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Kodak fornisce a Ellegi Trento e Italgrafica Sistemi le tecnologie per ridurre l’impatto ambientale

Francesco Niorettini, General Manager di the Konig Print Group.

Ellegi Trento e Italgrafica Sistemi hanno fatto ancora delle scelte per migliorare la sostenibilità della loro azienda investendo in un Kodak Trandsetter Q400 Platesetter con Autoloader, che utilizza le lastre Kodak Sonora XP Process Free. Questo sistema si affianca al Kodak Flexcel NX che utilizza la pellicola Kodak DITR (Direct Thermal Recording).

Il core business di Ellegi Trento – rilevata tre anni fa da Konig Print e rilanciata alla grande – e Italgrafica Sistemi è la produzione di etichette per il settore delle bevande (alimentare e industriale). Per raggiungere l’eccellenza qualitativa unita all’utilizzo di tecnologie con le carte in regola a livello ecologico queste aziende hanno scelto di installare due CTP KODAK e di utilizzare le lastre Kodak Sonora XP e la pellicola DITR (Direct Thermal Film Recording), entrambi i prodotti sono senza sviluppo.

Un passo concreto per essere un’azienda il più possibile verde era stato già fatto: Italgrafica Sistemi ha installato un impianto fotovoltaico, con circa 3.000 metri quadri di pannelli solari, che garantisce la totale autonomia sotto il profilo dell’approvvigionamento energetico e una riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente pari a oltre 45 tonnellate l’anno.

Obiettivo raggiunto: qualità, tecnologie all’avanguardia e rispetto dell’ambiente

Da tre anni è operativo presso Italgrafica Sistemi il sistema Kodak Flexcel NX, che qui era la soluzione perfetta perché si utilizzano sistemi di stampa flexo; Ellegi Trento sta sfruttando da settembre un CTP Kodak Trandsetter Q400. Afferma Francesco Niorettini, direttore generale del gruppo Konig Print: «grazie al sistema Kodak Flexcel NX abbiamo raggiunto un notevole livello qualitativo con grande soddisfazione da parte dei nostri clienti. L’abbiamo scelto perché a nostro parere e dopo accurate valutazioni ci siamo resi conto che a livello di qualità era proprio la soluzione di cui avevamo bisogno».

È di pochi mesi fa l’installazione del secondo CTP Kokak a Ellegi Trento, che stampa in offset UV. «In un primo tempo abbiamo deciso di dotarci del CTP Kodak Trandsetter Q400, equipaggiato con tecnologia laser Kodak Squarespot e completo di Autoloader per il carico/scarico automatico delle lastre, per avere attrezzature analoghe all’interno delle due aziende, affinché le due realtà produttive potessero comunicare in modo corretto. All’inizio non avevamo preso in considerazione la lastra Sonora XP Process Free, perché ritenuta non idonea alla stampa offset UV che noi utilizziamo. Invece dopo aver fatto delle prove abbiamo constatato che i risultati erano ottimali anche con gli inchiostri UV. L’impiego della lastre Kodak Sonora XP ci ha permesso di eliminare la parte più nociva del processo, cioè sviluppatrice e chimici, e siamo davvero felici di aver fatto questa scelta, perfettamente in linea con la nostra filosofia aziendale, sempre più attenta a rispettare l’ambiente utilizzando processi il più possibile ecologici», spiega Niorettini.

Il film DITR (Direct Thermal Film Recording) è una pellicola processless micromattata ad alta risoluzione e sensibilità, che viene esposta direttamente dal laser e non richiede chimici di sviluppo. Con questa pellicola si possono produrre lastre flexo/tipografiche di alta qualità e telai serigrafici eliminando la chimica dei film tradizionali ad alogenuri d’argento e aumentando la qualità e ripetibilità densitometrica degli impianti di stampa.

Sul CTP Kodak Trandsetter Q400 è possibile esporre sia lastre Sonora XP con carico e scarico automatico delle stesse che film DITR grazie al carico/scarico in by-pass (semiautomatico).

Come strumento di automazione del flusso di lavoro di prestampa l’azienda ha scelto Kodak Prinergy Powerpack, studiato per migliorare la connettività e produttività, contribuendo ad aumentare il livello di efficienza della produzione, migliorare la qualità di stampa e ridurre i tempi di lavorazione grazie a strumenti in grado di ottimizzare la produttività, i processi e il bilanciamento dei carichi, dalla creazione del file alla stampa con una visibilità completa.

