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Assografici, il lavoro aspetta i giovani

Il settore della stampa è alla ricerca dei tecnici di domani. L’impegno di Assografici per formare le nuove generazioni di stampatori.

Il settore della stampa è alla ricerca di una nuova generazione di tecnici, a cui sono offerti un lavoro sicuro, professionalità certe e prospettive di futuro. «Anche se siamo nell’era del digitale, la stampa ci sarà sempre, continuando a rappresentare per i giovani un’importante opportunità di inserimento lavorativo», assicura Orlando Paiardi, referente in Assografici sui temi della formazione e dell’istruzione e responsabile delle proposte formative dell’Unione GCT di Milano.

La sfida, semmai, è rendere il settore più attrattivo, liberandosi dagli stereotipi dello stampatore sporco di inchiostro fino alle orecchie. «Rispetto al passato, oggi l’ambiente in fabbrica è profondamente cambiato e non dovrebbe più essere associato a un’immagine di lavoro solo fisico, manuale e ripetitivo: spesso si gira al suo interno in camice bianco, si lavora in postazioni digitali, i macchinari non sono più rumorosi e oppressivi, si producono stampati e imballaggi sempre più tecnologici e sofisticati».

Di qui l’importanza di fare cultura puntando sulla formazione a vari livelli, proprio come è impegnata a promuovere la stessa Assografici. «Abbiamo un rapporto, diretto e soprattutto mediato dall’Enipg, l’Ente nazionale per l’istruzione professionale grafica, con le scuole dei vari territori e a loro cerchiamo di portare le esigenze formative tecniche e specialistiche che raccogliamo dalle aziende grafiche e da quelle che fanno parte dei vari gruppi merceologici del packaging». Ciò perché Assografici ha un canale aperto con le aziende, a loro volta sempre più attente al tema della formazione. «Qualcuna lo è in modo notevole», osserva Paiardi. «Più in generale, però, molte sono soprattutto preoccupate dall’invecchiamento medio della popolazione aziendale e dalla difficoltà di attrarre le nuove generazioni. In questo momento la forza della stampa e l’esigenza di rinnovamento arrivano soprattutto dal settore del packaging, in decisa crescita sotto tutti i punti di vista, dal cartoncino rigido alla stampa su flessibile, fino alle etichette».

La sfida del ricambio generazionale

Per assicurare il ricambio generazionale, con le maestranze storiche prossime al pensionamento dopo avere garantito per anni il funzionamento dei macchinari, la formazione scolastica professionale rappresenta un’esigenza di valore assoluto, soprattutto se rende la pratica un asset fondamentale, sottolinea Paiardi. «Proprio per questo motivo, la riduzione delle ore di laboratorio decisa dal Miur ha generato un problema di “lontananza” con i nostri tradizionali centri di formazione professionale. Alle nostre aziende interessano operai, professionisti e tecnici che siano in grado di fare funzionare i comparti stampa. Invece la tendenza più “di moda” e attrattiva per i giovani e cavalcata inevitabilmente dalle scuole è di occuparsi soprattutto di grafica e web design. Dopo il triennio, perciò, per una reale formazione tecnica spendibile in azienda, si rende spesso necessario un quarto anno professionale, altrimenti l’inserimento in azienda risulta difficile. Oltretutto, l’impellente sfida del ricambio generazionale non consente di concedere tempo a tirocini lunghi e lezioni sul campo, e sono richiesti studenti già formati. Di conseguenza, si rendono necessari corsi integrativi al quarto anno del professionale (già facoltativo), ma non di rado questi risultano difficili da attivare, richiedendo alle aziende stesse di investire tempo e denaro che non sempre hanno a disposizione».

In un certo senso analogo è il discorso degli Istituti Tecnici Superiori ITS. «A Milano sono stati attivati da tempo: nel 2010 è partito l’ITS grafico poi convertito in omnichannel, per creare tecnici in grado di sviluppare lavoro digitale, video e web, quindi non più tecnici di stampa. Solo recentemente, siamo riusciti a introdurre con successo il nuovo corso ITS Packaging Specialist, con importanti contenuti relativi alle tecniche di stampa. Tuttavia, i corsi ITS sono biennali, necessitano di finanziamenti specifici e anche di una compartecipazione delle aziende e diplomano al massimo 25 allievi per volta, un limite numerico evidente rispetto al forte bisogno di maestranze. Detto questo, anche a livello di Federazione Carta e Grafica (in partnership quindi con Assocarta e Acimga), si sta operando per la nascita di modelli di ITS indirizzati alla nostra filiera, non solo a Milano, ma anche in altri territori: ad esempio a Verona con un ITS Cartario Cartotecnico; e a Lucca con l’ITS Cartario-Cartotecnico-Meccanico. Quest’ultimo sta ottenendo ottimi risultati, grazie alla concentrazione sul territorio di numerose aziende del comparto carta tissue e carta sanitaria e grazie alla formazione su macchinari specifici per quel tipo di produzione, alternando perciò il biennio a vocazione cartotecnica a uno meccanico. Un’altra iniziativa è allo studio nel comprensorio di Treviso-Mestre-Padova».

Per fronteggiare la carenza di stampatori, un ruolo notevole lo sta ovviamente svolgendo Enipg, l’Ente nazionale per l’istruzione professionale grafica, sia attraverso la sede di Roma sia attraverso i Comitati territoriali, tra i quali quello di Milano è molto attivo. «Tutti insieme stiamo effettivamente svolgendo un ruolo di coordinamento con le scuole e gli ITS per cercare di creare proprio la filiera azienda, scuola e associazione, anche se naturalmente non è semplicissimo».

