Molto spesso incontro aziende che operano nel B2B che non riescono a capire fino in fondo per quale motivo si debbano condividere contenuti su Facebook, Twitter, LinkedIn e Google+.
In questo articolo metterò a fuoco i motivi per cui è conveniente per un’azienda, soprattutto se PMI e se opera nel B2B, creare una propria strategia di contenuti, che in marketing va sotto il nome di Content Strategy; introdurrò inoltre alcuni strumenti per intraprendere questa attività.
Veicolare dei contenuti su canali social e canali aziendali – sia condividendo risorse esterne come articoli di riviste specializzate, blog aziendali e altro, sia producendoli internamente – assolve a tre funzioni fondamentali: dimostrare competenza tramite la divulgazione di contenuti ritenuti di qualità per la nicchia in cui l’azienda opera; portare visitatori sul sito web aziendale; e soprattutto dimostrare un ruolo di leadership nella propria nicchia di mercato.
Tutto ciò è importante soprattutto per le PMI e in particolare per le PMI che operano nel B2B.
Se usata in modo efficace dalle PMI, la Content Strategy è un potente strumento per dimostrare la propria leadership e acquisire nuovi contatti e relazioni da convertire in valore.
È sì necessario un piano strategico, ma anche se molte PMI ritengono che la creazione di una Content Strategy sia complessa e difficile, in realtà non è così complessa come si crede, anzi in molti casi diversi contenuti sono senza saperlo già a disposizione dell’azienda.
La content strategy è un mix tra Content Creation & Content Curation.