Per Ellegi Trento la qualità è importante

«Abbiamo raggiunto un importante traguardo: grazie all’installato Kodak riusciamo a garantire una qualità superlativa di stampa su tutti i supporti autoadesivi su cui stampiamo: carte naturali, polipropilene, poliestere, ovviamente. Naturalmente siamo in grado di eseguire lavorazioni speciali, serigrafie, laminazioni, stampa a caldo, plastificazioni».

Il Gruppo sta crescendo e continua a investire per aumentare le sue prestazioni, dotandosi di tecnologie che hanno fatto fare alle aziende che lo costituiscono un vero e proprio salto di qualità, facendole emergere al di sopra della media.

«Ottenere risultati al top della qualità riducendo l’impatto ambientale di un’azienda è un traguardo che un numero sempre maggiore dei nostri clienti sta cercando di raggiungere», afferma Olivier Claude, General Manager Print & Vice President Commercial Business EAMER, Kodak. «Siamo felici dei risultati di Italgrafica Sistemi, Ellegi Trento sta sfruttando al meglio l’impatto di queste soluzioni apportatrici di vantaggi sostenibili».

Ellegi Trento, che ha sede a Lavis (TN) e Italgrafica Sistemi, sita a Castelgomberto (VI), fanno parte del Gruppo Konig Print, che comprende: Konig Print Solutions, azienda commerciale che importa e distribuisce sistemi di sovrastampa e applicazioni per etichette; NPS che opera sul territorio svizzero ed è l’agenzia commerciale del Gruppo; lo Studio Grafico Canteri, che lavora a stretto contatto con il Gruppo collaborando alla realizzazione di etichette di ogni tipo.

Francesco Niorettini, General Manager di the Konig Print Group.

 

L’International Newspaper Color Quality Club adotta nuove tecnologie per aiutare gli editori a conservare il proprio vantaggio competitivo

Manfred Werfel, Vice CEO e Direttore Esecutivo del centro competenze «Produzione giornali» e dei progetti speciali di WAN-IFRA.

Quando l’Associazione mondiale della carta stampata (WAN-IFRA) ha ritenuto che fosse arrivato il momento di adottare una nuova tecnica di misurazione del colore per il proprio International Newspaper Color Quality Club, la scelta è ricaduta su X-Rite, per risultati affidabili e precisi.

La decisione è stata presa in occasione del ventennale dell’International Newspaper Color Quality Club, l’unico concorso al mondo dedicato alla qualità di stampa nel settore della carta stampata. Questo club riunisce i migliori giornali a colori di tutto il mondo, riconosciuti per l’attenzione alla qualità e per il rispetto dei più elevati e rigorosi standard di stampa. L’obiettivo dell’International Newspaper Color Quality Club è migliorare la qualità produttiva della carta stampata, incrementandone in tal modo la competitività rispetto agli altri media. Il concorso, nato nel 1994, si tiene ogni due anni. Nel 2012, a questa prestigiosa competizione hanno partecipato 192 testate, in rappresentanza di 25 paesi.

Manfred Werfel, Vice CEO e Direttore Esecutivo del centro competenze «Produzione giornali» e dei progetti speciali di WAN-IFRA.

«Per le procedure di valutazione dell’edizione 2014, abbiamo adottato una nuova e più avanzata tecnologia di misurazione del colore. Questa tecnologia sfrutta gli ultimi ritrovati e i più aggiornati standard di settore», spiega Manfred Werfel, Vice CEO e Direttore Esecutivo del centro competenze «Produzione giornali» e dei progetti speciali di WAN-IFRA.

Werfel spiega che, sebbene le modalità di ottenimento e di valutazione dei risultati del concorso non siano state rivoluzionate, alcune procedure sono state modificate per mantenerle al passo con gli ultimi standard. Tra le novità spicca l’adozione di una nuova tecnica di misurazione. «Dato che i dispositivi utilizzati in precedenza erano ormai obsoleti», prosegue Werfel, «la nostra scelta è ricaduta su due dispositivi della gamma eXact di X-Rite».

Gli spettrofotometri portatili eXact di X-Rite

Consentono di misurare e trasmettere numerosi dati cromatici in pochissimo tempo, valutandone la conformità rispetto a specifici standard. L’interfaccia utente di eXact, integrata in uno schermo touchscreen a colori, può essere configurata per visualizzare gli elementi funzionali principali nell’ordine di utilizzo più probabile da parte dei singoli utenti, migliorando in questo modo la produttività, eliminando i rischi di errore e aumentando la precisione cromatica. La sua funzione BestMatch consente agli operatori delle macchine da stampa di verificare la precisione dei colori degli inchiostri anche prima che le variazioni diventino visibili all’occhio umano.