Inoltre, per i lavoratori già presenti nelle aziende, Enipg ha creato un programma di riqualificazione con corsi di formazione specialistici, per avvicinare ancora di più al digitale le professionalità più storiche e «affinché il tentativo abbia successo, è necessario il supporto dei sindacati con i quali si collabora strettamente».

Come attrarre i giovani

Attualmente, il problema maggiore è quindi che le nuove generazioni non si mostrano particolarmente attratte dal mondo della stampa, ammette Paiardi. «Il grosso sforzo che, non solo noi ma tutta Confindustria sta facendo, è valorizzare a livello scolastico un percorso che sia squisitamente tecnico, sul modello duale tedesco che ha nobilitato il tecnico puro. Viceversa, in Italia, negli ultimi trent’anni, abbiamo privilegiato i licei e considerato gli istituti tecnici e professionali come un ripiego. Eppure i centri di formazione professionale negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso hanno rappresentato un serbatoio formidabile di forza lavoro tecnicamente preparata».

Bilanci storici a parte, certo è che Assografici ha le idee chiare sulla necessità di supportare le aziende nelle loro esigenze formative di oggi e domani. «Alle aziende in questo momento interessano stampatori e cartotecnici, ecco perché a Milano, per esempio, si sta cercando di creare un percorso tecnico che comporta tre anni di formazione professionale e il quarto che dà accesso a un anno di perfezionamento IFTS completamente finanziato da Regione Lombardia, dopo il quale si può accedere all’ITS. In questo modo si configura un percorso che in sette anni porterebbe un allievo a diventare un tecnico specializzato di stampa cartotecnica e grafica, da inserire anche a un buon livello come posizione in azienda dopo la classica fase di rodaggio e tirocinio. D’altra parte già la formazione professionale, l’IFTS e l’ITS prevedono tutti degli stage aziendali. In questo modo il rapporto allievo, scuola e azienda ha modo di consolidarsi nel tempo».

È bene ricordare, tuttavia, che lo studente può interrompere anche prima il suo percorso di studio, senza dovere obbligatoriamente ottenere il diploma ITS di tecnico specializzato. «Così come è da notare che i nostri studenti ITS oggi provengono anche dai licei e dai ritorni universitari, sebbene un percorso coerente come quello sopra descritto sarebbe comunque preferibile. Il successo conseguito dall’Enipg nel fare inserire la cartotecnica fra le materie di studio dell’Istituto “Franchetti-Salviani”, un istituto grafico di Città di Castello, va proprio in questa direzione».

Al tempo stesso si segnalano le istanze al Miur per tornare ad aumentare le ore di laboratorio in una prospettiva duale della formazione. «Essere tecnici significa conoscere e sapere gestire i processi. Se i giovani si convincono che il comparto grafico cartotecnico oggi può garantire un lavoro sicuro, una professionalità certa e solide prospettive di futuro, credo che nei prossimi anni i problemi di reperire manodopera qualificata finalmente si potranno risolvere», auspica Paiardi.

Paiardi insiste in modo particolare su quest’ultimo punto. «Oggi il lavoro nei nostri comparti c’è e dobbiamo farlo capire agli allievi attraverso iniziative come manifestazioni, eventi e premiazioni, che la pandemia ha purtroppo rallentato. Del resto, l’evoluzione tecnologica è costante e alimenta nuove opportunità di mercato: si pensi alla crescita continua del settore del packaging e al valore acquisito oggi dalle etichette con il loro bagaglio di informazioni stampate».

Tutti i lati del packaging

Il settore del packaging oggi presenta inoltre competenze e sensibilità che vanno ben oltre ai tradizionali aspetti tecnici produttivi. Progettare e realizzare packaging comporta una conoscenza delle più moderne tecniche di stampa e dei materiali finalizzata anche alla realizzazione di imballaggi sempre più riciclabili e ambientalmente sostenibili. «Da questo punto di vista segnaliamo la collaborazione tra Enipg, Assografici e Democenter di Modena che ha dato vita la scorsa primavera a un primo corso di alta specializzazione proprio sul design e la progettazione di imballaggi sostenibili», segnala Paiardi. «Altro esempio importante, perché inserito in un territorio a notevole vocazione packaging, è il Matespack di Salerno, un Master universitario per packaging polimerici e cellulosici di alto profilo formativo, avviato con il contributo delle imprese locali e di Atif in stretta collaborazione con l’Università di Salerno».

Si tratta, perciò, di avviare nuove offerte formative che rendano centrale la conoscenza dei materiali e le loro evoluzioni, all’interno di quell’orizzonte green che innesca la ricerca di supporti alternativi. «Da questo punto di vista», precisa Paiardi, «anche sfruttando il fatto che il nostro settore si occupa prevalentemente di packaging a base cellulosica, dove la carta rappresenta un supporto privilegiato completamente riciclabile. Infatti, portiamo avanti campagne di stampa e sensibilizzazione per smentire l’idea che la sua produzione si basi su processi di deforestazione. Un discorso analogo si può fare comunque anche per gli imballaggi in plastica, in questo periodo inopportunamente demonizzati, senza invece tenere conto, come è per gli imballaggi flessibili, della loro fondamentale leggerezza e della loro funzione d’uso fondamentale nella conservazione degli alimenti e nella lotta allo spreco alimentare. Anche sulla plastica sono certamente di grande stimolo tutti gli studi in atto per produrre comunque imballaggi sempre più riciclabili e riciclati».

