Durst Group ha ingaggiato il celebre artista altoatesino Klaus Pobitzer in qualità di “Artist in Residence 2024”. Pobitzer si lascerà ispirare dall’headquarter del Gruppo, a Bressanone, per realizzare opere sia all’interno sia all’esterno della sede. Dalla collaborazione è già nata l’installazione “Inside-Out”, che ha come protagonisti i dipendenti dell’azienda, rappresentati con ritratti individuali e foto di gruppo di grande formato, insieme a dettagli tecnici dei sistemi di stampa firmati Durst. Al termine dell’esposizione, le installazioni che rivestono centinaia di metri quadrati della facciata dell’edificio saranno riprodotte su borse riciclate e messe all’asta come pezzi unici a sostegno di una causa benefica.
“La sede centrale di Durst è un edificio iconico e futuristico che testimonia l’importanza dell’azienda nel settore della stampa digitale”, spiega Klaus Pobitzer, illustrando il progetto artistico. “Ma sono in pochi nella regione a sapere cosa ci sia dietro il ‘produttore di tecnologie di stampa leader al mondo’. ‘Inside-Out’ svela questo segreto portando all’esterno la più grande risorsa dell’azienda: i suoi dipendenti e le sue tecnologie”.
“Siamo felici di aver coinvolto un artista del calibro di Klaus Pobitzer in questa collaborazione”, afferma Christoph Gamper, CEO e co-proprietario di Durst Group. “Le sue installazioni su larga scala in spazi pubblici, l’interazione uomo-computer e i progetti di design e architettura sono tutte tematiche che appartengono anche al nostro Gruppo. Inoltre, io e Klaus abbiamo in comune una forte connessione con la Val Venosta, che è la nostra casa, le esperienze internazionali che abbiamo vissuto, e un legame tangibile e virtuale con l’Alto Adige”.
Analizziamo una risorsa per l’arte generativa di grande semplicità che negli ultimi tempi ha incuriosito: Krea.ai. Ecco qualche spunto di riflessione.
Data la sua notevole semplicità d’uso non sprecherò righe preziose riportando un tutorial passo passo su come trascinare uno o più cursori, vi presenterò piuttosto alcuni spunti di riflessione o di lavoro così da stuzzicare la vostra curiosità, magari come all’inizio si è stuzzicata la mia.
In questo modo potrete affacciarvi anche ad altre risorse analoghe (sì, ce ne sono molte altre che possono operare in modo simile) senza sentirvi troppo vincolati da uno specifico workflow.
L’antefatto
Come spesso capita nella storia le scoperte più sorprendenti vengono fatte per caso (d’altronde se uno se l’aspetta, che sorpresa è?), e anche per me l’applicazione di cui vi parlerò tra poco è stata un incontro quasi casuale scaturito da un interesse iniziale per le tematiche percettive dell’immagine qui sotto.
Si tratta di un tipico esempio di immagine ibrida, un’illusione ottica legata alla diversa percezione sulle frequenze spaziali: l’immagine grande (quindi come se fosse vista da vicino) catturerà la nostra attenzione sui dettagli sottili, dette anche alte frequenze, mentre l’immagine piccola (come vista da lontano), ci porterà a raccogliere spontaneamente le informazioni sulle basse frequenze, ossia le aree chiaroscurali più “grossolane”.
Non ho trovato informazioni certe sugli strumenti utilizzati per questo “Subliminal CocaCola ADV”, ma sulle immagini facilmente reperibili in rete sono presenti i credits dell’autore: tale “argentinox”.
Dal mio punto di vista il fascino di questa immagine, eccellente prodotto di immagine generativa, risiede nella tanto ovvia quanto inevitabile percezione dell’insalata in tutti i suoi dettagli se viene vista a grandi dimensioni, mentre guardandola in miniatura risulta altrettanto inevitabile la visione del logo Coca Cola.
L’aspetto molto interessante e, al tempo stesso, per me duro da digerire, è che risulta praticamente impossibile rileggere Coca Cola quando l’immagine torna a grandi dimensioni: in sostanza il nostro cervello codifica le informazioni visive in modo mutualmente esclusivo nonostante la nostra doppia consapevolezza da esperienza passata (la prima è la conoscenza acquisita del logo Coca Cola, la seconda è l’averlo visto ben chiaro guardando l’immagine piccola).
