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Luxoro, il potenziale della nobilitazione per i prodotti di uso quotidiano

Nella cultura del packaging design si tende è bene non sottovalutare il potenziale di trasformazione che le soluzioni di nobilitazione esercitano sui prodotti di uso quotidiano.

Mettendo in risalto il potere comunicativo di un packaging decorato con elementi nobilitati, oltre all’estetica, si pone in primo piano anche il valore del brand e si crea un vantaggio che lo differenzia dal resto. La collaborazione marketing tra Luxoro e IPER ne è un esempio

Prodotti di largo consumo come, caffè, bagnoschiuma, panettone, decorati con le nostre soluzioni di nobilitazione coinvolgono ancor di più l’interesse del consumatore, garantendone un miglior posizionamento in un mercato altamente competitivo come quello della grande distribuzione.

Oggi i brand sono costantemente alla ricerca di modi innovativi per affascinare i consumatori e distinguersi dalla massa. Includendo soluzioni di nobilitazione nel design del packaging è possibile trasformare prodotti di largo consumo in esperienze straordinarie, deliziando i clienti e creando legami duraturi. Con IPER abbiamo voluto dimostrare che tutto ciò è possibile creando packaging di prestigio per prodotti alla portata di tutti.

La stampa a caldo per un Panettone prezioso

Il panettone, un dolce natalizio tipicamente italiano, qui assume due diverse vesti preziose e raffinate. Le nobilitazioni con dettagli in oro danno nuova vita ad un prodotto tradizionale. Le decorazioni microincise creano bagliori e i rilievi a secco giocano con la superficie, tutto il design attira immediatamente l’attenzione grazie ad un senso di lusso ed esclusività, la confezione diventa opera d’arte, attira i clienti e trasmette perfettamente la qualità del prodotto.

Metallizzazione digitale, il caffè è unico

Il caffè è parte integrante della routine quotidiana di molti consumatori. Con l’introduzione di un packaging metallizzato digitalmente abbiamo voluto sfruttare la possibilità della differenziazione veloce e flessibile per i diversi tipi di aroma. Ogni linea presenta infatti un colore metallizzato diverso, ciascuno ottenuto nello stesso processo di stampa, caratteristica molto importante sia nel caso di una produzione in serie, sia che si voglia ottenere una semplice capsule collection o addirittura dei prodotti personalizzati. Attraverso il packaging si percepisce il valore ancor prima dell’assaggio, una vera e propria rivoluzione nel mondo del caffè. La metallizzazione sulla confezione trasmette un senso di raffinatezza e identità.

Bagnoschiuma brillante con il trasferimento a freddo

Tre bagnoschiuma diversi con tre etichette ugualmente brillanti ed eleganti. I colori metallizzati sono trasferiti a freddo, un argento compatto e riflettente poi sovrastampato in tre colori che richiamano i diversi elementi dei bagnoschiuma.

Brand consistency unita a un design intricato e ad alta definizione consentono al packaging di trasformare il prodotto rafforzando la percezione della qualità.

In un settore dominato da design standard, l’introduzione della nobilitazione crea distinzione dalla concorrenza. La combinazione unica di estetica e differenziazione aumenta l’interesse del prodotto a scaffale e suscita la curiosità dei consumatori, evocando un’esperienza autentica.

I prodotti IPER nobilitati fanno parte di uno studio di marketing per restyling futuri, non ancora presenti sul mercato.

I partner che hanno partecipato

  • Art Direction Panettone e Bagnoschiuma: Libera
  • Art Direction Caffè: Alf Creative Agency
  • Stampa pack panettone: Litografia Fiorentina Romoli

 

 

Gipea, come comunicare con le etichette

L’etichetta non è solo stampa ma un mezzo di comunicazione e di marketing per il brand. Un’evoluzione che passa dalla ricerca di nuovi materiali amici dell’ambiente e da elementi innovativi per affrontare le sfide della sostenibilità e della Diversity&Inclusion.

Se il 2022 è stato un anno particolarmente complicato per il mercato delle etichette con le criticità relative all’approvvigionamento dei materiali, i perduranti scioperi in alcune grandi cartiere del Nord Europa e i continui aumenti dei costi, il 2023 è l’anno della riscossa grazie alla lungimirante messa in campo di strategie che si stanno rivelando particolarmente efficaci.

«Per evitare di restare senza materiali ed essere costretti a fronteggiare continui aumenti, gli etichettifici hanno rafforzato le proprie scorte di materie prime, in alcuni casi affittando a tale scopo interi capannoni», commenta Elisabetta Brambilla, presidente di Gipea e di Eurolabel. «Questa strategia, a dire il vero, ha destato qualche preoccupazione nei fornitori degli etichettifici, avendo portato a una diminuzione degli acquisti di materie prime nella prima parte del 2023 e costringendoli, perciò, a rivedere al ribasso i propri prezzi. Anche se questo non significa che si tornerà ai prezzi pre-pandemia, possiamo oggi affermare che il 2023 sta registrando una stabilizzazione dei costi in termini di materie prime, energia e gas, rendendo meno critico lo scenario di riferimento rispetto a un anno fa».

