno spaccato di quello che oggi attira i giovani, li ingaggia e li porta a seguire corsi, seminari e convegni per arrivare più pronti al mondo del lavoro e, più in generale, alla vita.

Partiremo quindi dai giovani per poi arrivare al mondo del lavoro, alle aziende che accolgono gli studenti al termine del loro percorso di studi e vedremo insieme se e dove le aspettative di entrambe le parti si incontrano.

A costo di sembrare banali per il nostro ragionamento dobbiamo partire dalla GenZ, categoria in cui ricadono i nati da metà degli anni ‘90 fino al 2010 e che sono spesso argomento di studi, convegni, analisi e dibattiti. Qui in particolare ci focalizzeremo sui giovani che stanno ultimando, o hanno appena ultimato, gli studi secondari superiori con una data di nascita tra il 2003 e il 2005; sono quindi studenti che hanno subito in pieno la tragedia del Covid-19 con mesi di formazione a distanza che, indubbiamente, ha lasciato un segno soprattutto in chi nel 2020 e 2021 stava iniziando un nuovo percorso scolastico.

Formazione e strumenti digitali

Ci sono diversi elementi che caratterizzano i giovani studenti di oggi e che sono decisamente differenti rispetto a solo 5-10 anni fa. Primo fra tutti la familiarità con gli strumenti digitali, un grande passo avanti poiché il computer e i software non sono più percepiti come oggetti esterni ma parte integrante della propria vita, sia sociale sia di formazione. Trovare informazioni su qualsiasi argomento, fare approfondimenti, esplorare nuovi ambiti sono tutte modalità fondamentali nel processo di crescita per i giovani che vogliono proseguire negli studi e l’accoppiata computer-web è la risposta a tutto questo.

Certo da qualche tempo c’è un nuovo protagonista che sta complicando il rapporto tra studio e apprendimento: l’intelligenza artificiale. La possibilità di generare automaticamente dei contenuti, come pure trovare risposte a quesiti può essere un aiuto come una minaccia a seconda dell’utilizzo che se ne fa. Siamo solo agli inizi e probabilmente il mondo andrà incontro a grandi cambiamenti nel modo di fare formazione; ma d’altronde solo venti anni fa chi poteva immaginare che l’apprendimento potesse basarsi su un mix di testi, video, questionari interattivi e altri strumenti digitali?

Eppure adesso è la normalità e gli studenti ne hanno tratto beneficio poiché oggi la formazione è più coinvolgente e personalizzabile. Ed è proprio questo che gli studenti cercano e desiderano; una formazione dove sia possibile affiancare alla parte teorica un apprendimento esperienziale e pratico, svolto in laboratori e finalizzato allo sviluppo di progetti in cui le conoscenze acquisite possano venire immediatamente applicate. Questo approccio risulta vincente soprattutto per quelle materie dove sperimentare e provare, spesso sbagliando, guida gli studenti verso l’individuazione di soluzioni alternative e creative, alimentando una consapevolezza delle proprie capacità una volta raggiunto l’obiettivo.

Lavorare in team

Una formazione che veda tra gli obiettivi un inserimento di soddisfazione nel mondo del lavoro non può prescindere dallo sperimentare e applicare il lavoro in team che aiuta gli studenti a sviluppare varie competenze tra cui spiccano comunicazione, collaborazione e gestione del tempo.

Certo i problemi non mancano perché in un contesto formativo è più complesso gestire le dinamiche comportamentali rispetto al mondo del lavoro poiché manca la leva economica e la figura del team leader ha meno potere; nonostante ciò è possibile affermare che imparare a lavorare in team è un tassello fondamentale nel percorso di crescita dello studente.

Gli step fondamentali che caratterizzano un lavoro di gruppo in ambito formativo ricalcano quelli del mondo del lavoro: individuazione del progetto, analisi e pianificazione delle attività, assegnazione delle attività ai membri del team, monitoraggio, presentazione dei risultati. Un percorso sfidante che sollecita lo studente sotto più aspetti: relazionale (i colleghi non si scelgono!), comunicazione (se non chiara può portare a malintesi ed errori), impegno (tutti devono dare il massimo), leadership (che assume il ruolo di responsabile deve sapersi imporre). Una vera palestra che in genere richiede un po’ di allenamento prima di trovare la giusta dimensione, ecco perché è importante inserire questa prassi in tutti i percorsi formativi, iterando questa esperienza su più progetti, cambiando i team e i ruoli che gli studenti devono assumere. Il ritorno da parte degli studenti è molto incoraggiante; è una pratica molto apprezzata e sfidante perché costringe a confrontarsi con problemi che simulano realtà produttive e richiede una capacità di sintesi e di restituzione.