Un po’ di storia…
Il meraviglioso (e spesso apparentemente contraddittorio) mondo della nostra percezione visiva è noto da tempo, anche se i primi tentativi di una codifica pragmatica sono iniziati con la Gestalt solo a inizio ‘900.
Per vederlo affrontare poi con una connotazione più strettamente neuroscientifica dobbiamo addirittura aspettare altri 50 anni, e le Neuroscienze sono al giorno d’oggi una delle “moderne” discipline più affascinanti e trasversali.
Esperimenti artistici nel campo delle illusioni ottiche e delle immagini ibride si possono trovare in diverse epoche (il Mantegna, Holbein, Escher, Dalì, Vasarely… giusto per citare i principali) ma per l’approccio scientifico si deve aspettare il 1994, con gli psicologi Aude Oliva e Philippe Schyns.
È importante questa brevissima premessa storica?
Secondo me sì, data la potenziale vacuità dell’intelligenza artificiale nell’arte generativa, se questa non viene adeguatamente istruita dall’operatore umano. L’AI ha a disposizioni velocità di elaborazione e produzione inimmaginabili, così come svariati Zettabyte(s) di informazioni a cui attingere, l’unico aspetto in cui l’uomo può fare davvero la differenza sta nel saper dare un filo logico e una direzione a tutto questo, senza diventarne vittima passiva.
…e un po’ di presente
È arrivato il momento dell’applicazione nominata in apertura: Krea.AI.
Il suo punto di forza è la grande semplicità d’uso, e come tale sarà plausibilmente il suo tallone d’Achille per gli utenti già esperti ed esigenti, che probabilmente migreranno su Stable Diffusion.
Ma per tutti gli altri costituisce un aggregato di più strumenti che non mancheranno di intrattenere per diverso tempo, qualora si decidesse di ficcarci dentro il naso.
La formula d’uso gratuita lascia libertà sufficiente per molti test, e si può tranquillamente passare alla versione a pagamento solo dopo aver consolidato le proprie basi operative e aver raggiunto i limiti del tool gratuito.
L’interfaccia base ha poche zone interattive, chiare e molto intuitive. Se ha dei limiti (ok, li ha, come tutti gli applicativi AI in circolazione) di sicuro richiede molto tempo arrivarci
Logo Illusions
… e siamo arrivato al dunque: quello che il team di Krea.AI ha chiamato Logo Illusions.
Il pacchetto di soluzioni che ad oggi propone non si ferma a questo generatore di immagini “illusorie”, troverete anche:
– un Canvas di disegno che tradurrà in tempo reale le vostre forme stilizzate in qualcosa di figurativo (da provare, anche se a tratti caotico e imprevedibile);
– un tool di ingrandimento e miglioramento immagine
– un generatore di pattern (che pattern non sono, ma somigliano di più ad una variante del Logo Illusions, ma più concreto)
Altre parti sono in fase di rilascio o richiedono account a pagamento.
È oltremodo ovvio che la funzione Logo Illusions sia strettamente legata all’immagine in apertura di articolo, e anche se non credo sia possibile raggiungere risultati di quella qualità semplicemente usando il solo riquadro di prompt proposto, ce n’è di che divertirsi più che abbastanza.
Con l’account gratuito si possono generare fino a 50 immagini al giorno, scrivendo nel prompt il proprio desiderata e impostando il valore di presenza del logo con l’apposito slider.
A titolo dimostrativo ci sono già una serie di loghi famosi con cui provare, ma se ne possono caricare altri a piacimento, giocando sia sul logo in positivo che sulla sua controforma (da provare, i risultati cambiano).
Anche per le descrizioni nel prompt sono presenti degli esempi già pronti, giusto per prenderci la mano, e usando la stessa descrizione modulando l’intensità del logo si ottiene una serie di proposte anche molto distanti l’una dall’altra.