Rafforzare le scorte ha rappresentato la strategia chiave anche per i clienti degli etichettifici. Anch’essi hanno aumentato le scorte in magazzino, temendo l’aumento dei prezzi e la mancanza di materiali: un approccio che ha rallentato la ripresa del mercato. «Certo il 2023 si sta rivelando a sua volta un anno particolare, poiché in molti non hanno ancora raggiunto una corretta conoscenza e visione dell’andamento del mercato. Per esempio, spesso nel dibattito pubblico si parla di una diminuzione del costo del PE come materia prima, perciò è logico che i clienti si attendano una diminuzione dei prezzi dell’etichetta, perdendo però di vista i costi connessi alla lavorazione del prodotto finito».

La buona notizia è che tra contraddizioni, criticità e incomprensioni, il mondo degli etichettifici continua a confermarsi un settore competitivo e in grado di intercettare le nuove esigenze della clientela. Una menzione particolare, in questa direzione, la merita l’innovazione 4.0, capace di aprire nuovi scenari di business nel segno della transizione digitale. «Certo, la diminuzione degli incentivi 4.0 dal 40% al 20% non aiuta, avendo frenato gli investimenti. Tuttavia, grazie al boom degli anni precedenti, sul mercato sono state immesse numerosissime macchine di nuova generazione, in grado di rendere gli etichettifici più produttivi ed efficienti rispetto al passato».

Ecologiche e inclusive

Grazie alla sua funzione, l’etichetta è storicamente considerata un prodotto indispensabile. Tuttavia, ancora oggi il suo valore in termini di comunicazione e marketing non sempre è colto a pieno. «Pur essendo considerata un imballaggio, in realtà non lo è nel senso stretto del termine», sottolinea Brambilla. «Infatti, l’etichetta è un prodotto differente dalla scatola della pasta o dal flacone dello shampoo, in quanto il suo compito è quello di comunicare cosa è presente all’interno di un determinato contenitore. Da questo punto di vista, stiamo assistendo a una rivalutazione dell’etichetta, soprattutto oggi in previsione delle normative sul riuso e sul riciclo degli imballaggi che ne confermano il ruolo centrale della comunicazione. Ricordiamo, infatti, che lo scorso gennaio è stata pubblicata una normativa sulla destinazione finale degli imballaggi, aprendo la via a una serie di informazioni che trovano spazio proprio sulle etichette».

Già da queste prime riflessioni, si evince quanto la comunicazione riguardante la tutela dell’ambiente risulti decisivo sull’etichetta. 

L’etichetta, oltre a essere prodotta con materiali che devono rispecchiare una logica di sostenibilità e di riciclabilità, diventa per il cliente lo strumento di comunicazione del proprio brand e della propria strategia green a tutti gli effetti. «Di certo, oggi un numero sempre maggiore di etichettifici non vende più l’etichetta come un semplice prodotto, bensì come un mezzo di comunicazione. L’etichetta, infatti, rappresenta un veicolo di informazioni che possono riguardare sia i prodotti contenuti che i valori dell’azienda stessa e della filiera di appartenenza, fino a contemplare principi di inclusività.

In questa direzione, sono stati sviluppati alcuni progetti per la creazione di etichette inclusive. ossia fruibili da potenziali consumatori attualmente esclusi dai processi d’acquisto. Sono numerose, oggi, le barriere presenti sui packaging e sulle etichette: font difficilmente leggibili, sistemi di apertura e impugnatura del prodotto complessi, contrasti cromatici inefficaci. Attraverso l’implementazione di alcuni accorgimenti tecnici sulle etichette, è possibile superare queste barriere e permettere a quanti più consumatori di conoscere, ad esempio, le caratteristiche di un prodotto e dell’azienda, partecipare a concorsi ed essere coinvolti, quindi, nei processi di acquisto e di engagement.

Migliora la customer experience e la circolarità

Le caratteristiche che rendono le etichette dei preziosi strumenti di comunicazione e di marketing sono molteplici. «Come evidenziato prima, per l’etichetta esistono meccanismi di taggatura e QR Code che consentono di trasmettere al cliente finale una serie di informazioni sulla storia del prodotto, migliorando notevolmente la customer experience. Le informazioni trasmesse possono essere le più diverse, da quelle tecniche e di utilizzo del prodotto, fino ai consigli di consumo o impiego del prodotto stesso», prosegue Brambilla.

A garantire un valore aggiunto alle etichette, allineandole alla forte sensibilità di oggi nei confronti dell’ambiente, spiccano poi i materiali provenienti da fonti riciclate così come da scarti di produzioni alimentari. «Ci sono carte realizzate con gli scarti dell’uva o del limone, materiali fondamentalmente naturali. Si tratta di un’opportunità da cogliere per tutti gli etichettifici, che possono spingere i propri clienti a scegliere soluzioni effettivamente a basso impatto ambientale».