Conoscere significa, in fondo, fare con consapevolezza. «L’adeguata cognizione del materiale», insiste infatti Paiardi, «ne favorisce la gestione ottimale per la creazione di uno specifico prodotto. Più giovani si avvieranno verso questo tipo di studi e professioni, più garanzie ci saranno per il futuro di tutti noi e dei nostri comparti».

Viscom 2021, da Guandong la stampa si colora di verde

Guandong conferma la partecipazione a Viscom 2021 dove verranno presentate novità corporate e prodotti inediti in anteprima italiana, con un allestimento di grande impatto in linea con l’anima green che contraddistingue lo Specialista delle Specialità. “Da sempre il dialogo con gli attori della filiera è alla base del nuovo approccio al mercato e l’appuntamento di Viscom rappresenta un importante momento di incontro e confronto con operatori, partner e utilizzatori in ottica di collaborazione, creatività e visione futura”, commenta Daniele Faoro, team principal di Guandong.

Durante questi mesi in cui gli eventi non potevano essere organizzati, Guandong ha sempre tenuto vivo il dialogo con i suoi interlocutori implementando nuovi tools, tra cui il catalogo digitale interattivo MM21 Collection, la App, da cui è possibile accedere a una vastissima gallery di immagini e video, fino al progetto Sample Kit, un’ulteriore novità destinata a rivoluzionare il concetto dei tradizionali campionari. Al tempo stesso il reparto R&D ha lavorato ininterrottamente, concentrandosi su tre fronti: l’evoluzione di prodotti già esistenti ripensati per nuove applicazioni; l’ampliamento della gamma con soluzioni basate sulla Nanotechnology per la messa a punto di prodotti inediti destinati sia agli operatori del settore, sia al mondo B2C e industriale; lo sviluppo di materiali e processi eco-friendly che rispondono a un’esigenza sempre più diffusa.

In linea con questa strategia, durante la manifestazione allo stand Guandong sarà possibile assistere a dimostrazioni di stampa totalmente green, realizzate su impianti di nuovissima generazione che utilizzano inediti inchiostri resinati a base acqua, totalmente inodore e atossici. Questi inchiostri permettono la decorazione di supporti e materiali ideali per il rivestimento di pareti, oggetti e complementi d’arredo destinati ad ambienti anche particolarmente delicati quali ospedali, scuole, ma anche pubblici esercizi e abitazioni private.

Tra le novità di prodotto che Guandong presenterà in anteprima a Viscom, i materiali della nuova gamma nata dal concetto del Wall Dressing. Supporti che si sposano con qualsiasi esigenza di personalizzazione verticale, liberando la fantasia a infinite applicazioni, sia in ambito promozionale, sia di interior decoration. Soluzioni intercambiabili che permettono di vestire e rivestire le pareti in pochi minuti, contraddistinte dalle texture più diverse, ma tutte in grado di coniugare semplicità, rapidità di applicazione e rimozione, sicurezza e soprattutto l’anima environment-friendly.

In ambito corporate, la kermesse milanese sarà l’occasione per presentare ufficialmente la nuova divisione aziendale Mr Magnus, che prende il nome da una delle linee di punta di Guandong. La nuova business unit, con sede a Peschiera Borromeo, si occuperà in particolare della produzione e della distribuzione di fogli per la stampa laser, offset e serigrafia. In linea con la storica tradizione di Caledonia prima e di Guandong a seguire, Mr Magnus tratterà supporti realizzarti in resine compound, multilayer e magnetizzate. Il tutto in conformità con le vigenti norme CEE, Reach, Rohs, EN 71/3.

Nuovi riconoscimenti per Ricoh in materia di sostenibilità

Ricoh Company è stata inclusa nella FTSE4Good Index Series, nel FTSE Blossom Japan Index e nel MSCI Japan Empowering Women Index, tutti indici fondamentali per le aziende focalizzate sulla responsabilità sociale.

Ricoh è presente nel FTSE4Good Index da 18 anni consecutivi e nei FTSE Blossom Japan Index e MSCI Japan Empowering Women Index dal 2017, anno della loro creazione.

L’attenzione di Ricoh verso la sustainability si concretizza nella realizzazione di una società sostenibile attraverso un equilibrio tra tre “P”: Prosperità (economia), Persone (società) e Pianeta (ambiente). Per raggiungere questo traguardo, Ricoh ha identificato sette priorità connesse a due ambiti (“Solida infrastruttura di gestione” e “Risolvere i problemi sociali attraverso il business”) e integrato nelle proprie strategie gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) per dare un contributo concreto a importanti questioni sociali attraverso il business e promuovere una società sostenibile.

“Diversità” e “Gestione della vita lavorativa” fanno parte di tali strategie e stanno dando vita a numerose iniziative per promuovere l’empowerment delle donne. Dal 2020, una delle priorità di Ricoh riguarda il tema della “Diversità e Inclusione”, come parte dell’ambito “Solida infrastruttura di gestione”. Ricoh ha definito un target di manager donne rispetto al totale del proprio management e sta moltiplicando gli sforzi per cambiare gli stili di lavoro e supportare i percorsi di carriera.