Le soft skill

Si sente un gran parlare di soft skill, tra cui le più note sono comunicazione interpersonale, il team working, il problem solving, il design thinking e la gestione del tempo perché ritenute fondamentali nel contesto lavorativo come pure in quello personale.

C’è da sottolineare che, inizialmente, le ore dedicate a queste discipline sono poco apprezzate dagli studenti che preferiscono le materie più tecniche ma, una volta iniziato il percorso nel mondo del lavoro e sperimentato quanto sono utili, vengono immediatamente rivalutate.

La vera sfida per chi insegna è renderle interessanti e coinvolgenti, inserendo parti pratiche e progetti da svolgere in gruppo e cercando di far percepire il reale valore.

Il ruolo del genitori

Sembra strano parlare di genitori quando si sta analizzando una fascia di età di giovani adulti ma così non è. Negli ultimi anni il ruolo dei genitori nella scelta della carriera di studio post-diploma ha preso una rilevanza non trascurabile. Chi ha figli nell’età compresa tra i 16 anni e in 21 anni avrà, molto probabilmente, assistito ad almeno un evento di orientamento; questo è una situazione che avviene da 6/7 anni ed è in continuo aumento. Non è la sede per dare giudizi su questa situazione, il mondo del lavoro nei Paesi industrializzati è più complesso e indubbiamente il contesto sociale, così come le professioni, è cambiato ma va trovato un equilibrio tra l’aiuto offerto dai genitori e la necessità di permettere ai figli di sviluppare un’autonomia decisionale. Certamente un dialogo aperto e un sostegno emotivo possono aiutare i giovani a prendere decisioni consapevoli ma non ne deve soffocare le aspirazioni e i desideri né tantomeno deve costringere a soddisfare le aspettative dei genitori.

L’altra faccia della medaglia

Veniamo al mondo delle aziende e proviamo a guardare da un’altra visuale la questione formazione.

Iniziamo da alcune verità inconfutabili:

1.              In ambito tecnologico in due/tre anni molte conoscenze diventano obsolete. La tecnologia continua ad accelerare e le evoluzioni sono continue. Non ci si può fossilizzare su una competenza tecnica; averla oggi non significa essere “al sicuro”. Probabilmente tra qualche anno ne servirà un’altra. Un collaboratore che sa imparare non solo ad imparare ma soprattutto a disimparare è fondamentale. Sembra un gioco di parole ma se ci soffermiamo a ragionare, l’affermazione è quanto mai vera. La tecnologia e i software stanno trasformando alcune prassi lavorative per cui “disimparare” significa aggiornarsi per cogliere tutti i vantaggi a disposizione.

2.              L’impatto dell’AI è sempre più pervasivo; sarà importante saperla usare ma in modo critico. Saper sfruttare l’AI senza diventarne succube è la chiave di volta. Quindi la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti dell’AI non deve portare a una perdita di autonomia decisionale e a una diminuzione dell’aspetto creativo.

3.              Poter contare su un collaboratore che unisce alle competenze tecniche (hard skills) competenze relazionali e personali (soft skills) è un valore per le aziende. L’ibridazione dei profili significa avere collaboratori capaci di operare in modo più versatile e flessibile.

Se questo è lo scenario per le aziende, gli obiettivi da perseguire sono chiari e possiamo affermare che sono in linea con quello che oggi i giovani cercano nei percorsi formativi. Purtroppo non sempre e non tutte le offerte formative sono in grado di soddisfare i requisiti che abbiamo analizzato prima ma l’innovazione in ambito formativo sta facendo passi significativi. È non può che essere questo il percorso, innovare-soddisfare le aspirazioni degli studenti e preparare per il mondo del lavoro, per riuscire ad attrarre i giovani verso professioni che già oggi fanno fatica a trovare risorse a causa dei noti problemi demografici.