A proposito di ambiente, diventa fondamentale oggi sensibilizzare il mercato sul valore green del packaging monomateriale, dove l’imballaggio e l’etichetta sono realizzati con gli stessi materiali. «Qui i fornitori degli etichettifici stanno offrendo davvero un grande contributo, proponendo materiali fortemente innovativi e di grande qualità, realizzati con diverse tipologie di scarti. È certo che in questi casi si apre un ulteriore scenario relativo ai prezzi, dal momento che i materiali riciclati e bio tendenzialmente evidenziano costi maggiori. Perciò, la sfida del futuro sarà quella di affiancare sempre più la sostenibilità ambientale di un progetto green a quella economica».

Peraltro, i nuovi materiali improntati alla sostenibilità oggi hanno rese estetiche originali e uniche. Si pensi, per esempio, alle particolari sfumature di rosso e giallo offerti rispettivamente dagli scarti dell’uva e del limone. Per quanto riguarda invece le plastiche, nonostante i livelli qualitativi siano davvero elevati, ci si sta ancora impegnando per far sì che il materiale da fonti riciclate presenti sempre meno impurità al suo interno, per avere la stessa resa di quello da fonti vergini. «Nonostante ciò, vi sono clienti che vogliono ugualmente il materiale riciclato, pur conoscendo le sue imperfezioni. È una scelta estremamente consapevole, condotta espressamente a favore dell’ambiente e dei consumatori che sono sempre più attenti alla coerenza dei brands quando si parla di sostenibilità. Da parte nostra, come etichettifici cerchiamo di spingere le soluzioni green, in modo particolare nelle applicazioni dove una resa estetica assolutamente perfetta non è così determinante o, anzi, può rappresentare un rafforzativo nella strategia di comunicazione di un cliente. Ciò non toglie, tuttavia, che si sta arrivando ad un’alta qualità anche nei materiali riciclati e bio-based».

I mercati più avanzati

In generale, un numero sempre più crescente di aziende end-user sta percependo l’alto valore delle etichette come strumento di marketing, ma alcuni settori si stanno dimostrando più ricettivi di altri. «Soprattutto nel mondo del vino e della cosmesi le aziende stanno cercando di trasferire attraverso le etichette il proprio impegno sociale, oltre alle informazioni sul prodotto», specifica Brambilla. «In questi settori si è riusciti a fare un ottimo lavoro nel proporre materiali particolari ed esperienze innovative tramite la lettura dei QR Code, il tutto nella logica di una migliore customer experience. Un altro settore aperto all’innovazione è l’alimentare. Le aziende del food sono sempre più orientate a comunicare attraverso l’etichetta la propria sensibilità al rispetto dell’ambiente, magari realizzando etichette ottenute dal riciclo degli scarti della loro produzione e implementando QR Codes che possano far emergere le peculiarità di un ingrediente oppure far vivere un’esperienza eccezionale ai propri clienti coinvolgendoli nella realizzazione di ricette».

Altri settori si stanno muovendo già nella medesima direzione, per esempio il farmaceutico che, seppure a piccoli passi, sta a sua volta scoprendo il valore dell’etichetta come strumento per comunicare la propria responsabilità sociale e per garantire una maggior sicurezza nell’uso dei prodotti. «In ogni caso, nel tentativo di esplorare nuove strade, spesso il fattore discriminante è il prezzo dell’etichetta rispetto al valore del prodotto finale immesso sul mercato. Per essere più chiari: può essere interessante investire nell’etichetta come strumento di comunicazione con lo scopo di raccontare l’origine e la produzione artigianale di un prodotto nonché di raccogliere dati utili al marketing per comprendere i propri clienti e creare relazioni ad hoc, ma non per la classica etichetta “di servizio” come quelle pesa prezzo la cui vita si esaurisce nel momento dell’acquisto».

Avanti con la formazione

Al di là dei diversi settori, oggi, la tendenza delle aziende è soprattutto quella di trasmettere al cliente finale l’idea di essere una realtà sostenibile che si avvale, ad esempio, di materia prima riciclata e riciclabile o che facilita la circolarità dell’economia con il riuso degli imballaggi. In tutti questi casi. l’etichetta rappresenta uno strumento d’eccellenza per trasmettere questi valori. «In questa direzione gli etichettifici possono collaborare con il cliente nella creazione dei QR Code o nella scelta dei materiali sostenibili: una capacità ed una evoluzione che mostra come nel nostro settore stiano maturando nuove competenze in ambito marketing. Infatti, sempre più spesso gli etichettifici oggi non si limitano più a produrre sulla base delle richieste del cliente, ma diventano veri e propri partner per lo sviluppo di progetti di comunicazione su misura. In questo senso, la funzione del marketing diventa sempre più importante nel nostro settore, in quanto aiuta il cliente a veicolare il proprio messaggio sul mercato. Da qui la necessità di fornire al mercato un supporto tecnico e consulenziale che può essere riconosciuto come un valore aggiunto».