 

Manroland Sheetfed, aumento degli ordini

L’acquisizione di ordini per nuove macchine da stampa presso Manroland Sheetfed ha raggiunto a giugno un vero e proprio record. Nel febbraio di quest’anno l’azienda ha annullato il lavoro a orario ridotto e ha iniziato ad aumentare la produzione nel suo stabilimento di Offenbach, dove nel 2021 l’azienda celebra i 150 anni delle sue macchine da stampa, in previsione di un aumento della domanda. Peter Conrady, responsabile delle vendite globali conferma:«Le ragioni della fortissima acquisizione di ordini a giugno, e per l’anno fino ad oggi, sono duplici: dall’inizio del 2021 abbiamo assistito a un numero crescente di progetti sia per le rotative da 700 che da 900, poiché gli stampatori di tutto il mondo ha iniziato a riconquistare la fiducia degli investimenti dopo il Covid-19» . Inoltre, la ROLAND 700 Evolution e le macchine della serie ROLAND 900 Evolution lanciate di recente sono una tecnologia assolutamente all’avanguardia che offre significativi vantaggi commerciali. E I nostri clienti lo riconoscono». «Manroland Sheetfed» precisa Tony Langley, presidente&Ceo di Langley Holdings Plc «il suo più forte semestre da quando il gruppo ha acquisito l’azienda nel 2012 e un record mensile di 10 annidi. La sfida ora è proprio quella di aumentare la produzione in modo che da far fronte a tutte le richieste».

 

Indagine congiunturale Osi, tra inerzia e ripartenza

Nel primo trimestre del 2021 l’economia italiana ha segnato, dopo la contrazione dell’ultima parte del 2020, un lieve recupero, con una crescita congiunturale del Pil dello 0,1%. Questa debole ripresa si rintraccia parzialmente anche nell’andamento delle imprese cartotecniche trasformatrici e grafiche di Assografici che, nell’ultima indagine sul Panel Osi riferita ai primi tre mesi del 2021, mostrano risultati altalenanti.

Lo scenario economico italiano nel primo trimestre 2021, ancora influenzato dalla pandemia di Covid-19, è all’insegna di una moderata recessione. Il Prodotto Interno Lordo è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, ma è diminuito dello 0,8% nei confronti del primo trimestre del 2020. Ancora in contrazione risultano i consumi nazionali (-2,7%) e sempre più negativa è la spesa delle famiglie (-4,2%). Di contro, segnali incoraggianti provengono dagli investimenti fissi lordi che ripartono in maniera decisa (+11,4%) e dalle esportazioni nazionali, in leggera ripresa (+1,2%).

In un contesto così fortemente caratterizzato da elementi di segno opposto, l’industria grafica si presenta nei primi tre mesi del 2021 fortemente indebolita, ma anche l’industria cartotecnica trasformatrice, storicamente più resiliente e anticiclica, registra una piccola diminuzione del fatturato. Le due industrie differiscono, però, nelle aspettative sul futuro. Vediamo con ordine la fisionomia congiunturale dell’una e dell’altra.

L’industria grafica riduce il giro d’affari

Stando alle rilevazioni dell’ultimo Panel Osi (Osservatorio Stampa e Imballaggio) del Centro Studi Assografici sul primo trimestre 2021 il fatturato delle aziende grafiche del Panel Osi evidenzia una diminuzione del 4% rispetto al primo trimestre 2020, che aveva risentito già da marzo 2020 degli effetti negativi del primo lockdown Covid-19. Anche i dati sulla produzione confermano un inizio 2021 moderatamente negativo per il settore grafico che mostra, nel primo trimestre una modesta diminuzione della produzione del 2,3%, rispetto al primo trimestre 2020. Tale diminuzione produttiva è imputabile al comparto della grafica pubblicitaria e commerciale (-2,9%), mentre la grafica editoriale ha un trend sostanzialmente stabile (-0,1%), sul primo trimestre 2020. Nello stesso periodo, nella grafica pubblicitaria e commerciale calo moderato della produzione degli stampati pubblicitari e commerciali (-3,5%), a fronte di un positivo rimbalzo a due cifre della modulistica (+17,4%). Nella grafica editoriale flette ancora pesantemente la produzione delle riviste (-25,7%) mentre sono evidenti i segnali di ripresa per la produzione dei libri che cresce a due cifre del 10%.

La riscossa del libro

Dal lato della grafica editoriale, sulla base dei dati Aie, il mercato librario ha una decisa ripresa nel primo trimestre 2021, stimabile intorno al 27% in termini di vendite in valore dei libri, a fronte di una crescita leggermente maggiore anche delle copie vendute. È una ripresa diffusa, sia in termini di generi che di canali di vendita, con una forte crescita delle vendite di libri non solo nell’online ma anche nelle librerie (che recuperano il terreno perso nel 2020), mentre arretra leggermente solo la Gdo.

L’adv su stampa

Sul fronte dell’advertising, considerando solo i mezzi classici, il mercato pubblicitario resta in leggero calo dell’1,4%. Crescono gli investimenti pubblicitari su Internet (+6,4%) e TV (+5,9%) mentre gli altri media restano in negativo: nello specifico va male ancora la Stampa, su cui l’advertising cala del 15,9%, con un trend ben più grave sui periodici (-32,2%) rispetto a quello dei quotidiani (-6,7%). Dal lato della grafica pubblicitaria e commerciale, si osserva nel primo trimestre 2021, una significativa ripartenza della pubblicità della Grande Distribuzione Organizzata (+37,6% per Nielsen), fra i principali utilizzatori di stampati pubblicitari e commerciali (come i cataloghi e i volantini promozionali), il cui utilizzo era notevolmente diminuito durante il primo lockdown 2020 Covid-19, per cui vi sono prospettive di un forte rimbalzo positivo a partire dal secondo trimestre 2021 per questa tipologia di stampati. Osservando gli altri segmenti dell’advertising che hanno un’influenza sulla domanda di stampati pubblicitari e commerciali, si osserva invece che nel primo trimestre 2021 resta in difficoltà la pubblicità sul direct mail (-10,5%) che comunque riduce le perdite, mentre è ancora in grande crisi la pubblicità in affissioni (-59,6%).

