Quando si parla di efficienza energetica non si può che fare riferimento all’accordo di Parigi, siglato nel 2015 da ben 195 paesi, che ha come obiettivo di lungo termine quello di contenere l’aumento della temperatura media globale.
L’Europa per rispettare i termini previsti dall’accordo si è dotata di un quadro normativo che favorisce l’utilizzo di fonti rinnovabili e mira a migliorare l’efficienza energetica in ogni ambito.
In Italia anche il settore della stampa è attento ai temi dell’efficienza energetica e dell’ecologia dimostrando di volersi posizionare come attività industriale sostenibile capace di operare scelte etiche.
Chiunque avrà notato le diverse installazioni di impianti a pannelli solari che si trovano negli edifici industriali sia di nuova costruzione che meno recenti. E non è stata solo la ricerca di un risparmio energetico, per altro di grande importanza in questo particolare momento storico, la motivazione alla base di questi importanti investimenti.
Oggi c’è più consapevolezza rispetto al fatto che uno sviluppo sostenibile debba soddisfare i bisogni attuali senza però compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. E proprio da questa diffusa consapevolezza che nelle aziende sono nate molte delle azioni volte a favorire la transizione energetica ed ecologica messe in campo, è bene ricordare, con un occhio attento agli aspetti economici.
Le testimonianze presenti all’interno dello speciale raccontano di scelte fatte dalle aziende di stampa costruite su analisi e progetti articolati, spesso con un respiro a lungo termine.
Emergono dagli articoli le strategie volte al riciclo e recupero delle materie come carta e alluminio, l’utilizzo di tecnologie meno energivore per l’asciugatura dell’inchiostro, l’adozione di veicoli elettrici per le consegne, la gestione automatica dell’accensione e dello spegnimento delle luci in azienda con regolazione della luminosità esterna e interna, il riutilizzo dell’aria calda prodotta dai macchinari per ridurre il consumo di gas e corrente ed tanto altro.
Insomma un grande fermento che ci fa essere cautamente ottimisti su un futuro sempre più “green” e sostenibile.