Su questo versante l’impegno di Gipea è particolarmente deciso, allo scopo di evangelizzare i propri associati sui nuovi scenari del settore. «A metà giugno, in occasione di un recente convegno della nostra associazione, abbiamo cercato di focalizzarci sulla formazione rispetto a tematiche che sono oggi fondamentali, per esempio la sostenibilità, senza perciò limitarci agli aspetti meramente tecnici e produttivi. Avendo a cuore la cultura professionale e manageriale dei nostri associati, lo scopo è favorire la crescita a tutto tondo degli etichettifici, aspetto fondamentale per un ulteriore salto in avanti del mercato», conclude Brambilla.  

Canon Colorado serie M con inchiostro bianco ottiene l’approvazione per il Programma garanzia 3M MCS

Canon annuncia che 3M ha riconosciuto la qualità del sistema Colorado serie M e ha approvato il suo inchiostro bianco UVgel 460 includendolo nel Programma garanzia 3M MCS successivamente alla sua presentazione a inizio anno. Il Programma garanzia 3M MCS garantisce che le applicazioni stampate con Colorado serie M in combinazione con gli inchiostri UVgel 460 e i supporti approvati da 3M raggiungono i più alti standard di qualità. Le applicazioni che rientrano nella garanzia comprendono, tra l’altro, grafica per veicoli, cartelli e grafica per esposizioni, grafica per pavimenti, film trasparente e applicazioni multistrato, come ad esempio le vetrofanie.

Per ottenere l’approvazione, Colorado serie M e i relativi inchiostri UVgel 460, tra i quali il nuovo inchiostro bianco, utilizzati in combinazione con un’ampia varietà di supporti 3M, hanno dovuto superare una serie di test svolti secondo i più rigorosi criteri di valutazione di 3M. La Garanzia 3M MCS, riconosciuta come standard di affidabilità nel settore fornisce una copertura proporzionale alla durata della vita prevista dell’applicazione stampata, compresa la protezione contro il cambiamento del colore, screpolatura, distaccamento, formazione di bolle, scolorimento e molti altri aspetti. La garanzia offre ai fornitori di servizi di stampa e ai loro clienti la certezza che la performance delle immagini risponderà alle aspettative per tutta la durata prevista.

Canon Colorado serie M è stata presentata a inizio anno come una singola piattaforma modulare che può essere configurata in funzione delle esigenze dei fornitori di stampa crescendo con il loro business, grazie a facili aggiornamenti. La serie scalabile include due modelli base (M3 e M5) che offrono diverse velocità di stampa, con la possibilità di passare da un modello all’altro. Entrambe le stampanti possono essere facilmente aggiornate con l’opzione inchiostro bianco (modelli M3W e M5W).

L’inclusione dell’inchiostro UVgel bianco nel Programma di garanzia 3M MCS consente di sfruttare appieno i noti vantaggi prestazionali della tecnologia UVgel per realizzare una gamma completa di applicazioni decorative e grafiche di elevata qualità, come per esempio vetrofanie, etichette, decorazione d’interni e numerose applicazioni multistrato.

Gli inchiostri UVgel producono stampe inodore ed estremamente robuste, certificate per l’uso in interno e molto resistenti per l’uso in esterno. I clienti possono azzerare le emissioni di VOC e di inquinanti atmosferici pericolosi e beneficiare di un basso consumo medio di inchiostro pari a 5,9 ml/m2. E con oltre 3.000 stampanti UVgel installate in tutto il mondo, UVgel ha già ampiamente dimostrato di essere un’alternativa sostenibile, economica e altamente produttiva al lattice e alla tecnologia eco-solvente.

 

Il 69% dei lettori italiani preferisce leggere un libro stampato su carta. I risultati dell’indagine TwoSides Trend Tracker Survey 2023

Two Sides ha presentato i risultati dell’indagine Trend Tracker Survey 2023, l’ultima ricerca sui consumatori di Two Sides Europe che cerca di comprendere il cambiamento della percezione dei consumatori nei confronti della carta e della stampa, guardando in particolare alla consapevolezza ambientale, alle abitudini di lettura, alle preferenze di imballaggio e agli atteggiamenti nei confronti dei prodotti ad uso igienico e sanitario.