Secondo Werfel, diversi motivi sono alla base della scelta delle soluzioni eXact di X-Rite. «Questi dispositivi possono essere utilizzati sia nelle fasi di stampa che di prestampa e sia online su PC che offline», spiega. «eXact di X-Rite dispone di uno schermo touchscreen a colori per l’utilizzo offline e non richiede alcuna tavola di misurazione. Inoltre, supporta condizioni di misurazione comprese tra M0 e M3 (secondo gli standard ISO), mentre colore e densità (Delta E) sono misurabili in un unico passaggio. eXact consente anche la trasmissione dei dati verso computer in modalità wireless, senza dimenticare che la calibrazione su cloud offerta da X-Rite mediante NetProfiler assicura la compatibilità tra dispositivi anche geograficamente distanti».

L’International Newspaper Color Quality Club ha anche apportato alcune modifiche alle procedure di candidatura e di valutazione, come per esempio nuovi valori target e nuovi valori di tolleranza (maggiore conformità alle specifiche ISO 12647-3 per la carta da giornale), aggiustamenti relativi all’ingrossamento del punto, al bilanciamento dei grigi e ai parametri generali di qualità della stampa. Infine è stata semplificata la struttura di valutazione della conformità dei colori.

Il concorso

Tutti i vincitori del concorso entrano a far parte di questo esclusivo club. Una volta meritato il prestigioso riconoscimento, gli editori che hanno saputo distinguersi per la qualità dei loro processi di stampa hanno il diritto di utilizzare questo vantaggio concorrenziale nei confronti di lettori e inserzionisti. Inoltre, l’ingresso nel Color Quality Club consente agli stampatori di quotidiani di gestire eventuali reclami dei clienti con maggiore tranquillità e di promuovere al proprio interno una cultura della qualità e del know-how avanzato. La partecipazione al concorso aiuta infatti a definire gli obiettivi del personale produttivo e a identificare i materiali migliori sulla base di valutazioni più dettagliate. I vincitori possono tra l’altro dimostrare ai propri inserzionisti di essere in grado di garantire una perfetta omogeneità visiva delle campagne pubblicitarie sia tra edizioni che tra testate diverse.

La partecipazione al concorso è aperta a qualsiasi testata, a prescindere dalle procedure produttive e dal tipo di carta utilizzata. Il concorso è articolato in quattro categorie:

  • stampa offset a freddo su carta da giornale;
  • stampa semicommerciale offset a caldo o a polimerizzazione UV su carta da giornale;
  • stampa semicommerciale offset a caldo o a polimerizzazione UV su carta SC o LWC;
  • stampa su carta colorata o procedure di stampa diverse dall’offset (ad es. flessografia o getto d’inchiostro).

I vincitori entrano a far parte per due anni dell’esclusivo club delle migliori testate al mondo per qualità di stampa. Il progetto di certificazione di WAN-IFRA prevede anche un club ancora più esclusivo, lo Star Club, al quale possono accedere soltanto gli editori che si sono aggiudicati più volte il concorso.

Durst Rho 512R: la roll-to-roll con la tecnologia Variodrop

Rho 512R è l’ultima nata della famiglia di stampanti inkjet UV roll-to-roll super wide della Serie Rho 500R di Durst. Una soluzione che fissa un nuovo standard in termini di qualità e produttività per le stampanti inkjet industriali di fascia alta, grazie all’introduzione della tecnologia Variodrop e a una dimensione ridottissima della goccia di soli 12 picolitri.

Un’innovazione resa possibile dall’esclusiva tecnologia delle testine Durst Quadro Array 12DM, che consentono di ottenere una qualità senza confronti con una risoluzione fino a 900 dpi e una produttività massima di 350 m²/ora. Rho 512R è ideale per la stampa di un’ampia varietà di materiali pubblicitari di grande formato ed è in grado di operare su tre rotoli da 1,6 m contemporaneamente.

Grazie all’estrema precisione del sistema di trasporto, al motore lineare, alla tecnologia Quadro Array potenziata e alla testina con oltre 65.000 ugelli, Rho 512R garantisce elevata qualità senza ridurre la produttività. La stampa senza necessità di presidio da parte dell’operatore, i costi di produzione estremamente contenuti e il ridotto consumo d’inchiostro fanno di Rho 512R una soluzione dal rapporto qualità/prezzo unico.

Numerosi sono gli altri vantaggi del sistema di casa Durst, tra cui: sostituzione del supporto facile e veloce con minimo spreco di materiale, software intuitivo con funzioni gestionali, flusso di lavoro massimizzato grazie al ripping/trasferimento simultaneo e stampa dei file mediante workstation RIP e cartelle di lavoro.