Epson e Umango per migliorare l’acquisizione dei dati e l’automazione dei flussi

Epson ha annunciato una nuova collaborazione con Umango, finalizzata a offrire funzionalità avanzate di acquisizione dei dati e automazione dei flussi documentali sui propri scanner e dispositivi multifunzione.

Grazie all’integrazione delle soluzioni Umango, basate su browser, gli utenti possono ora accedere direttamente dal dispositivo a potenti strumenti di Intelligent Document Processing, tra cui riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), riconoscimento di marcature (OMR), riconoscimento della scrittura a mano e strumenti di estrazione dati basati su intelligenza artificiale.

Questa collaborazione semplifica la gestione dei documenti e dei dati, riducendo il tempo necessario per amministrare i flussi di lavoro e migliorando la precisione nel trattamento delle informazioni in diversi settori:

Sanità e laboratori

  • Digitalizzazione sicura di cartelle cliniche, moduli di consenso, referti e ricette.
  • Riconoscimento automatico di dati scritti a mano e informazioni da moduli prestampati.
  • Riduzione degli errori umani e maggiore tracciabilità delle informazioni dei pazienti.

Istruzione e pubblica amministrazione

  • Acquisizione e indicizzazione automatica di registri, fascicoli studenti, atti amministrativi.
  • Miglior gestione degli archivi e facilità di reperimento dei documenti.
  • Conformità normativa nella conservazione e nella privacy dei dati.

Settore legale e notarile

  • Digitalizzazione rapida di contratti, atti, procure e fascicoli legali.
  • Ricerca full-text e classificazione automatica tramite OCR avanzato.
  • Sicurezza e integrità dei documenti in ambienti sensibili.

Finanza, assicurazioni e contabilità

  • Estrazione automatica di dati da moduli bancari, documenti di identità, bilanci e polizze.
  • Automazione dei flussi di lavoro contabili e fiscali.
  • Riduzione del carico amministrativo e dei tempi di elaborazione.

Logistica e supply chain

  • Archiviazione digitale di bolle di consegna, fatture di trasporto e report di magazzino.
  • Tracciabilità documentale per spedizioni, ricezione merci e gestione resi.
  • Miglioramento della precisione nelle operazioni di inventario.

Retail e franchising

  • Digitalizzazione di ordini, contratti di fornitura, report vendite e documentazione HR.
  • Unificazione dei processi documentali tra sedi e punti vendita.
  • Automazione della gestione documentale senza impatto sull’operatività.

“La piattaforma Umango – ha dichiarato Patrick Perrot, Epson Europe – è nota per la facilità di implementazione, la flessibilità nelle opzioni di integrazione e i minimi requisiti di configurazione, risultando così perfettamente compatibile con i dispositivi Epson. Questa partnership consente agli utenti di accedere a un software avanzato per l’elaborazione documentale direttamente nel punto di acquisizione dei dati, ovvero sul dispositivo.”

“La collaborazione con Epson – ha commentato Andrew Wade, Global Channel Manager di Umango – rappresenta un’opportunità straordinaria per Umango. L’affidabilità e l’innovazione dell’hardware Epson, unite all’intelligenza del nostro software, creano una soluzione integrata e performante per la cattura documentale, l’automazione e l’integrazione dei dati. Siamo entusiasti di poter supportare i rivenditori e i clienti Epson in tutto il mondo con la nostra tecnologia.”

 

Guandong, nuova gamma di supporti industriali per il wide format

Guandong Italia ha conquistato i riflettori di Fespa 2025 con la presentazione ufficiale della nuova linea di supporti industriali per il wide format printing. Una proposta altamente innovativa che rafforza il posizionamento dell’azienda come punto di riferimento per soluzioni sostenibili ad alte prestazioni, pensate per i professionisti del large format e della visual communication.

Strategia green e materiali PVC-Free: la visione sostenibile di Guandong

All’interno dello stand Guandong, visitatori e operatori del settore hanno potuto percorrere la celebre Green Promenade, un itinerario esperienziale che racconta l’impegno ambientale dell’azienda. Dal 2011, Guandong promuove una filosofia produttiva orientata alla sostenibilità, concretizzata attraverso il marchio registrato GreenLife®, simbolo di una gamma di materiali PVC-Free, 100% riciclabili e conformi ai più alti standard europei.