Il logo di Italia grafica in una generazione con valori di presenza incrementali: 50, 60, 70, 80, 90. Per la mia esperienza valori inferiori a 50 tendono a generare immagini con scarsissime probabilità anche solo di intuire la presenza del logo
La presenza di dettagli è interessante, anche se non stupefacente. Tenendo presente la funzione principale di Krea, quella di generare draft molto plausibili in tempi record, è ovvio e giusto che sia così. In caso si volesse aumentare risoluzione e relativo grado di dettaglio Krea.AI offre anche un tool di ricampionamento molto interessante
Questa è l’unica tra le immagini proposte a non aver usato uno dei prompt già disponibili, volevo riprodurre il logo IG sotto forma di una lampada da muro creata come origami. Base di partenza ottima che può diventare anche un file di buone dimensioni con un paio di passaggi di interpolazione generativa e qualche intervento manuale qua e là
Conclusioni
Possiamo concludere qualcosa? Onestamente no, le porte aperte dall’arte generativa si moltiplicano esponenzialmente settimana dopo settimana, parlare di “conclusioni” adesso a me sembra parecchio antifrastico.
Possiamo parlare di opportunità, di sperimentazioni, di tentativi, ma di certo niente di conclusivo.
Questo viaggio è appena cominciato, e non finirà tanto presto, ma a differenza di questa semicitazione dal film 300, a noi credo piacerà parecchio.
La sostenibilità intesa come salvaguardia del nostro pianeta è ormai un’esigenza concreta, percepita da tutti. Da qui la necessità che anche la filiera della visual communication sia sempre più ecosostenibile, a partire dalle tecnologie, passando per gli inchiostri, fino ai materiali scelti per le diverse applicazioni. “Se nell’immaginario collettivo sono in molti a imputare la plastica tra i principali responsabili dell’inquinamento del nostro pianeta, in qualità di esperti di questo polimero, riteniamo fondamentale dare il nostro contributo nel processo di culturizzazione che deve coinvolgere tutti gli attori della comunicazione visiva, fino ai clienti finali”, afferma il presidente Edoardo Elmi.
Volendo guardare il lato positivo delle critiche rivolte alla plastica, secondo Guandong, queste possono contribuire ad accelerare l’ottimizzazione dei processi produttivi e di quelli di recupero e riciclo. Ne è un esempio il reparto Ricerca & Sviluppo dell’azienda che da anni sta lavorando alla messa a punto di supporti di stampa ecosostenibili i cui risultati più eclatanti verranno svelati a Fespa 2024. Proprio in occasione della manifestazione di Amsterdam, lo Specialista delle Specialità, dunque, si appresta a presentare in anteprima assoluta supporti inediti che rispondono all’esigenza di rispettare l’ambiente, a partire dal processo produttivo fino allo smaltimento. “Non si tratta di un semplice annuncio. Al nostro stand i visitatori potranno percorrere la ‘Green Promenade’, toccando con mano nuove soluzioni concrete e tangibili. Un percorso votato all’interior decoration con tante proposte innovative presentate in un vero e proprio showroom”.
“Il nemico dell’ambiente non è la plastica, ma il modo in cui viene prodotta e smaltita”, aggiunge Edoardo Elmi, specificando che è possibile riutilizzarla infinite volte, semplicemente riscaldandola fino alla temperatura di viscoelasticità per poterla rilavorare nelle forme desiderate, come avviene anche per numerosi supporti della gamma Guandong, che sono realizzati con elevate percentuali di plastica riciclata e rigenerata. Senza contare che, a fine ciclo, la plastica si trasforma in un ottimo combustibile: viene, infatti, impiegata per la produzione di pellet utilizzabile per l’alimentazione di forni inceneritori risparmiando sull’uso di gasolio.
La plastica, dunque, secondo Guandong offre innumerevoli opportunità. “Un tema di cui è fondamentale parlare anche nel nostro settore, con l’obiettivo di sviluppare una migliore coscienza collettiva”, chiosa Elmi. “Se è vero, infatti, che nel mondo della visual communication non possiamo più aspettarci grandi rivoluzioni, oggi più che mai a fare la differenza sono le tendenze del momento, supportate da produttori che operano per un cambiamento sostenibile ed etico come Guandong”.