Inoltre, i Rho Roll Ink, che comprendono le opzioni ciano e magenta chiaro e il bianco, sono ecosostenibili. Questi inchiostri sono infatti completamente privi di VOC e accreditati dalla rigorosa certificazione ambientale Nordic Swan.

Con l’evento Risposte nel buio Luxoro presenta ufficialmente LuxExForma

Con un evento organizzato presso l’istituto dei Ciechi di Milano lo scorso 11 dicembre 2013, Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia del Gruppo Kurz, ha presentato ufficialmente un progetto di comunicazione dedicato alla bellezza, al design, al Made in Italy e al Saper Fare: LuxExForma®.

L’evento, che ha preso il nome di Risposte nel Buio, ha visto la partecipazione di una ristretta cerchia di 100 invitati, selezionati fra i nomi più noti dei designer, i principali clienti e alcuni giornalisti del settore, che per l’occasione sono stati guidati in un percorso multisensoriale, ma totalmente al buio, lungo il quale erano guidati da un non vedente.

La serata ha avuto, infatti, luogo all’Istituto dei Ciechi di Milano, dove è stata allestita una versione personalizzata del noto percorso Dialogo nel Buio, che ha consentito a tutti i partecipanti di apprezzare quanto la bellezza, oggetto della ricerca e linfa vitale di LuxExForma, possa essere apprezzata con tutti i sensi, non solo con la vista.

Il progetto LuxExForma è nato di fatto già nel novembre del 2011, quale brand extension di Luxoro, l’azienda che rappresenta in Italia da numerosi anni il marchio Kurz per i prodotti di nobilitazione, decorazione e brand protection in arredamento, grafica (packaging, etichette ed editoria), vetro, tessile e plastica. Poiché è nelle forme e nei colori, nella ricerca di bellezza e nella volontà di esprimersi che risiedono le fondamenta di questo progetto, Luxoro ha pensato a un evento speciale e unico che fosse in grado di comunicare con forza l’idea rivoluzionaria alla base di questo progetto.

«LuxExForma è un canale, dove riunire ciò che di bello esiste nel campo del design e della creatività e farlo parlare grazie all’esaltazione di luce e forma, perché ognuno possa usufruirne anche come fonte d’ispirazione», ha spiegato Jana Kokrhanek, Amministratore Delegato di Luxoro.

Al termine del serata, gli ospiti hanno potuto anche visitare un’esclusiva galleria di opere e lavori raffiguranti la bellezza visiva e tattile. «L’ispirazione che i designer di oggi cercano costantemente, può essere trovata anche grazie alla conoscenza dei materiali e delle tecnologie a disposizione per produrre risultati strabilianti», conclude Jana Kokrhanek. «Sono testimoni di questo le opere mostrate nella sala espositiva. Tutti esempi, a livello industriale, ottenuti talvolta dal connubio dei materiali di nobilitazione con i cliché, per dare realmente forma alla luce. Sono realizzazioni concrete del concetto di bellezza, luci e forme nonché del Saper Fare e del Made in Italy».

L’Asahi Water Washable Plate, un fotopolimero flexo universale

Il fotopolimero in questione è di ultima generazione e frutto della più recente ricerca di Asahi Kasei Corporation e prodotto di punta dell’azienda per gli anni a venire. Garantisce un’elevata qualità di stampa dotato com’è dell’Ink Pinning, ovvero della capacità intrinseca di trasportare la totalità dell’inchiostro catturato dal polimero sul supporto stampa. L’Ink Pinning permette di ridurre gli sprechi, evitare l’accumulo eccessivo di inchiostro sulla superficie del cliché e ridurre drasticamente, di conseguenza, i fermi macchina per la pulizia.

La lastra AWP è stata ingegnerizzata, l’Ink Pinning risultante ha una relazione diretta con la componente chimica di ultima generazione presente nel polimero, in combinazione con la tensione di superficie della lastra stessa. Quando una goccia di liquido è posta su una qualsivoglia superficie, il fatto di quanto si estenda su di essa dipende dal rapporto fra l’energia presente sull’area e dalla tensione superficiale del liquido: se la tensione del liquido è maggiore di quella della superficie di contatto, il liquido rimarrà raccolto e non si espanderà eccessivamente. Questo punto di contatto è detto «pinning point»; più alto sarà questo punto, o angolo di contatto, più facilmente l’inchiostro raccolto non si espanderà eccessivamente sulla superficie, per passare nella sua totalità sul supporto di stampa.