Buono l’export grafico

Sul fronte della domanda estera, l’export grafico in valore vede nei primi tre mesi 2021 una buona ripresa del 6,1% rispetto ai primi tre mesi 2020, influenzati dall’inizio della pandemia di Covid-19, che aveva determinato un forte rallentamento del commercio internazionale e della circolazione delle merci. In termini di prodotto, l’Istat rileva una crescita a due cifre dell’export in valore degli stampati pubblicitari e commerciali (+13,9%) e un buon aumento anche delle esportazioni di libri (+9,3%); restano invece ancora in difficoltà le esportazioni delle riviste (-13,6%). In crescita nel primo trimestre 2021 anche il profilo delle importazioni in valore del settore grafico (+12,5% sul primo trimestre 2020), per la forte crescita dell’import di stampati pubblicitari e commerciali (+51,9%), il discreto aumento delle importazioni di libri (+5,4%), a fronte di una intensa flessione dell’import di riviste (-35,6%).

Moderata sfiducia sul futuro di fatturato, produzione e ordini entranti

I giudizi qualitativi delle imprese grafiche del Panel Osi sul secondo trimestre 2021, rispetto al primo trimestre 2021, denotano un quadro di aspettative ancora leggermente pessimistiche su tutti gli indicatori, ovvero produzione, fatturato, ordini interni ed esteri. Il 44% delle aziende del Panel Osi indica infatti una diminuzione, il 33% un mantenimento sugli stessi livelli, mentre il 23% delle imprese valuta un incremento. Più equilibrate le aspettative sugli ordini esteri: per l’85% delle imprese vi è una stabilità, il 14% indica un peggioramento, l’1% delle imprese indica un miglioramento. Bisogna dire però che il secondo trimestre 2021, sulla base dei primi dati disponibili, dovrebbe essere caratterizzato comunque da una positiva ripartenza del comparto grafico, se confrontato coi livelli molto bassi del secondo trimestre 2020, in cui era scoppiata la prima crisi Covid-19.

Boom produttivo per le imprese cartotecniche trasformatrici

Nel primo trimestre 2021 il fatturato delle aziende cartotecniche trasformatrici del Panel Osi diminuisce moderatamente dell’1,3% rispetto allo stesso periodo 2020. Si osserva una discreta ripresa delle imprese cartotecniche del Panel Osi, mentre i risultati sono differenziati nei segmenti dell’imballaggio in carta, cartone e flessibile. In base alle indagini dei Gruppi di Specializzazione di Assografici, la produzione del settore cartotecnico trasformatore, dopo un 2020 di moderata crescita (+0,7%), vede una significativa ripresa nel primo trimestre 2021 del 7,5%, rispetto al primo trimestre 2020. Nel primo trimestre dell’anno in corso la crescita produttiva è da ricondurre al comparto dell’imballaggio in carta e cartone e flessibile (+7,8%), ma riprende ad aumentare anche la produzione della cartotecnica (+5%).

Con riferimento ai segmenti di attività, il Gifco (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato) dichiara nel primo trimestre 2021 un intenso aumento del 9,8% rispetto al primo trimestre 2020, in termini di tonnellate prodotte di cartone ondulato, collegato alla ripresa della produzione industriale e allo sviluppo dell’e-commerce e dell’home delivery, in forte sviluppo durante la pandemia Covid-19 e grandi utilizzatori di imballaggi in cartone ondulato. Il Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli), sulla base dei dati Istat, segnala nello stesso periodo un incremento del 2,4% delle quantità prodotte di astucci e scatole pieghevoli, rispetto al primo trimestre 2020. Crescono anche i volumi produttivi dei sacchi in carta a grande contenuto: sulla base delle statistiche del Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta), il numero di sacchi venduti aumenta dell’1% nei primi tre mesi 2021 sui primi tre mesi 2020, per la spinta della domanda delle costruzioni, mentre risultano in diminuzione alimentari e mangimi. Il Giflex (Gruppo Imballaggio Flessibile), nello stesso periodo stima un modesto calo tendenziale della produzione di imballaggi flessibili intorno al -1%. Nel comparto della cartotecnica, la produzione di carte trattate per uso industriale è in ripresa intensa nel primo trimestre 2021 (+11,3% per l’Istat sul primo trimestre 2020), così come quella delle carte da parati (+22,6%) rappresentata dal Gruppo Assoparati, mentre cresce moderatamente (+1%) la produzione di etichette autoadesive per Gipea (Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive). Nello stesso periodo cala leggermente la produzione di buste per corrispondenza (-0,4% per l’Istat), più intensamente quella di articoli igienici e sanitari (-6,9% per l’Istat) mentre l’arretramento produttivo è a due cifre per gli articoli per scuola, ufficio e cartoleria.