Wide Format Printing: nuova gamma industriale per prestazioni elevate

Protagonista a FESPA è stata la nuova gamma di supporti industriali per il large format, progettata dal team R&D Guandong per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del mercato. I materiali offrono versatilità, resistenza e facilità di stampa, supportati da un servizio tecnico e logistico affidabile, elemento distintivo del marchio sul mercato europeo.

Focus prodotto: Poly-banner e Poly-rafia/black-back

Tra le novità più apprezzate spiccano il nuovo Poly-banner e il rivoluzionario Poly-rafia/black-back, un materiale ecologico ultraresistente studiato per l’utilizzo in affissioni pubblicitarie outdoor. Leggero e robusto, si distingue per l’eccellente tenuta anche in condizioni climatiche estreme, risultando ideale per applicazioni come barriere protettive per impianti sciistici o spazi espositivi all’aperto.

Decorazione su vetro: anticipazioni esclusive in vista di Vitrum 2025

Guandong ha inoltre svelato in anteprima la nuova collezione di supporti per la decorazione su vetro, che verrà presentata ufficialmente a Vitrum 2025 (Milano, 16-19 settembre). La linea include il rinnovato One Way Vision 50/50 e una versione con 70% di superficie stampabile, oltre a film decorativi con effetti speciali: trame effetto pizzo, texture a rilievo, motivi ricamati e vere e proprie riproduzioni artistiche su vetro, pensate per applicazioni in ambito interior design, retail, architettura e comunicazione visiva.

Fedrigoni Top Award, i vincitori dell’edizione 2025

Arte, ingegno ed espressività. Sono gli elementi che caratterizzano le opere presentate al Fedrigoni Top Award 2025, il contest ideato per valorizzare il design e il lavoro di chi utilizza carte e materiali autoadesivi Fedrigoni, creando dei gioielli unici. I vincitori di questa edizione sono stati proclamati il 5 giugno, nel corso di una cerimonia al Pavillon Gabriel di Parigi. Cinque le categorie in gara: Packaging, Publishing, Label, Creative Communication e Graphics Applications. In questa edizione anche studenti e giovani ricercatori hanno partecipato inviando progetti per la sezione Young Talents.​

Cinque le categorie in concorso: Packaging, Publishing, Label, Creative Communication e Graphics Applications, ognuna delle quali ha messo in luce progetti dallo straordinario valore artistico e tecnico, capaci di trasformare materiali cartacei in autentiche opere d’arte.

Una novità di questa edizione è stata la sezione Young Talents, aperta a studenti e giovani ricercatori, che hanno potuto presentare le proprie visioni e sperimentazioni nel campo della grafica e del design. Un’opportunità per valorizzare le nuove generazioni e promuovere l’innovazione all’interno del settore.

Il Fedrigoni Top Award si conferma così non solo un concorso, ma un punto di riferimento internazionale per la community creativa, capace di ispirare e raccontare il potenziale illimitato della carta.

I progetti di designer, stampatori, editori, brand e giovani creativi provenienti da tutto il mondo sono stati valutati da una giuria di esperti: Simon Esterson (publication designer), Silvana Amato (graphic designer e docente), Paul Boudens (graphic designer), Marianne Givone (Head of global content factory di Diptique), Gustavo Greco (founder e creative director di GRECO, società brasiliana indipendente di design), Kate Marlow (co-fondatirce di Here, compagnia di scrittori e designer), Melanie Mues (fondatrice dello studio Mues Design di Londra), Sebastián Yañez (tra i fondatori di YG Branding & Design Experts Agency, da poco ribattezzata Thingular Creative Partners).

“Voglio complimentarmi con i vincitori, e con tutti i partecipanti del Top Award, per l’impegno nella selezione, valutazione e realizzazione di questa incredibile collezione di progetti. Alla base dell’esistenza di Fedrigoni, infatti, c’è la volontà di realizzare prodotti che siano d’ispirazione ai brand di tutto il mondo – dichiara Marco Nespolo, Amministratore Delegato del Gruppo Fedrigoni -. La bellezza e la qualità dei progetti presentati ci rendono ancora più motivati, e rappresentano uno stimolo per migliorarci costantemente, alla ricerca della perfetta combinazione tra sostenibilità, estetica e prestazioni”.