La rilevazione è stata condotta online nel gennaio 2023 da Toluna, una società di ricerche di mercato indipendente. Sono stati somministrati 10.250 questionari in totale, di cui 1000 in Italia.
“Quando si parla di sostenibilità della stampa e della carta è importante distinguere la realtà dei fatti dai luoghi comuni. Contrariamente alle evidenze ampiamente disponibili, ancora oggi è diffusa l’opinione che la carta sia dannosa per l’ambiente, soprattutto per il suo presunto impatto sulle foreste. La necessità di sfatare questa comune convinzione errata è più attuale che mai, anche alla luce dei contenuti falsi e ingannevoli che molte aziende continuano a diffondere per convincere i propri clienti a scegliere soluzioni alternative alla carta” ha affermato il country manager di TwoSides Massimo Ramunni.
Secondo i risultati della ricerca solo il 15% dei consumatori sa che la superficie forestale europea è in costante aumento mentre il 18% sa che in Europa il tasso di riciclo di carta e cartone è superiore al 60% a fronte di un tasso di riciclo europeo di carta e cartone del 71%.
“Molto confortanti i dati che emergono dall’indagine sulle abitudini di lettura dopo la pandemia. Il 69% dei lettori italiani preferisce leggere il libro tradizionale, cioè il libro stampato su carta verso una media europea del 65% mentre per il 43% è meglio leggere una rivista su carta rispetto alla versione on line. Il 53% degli intervistati ammettono di passare troppo tempo davanti a uno schermo e concorda nel dire che la comprensione di un testo letto (dato europeo 49%) su carta è migliore” afferma Ramunni.
Sul fronte imballaggi quelli in carte e cartone si attestano ai vertici delle preferenze per 10 indicatori di sostenibilità su 15, con il 55% dei consumatori che li preferisce perché più sostenibili dal punto di vista ambientale. La compostabilità degli imballaggi in carte e cartone è un valore aggiunto per il 76% del campione intervistato.
“La preoccupazione dei consumatori emerge riguardo i prodotti in carta per l’igiene della persona. Il 41% teme ancora che siano correlati alla deforestazione nelle aree tropicali e vuole essere rassicurata. Fortunatamente sta anche crescendo (il 66% dei consumatori) il riconoscimento dei sistemi di gestione delle foreste e del riciclo come strumenti per garantire la sostenibilità delle materie prime” conclude Ramunni.

Una sintesi del Trend Tracker Survey 2023 è stata pubblicata a giugno ed è disponibile su richiesta per le parti interessate del settore.

Actega presenta a Labelexpo la tecnologia di metallizzazione digitale Ecoleaf

Actega produttore di vernici e primer speciali, inchiostri, adesivi e sigillanti per l’industria della stampa e dell’imballaggio, presenta le sue ultime novità a Labelexpo Europe 2023 (Bruxelles, 11-14 settembre). In esposizionel’nnovativa gamma di prodotti progettati per consentire la produzione di etichette e packaging di alta qualità ed elevato impatto visivo. L’ampia gamma di prodotti in mostra comprende la serie di vernici a effetto tattile, le vernici LED-UV, gli inchiostri bianchi e metallici, nonché la rivoluzionaria tecnologia di metallizzazione on demand Ecoleaf.

La novità più interessante sarà la presentazione di Ecoleaf al pubblico. Si tratta dell’alternativa sostenibile alle tradizionali decorazioni a foil per etichette. Questa tecnologia consente agli stampatori di raggiungere elevati standard qualitativi negli effetti metallici richiesti dai brand, riducendo al contempo in modo significativo l’impatto sull’ambiente. Una linea di stampa digitale e l’unità di metallizzazione Ecoleaf saranno in produzione. I visitatori potranno toccare con mano la qualità dei prodotti stampati su differenti materiali. Una seconda linea sarà in demo con applicazione in serigrafia piana per il segmento wine&spirits.

Actega presenta poi la gamma di inchiostri e vernici speciali per etichette ed imballaggi flessibili che sono stati sviluppati in risposta alle funzionalità e  appeal che si richiedono ai prodotti a scaffale. Le vernici per effetti tattili e visivi di Actega offrono ai brand un modo per differenziare i propri prodotti con una varietà di soluzioni ad alto valore aggiunto: progettati per catturare l’attenzione del consumatore. Gli effetti includono il soft touch, vernici matt ed a rilievo. I prodotti LED-UV di Actega sono frutto della rinomata esperienza dell’azienda nello sviluppo di vernici per fornire numerosi vantaggi funzionali e risparmi energetici.

Konica Minolta, doppio premio per il sistema di stampa digitale di etichette AccurioLabel

Il primo modello di fascia medio/alta della serie AccurioLabel di Konica Minolta ha ottenuto due importanti riconoscimenti nell’ambito della stampa industriale. AccurioLabel 400 si è infatti aggiudicata l’iF Design Award 2023 2 il Red Dot Award Product Design 2023: entrambi premiano il miglioramento dell’efficienza operativa grazie all’automazione del processo di stampa.

L’iF International Forum Design è l’organizzazione indipendente relativa al Design più longeva al mondo. Ogni anno seleziona progetti eccellenti e quest’anno sono pervenute oltre 11.000 candidature da 56 Paesi diversi.

Il Red Dot Award è uno dei maggiori concorsi di Design al mondo e il Red Dot Label si è affermato a livello internazionale come uno dei marchi di qualità più ambiti nel settore.