Dal punto di vista del risultato di stampa ne derivano una migliore e maggiore uniformità di stesura di inchiostro, fattore fondamentale che non spesso viene preso in considerazione. Si registra in aggiunta un incremento di valore assoluto di densità e una precisione di particolari (dot gain ridottissimo) senza precedenti. Il processo chimico così innescato permette di raggiungere risultati eccellenti anche con pressioni di stampa inferiori e tolleranza di spessore cliché garantita. Lo spessore nominale del foto polimero AWP non subisce rigonfiamenti (lavaggio con soluzione a base acqua) e garantisce una vita prolungata al cliché stesso.

Asahi si avvale della collaborazione storica con Numaber e, in triangolazione, del supporto di Omet come costruttore macchine per la fase di test in stampa. Lastre flessografiche AWP equipaggiavano la XFlex X4 in mostra durante Labelexpo Europe a testimoniare dal vivo i vantaggi del sistema.

Cartiere del Garda ottiene la Certificazione Iso 9001

Cartiere del Garda, parte del Gruppo Lecta, ha da sempre l’obiettivo di proporre servizi all’avanguardia che anticipino i bisogni del mercato con soluzioni innovative in grado di rispettare l’ambiente e garantire la massima qualità.

Per raggiungere e mantenere una posizione di leader in un contesto in continuo mutamento, l’azienda ha deciso di dotarsi anche di un Sistema di Gestione per la Qualità ottenendo la certificazione ISO 9001 a dicembre 2013.

Certificarsi ISO 9001 significa tendere alla massima soddisfazione dei clienti, ottimizzare i propri processi produttivi, essere pronti a gestire i mutamenti del mercato, organizzare la propria azienda per rispondere al meglio alle aspettative e ai requisiti dei propri clienti contenendo i costi di esercizio.

Questa certificazione consente di dimostrare, mediante la dichiarazione di un ente indipendente ufficialmente riconosciuto, che l’azienda risponde ai requisiti della norma di riferimento ed è in grado di assicurare costantemente il livello di qualità dichiarato per i propri prodotti.

Grazie a continui investimenti in materia ambientale, Cartiere del Garda ha raggiunto nel corso degli anni altre importanti certificazioni quali: la certificazione ISO 14001 (implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale), la Registrazione EMAS (Eco Management and Audit Scheme), la Certificazione di catena di custodia FSC (Forest Stewardship Council), la Certificazione di catena di custodia PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) e la Certificazione ISO 50001 (Sistema di Gestione dell’Energia). A queste si aggiunge la Certificazione OHSAS 18001 per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

AEI progetti sceglie il Grande Formato di Ricoh

Il nuovo plotter multifunzione a colori Ricoh MP CW2200SP.

AEI progetti è una società di progettazione con oltre 20 anni di esperienza nell’ambito dell’ingegneria strutturale e delle costruzioni (Geotecnica, Ingegneria Ambientale, Architettura, Retail Design). Lo studio è nato nel 1991 dall’incontro di tre soci fondatori con competenze e percorsi differenti che hanno dato vita a una struttura innovativa che propone progetti di elevata qualità. Il team multidisciplinare è oggi composto da ingegneri, architetti, geometri e consulenti che, anche grazie al proprio entusiasmo e creatività, sono in grado di rispondere alle esigenze e alle richieste dei clienti di tutti i settori di mercato. AEI opera sia nel settore pubblico che in quello privato con attività che si estendono dall’Italia all’Europa fino a gran parte del contesto internazionale. Tra i progetti più importanti realizzati da AEI vi sono la cantina vinicola Antinori di Bargino a Firenze, il Polo Pediatrico A. Meyer di Firenze, il Centro Direzionale di Careggi a Firenze, la torre polifunzionale «4 ever green» di Tirana in Albania, la torre polifunzionale KPM di Dubai, la Cittadella dell’arte della ceramica a Li Ling in Cina e la Facoltà di Architettura di Tripoli in Libia.

