Print4All: perché la stampa ha ancora molto da dire (e da dare)

Il logo dei Print4All è un triangolo, una forma solida, dunque, nella quale non si uniscono in modo «liquido» i tre marchi, diventando uno solo. No, ognuno resta a sé, in un’idea di connubio e sintesi delle tre.
Il logo dei Print4All è un triangolo, una forma solida, dunque, nella quale non si uniscono in modo «liquido» i tre marchi, diventando uno solo. No, ognuno resta a sé, in un’idea di connubio e sintesi delle tre.
Il logo dei Print4All è un triangolo, una forma solida, dunque, nella quale non si uniscono in modo «liquido» i tre marchi, diventando uno solo. No, ognuno resta a sé, in un’idea di connubio e sintesi delle tre.

Il mercato cambia, e la stampa cambia con esso, perché la stampa ha ancora molto da dire, in termini di innovazione e potenzialità di utilizzo. E per questo motivo che Acimga e Argi, insieme a 4it e Fiera Milano hanno sancito oggi la loro alleanza: alleanza di intenti e contenuti, non solo di patrimoni.

Lo scorso 20 febbraio vi avevamo parlato di The Innovation Alliance, oggi ufficialmente viene presentata Print4All, il cui battesimo internazionale avverrà il 6 giugno a drupa.

Un anno prima della prossima drupa (che dal 2019 avrà cadenza triennale) avverrà anche la prima edizione: a Fiera Milano dal 29 maggio al 1° giugno 2018. Facile comprendere di cosa si tratta, il brand scelto parla da solo: la stampa è di tutti, per tutti, è ovunque. Quindi la stampa al servizio del packaging, del publishing, ma anche stampa industriale: nell’ordine quindi Converflex, Grafitalia, InPrinting. Il motto di Grafitalia è, secondo chi scrive, importante: comunicazione e stampa, ancora una volta ad abbracciare un ramo di quella lunga filiera, andare là dove tutto inizia, la comunicazione.

«La fiera dev’essere un servizio per le nostre aziende, e non un evento fine a sé stesso», ci tiene a dire Andrea Briganti direttore di Acimga, che testimonia il fatto che sono state le stesse aziende, a spingere sull’acceleratore per questo progetto. E continua dicendo che «in questo nuovo modello, è la manifestazione, che deve andare incontro alle esigenze delle aziende».

Print4All nasce con un format innovativo che guarda in maniera integrata alle business community di sbocco della stampa commerciale, del converting, del package printing, del labelling e della stampa industriale, presentando loro un’offerta completa e fruibile in modalità nuove e moderne.

In contemporanea con Print4All si svolgeranno Ipack-Ima, Meat-Tech, Plast e Intralogistica Italia. Queste cinque anime dell’eccellenza italiana insieme daranno vita a The Innovation Alliance, un evento che, nelle stesse date e in padiglioni attigui, proporrà il meglio di tecnologie e soluzioni in grado di rispondere alle esigenze degli operatori dell’intera catena industriale del processing-printing-packaging-logistica.

Converflex è un marchio Acimga. GrafItalia da oggi è in compartecipazione Acimga-Argi, InPrinting è al 100% di 4IT Group.
Converflex è un marchio Acimga. GrafItalia da oggi è in compartecipazione Acimga-Argi, InPrinting è al 100% di 4IT Group.

«Stiamo pensando a un nuovo modo di fare fiera, a una manifestazione il più possibile vicina alle aspettative del visitatore» afferma Andrea Briganti, Direttore di Acimga. «Il mercato chiede luoghi con una buona rappresentatività del panel dei fornitori, per poter fare scelte di investimento più informate e consapevoli. Certamente la presenza di macchine è prevista e importante. Print4All non sarà però una fiera che si visita al metro quadro. Sarà una grande piazza, composta da molte parti, unite tra loro in una contaminazione che rispecchia la modernità del mercato di oggi.»

Quali sono le innovazioni del futuro? Quali che siano, la stampa può certamente fare la sua parte.
Quali sono le innovazioni del futuro? Quali che siano, la stampa può certamente fare la sua parte.

«Tutta la manifestazione» aggiunge Enrico Barboglio, Segretario Generale di Argi «è pensata per favorire visitatori e espositori a fare al meglio la cosa più utile: relazioni e business, a partire dalla planimetria del padiglione che è stata studiata perché il flusso tra tecnologia esposta nelle tre verticali che la compongono e le altre iniziative a programma sia fluido. Oltre alle macchine, si toccheranno con mano le applicazioni, per valutare qualità, precisione, feeling dei supporti, nobilitazione e applicabilità nei settori packaging, labelling, stampa commerciale, della comunicazione transazionale e dell’Industrial printing e 3D. I workshop saranno snelli, efficaci e utili, strutturati per portare approfondimenti tecnologici, best practice e scenari di mercato, con una qualità garantita dal rapporto diretto che le Associazioni hanno con il tessuto economico e industriale dei settori coinvolti.»

Secondo i dati Assografici, Coverflex in Italia occupa, tra industria della stampa, cartotecnica e trasformazione 150.000 addetti; il fatturato dell’industria cartotecnica e trasformazione è 7 MLD €; l’export di imballaggi ed etichette è di 1.130 MLD € per il 75% verso Paesi UE 28; e vengono prodotte 331mila tonnellate di imballaggi flessibili. In Europa gli addetti sono 477.000 e il fatturato è di 97 MLD di €.
Secondo i dati Assografici, Coverflex in Italia occupa, tra industria della stampa, cartotecnica e trasformazione 150.000 addetti; il fatturato dell’industria cartotecnica e trasformazione è 7 MLD €; l’export di imballaggi ed etichette è di 1.130 MLD € per il 75% verso Paesi UE 28; e vengono prodotte 331mila tonnellate di imballaggi flessibili. In Europa gli addetti sono 477.000 e il fatturato è di 97 MLD di €.
Grafitalia intende calarsi con realismo nel mondo di oggi: non pretende di difendere la carta a discapito delle nuove tecnologie, ma piuttosto dare alla carta il vero valore che essa ha nella società odierna.
Oggi l’integrazione tra tecnologie analogiche tradizionali (serigrafia) e le tecnologie digitali (digital and hybrid printing) crea nuovi modi di produrre, nuovi modi di comunicare attraverso le cose, e contribuisce a dare vita a un nuovo mercato: il Print of Things (PoT) che inisieme a Digital PoT significa nuove soluzioni produttive per molteplici mercati.
Oggi l’integrazione tra tecnologie analogiche tradizionali (serigrafia) e le tecnologie digitali (digital and hybrid printing) crea nuovi modi di produrre, nuovi modi di comunicare attraverso le cose, e contribuisce a dare vita a un nuovo mercato: il Print of Things (PoT) che inisieme a Digital PoT significa nuove soluzioni produttive per molteplici mercati.

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