Intonazione negativa degli scambi internazionali

Nel primo trimestre 2021 le esportazioni in valore calano dell’8,9%, rispetto al primo trimestre 2020. Va detto però che l’ulteriore flessione dell’export, fra i prodotti principali, è principalmente imputabile al trend negativo degli articoli igienici e sanitari (-27,6%), mentre scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone danno un segnale di leggera ripresa (+0,7%). Fra gli altri prodotti, restano in forte calo le esportazioni di prodotti cartotecnici per corrispondenza (-20,6%) e di articoli per scuola, ufficio e cartoleria (-25,5%), diminuiscono quelle di tubi di cartone (-1,8%), mentre si osserva una crescita dell’export di etichette (+2,7%) e una più intensa di quello di carte da parati (+17,6%). Nei primi tre mesi 2021 le importazioni in valore del comparto cartotecnico trasformatore crescono moderatamente (+2,8%) rispetto ai primi 3 mesi 2020: nello specifico, fra i principali prodotti, l’import di scatole, sacchi e imballaggi vari in carta e cartone aumenta del 4,8%, a fronte di una diminuzione delle importazioni di articoli igienici e sanitari (-2,6%).

Obiettivo ripresa

I pareri delle imprese cartotecniche trasformatrici del Panel Osi sul secondo trimestre 2021, rispetto al primo trimestre 2021, evidenziano una situazione di forte miglioramento congiunturale su tutti gli indicatori indagati, ovvero produzione, fatturato, ordini interni ed esteri. Si intravvede così una intensa ripresa tra aprile e giugno 2021, rispetto ai livelli molto bassi del secondo trimestre 2020 della prima crisi Covid-19. Riguardo alla produzione, il 62% delle imprese si esprime per l’incremento, il 33% per la stabilità e solo il 5% per il decremento. Ancora più positivi i giudizi sul fatturato, con un 71% di imprese ottimiste, un 24% stazionarie e solo il 5% pessimiste. Favorevoli anche i giudizi sugli ordini interni, con gli stazionari al 57%, i fiduciosi al 38% e gli scettici al 5%, così come le valutazioni sugli ordini provenienti dall’estero, stimati in crescita dal 57% delle aziende, stabili dal 33% e in calo dal 10% delle imprese.

Colorcopy festeggia a Viscom i suoi primi 30 anni

Il Gruppo Colorcopy sceglie il palcoscenico di Viscom 2021 per celebrare ufficialmente i primi 30 anni di attività. Un anniversario importante che testimonia la solidità della realtà bresciana che in questi 3 decenni si è distinta sul mercato della comunicazione visiva. Orizzonti che l’azienda ha ulteriormente ampliato rivolgendosi negli anni anche alle industrie dei più disparati comparti. Segni distintivi di Colorcopy, la preparazione tecnica del team, la visione imprenditoriale, l’affidabilità finanziaria, la capillarità territoriale e il consolidato know how nel mondo della stampa digitale di piccolo e grande formato.

“Il confronto e il dialogo con clienti e prospect è un aspetto fondamentale del nostro successo e in questo sensoViscom rappresenta da sempre un appuntamento irrinunciabile. Ancora di più in questo momento, dopo due anni di sospensione delle manifestazioni fieristiche in presenza. Proprio per questo ci stiamo preparando ad accogliere i visitatori con una proposta ancora più ricca e diversificata”, annuncia il management Colorcopy. “Inoltre, al nostro stand non mancheranno sorprese e momenti di festeggiamento per celebrare il nostro importante anniversario”.

Allo stand Colorcopy saranno presenti le ammiraglie dei prestigiosi brand rappresentati che, come sempre, saranno in funzione per tutta la durata della manifestazione, simulando delle vere e proprie filiere produttive per specifiche applicazioni.

Con un portfolio consolidato che spazia dal piccolo tipografo alla grande realtà industriale, Colorcopy vanta partnership commerciali con brand rinomati del calibro di Roland e Brother, di cui il Gruppo è il più importante dealer in Italia; Xerox per il piccolo formato e Liyu, astro nascente nel mondo della stampa di grande formato con prestazioni industriali. Una gamma completa di soluzioni all’avanguardia tecnologica a cui Colorcopy associa il valore aggiunto della competenza acquisita sul campo in questi 30 anni di attività. Un know how che permette al Gruppo bresciano di anticipare le richieste del mercato, proponendo ai clienti la miglior combinazione tra i sistemi del proprio portfolio, in grado di lavorare in linea dando vita a flussi produttivi estremamente performanti.

Tipografia Vaticana verso il digitale con HP Indigo 12000

Nata nel 1587, Tipografia Vaticana è una realtà storica e prestigiosa che per molti anni ha operato come tipografia tradizionale, con un piccolo reparto digitale per la fase di prestampa e uno per la parte produttiva, che prevedeva l’utilizzo di sole macchine tradizionali come roto-offset e macchine piane.

La Tipografia opera nell’ambito delle attività tecnico/produttive relative alla realizzazione tipografica e al confezionamento degli atti pontifici e dei documenti ufficiali dei vari Dicasteri, degli Uffici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. A tutto ciò si affiancano le attività di stampa del quotidiano L’Osservatore Romano e di prodotti editoriali su richiesta degli Enti collegati alla Santa Sede oltre a un’importante attività editoriale per conto della LEV (Libreria Editrice Vaticana) , delle Congregazioni, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicazioni d’arte per i Musei Vaticani e per la Biblioteca Apostolica Vaticana. Completano le attività della Tipografia i lavori di tipo «Commerciale».

Coerente con le esigenze e la volontà dello Stato Vaticano di attuare un processo di rinnovamento che coinvolgesse diversi ambiti, fra cui  la comunicazione, anche Tipografia Vaticana ha iniziato a seguire un percorso di trasformazione digitale.