Soluzioni e servizi professionali a supporto del business di AEI progetti

Ricoh è partner di AEI progetti a cui offre soluzioni per la stampa tra cui il nuovo plotter multifunzione a colori Ricoh MP CW2200SP. L’Ing. Stefano Valentini, socio amministratore e Direttore tecnico di AEI, commenta: «Avevamo la necessità di sostituire un vecchio plotter che non era più in grado di soddisfare le nostre esigenze. I professionisti di Ricoh ci hanno supportato con una fase di analisi per individuare una soluzione che ci consentisse di migliorare la gestione di tutto il flusso di lavoro e di offrire ai clienti applicazioni innovative. Ricoh MP CW2200SP si è rivelata la soluzione più adatta. Nella scelta sono state valutate molte caratteristiche tra cui gli inchiostri Liquid Gel Ricoh (idrorepellenti e a essicazione immediata, aspetti importanti per le applicazioni outdoor, n.d.r.), il Postscript Level3 di serie per la gestione diretta dei file PDF in stampa e le teste di stampa permanenti. Ricoh MP CW2200SP è l’ideale per chi come noi lavora costantemente in ambienti di progettazione CAD. Grazie a questa soluzione siamo in grado di gestire con efficienza il flusso di lavoro Grande Formato per quanto riguarda sia le attività di stampa, copia e scansione sia per quanto concerne l’archiviazione digitale dei documenti di progetto».

L’Ingegner Stefano Valentini, socio amministratore e Direttore tecnico di AEI.

La soluzione è particolarmente apprezzata per la sua flessibilità. Ricoh MP CW2200SP è un sistema all-in-one in grado di coniugare i vantaggi della multifunzionalità (stampa, copia, scansione, archiviazione digitale) con la compattezza grazie allo scanner a colori integrato e agli ingombri ridotti. Nell’ottica di una continua partnership con Ricoh, AEI progetti ha inoltre installato la nuova soluzione Production Ricoh Pro C5100S, al fine di ottimizzare i processi di stampa e riuscire a gestire produzione dei materiali di marketing. Per migliorare le attività di comunicazione AEI progetti ha scelto il videoproiettore a ottica ultra-corta Ricoh PJ WX4240N utilizzato durante corsi, presentazioni e riunioni insieme al kit con penna interattiva grazie alla quale è possibile interagire direttamente sull’immagine proiettata e salvare sul pc quanto prodotto. La comunicazione è ulteriormente ottimizzata grazie alla fornitura di occhiali 3D per la proiezione di immagini tridimensionali.

«In Ricoh – conclude Stefano Valentini – abbiamo trovato un partner in grado di comprendere le nostre esigenze e di guidarci nelle scelte tecnologiche. Ricoh ci ha garantito non solo un sistema di stampa flessibile e performante, ma anche un supporto costante sia nella fase di prevendita che di postvendita. Continueremo quindi a collaborare con Ricoh per aumentare ulteriormente la produttività e delineare nuovi scenari di business».

Il nuovo plotter multifunzione a colori Ricoh MP CW2200SP.

Paolo Recrosio assume la carica di Country e Large Enterprise General Manager di Xerox

Paolo Recrosio, 43 anni sposato con quattro figli, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma.
Paolo Recrosio, 43 anni sposato con quattro figli, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma.

Entrato in Xerox Italia nel 2003 nel ruolo di Direttore Finanziario, Paolo Rocrosio nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi nel Gruppo a livello nazionale come quello di Direttore Generale di Xerox Rental Services (X.I.Re.S.) nel 2006. Dal 2007 al 2009, ha assunto i ruoli di Direttore delle Risorse Umane e Direttore Commerciale per i Grandi Clienti e la Pubblica Amministrazione di tutto il Gruppo Xerox in Italia.

A partire dal 2010 ha intrapreso una carriera europea nella qualità di Vice Presidente in Xerox Europe con focus specifico sul Canale Indiretto, incarico che ha ricoperto con responsabilità via via crescenti nel corso degli anni. In questo ruolo, Recrosio ha gestito diverse attività e divisioni fra le quali la Linea delle Soluzioni di Stampa Production, le M&A operations, il Marketing operativo e i progetti chiave di Business Trasformation del canale europeo.

La mission fondamentale assunta nel ruolo di European Vice President è stata quella di definire la strategia per l’espansione del canale e il modello di business per il mercato delle PMI, con un impegno continuo nel migliorare la Value Proposition, traguardo raggiunto con il lancio delle soluzioni «Managed Print Services», fiore all’occhiello dell’azienda che nel solo biennio di attività 2010/2011 ha permesso al canale europeo di Xerox di generare una crescita di fatturato di oltre il 10%, con la certificazione di oltre 200 partner.

«Sono molto felice di poter assumere questo importante ruolo in Xerox e poter guidare la Compagnia italiana in un percorso di consolidamento e trasformazione aziendale che ci consentirà di offrire soluzioni all’avanguardia per anticipare le esigenze dei nostri clienti e partner», ha affermato Paolo Recrosio». Xerox gestisce centinaia di processi che consentono a imprese e amministrazioni internazionali di semplificare il lavoro e incrementare l’efficienza, questo sarà l’obiettivo che mi aspetto di conseguire nel 2014 per i nostri clienti e partner italiani».