Fespa sarà l’occasione per presentare le ultime novità a marchio GreenLife, che dal 2010 identifica l’impegno di Guandong in ambito di sostenibilità. “Sviluppiamo costantemente nuovi supporti di stampa sempre più riciclabili ed ecologici, prediligendo materie come il PET e il PP da materie prime riciclate, tutti conformi alle norme RoHS, EN71-3 e all’informativa Reach”, aggiunge Fabio Elmi, direttore Ricerca e Sviluppo di Guandong. Un impegno che non riguarda solo la produzione e il ciclo di vita dei prodotti, ma coinvolge tutta l’azienda con comportamenti virtuosi atti a diminuire l’impatto ambientale di ogni processo.
Due giorni presso la sede di Bollate per scoprire i vantaggi della digitalizzazione nel controllo dei processi e dei costi, tra le stampanti simbolo del settore e i frutti dell’accordo con Fujifilm.
I Digital Days sono stati l’occasione per approfondire le novità tecnologiche e per celebrare la 200ª Heidelberg Versafire venduta in Italia, che con uno speciale wrapping commemorativo è stata in funzione durante i due giorni di evento insieme alle altre soluzioni digitali di Heidelberg.
Due giorni di open day nella sede alle porte di Milano per incontrare i clienti e mostrare loro l’intero ecosistema di soluzioni digitali, anche in una sorta di anteprima di drupa pronta a tornare dopo otto anni, ma soprattutto per parlare dal vivo dell’importanza di ripensare i propri flussi di lavoro.
«Siamo precursori nella digitalizzazione dei processi – conferma Mauro Antonini, sales & marketing director vice president of the board di Heidelberg -. L’idea è aiutare il cliente a sviluppare tutto il potenziale attraverso attrezzatura di alto livello e strumenti utili a gestire in modo armonico e globale tutte le fasi del processo produttivo».
In sostanza, significa rinnovare per avere il pieno controllo di ogni passaggio, dalla prestampa fino alla consegna, con un percorso fluido, supportato via software e capace di raccogliere e analizzare dati. Per sfruttare al meglio le risorse e raggiungere un pieno controllo dei costi in ogni fase.
Di tutto questo ai Digital Day si è discusso intorno ad alcuni macchinari simbolo dell’offerta digitale Heidelberg, tra cui appunto la Versafire in occasione della vendita numero duecento e una Fujifilm Revoria a suggello del recente accordo di distribuzione in configurazione personalizzata.
Canon annuncia una nuova serie di stampanti per grandi formati imagePROGRAF GP a 7 colori, destinata ai fornitori di servizi di stampa commerciali e in-house.
Progettata principalmente per la realizzazione di poster di fascia alta, ma adatta anche ad altre applicazioni per le arti grafiche, come la stampa fotografica, la nuova serie comprende tre modelli: imagePROGRAF GP-6600S da 60”/1524 mm e GP-4600S da 44”/1118 mm – che sostituiscono imagePROGRAF PRO-6100S e PRO-4100S – e GP-2600S da 24”/610 mm.
L’abbinamento con il nuovo inchiostro a pigmenti LUCIA PRO II1 consente, oltre a una straordinaria resa cromatica grazie all’estesa gamma di colori vivaci e precisi, anche una miglior conservazione delle immagini. Tra i punti di forza anche la maggior produttività, che permette di realizzare poster formato A0 su carta non patinata in soli 48 secondi. La serie imagePROGRAF GP sarà esposta a drupa 2024 presso lo stand Canon.
Mathew Faulkner, EMEA director, marketing and innovation, wide format printing group, Canon Europe ha dichiarato: “Con il lancio della nuova serie imagePROGRAF GP rispondiamo alle esigenze del mercato della posteristica di fascia alta. La serie GP mantiene la qualità di stampa imagePROGRAF, mentre la configurazione dei nuovi inchiostri LUCIA PRO II, offre una più ampia gamma cromatica e un’eccezionale copertura Pantone, fondamentale per una riproduzione più precisa dei colori aziendali. I nuovi dispositivi imagePROGRAF GP consentono di realizzare stampe con un’elevata resistenza sia ai graffi sia alla luce, preservandone la longevità e il valore: una caratteristica importante per il mercato dei poster di fascia “premium”, dove la durata delle immagini è essenziale. E grazie al perfezionamento della gestione dei supporti e dell’automazione, abbiamo anche reso questa nuova serie più produttiva e facile da usare”.