Questi ultimi riconoscimenti arrivano dopo un altro ambito premio: il Good Design Award 2022 promosso dal Japan Institute of Design Promotion.

In tutti i casi i giudici hanno lodato il design di AccurioLabel 400 di Konica Minolta, che è stata pensata per rendere semplice l’utilizzo quotidiano della macchina, ridurre al minimo la necessità di intervento dell’operatore ed eliminare il più possibile i tempi di inattività.

AccurioLabel 400 di Konica Minolta lanciata in Italia lo scorso marzo raggiunge un’elevata efficienza operativa, anche nel settore dei grandi volumi, grazie alla velocità di stampa e all’automazione di processo. Il nuovo sistema Konica Minolta ha tutte le carte in regola per conquistare una quota significativa nel settore della stampa digitale di etichette dai volumi medio alti, settore dinamico e in rapida crescita.

Tra le caratteristiche più significative, la possibilità di espandere le applicazioni grazie alla presenza del toner bianco e una maggiore produttività grazie alla velocità di stampa superveloce fino a 39,9 metri al minuto. Inoltre, sono previste ulteriori riduzioni dei costi di gestione grazie alla maggiore durata dei componenti e alla migliore qualità di stampa. È disponibile in configurazioni a 4 e 5 colori.

A Labelexpo 2023 Epson presenta le stampanti per etichette SurePress e ColorWorks

In occasione di Labelexpo (Bruxelles, 11-14 settembre 2023, Padiglione 9, stand A50), Epson presenterà le nuove stampanti della gamma SurePress: SurePress L-4733AW e SurePress L-6534VW. Accanto ad esse la soluzione cloud per le ColorWorks e l’applicazione di etichettatura automatizzata effettuata da un robot Epson. Infine ci sarà la dimostrazione del nuovo prototipo della prima stampante RFID di Epson.

“Le stampanti per etichette della gamma Epson SurePress – dichiara Renato Sangalli, head of sales C&I printing di Epson Italia – sono note in tutto il mondo per la loro qualità, affidabilità e versatilità. Torniamo con grande piacere a Labelexpo per poter dimostrare in presenza il nuovo modello L-4733AW. Sviluppiamo continuamente la nostra tecnologia e questo importante aggiornamento della serie SurePress 4000 è la dimostrazione del nostro costante impegno nel soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti”.

SurePress L-4733AW: CMYK con arancione, verde e bianco

Sull’onda del successo ottenuto dai modelli precedenti, Epson espone la stampante per etichette a basse tirature SurePress L-4733AW, che rappresenta un importante aggiornamento della serie SurePress 4000 ed è disponibile nella configurazione CMYK e bianco con in più l’inchiostro arancione o l’overlay protettivo in linea e coniuga qualità, uniformità, ripetibilità e velocità superiori di stampa. Grazie al nuovo set di inchiostri Epson AQ4 (CMYK con arancione, verde e bianco), questa soluzione ha una gamma cromatica più ampia e una corrispondenza precisa dei colori su numerosi substrati. Offre anche funzioni di manutenzione semplificate e automatizzate, progettate per ottimizzare i tempi di attività riducendo al minimo gli interventi da parte dell’operatore, per un flusso di lavoro più rapido, efficiente e affidabile con tempi di consegna più brevi.

SurePress L-6534VW: finitura in linea con il sistema all-in-one compatto GM DC330 Mini

Nello stand è installata anche la stampante SurePress L-6534VW dotata del sistema all-in-one compatto GM DC330 Mini per la finitura in linea delle etichette. Progettata per ottimizzare la produttività, L-6534VW stampa fino a 50 metri al minuto, per elevati volumi di produzione e, con la finitura in linea, offre una soluzione end-to-end completa di alta qualità che riduce in modo significativo i tempi di produzione nel caso di elevate tirature.

Partnership Epson-Loftware per dare funzionalità cloud alla famiglia ColorWorks

In seguito all’annuncio della partnership tra Epson e Loftware, il più grande fornitore al mondo di soluzioni di etichettatura e gestione della grafica basate su cloud, a Labelexpo verranno presentate anche le nuove stampanti Epson ColorWorks con funzionalità cloud. Collegandosi ai sistemi aziendali installati in sedi diverse, queste stampanti rispondono alla crescente domanda di soluzioni per l’etichettatura a colori ad alta produttività nei settori chimico-farmaceutico, automotive, aerospaziale, retail e dell’elettronica.

Il robot che etichetta automaticamente farmaci diversi

Epson dimostrerà inoltre un’innovativa applicazione di etichettatura automatizzata utilizzando due stampanti ColorWorks, una smart camera e un robot Epson. Nello specifico, si tratta di un’applicazione per il settore medicale che richiede l’etichettatura personalizzata di contenitori per farmaci di varie dimensioni. Il processo automatizzato elimina la manipolazione umana, necessaria per alcuni farmaci, nonché potenziali errori di etichettatura.