Recrosio, 43 anni sposato con 4 figli, ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma.

Mimaki, sponsor fondatore di InPrint, mette in mostra la stampa di alta qualità su tessuti

Mimaki TS500-1800 per la stampa tessile, esposta presso lo stand.

La stampante a sublimazione Mimaki TS500-1800 sarà uno dei sistemi esposti presso lo stand H16, che, insieme alle soluzioni delle serie Mimaki UJF e JFX500-2131, evidenzierà l’ampio portfolio dell’azienda per la stampa tessile. «Continuiamo a porci obiettivi sempre più severi in quanto a costi ridotti, qualità, e flessibilità per la stampa di tessuti di alta qualità su lotti piccoli, anche su tessuti elastici» ha commentato Mike Horsten, General Manager Marketing EMEA, Mimaki Europe B.V.

Questo il commento di Frazer Chesterman, co-direttore di InPrint: «sono estremamente lieto di avere Mike tra gli ambasciatori di InPrint e Mimaki tra le aziende che hanno sviluppato l’evento. Siamo riusciti a creare una fiera più vicina alle esigenze del mercato. InPrint si è già profilata a pieno titolo come uno degli eventi più importanti del settore della stampa europeo degli ultimi anni. Quasi tutti coloro con cui abbiamo contatti concordano sul fatto che la stampa industriale rappresenti un’enorme opportunità per tutte le realtà che vi contribuiscono».

Questa la conclusione di Horsten: «la stampa industriale è un processo di produzione vitale e la tecnologia inkjet viene usata sempre di più in ambito industriale. Le tecnologie di stampa innovative di Mimaki possono essere utilizzate nella realizzazione di molti prodotti in vari settori. InPrint è un’arena in cui possiamo comunicare con i manager europei alla ricerca di metodi innovativi per la stampa industriale. Le soluzioni Mimaki accelereranno la transizione alla stampa digitale, che nel mondo del tessile e dell’abbigliamento si sta affermando gradualmente sempre di più. Consentiranno a stilisti e altri operatori del settore di produrre bellissimi capi in piccoli lotti con materiali unici che in precedenza non potevano essere trattati con la stampa digitale. Questi comprendono cotone, seta, canapa e rayon, tutti tessuti apprezzati nel mondo della moda. Non vediamo l’ora di essere a InPrint 2014 per mostrare i prodotti di qualità che le apparecchiature Mimaki sono in grado di produrre.»

Mimaki TS500-1800 per la stampa tessile, esposta presso lo stand.

Imballi ha scelto le linee Masterfold di Bobst per le lavorazioni specializzate di piegatura e incollatura

Le linee Masterfold di Bobst per le lavorazioni specializzate di piegatura e incollatura.

«La soddisfazione dei clienti dipende dalla nostra capacità di fornire un servizio estremamente reattivo e personalizzato», afferma Marco Ballan, direttore di Imballi Spa, azienda italiana che lavora cartone ondulato e scatole display. «Per farlo, è necessario investire costantemente nelle tecnologie più avanzate. Macchinari d’avanguardia e un know-how maturato negli anni sono gli elementi che ci consentono di distinguerci sul mercato e di soddisfare le esigenze dei clienti grazie alla flessibilità che ne deriva».

Marco e Livio Ballan di Imballi Spa.

Nel 2011, l’azienda ha installato una piega-incollatrice Masterfold 350 A4 di Bobst con modulo Polyjoiner e inscatolatrice Logipack. Questa linea ha consentito all’azienda di migliorare l’efficienza produttiva e la qualità di scatole a comparti complesse e di grande formato. Visto il successo dell’investimento, Imballi S.p.A. ha appena ordinato una seconda linea Masterfold, oltre a una fustellatrice Mastercut.

Tipica azienda del nord-est, con sede nella cittadina di Castelfranco Veneto, 30 minuti a ovest di Treviso e a 45 km da Venezia, Imballi serve una clientela costituita da vari marchi di livello nazionale e internazionale ed esporta in Francia, Belgio e Polonia. Partendo da questo consolidato portafoglio clienti, L’azienda è riuscita a crescere fino a raggiungere un fatturato annuo di 25 milioni di euro e, per il prossimo futuro, si è posta l’obiettivo di superare la soglia dei 30 milioni.