Anche nelle arti grafiche esistono norme e regole tecniche precise, non sempre rispettate e in alcuni casi ignorate. La mancata applicazione delle migliori pratiche genera inevitabili perdite di tempo e di qualità.
L’incontro con Fabio Santoro, ingegnere elettronico, project manager presso Rekordata e Alwan Software, Digital Print Partner at Fogra, si rivolge a tutti coloro che operano professionalmente con il colore e ha lo scopo di evidenziare gli aspetti cruciali che comportano la preparazione dei file, il salvataggio in differenti formati, la linearizzazione di tutte le tecnologie (computer, software, stampanti), gli strumenti di misura e la consapevolezza dello sviluppo rapido e mutevole delle tecnologie di stampa offerte sul mercato che non si limitano più ai tradizionali quattro inchiostri.
Argomenti finalizzati allo scopo di comprendere quanto sia importante conoscere e dominare i differenti processi produttivi che devono essere impostati in modo preciso e accurato a seconda degli output in gioco: digitali, analogici, substrati (carta, plastica, tessuti, ceramica, ecc.).
Vanguard Europe, società del Gruppo Durst, ha annunciato la propria partecipazione a Fespa 2024 (Amsterdam – 19 / 22 marzo). Vanguard sarà presente al fianco del partner locale Pixia BV, azienda olandese, con sede a Vianen, nella regione di Utrecht, che vanta una solida esperienza nel settore dei supporti di stampa di grande formato, dei laminati, delle pellicole magnetiche e per interni, servendo sia produttori di insegne, sia grandi fornitori di servizi di stampa online.
A Fespa nell’ampio spazio espositivo condiviso da Vanguard e Pixia saranno presentate le più recenti soluzioni di stampa roll-to-roll e flatbed, ma anche le ultime novità in fatto di prodotti, software, servizi e installazioni.
Vanguard Europe è la filiale europea della statunitense Vanguard Digital Printing Systems Corp, di Lawrenceville, Georgia, acquisita da Durst Group nel 2020. Fondata nel 2021, Vanguard Europe mira a replicare il successo di vendite della Casa Madre, che ha all’attivo un installato di oltre mille sistemi LFP in tutta America. Per raggiungere questo obiettivo Vanguard Europe si avvale dell’esperienza di rivenditori, distributori e partner specializzati come Pixia. I sistemi di stampa industriale flatbed e roll-to-roll di Vanguard Europe sono utilizzati in mercati quali segnaletica, decorazione, corporate, industria e imballaggio e sono prodotti presso lo stabilimento di 5.500 m² adiacente all’headquarter Durst di Bressanone. La sede di Vanguard Europe si trova, infatti, all’interno del Durst Kraftwerk, vero e proprio polo di innovazione che riunisce tutte le aziende spin-off e le start-up che fanno capo al Gruppo altoatesino.
“Fespa 2024 rappresenta un appuntamento estremamente importante per Vanguard Europe”, ha dichiarato Fabian Sottsas, managing director di Vanguard Europe. “La partnership con Pixia in occasione della fiera sottolinea il nostro costante impegno a diventare leader di mercato nel settore LFP attraverso la fornitura di sistemi di stampa digitali flatbed e roll-to-roll UV LED con prestazioni industriali. Durante la kermesse mostreremo la versatilità e l’elevato livello di automazione delle nostre soluzioni lungo tutto il processo produttivo, grazie all’utilizzo dell‘esclusiva versione proprietaria di Durst Workflow e Durst Analytics, due dei software dell’ampio portfolio messo a punto da Durst Software & Solutions che verranno presentati a Fespa”. Queste soluzioni offrono ai clienti processi semplificati, dalla creazione iniziale dei file alla prestampa, dalla produzione all’analisi finale. Inoltre, consentono di ottenere maggiori livelli di automazione ed efficienza, migliorando i processi di stampa e snellendo le operazioni aziendali.