 

Giflex, quarant’anni in tre parole chiave

Creatività, leggerezza e orizzonti. Questi i tre temi centrali attorno a cui si è sviluppata la storia del Gruppo Imballaggio Flessibile di Assografici, giunta quest’anno al suo 40esimo anniversario. Per celebrare questo importante traguardo, un grande evento con ospiti speciali, intitolato “Uniti per dare forma al futuro”.

Giflex – Gruppo Imballaggio Flessibile di Assografici – ha festeggiato il 40esimo anniversario della fondazione, al motto di “Uniti per dare forma al futuro”.

La celebrazione – alla quale ha partecipato anche “Italia grafica” – si è tenuta il 29 maggio 2025 a Fiera Milano Rho, in occasione di Ipack-Ima 2025, ed è stata scandita da tre parole chiave che racchiudono l’essenza del gruppo in questi primi 40 anni e lo proiettano nel futuro: creatività, leggerezza e orizzonti.

«Per la nostra festa» ha spiegato il presidente di Giflex, Alberto Palaveri, «abbiamo scelto queste tre parole chiave perché suggeriscono la capacità di creare qualcosa di nuovo, di affrontare le cose con un atteggiamento leggero e positivo, e di guardare oltre i limiti del presente verso nuove opportunità e obiettivi. Così come da sempre sa fare l’industria dell’imballaggio flessibile».

Essere creativi

Il viaggio attraverso i quattro lunghi decenni di storia del gruppo si è articolato in tre distinti momenti. All’attore e regista Corrado D’Elia è stata affidata l’interpretazione della prima parola chiave: creatività.

E D’Elia l’ha saputo fare egregiamente, emozionando con il monologo “Io, Steve Jobs”, il racconto della vita professionale di una delle menti più geniali dei nostri tempi. Uno spettacolo coinvolgente che parla di coraggio, passione, perseveranza, anche dopo i fallimenti, e persino della necessità di un po’ di quella follia visionaria indispensabile per creare qualcosa di unico.

L’importanza della leggerezza

Dopo lo spettacolo teatrale di D’Elia, il testimone è passato a Palaveri, per dare forma alla seconda parola chiave: leggerezza.

Al presidente è spettato il compito di fare una sintesi dei primi 40 anni di Giflex e di tracciare il profilo dell’associazione del futuro.

«Capacità di rappresentanza, di influenza e legami» sono gli ingredienti principali della “ricetta” che Palaveri indica per una lunga e proficua attività associativa.

Il presidente ha sottolineato come le associazioni debbano imparare ad avere una visione comune, a interpretare le evoluzioni del presente per farne parte e a coltivare i legami e l’unione all’interno delle proprie organizzazioni, sia per fare fronte comune nelle difficoltà sia per essere davvero gruppo. «Nel business, come nella vita, contano le emozioni, le relazioni, le strette di mano, i sorrisi, le pacche sulle spalle, le battute e i ricordi, l’umanità, le parole dette e scritte» ha concluso Palaveri.

I quattro decenni di vita associativa sono poi stati scanditi dai ricordi dei past president: Luigi Goglio – fondatore di Giflex –, Ruggero Gerosa, Pietro Lironi e Michele Guala.

In un docufilm hanno ripercorso il loro periodo alla guida del gruppo, testimoniando quanto Giflex sia riuscito a crescere e articolarsi negli anni.

Nelle loro parole, la storia dell’associazione, tra eventi epocali, cambiamenti socioculturali, sfide e successi. La capacità di portare avanti progetti comuni e presentare le proprie istanze, dialogando con istituzioni e politica, sono stati i suoi punti di forza, anche negli anni più difficili.

Un percorso che ha portato Giflex a diventare ciò che è oggi, una rappresentanza di 46 aziende produttrici di imballaggi flessibili e 64 soci simpatizzanti.