Arriva la stampa RFID a colori on demand

All’interno dello stand verrà inoltre effettuata una dimostrazione del nuovo prototipo di stampante RFID di Epson. Prima nel suo genere, questa stampante produce etichette RFID a colori on-demand, offrendo significativi vantaggi rispetto alla stampa in bianco e nero. Tramite i colori, infatti, è possibile differenziare con facilità i prodotti ed evidenziare le informazioni in modo chiaro.

 

Lecta, novità a Labelexpo 2023

Lecta annuncia la sua partecipazione a Labelexpo Europe, la cornice perfetta per presentare le sue ultime novità e lanci di nuovi prodotti.

In particolare, Lecta esporrà la sua gamma di carte frontali progettate per varie applicazioni adesive. Tra le linee complete di carte monopatinate Creaset, ad elevata lucentezza Eurokote, metallizzate Metalvac e termiche Termax, si distingueranno i nuovi prodotti “Recy”, realizzati con fibre riciclate. Queste novità dimostrano il fermo impegno di Lecta verso il modello di economia circolare e la tutela dell’ambiente.

Inoltre, Lecta presenterà le sue carte release liner Linerset CCK e Linerset Glassine, disponibili in giallo e bianco. Questi prodotti offrono una solida base per applicazioni autoadesive più complesse, garantendo qualità e prestazioni eccezionali. Proprio per la sua consolidata posizione nel settore della carta supporto per etichette, Lecta avrà il piacere di partecipare al convegno organizzato da AWA (Alexander Watson Associates) sulla “sicurezza della futura fornitura di carta glassine”, che si terrà, martedì 12 settembre, presso lo stesso quartiere fieristico.

Anche Adestor by Lecta, gamma di riferimento, ormai consolidata, del Gruppo nel settore dei materiali autoadesivi, svelerà la sua nuova strategia commerciale di partner completo e moderno, oltre ai suoi piani di crescita e alle prossime azioni. Questa specializzazione rappresenta un importante impulso nell’offerta di prodotti e servizi per il settore dell’etichettatura.

I visitatori di Labelexpo Europe 2023 avranno l’opportunità di conoscere i nostri prodotti adesivi, che includono carte a elevata lucentezza, lucide e opache; metallizzate, termiche dirette e pellicole, oltre a una rinnovata gamma di materiali più sostenibili progettati appositamente per Adestor.

Una delle novità più importanti sarà il nuovo servizio Adestor Collect&Recycle per la raccolta e il riciclo della carta glassine. Questo servizio differenziale dimostra ancora una volta l’impegno per la circolarità e la sostenibilità e offre vantaggi reali ai clienti.

Tipografia Dal Maso entra nel mondo delle etichette con la Gallus One

a sinistra Eris Neri, sales rep. Heidelberg Italia; Stefano Dal Maso, titolare Tipografia Dal Maso; Andrea Citernesi, business driver Gallus Equipment

Tipografia Dal Maso Lino, con sede a Marostica (VI), si apre a un nuovo mercato, quello delle etichette, e lo fa installando, prima in Italia, la nuova Gallus One.

Fondata esattamente 60 anni fa da Lino Dal Maso, Tipografia Dal Maso Lino è oggi guidata dalla seconda generazione della famiglia nella figura del titolare Stefano. Da sempre specializzata nella stampa commerciale, l’azienda vicentina ha dovuto affrontare la crisi del settore verificatasi nel 2008. Una sfida combattuta e vinta con un cambio di mentalità aziendale, andando a diversificare i servizi offerti – ad esempio la stampa su materiale rigido, organizzando una legatoria interna per essere più veloci ed efficienti anche nelle lavorazioni complicate.

Da allora la capacità di ampliare il proprio portafoglio per soddisfare le richieste dei clienti è entrata a far parte del DNA aziendale. Come dimostra l’avventura intrapresa da pochi mesi nel mondo delle etichette.

L’idea di entrare in un nuovo mercato nasce lo scorso anno, sulla scorta di richieste sempre più frequenti da parte dei clienti di un completamento dell’offerta proprio con la stampa di etichette. Data l’attenzione al servizio e il senso di responsabilità che da sempre contraddistinguono l’azienda, Stefano Dal Maso sceglie di agire dopo aver osservato con attenzione cosa il mercato ha da offrire.

Heidelberg viene considerato fin da subito grazie alla lunga e consolidata partnership – Tipografia Dal Maso Lino ha già installato due Speedmaster e un CtP, oltre a usare il workflow Prinect e quattro piegatrici Stahl– ma è durante una visita all’headquarter di Wiesloch, in Germania, che Stefano Dal Maso rompe gli indugi e prende la sua decisione. Qui, infatti, ha la possibilità di vedere in anteprima la Gallus ONE e capisce che è la macchina che sta cercando, il sistema che gli permetterà di entrare nel mondo delle etichette con tranquillità.