Fondata poco più di vent’anni fa, prima del 2006 Imballi produceva in due siti separati. L’attività è stata quindi centralizzata in un singolo stabilimento di 11.000 metri quadrati, con spazio sufficiente per un ulteriore aumento di produttività. L’azienda impiega 120 persone e lavora su due o anche tre turni giornalieri durante i picchi di produzione autunnali e primaverili.

L’attività principale di Imballi è rappresentata dalla produzione di pacchi postali stampati con codici a barre integrati, scatole con aperture e scatole display di grande formato. Gran parte della sua produzione di scatole è costituita da prodotti a elevato valore aggiunto, come scatole con finestre, manici di carta, rinforzi incollati o stampe interne, ma anche scatole realizzate con trattamenti o tipi di carta speciali. L’azienda produce anche imballaggi a elevata complessità, come scatole stampate su superfici dorate grazie a vernici o inchiostri UV.

Ampliamento della gamma prodotti

Poco più di due anni fa, l’azienda ha iniziato a sondare il mercato delle piega-incollatrici alla ricerca di una macchina che le consentisse di ampliare la gamma di scatole di grandi dimensioni e quella di scatole a uno o due comparti.

«Siamo andati in Svizzera, presso il Competence Center di Bobst, portando con noi soltanto qualche normalissimo fustellato non stampato», ricorda Ballan. «I risultati ci hanno entusiasmato. Qui produciamo infatti molte scatole a 6 angoli e scatole a due comparti. La linea Masterfold con modulo Polyjoiner era in grado sia di piegare e incollare tutti questi prodotti in tutte le misure necessarie, sia di produrre imballaggi in tre parti. Ma non è tutto: la Masterfold consentiva di eseguire le lavorazioni ripetitive molto più velocemente, salvandole nell’interfaccia CUBE3. Con questa linea, alcune lavorazioni da 2.000 pezzi all’ora possono ora essere eseguite al doppio della velocità». L’azienda italiana era rimasta colpita anche da un altro aspetto: il miglioramento della qualità dei prodotti finiti offerta dal correttore di impilamento posteriore della Masterfold.

La Masterfold 350 A4 è in grado di gestire cartoni microondulati, cartoni accoppiati litografati, cartone ondulato a parete singola o doppia, nonché cartoni pesanti e scatole classiche oppure con fondo automatico o 4/6 angoli. La sua sezione Accufeed, facile da impostare e con dispositivo di allineamento dei fustellati integrato, offre tutta la precisione necessaria per garantire una produzione uniforme e per sfruttare al massimo la velocità di ben 250 metri al minuto della Masterfold.

Optando per una linea potenzialmente molto più rapida della precedente, Imballi ha voluto accertarsi che la Masterfold fosse in grado di gestire la consegna a fine linea dei suoi prodotti: la soluzione scelta è stata l’inscatolatrice robotizzata Logipack di Bobst. A differenza di quanto riescono a fare gli operatori, Logipack è in grado di tenere il passo della Masterfold e consente all’azienda di risparmiare sui costi di manodopera della linea. Quando la chiave di tutto è la qualità, proprio come lo è per i clienti di Imballi S.p.A., Logipack garantisce una formatura rapida e delicata, indispensabile per creare mazzette di scatole in modo affidabile e senza segnature o graffi.

Nuove linee Bobst

Con la prima linea Masterfold 350 già a pieno regime, Imballi ha ordinato alcune linee Bobst aggiuntive, indispensabili per raggiungere l’obiettivo di fatturato di 30 milioni di euro all’anno. Nei prossimi mesi, una Masterfold 130 con pallettizzatore Bobst si aggiungerà all’attuale piega-incollatrice Alpina di Bobst delle stesse dimensioni, garantendo a Imballi una maggiore capacità di piegatura e incollatura per formati medio-piccoli. Contemporaneamente, una Mastercut 1.7 sostituirà la SPO 160 utilizzata dall’azienda, offrendole tutta la versatilità necessaria per i suoi fustellati. Questa macchina affiancherà le due fustellatrici SP-162 CER di Bobst già in funzione nello stabilimento.

Le nuove macchine lavoreranno insieme alle due linee Asitrade di Bobst, che forniscono oggi a Imballi il cartone accoppiato litografato e i cui fogli superiori sono stampati su una Speedmaster XL 162 a sei colori, una configurazione mai vista prima in Italia. Per sfruttare l’elevata flessibilità produttiva necessaria a soddisfare gli ordini dei clienti con pochissimo preavviso e talvolta per volumi elevati, Imballi S.p.A. utilizza un sistema che garantisce la disponibilità costante dei rulli di cartone a magazzino.

Le linee Masterfold di Bobst per le lavorazioni specializzate di piegatura e incollatura.