Avere sempre nuovi orizzonti

L’ultima parola chiave dell’evento non poteva che essere affidata a un esperto di orizzonti: l’astronauta Paolo Nespoli, ingegnere e veterano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Nella sua lunga carriera, l’astronauta ha trascorso oltre 300 giorni di permanenza nello spazio affrontando condizioni estreme e imparando a vedere il mondo da un’altra prospettiva.

Nel suo affascinante racconto, Nespoli ha dimostrato anche come proprio l’uso dell’imballaggio flessibile rappresenti, in determinate condizioni, un indispensabile compagno di avventura.

La serata si è conclusa con una grande festa, tra intrattenimento e occasioni di networking, e un arrivederci ai prossimi traguardi.

Fujifilm, concretezza e praticità a tutta stampa

In occasione di print4All, Fujifilm ha acceso i riflettori su Acuity Triton e sulla nuova tecnologia di inchiostro Aquafuze, presentate a Fespa 2025, così come su Revoria PC1120, sulla nuovissima Revoria SC285 e su ApeosPro C650.

Acuity Triton è una stampante a getto d’inchiostro di 1,6 m di larghezza sviluppata in collaborazione con Mutoh. Basata sulla tecnologia di inchiostro Aquafuze, offre velocità fino a 15 mqh e asciugatura immediata per la finitura, il taglio o la laminazione. Proposta anche quale alternativa dal punto di vista energetico a tecnologie esistenti, garantisce l’adesione a vari supporti senza richiedere un primer o un ottimizzatore di pre-rivestimento.

La tecnologia di inchiostro Aquafuze invece, combina i vantaggi della stampa UV Led e a getto d’inchiostro a base d’acqua, offrendo un basso consumo energetico e temperature di asciugatura ridotte rispetto ai tradizionali sistemi a base d’acqua. Offre inoltre una bassa emissione di odori, una migliore stabilità del getto e una maggiore sostenibilità.

A Print4All c’è però ampio spazio anche per le tecnologie a toner, un altro fronte importante per Fujifilm. In esposizione, il modello di punta Revoria PC1120, progettato per alzare gli standard in termini di precisione del colore e qualità di stampa.  Soluzione rivolta al mercato professionale di fascia alta, con un motore di stampa a sei colori in un unico passaggio e un massimo di due toner speciali, offre una risoluzione di 2.400 dpi e una stampa ad alta velocità fino a 120 A4 ppm.

Nella circostanza, affiancata dalla Revoria SC285 a cinque colori, modello lanciato di recente. Con un design compatto, grazie alla nuova tecnologia di sviluppo del toner verticale di Fujifilm, raggiunge prestazioni fino a 85 pagine A4 al minuto.

Nello stand, anche ApeosPro C650, per stampe a colori e monocromatiche ad alte prestazioni fino a 65 pagine A4 al minuto, una velocità di scansione di 270 pagine al minuto e una risoluzione di 2.400×2.400 dpi. Configurazione rivolta alla produzione di volantini, cataloghi, modelli di prodotti interni.

Passa da Luxoro la parte nobile di print4All

Per Luxoro, partner esclusivo di Leonhard Kurz per l’Italia, Print4All è stata l’occasione di mostrare come nel sempre più importante mercato della nobilitazione, l’innovazione tecnologica stia ridefinendo gli standard qualitativi e produttivi del settore.

Al centro dell’area espositiva, le tecnologie di digital transfer per decorazioni di altissima qualità con un processo completamente digitale che ottimizza la produzione anche per piccole tirature. Un’evoluzione utile per ottenere finiture premium, effetti metallizzati, lucidi, opachi strutturati con una versatilità senza precedenti.

Nella circostanza, protagonista è stata però DM-Maxliner 2D, macchina per applicazioni rapide, precise e ad alta definizione, portando la decorazione a un nuovo livello di qualità e personalizzazione. Tra le caratteristiche principali, Digital Metal Transfer, per ridurre i tempi di setup e costi, garantendo massima flessibilità, così come gli effetti metallizzati ad alta precisione per decorazioni impeccabili su una vasta gamma di substrati. Un macchinario in linea con i requisiti di sostenibilità, grazie a una tecnologia ottimizzata per ridurre il consumo di materiali e migliorare l’efficienza produttiva.