Il 9 giugno 2023 la macchina arriva nella sede di Marostica e dopo una settimana è già pienamente produttiva: una 4 colori a bobina, con qualità di stampa 1200 x 1200 e una velocità produttiva di 70 metri/minuto, garantendo così etichette di alta qualità a basso costo. Ovviamente del tutto integrata nei flussi di lavoro aziendali.

Da Bain & Company la nuova ricerca sull’industria della carta, degli imballaggi e del packaging

Le aziende di packaging sono sottoposte a una crescente pressione da parte delle autorità, ma non solo: il 71% dei consumatori europei – l’Europa occidentale rappresenta il 20-25% del mercato globale degli imballaggi – dichiara di voler acquistare prodotti sostenibili e più circolari, nonostante fatichi ad individuare gli imballaggi realmente sostenibili. Nel frattempo, il settore continua a crescere e, nei prossimi tre anni, potrebbe mettere a segno un +21%, arrivando a toccare quota 1.200 miliardi di dollari di valore globale. Il tasso di crescita più rilevante è atteso nel segmento della carta rigida, che potrebbe superare quello della plastica entro il 2026.

Di pari passo con la crescita del settore, crescono anche le sue ambizioni di decarbonizzazione – il numero di aziende produttrici di carta e imballaggi che si sono impegnate a raggiungere obiettivi di decarbonizzazione è passato da 5 (2019) a 164 (2022). Tuttavia, possono fare molto di più: oltre il 30% di esse non ha infatti raggiunto gli obiettivi prefissati di riduzione delle emissioni. Queste sono solo alcune delle principali evidenze del primo “Global Paper & Packaging Report” di Bain & Company.

“Il mondo paper & packaging si trova ad affrontare un’era nuova, in cui le decisioni non possono più essere prese esclusivamente sulla base di costi, funzionalità ed esperienza del consumatore: oggi la sostenibilità è un tema imprescindibile per tutti. Non esiste oggi un vero vincitore tra i materiali da imballaggio: ognuno presenta benefici e compromessi dal punto di vista della sostenibilità. L’opzione più green, infatti, può variare notevolmente a seconda dell’applicazione e dell’area geografica di riferimento”, spiega Andrea Isabella, senior partner e responsabile italiano Advanced Manufacturing & Services di Bain & Company.

Ad esempio, la ricerca di Bain evidenzia come, mentre le plastiche flessibili riescano ad ottenere risultati migliori per quanto riguarda le emissioni di carbonio legate alla produzione e al trasporto, questi materiali siano anche meno circolari e biodegradabili.

In Italia, nel 2022 abbiamo assistito a un andamento positivo della produzione di imballaggi – che impiega oltre 100.000 persone – con una crescita in termini di fatturato rispetto all’anno precedente di circa il 3%.

“In generale”, prosegue Mattia Bernardi, Partner di Bain & Company, “l’industria della carta e degli imballaggi ha un impatto significativo sulla biodiversità, in particolare per quanto riguarda la gestione forestale e l’utilizzo dell’acqua. Solo il 22% delle aziende intervistate ha dichiarato di aver valutato l’impatto della propria catena del valore sulla biodiversità e solo il 31% sta agendo ora per affrontare la perdita di biodiversità. Le aziende che scelgono di agire sono pronte a trarre vantaggio riducendo la loro esposizione ai rischi legati alla biodiversità”.

Nel frattempo, l’attività di M&A è in aumento per gli operatori del settore, con circa 2.000 operazioni dal 2007 ad oggi. Solo nell’ultimo decennio, l’industria paper & packaging ha registrato un numero di operazioni di fusione e acquisizione due volte superiore rispetto all’industria manifatturiera in senso lato. Per quanto riguarda i materiali di imballaggio, le operazioni legate alla carta sono state più redditizie rispetto alla plastica e al vetro. Quest’ondata di deal – legata alla scelta di investitori strategici che stanno colmando le lacune dei loro portafogli, ma anche a quella di fondi di private equity che stanno creando valore con nuove acquisizioni – conferma la centralità del settore e la necessità per gli operatori di cogliere tutte le opportunità legate alla sostenibilità.

“Le aziende leader del settore – ormai pienamente consapevoli di come un programma di decarbonizzazione e sostenibilità possa creare valore economico per la propria organizzazione, devono quindi valutare l’impatto ambientale dei diversi materiali e tenere conto del loro intero ciclo di vita, dall’estrazione e produzione delle risorse, al trasporto e al fine vita dei prodotti. Una strategia di sostenibilità efficace e coerente può ridurre i costi energetici dell’azienda e aumentare l’accesso a materie prime riciclate o rinnovabili a un costo competitivo, oltre a contribuire a stimolare la crescita organica. Insomma: le aziende all’avanguardia sulla sostenibilità, in quest’industria, possono ottenere un incremento dell’EBITDA compreso fra 4 a 6 punti percentuali, grazie all’uso efficace dei risparmi sui costi e delle leve commerciali”, conclude Isabella.