Jeroen van Dortmont, managing director di Pixia, ha aggiunto: “Fespa è certamente un evento di portata globale, ma nel nostro caso la presenza in fiera al fianco di Vanguard Europe è particolarmente significativa anche a livello ‘locale’. Percepiamo un elevato livello di fiducia da parte del mercato olandese. Oltre l’80% dei nostri clienti manifesta l’esigenza di sistemi di stampa con tecnologie sempre più eco-friendy che coniughino alta qualità, velocità industriale e un competitivo rapporto prezzo/prestazioni. A Fespa, sveleremo, inoltre, interessanti dettagli sulle più recenti installazioni che abbiamo realizzato in collaborazione con Vanguard nella regione del Benelux”.
Con lo scioglimento della riserva da parte dei sindacati entra in vigore l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Grafici ed Editori. Le tre sigle datoriali firmatarie sono Associazione Italiana Editori (AIE), Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e Assografici. Le associazioni sindacali Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil.
Attenzione alle nuove professionalità del digitale, al welfare e alla gestione flessibile del tempo per un miglior bilanciamento tra vita privata e lavorativa sono le innovazioni principali. In particolare, il nuovo contratto:
viene rinominato, nella versione estesa, CCNL per i dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, digitali e affini e fin dal nome dichiara l’apertura a nuovi ambiti di applicazione. Il nuovo contratto prevede, in particolare, l’identificazione di 39 nuovi profili professionali legati all’evoluzione del digitale, con un occhio di riguardo anche all’impatto degli strumenti di Intelligenza Artificiale nei flussi di lavoro. Per far fronte all’evoluzione tecnologica continua che impone un adattamento progressivo del quadro contrattuale, è stato costituito un Organismo Bilaterale Permanente che si riunirà con cadenza trimestrale;
avrà decorrenza dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e prevede incrementi complessivi di 252 euro a regime (che arrivano a 270 euro con la componente di assistenza sanitaria e pensionistica);
mette a disposizione delle aziende interessate una piattaforma di settore per l’accesso a beni e servizi di welfare e ribadisce l’importanza della cura della salute, con la riaffermazione dell’universalità di Salute Sempre (che copre tutti i dipendenti, a carico delle sole aziende) e l’aumento della contribuzione al Fondo;
potenzia la flessibilità nella gestione del tempo per un migliore bilanciamento tra vita privata e lavorativa con l’introduzione di un conto individuale del tempo, che prevede la possibilità per i lavoratori di accantonare ore da utilizzare in caso di necessità, e con l’introduzione di ferie e Rol solidali, cioè la cessione volontaria a titolo gratuito di una quota di ferie/rol/ex festività/permessi retribuiti a colleghi in difficoltà per problemi personali o familiari;
prevede contratti a tempo determinato di durata fino a 24 mesi per: incremento di volumi produttivi, incremento attività economica, nuove attività o sviluppo e lancio nuovi prodotti, investimenti in processi produttivi per riduzione impatto ambientale, percorsi formativi, realizzazione di nuovi titoli, collane o linee editoriali, nuove testate e altro ancora;
promuove la formazione in azienda riguardo la parità di genere e la lotta alla violenza domestica.
Innocenzo Cipolletta, presidente Associazione Italiana Editori: “ll digitale ha fortemente cambiato negli anni il lavoro editoriale e le case editrici impiegano già oggi professionalità che avevano bisogno di essere disciplinate e inquadrate anche a livello contrattuale. Il nuovo contratto, aprendosi a tali professioni, ma anche a comparti affini ai nostri che potranno giovarsi del quadro di regole che abbiamo definito, diventa così uno strumento importante per governare l’innovazione. Innovazione che è stata sostenuta negli ultimi anni e lo sarà sempre più anche in futuro, penso ad esempio al tema dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, non a caso citato anche nel nuovo contratto. La costituzione di una piattaforma utilizzabile dalle aziende per la promozione del welfare, ma anche l’attenzione alla cura della salute, sono poi passi importanti per rispondere meglio e con più efficacia ai bisogni dei lavoratori”.