Caratteristiche sempre più apprezzate anche in settori emergenti come il packaging e la stampa commerciale. Le tecnologie digitali Kurz rispondono infatti alle esigenze di un settore in continua evoluzione, offrendo diversi vantaggi concreti.

Innanzitutto, la massima personalizzazione con la possibilità di creare design esclusivi e varianti di prodotto con costi ottimizzati, per proseguire con le produzioni on demand e a basse tirature, perfette per edizioni limitate e campagne di marketing mirate. L’attenzione alla sostenibilità si conferma massima e si declina con un utilizzo ridotto di risorse, assenza di rifiuti chimici e soluzioni conformi agli standard ambientali più elevati.

Una visione green è solo il primo passo. Proprio per questo, nel tempo Kurz e Luxoro hanno introdotto tecniche di lavoro, produzione e gestione dei materiali per ridurre drasticamente l’impatto ambientale, sia in termini di produzione sia di prodotto.

Secondo la visione aziendale, il ciclo di vita dei prodotti è a tutti gli effetti un percorso olistico con l’obiettivo di utilizzare in maniera sostenibile e parsimoniosa le risorse naturali, fornendo sempre massima qualità ed efficienza, così da migliorare a trecentosessanta gradi l’impatto sul resto del pianeta.

Zünd, il taglio digitale modulare, flessibile e connesso

Di fronte alla crescente domanda di personalizzazione, tirature ridotte e tempi di consegna sempre più brevi, Zünd ha deciso di presentarsi a Print4All puntando sulla capacità di proporsi quale partner tecnologico ideale per le aziende del settore grafico e della stampa digitale.

A partire da quelle tecnologie ormai consolidate e sempre all’avanguardia in un settore sempre più competitivo. Alla manifestazione milanese, protagonista si è confermato il sistema di taglio della Serie S3.

Strumenti ideali per la produzione di prototipi, piccole tirature e lavori che richiedono un’elevata precisione. La costruzione e il design sono personalizzati in base alle esigenze dei clienti, e così il risultato è un concetto operativo semplice, intuitivo ed ergonomico.

Alla base di tutto, il software di controllo intelligente, il sistema di azionamento veloce e la tecnologia di taglio perfezionata nel corso degli anni. Gli utensili Zünd, studiati appositamente per ogni applicazione, ampliano enormemente la gamma di opportunità applicative. Inoltre, il concetto di fresa multifunzionale consente numerose fasi di lavorazione variabili e, grazie alle sofisticate opzioni di movimentazione dei materiali, permette di aumentare la capacità produttiva dell’S3.

L’offerta di Zünd va però oltre. I sistemi di taglio della Serie G3 offrono prestazioni elevate e una grande flessibilità. Grazie alla vasta gamma di moduli e utensili disponibili, consentono di eseguire un’ampia varietà di operazioni di taglio, cordonatura, fresatura e incisione su materiali di diverso spessore e consistenza.

Da segnalare anche i sistemi della Serie D3, in quattro misure, progettati per la produzione industriale su larga scala. Si distinguono per robustezza, affidabilità e produttività elevata. Grazie al design a doppio braccio, permettono di lavorare più materiali contemporaneamente, riducendo i tempi di produzione e massimizzando l’efficienza.

Ciascuno dei due bracci può essere dotato di tre moduli diversi, raddoppiando così la portata del materiale in un colpo solo. Il controllo intelligente della taglierina distribuisce in modo ottimale i lavori sulle due barre, garantendo la massima produttività.

L’occasione è stata utile anche per valutare una visione più ampia, in un’ottica di integrazione dei processi digitali. Dalla collaborazione con Integro, software house specializzata nello sviluppo di sistemi ERP per aziende del settore grafico e della stampa, è possibile abbinare a un sistema Zünd soluzioni personalizzabili per ottimizzare i processi produttivi e migliorare l’efficienza aziendale.

Le dimostrazioni  hanno proposto un flusso di lavoro digitale e automatizzato, dalla gestione dell’ordine alla produzione finale, in grado di  portare a significativi vantaggi in termini di efficienza, riduzione degli errori e ottimizzazione dei costi.

Heidelberg, partnership per il post-stampa con C.P. Bourg e Tecnau

Heidelberg amplia il proprio portafoglio per la stampa digitale industriale integrando le soluzioni di post-stampa di C.P. Bourg e Tecnau nel proprio ecosistema Jetfire 50. Heidelberg ha stipulato accordi in tal senso con entrambe le aziende.