Il progetto con Tipografia Vaticana, iniziato nel 2018 in una logica di integrazione rispetto all’equipment tecnologico presente e agli strumenti disponibili sul mercato, si poneva come sfida principale la flessibilità, oltre a cogliere tutte le opportunità possibili offerte da questa nuova tecnologia in grado di rafforzare l’offerta di ‘contenuti’ per la tipografia dello Stato.

Grazie all’adozione della tecnologia HP Indigo e, nello specifico, di HP Indigo 12000, la prima HP venduta all’interno dello Stato Vaticano, questa realtà straordinaria per tradizione e cultura secolare si affaccia oggi ad una comunicazione innovativa, risultato della volontà di raggiungere sempre più interlocutori esplorando anche nuove modalità operative.

HP Indigo 12000, riconosciuta e apprezzata dal mercato per la qualità, è una macchina produttiva, formato 50×70 cm – dettaglio rilevante se si pensa al formato per esempio del quotidiano L’Osservatore Romano – paragonabile all’offset, che utilizza inchiostri originali HP e offre fino a 7 colori con la possibilità di utilizzare pantoni e colori speciali.

Stampare e produrre applicazioni con flessibilità e qualità, print on demand e book on demand, anziché dover stoccare i materiali, ottimizzando quindi la produzione rispetto alle esigenze consente, con la stampa digitale di HP Indigo, di superare i picchi di produzione, ridurre i costi di magazzino eliminando il rischio di prodotti invenduti e la capacità di gestire produzioni ‘last minute’ oltre ad ‘acconti di lavorazione’. Senza dimenticare la possibilità di produrre a basse tirature e creare prodotti personalizzati evitando di fare scorte o realizzare copie in eccesso.

A tutto questo si aggiunge l’aspetto legato alla sostenibilità, tema importante per Tipografia Vaticana. Stampare quando serve significa rispondere a importanti requisiti di sostenibilità e produrre materiali in base a esigenze puntuali, con un risparmio in termini di sprechi/scarti e di CO2. HP Indigo 12000 non genera scarti di lavorazione e garantisce un notevole risparmio energetico con una conseguente riduzione dei costi di produzione.

A completamento di questo innovativo processo di digitalizzazione, Tipografia Vaticana si è inoltre avvalsa del programma di formazione Business Transformation Solution (BTS) di HP. Della durata di dodici mesi, BTS si pone come obiettivo la crescita professionale delle persone attraverso un approfondito e accurato percorso formativo.

Packaging di lusso sostenibile, a Fedrigoni il 70% di una NewCo di soluzioni in cellulosa termoformata

Fedrigoni Board Firday 3rd May 2019 1905004 67 Clerkenwell Road, London, EC1R 5BL

L’accordo è con Tecnoform, azienda di Colorno (Parma) specializzata in elementi termoformati per il confezionamento. Con questa acquisizione, la sesta in meno di tre anni, Fedrigoni potenzia la sua strategia di conversione dei prodotti per il packaging dalla plastica alla carta, uno degli elementi portanti degli obiettivi di sostenibilità che il Gruppo si è posto entro il 2030.

In particolare, la NewCo produrrà vassoi interni per scatole e astucci di articoli di lusso realizzati totalmente in cellulosa termoformata, biodegradabile ed ecocompatibile, invece della consueta plastica.

L’accordo appena firmato è con Tecnoform, azienda di Colorno (Parma) che manterrà il restante 30% del capitale, un operatore specializzato nella produzione di vassoi, espositori ed elementi interni per il packaging, in plastica e altri materiali, utilizzati in vari settori industriali come la cosmetica, la moda, i giocattoli e il food. Ed è proprio al comparto della cosmesi e dei profumi di alta gamma che inizialmente si rivolgerà la NewCo, spin-off del business di Tecnoform dedicato allo sviluppo di prodotti innovativi per il packaging, in grado di sostituire la plastica con la cellulosa termoformata attraverso una tecnologia proprietaria di lavorazione della polpa di cellulosa e soluzioni certificate e brevettate di confezionamento con forti aspetti di innovazione e di sostenibilità. Le applicazioni sono infinite, dagli oggetti di lusso alla tecnologia, dai gioielli agli orologi fino al food e agli imballaggi per l’e-commerce, e Fedrigoni punta a espandere questo business fino a raggiungere i 25 milioni di giro d’affari nei prossimi 2-3 anni.

L’accordo con Tecnoform è un nuovo traguardo nel percorso di innovazione per offrire al mercato soluzioni di carta sostitutive alla plastica sempre più performanti. Questo è uno dei filoni portanti della nostra politica di sostenibilità per cui abbiamo fissato obiettivi sfidanti entro il 2030 – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Il settore del luxury packaging è molto rilevante per noi e crediamo di poter fare la differenza nel traghettarlo, a livello globale, verso soluzioni rispettose dell’ambiente, grazie al know-how acquisito finora, alle sinergie con le altre attività del nostro ecosistema e alla possibilità di globalizzare il business, espandendolo dall’Europa all’America e all’Asia”. Soddisfazione viene espressa anche da Alessandro Groppi, amministratore delegato di Tecnoform: “Vediamo grandi complementarietà tra le nostre due aziende – spiega – e la profonda esperienza di Fedrigoni nel settore del packaging di lusso, la conoscenza dei processi e delle lavorazioni, oltre alla dimensione globale, saranno determinanti per aiutarci a sviluppare soluzioni inedite e ad alto contenuto d’innovazione”. Per Fedrigoni questa è la sesta acquisizione in meno di tre anni, dopo le quattro in appena 18 mesi che hanno riguardato in particolare il settore Self-Adhesives, dove il Gruppo ha rafforzato la propria posizione di terzo player al mondo. Dall’inizio del 2020 infatti l’azienda ha acquisito l’italiana Ritrama, la messicana IP Venus, la statunitense Acucote e Ri-Mark, uno dei principali distributori in Messico di cui deteneva già il 30%, confermandosi leader globale nei materiali autoadesivi.