Giorgio Albonetti, presidente Associazione Nazionale Editoria di Settore: “Per il mondo dell’editoria specializzata, che negli anni mantiene forte la sua peculiare funzione di fornire strumenti sempre più evoluti di comunicazione, informazione e aggiornamento per intere categorie professionali del mondo produttivo, medico-scientifico e dei servizi, il nuovo Contratto è uno strumento innovativo e di grande valore che per la prima volta intercetta e inquadra anche le numerose nuove professionalità digitali; perché la sfida oggi è fortemente incentrata sull’innovazione continua delle nostre piattaforme di comunicazione integrata ed è imprescindibile dallo sviluppo delle competenze digitali”.
Emilio Albertini, presidente Assografici: “Pur attraversando il settore un periodo di strutturale difficoltà e anche nella contingenza economica e internazionale non certo positiva, sono felice che si sia raggiunta un’intesa per il rinnovo, rispettosa degli impegni che Confindustria ha assunto con il Patto per la Fabbrica e, grazie anche alla durata del nuovo CCNL e alla suddivisione negli anni degli aumenti, il più possibile sostenibile per le nostre aziende. Gli aumenti sono comunque gravosi, ma averli riconosciuti è un segnale di grande responsabilità nei confronti dei nostri lavoratori che, in questi anni, hanno dovuto affrontare come tutti lo scenario inflattivo. Con questo nuovo Contratto, che ha molti elementi di innovatività, le aziende del settore guardano avanti e sono pronti ad affrontare le sfide competitive che le aspettano, convinte che la comunicazione stampata resti uno strumento essenziale per l’editoria, la cultura, la promozione commerciale”.
Epson Europa nomina Boris Manev corporate sustainability director. L’incarico arriva mentre l’azienda accelera il programma di sostenibilità e di decarbonizzazione volto a raggiungere l’obiettivo di diventare carbon negative e non utilizzare più le risorse del sottosuolo, in linea con la strategia aziendale a medio termine e con l’Environmental Vision 2050.
Entrato in Epson nel 2011 come specialista ambientale, nel 2018 Manev è stato nominato head of sustainability and government affairs per Epson Enea. In precedenza, ha lavorato con una ONG ambientale norvegese che promuove tecnologie sostenibili nell’UE e, in Macedonia, suo Paese natale, ha co-fondato un movimento giovanile e una ONG ambientalista che puntava ad aumentare la consapevolezza dei giovani sul tema della sostenibilità.
“Epson – afferma Manev, commentando la nomina – vanta una lunga storia nella produzione di prodotti efficienti dal punto di vista energetico, compatti e precisi e ora è riconosciuta come leader nella tecnologia sostenibile. Non vedo l’ora di accelerare ulteriormente il percorso verso la sostenibilità in tutte le aree delle nostre attività, per trasformare in realtà l’Environmental Vision 2050 e comunicare il valore dell’offerta in termini di sostenibilità per i nostri prodotti e servizi. In Epson abbiamo un team dedicato alla sostenibilità, una squadra meravigliosa, dedicata, appassionata e altamente qualificata. Non vedo l’ora di unire le nostre competenze e impegnarci per fornire una tecnologia più sostenibile, in grado di migliorare la qualità della vita nelle comunità e nelle società che serviamo in tutta Europa. Sono particolarmente interessato a dimostrare come profitto e sostenibilità possano essere reciprocamente inclusivi e come l’attività a breve termine possa essere allineata per supportare obiettivi di sostenibilità a lungo termine, grazie all’integrazione della sostenibilità nei modelli e nei programmi di business aziendali”.
Con il motto “Driving the Digital Transformation”, Müller Martini presenterà a drupa quattro linee di produzione industriale altamente automatizzate e integrate nel flusso di lavoro Connex.
“Utilizziamo gli ultimi macchinari per dimostrare come siamo in grado di accompagnare i nostri clienti nei loro viaggi individuali verso un futuro sempre più digitalizzato e come, con le nostre soluzioni, sia possibile sfruttare in modo coerente il potenziale delle nuove tecnologie”, afferma Bruno Müller.