I sistemi di cucitura e brossura di C.P. Bourg, insieme ai sistemi di perforazione, cordonatura, fustellatura e taglio dinamici di Tecnau, completano la Stahlfolder Fireline, presentata da Heidelberg all’inizio dell’anno.

Grazie a questo portafoglio complementare, gli utenti di Jetfire 50 possono produrre vari tipi di prodotti in modalità inline e nearline, con differenti numeri di pagine e formati finali.

I clienti beneficiano di vendita, software, assistenza e consulenza da un’unica fonte. Heidelberg si occupa infatti della vendita globale, dell’integrazione nei flussi di lavoro, dell’assistenza e della consulenza per i sistemi di C.P. Bourg e Tecnau, oltre che per la propria stampante a getto d’inchiostro a foglio Jetfire 50.

In questo modo, i clienti possono ottenere tutti i servizi chiave da un unico fornitore.

La disponibilità di Prinect Touch Free renderà i sistemi di finitura digitale parte integrante del controllo dei flussi di lavoro supportato dall’intelligenza artificiale di Heidelberg.

“In linea con la nostra strategia di crescita, Heidelberg continua ad ampliare passo dopo passo il proprio portafoglio per il mercato in espansione della stampa digitale. Integrando le soluzioni di post-stampa di C.P. Bourg e Tecnau nel nostro ecosistema digitale, offriamo ai clienti un pacchetto end-to-end altamente produttivo per la produzione industriale di stampa digitale. Inoltre, i clienti hanno un unico punto di contatto e beneficiano anche della rete di assistenza globale di Heidelberg,” afferma David Schmedding, Chief Technology & Sales Officer di Heidelberg.

C.P. Bourg

I sistemi disponibili di C.P. Bourg includono il BBM Booklet Maker, un sistema di cucitura per la realizzazione di brochure pinzate, e il BB3002 Perfect Binder, per la produzione di brochure con brossura fresata. Entrambi i sistemi sono dotati di un modulo di taglio integrato che consente la produzione di prodotti finiti con immagini al vivo.

Oltre alle brochure cucite, è possibile realizzare blocchi libro singoli che possono poi essere rilegati offline tramite brossura. La cucitura può essere eseguita in un’ampia varietà di formati (verticali e orizzontali), con possibilità di doppia o quadrupla cucitura sul dorso, sia con che senza punti ad occhiello.

Il BB3002 Perfect Binder è un sistema di brossura completamente attrezzato, dotato di stazione di fresatura, alimentatore di copertine e taglio trilaterale. L’alimentatore per copertine supporta fino a tredici cordonature positive o negative, e il sistema può funzionare con colla a caldo EVA o PUR.

Tecnau

Tecnau offre una gamma di prodotti modulari disponibili per la finitura in linea degli stampati realizzati con la Jetfire 50. I clienti possono scegliere i moduli in base alle proprie esigenze applicative specifiche. Qualora si parta con una configurazione minima e funzionalità limitate, è possibile aggiungere in un secondo momento ulteriori moduli in modo economicamente vantaggioso, in base alla crescita delle necessità.

I moduli di Tecnau per la finitura in linea con la Jetfire 50 includono:

  • Tecnau Stack 1010 cut & stack: un sistema di elaborazione a foglio singolo che trasforma l’output a getto d’inchiostro in pile finite di cartoline, poster e altre applicazioni stampate al vivo, sia in linea che near-line con la Jetfire 50 di Heidelberg.

  • BookReady: una soluzione completamente automatizzata di taglio e impilamento per la produzione di blocchi libro pronti per la brossura.

  • TC 1530 C processor offre perforazioni dinamiche orizzontali e verticali, ideali per coupon e pagine staccabili, oltre a cordonature incrociate e verticali per semplificare la piegatura nelle fasi successive.

  • TC 1530 P punch consente la perforazione per rilegatura a spirale/coils o per raccoglitori ad anelli in modalità dinamica, ampliando le opzioni di finitura per diversi metodi di rilegatura, particolarmente adatti a materiali didattici, documentazione per la formazione e calendari.