EOW carta: dal 24/8 in vigore il nuovo decreto

È entrato definitivamente in vigore il 24 agosto 2021, il decreto 188/2020 che disciplina a livello nazionale i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto per la carta e cartone oggetto di raccolta differenziata, superando, ma nella continuità, la disciplina delle materie prime secondarie del DM 5.2.1998.

Comieco, Consorzio Nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, Unirima, Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri, e Assocarta hanno prima collaborato alla stesura e poi, dopo la pubblicazione in febbraio, per mesi affinché tale decreto entrasse in vigore e la filiera si adeguasse a quanto previsto da esso.

A questo fine hanno costituito un Osservatorio permanente per l’attuazione del DM 188/2020, che sebbene non previsto dal regolamento potrà essere uno strumento di supporto alle amministrazioni competenti e al Mite per valutarne gli effetti.

Un lavoro sinergico di filiera che ha dato i suoi frutti: nei 6 mesi di regime transitorio dalla pubblicazione del decreto, 326 impianti, pari al 97% delle imprese monitorate da Comieco perché destinatarie della raccolta in convenzione, si sono adeguati secondo i tempi previsti dal decreto, ossia entro il 23 agosto 2021.

Questo prevede la gestione per lotti dei materiali lavorati secondo una logica di “prodotto” ed estende il regime di autocontrolli degli impianti con l’introduzione di campionamenti ed analisi periodiche sui rifiuti in ingresso e sul materiale recuperato, ottimizzando le procedure sulla tracciabilità. L’obiettivo è garantire che le attività di recupero svolte nell’impianto portino alla produzione di un materiale che rispetti le specifiche tecniche della filiera in linea con la norma Uni di settore per la carta recuperata da destinare all’utilizzo industriale in cartiera.

Un passaggio fondamentale è riservato anche alla certificazione dei processi sulla base delle norme ISO 9001: gli impianti, non ancora certificati infatti, non si sono solo attivati per adeguare i processi, ma anche per ottenere la certificazione dagli Enti accreditati.

“L’End of Waste contribuisce fortemente allo sviluppo del settore del riciclo e della valorizzazione dei rifiuti cellulosici. Sin dal mese di febbraio, Comieco e le Associazioni Unirima e Assocarta hanno messo in campo azioni di promozione, informazione e monitoraggio degli adeguamenti per garantire che la rete impiantistica a valle della raccolta differenziata si allineasse ai contenuti del decreto” commenta Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. “Abbiamo voluto sostenere e accompagnare gli impianti di recupero in questo percorso, ulteriore dimostrazione dell’efficienza dell’intera filiera cartaria che si conferma un’eccellenza nazionale e internazionale, basti pensare che ha raggiunto e superato con 10 anni di anticipo gli obiettivi di riciclo fissati dall’UE e che, solo nel 2020, ha recuperato e avviato a riciclo quasi 3,5 tonnellate di carta e cartone, che rappresenta solo frazione proveniente dal ciclo urbano”.

“La nuova regolamentazione dell’EoW, superando, ma in continuità con il sistema MPS, è un’occasione irripetibile per migliorare ulteriormente il riciclaggio della carta sotto il profilo qualitativo in quanto più rispondente agli standard merceologici in uso nel settore” – commenta Massimo Medugno, direttore generale Assocarta. “L’obiettivo dell’87% di riciclo negli imballaggi in carta già raggiunto non può non farci riflettere sulla necessità di migliorare ancora le raccolte urbane, i flussi e, infine,  la gestione degli scarti”.

“Il decreto 188/2020 costituisce uno snodo cruciale per un settore trainante dell’economia circolare e per il comparto degli impianti di recupero della carta che rappresentano una risorsa strategica per il Paese”. dichiara Giuliano Tarallo, presidente UNIRIMA. “Unirima ha dato il suo contributo al processo che ha portato all’emanazione del decreto, confermandosi un player fondamentale nella costruzione di un approccio sistemico incentrato sulla condivisione e sulla volontà di assumere scelte comuni”.

Viscom Italia Live+Digital 2021, al via le registrazioni

Dal 24 agosto saranno aperte le registrazioni per partecipare a Viscom Italia 2021 Live + Digital.

Uno sguardo a 360° sul settore della creatività, della sostenibilità e un focus speciale sui trend emergenti: tutto questo è Viscom Italia 2021 Live+Digital. Dal 30 settembre al 2 ottobre i padiglioni 8/12 si animeranno con anteprime di prodotti presentati dai maggiori player  del settore e fino al 5 ottobre in formato digitale. Seminari e testimonial di successo, eventi live, mostre e concorsi internazionalidedicati al mondo della pubblicità, del design, del retail, del fashion, del packaging e dell’industria di marca.

Un evento, fisico e digitale, per esplorare tecnologie e applicazioni, stimolare idee, networking e formazione.