Secondo il Ceo di Müller Martini, la trasformazione digitale offre nuove opportunità sia ai produttori di macchine sia ai clienti. “Il fattore decisivo non è più costituito dalla singola macchina, ma da più macchine in un sistema di produzione integrato. Ciò rende il flusso di lavoro di livello superiore, che controlla dinamicamente il processo di produzione, un importante fattore di successo. Siamo quindi ben preparati a supportare i nostri clienti nella trasformazione digitale con la nostra vasta gamma di soluzioni che abbiamo ampliato in modo mirato nel corso degli anni.”
Bruno Müller, CEO di Müller Martini AG, non aspetta che drupa 2024: “Accompagniamo i clienti come partner affidabile nel loro viaggio verso la trasformazione digitale”.
Il processo end-to-end
Le opportunità per i clienti sono rappresentate da nuove forme di prodotto, come i contenuti personalizzati o l’uso di materiali di alta qualità, ma anche dalla produzione on demand, che consente di eliminare i costi di stoccaggio o di sovrapproduzione.
Il successo di un nuovo sistema dipende dall’intero processo e non principalmente dalla tecnologia di stampa scelta. I piccoli volumi di produzione sono possibili anche nella stampa offset. Pertanto, la produzione economicamente sostenibile di piccole tirature non richiede necessariamente macchine da stampa digitali, ma soprattutto un processo end-to-end dalla prestampa alla spedizione.
Connex: la chiave di una produzione efficiente
Il sistema di flusso di lavoro Connex sviluppato da Muller Martini è un motore cruciale nella trasformazione digitale. “È davvero impressionante se si considera la funzionalità necessaria per tracciare dinamicamente e senza intervento manuale tutte le varianti e le influenze nel processo di produzione”, sottolinea Bruno Müller.
Un esempio tipico di Connex è la corretta disposizione della pagina – impositioning – sul foglio di stampa con tutti i segni, i codici e le variabili di lavorazione necessarie che devono essere prese in considerazione durante la lavorazione successiva per ottenere un prodotto di alta qualità. In casi estremi, queste variabili cambiano dinamicamente da prodotto a prodotto. Ecco perché Connex e le sue funzioni sono la chiave per una produzione efficiente.
Dimostrazioni dal vivo su quattro line di produzione innovative
Müller Martini dimostrerà come tutto ciò funzioni nella pratica al proprio stand drupa. Nel Connex workflow sono integrate tutte e quattro le linee di produzione industriale altamente automatizzata, la brossuratrice Antaro Digital, la SigmaLine Compact, l’accavallatrice-cucitrice Primera PRO e la cucitrice a filo refe Ventura MC 200, che saranno in esposizione a drupa 2024. L’anteprima mondiale di una soluzione Hunkeler allo stand dimostra inoltre che Muller Martini è ora un partner ancora più forte per le soluzioni end-to-end, in particolare nel segmento in crescita della produzione di libri a bassa tiratura.
Müller Martini utilizzerà dimostrazioni dal vivo di un’ampia gamma di diversi prodotti di stampa per mostrare come i clienti saranno supportati nei loro percorsi individuali verso il futuro. “Offriamo ai clienti un pacchetto di sistemi omogeneo con la nostra piattaforma completa e modulare che può crescere con le loro esigenze”, sottolinea Bruno Müller. “In tale modo li sosteniamo come partner nel loro viaggio verso la trasformazione digitale. E così facendo, diamo seguito al nostro motto: Müller Martini – your strong partner!”.
Consulenza attraverso l’esperienza pratica
Oltre alle dimostrazioni dal vivo a Düsseldorf, Müller Martini attribuisce grande importanza ai colloqui personali con i clienti. Il gruppo elvetico, in qualità di fornitore di soluzioni, consiglia i propri clienti in modo olistico e mostra loro i modi in cui è possibile rafforzare ed espandere la propria attività con l’aiuto della digitalizzazione. “Negli ultimi anni abbiamo acquisito una grande quantità di nuove conoscenze grazie a numerosi progetti. Questa competenza sta diventando sempre più accessibile con il significativo incremento dell’attività di mercato. I nostri esperti rappresentano un fattore decisivo per pianificare correttamente i progetti e portarli a termine con successo”, sottolinea Bruno Müller.