Stampa digitale

Stampa digitale e interior decoration per la mostra in Triennale dell’architetto Coronel

All’esposizione internazionale della Triennale, dal 22 giugno è presente un‘installazione curata da Paola Silva Coronel, che verrà chiusa il 31 luglio. Il progetto “rosae, rosarum, rosis”, selezionato tra numerose proposte in concorso, rappresenta una possibile risposta, al tema di questa ventunesima edizione: 21st century. Design after design. Quale futuro per il design italiano?
Paola Silva Coronel, cresciuta in un clima culturale d’eccezione, confrontandosi nella professione e nell’insegnamento con maestri del calibro di Ezio Manzini, Andrea Branzi e Michele De Lucchi, con cui tutt’oggi insegna al Politecnico di Milano, ha provato a dare una risposta.

Paola Silva Coronel, architetto.
Paola Silva Coronel, architetto.

Dopo quasi 70 anni di produzione industriale, le grandi tirature seriali non hanno più quell’appeal, che suscitavano negli anni ‘50 e ’60, quando, all‘indomani di un panorama fatto da artigiani e pezzi unici, migliaia di prodotti identici erano sinonimo di modernità.
Le grandi produzioni erano vincolate dalle tecnologie disponibili, che richiedevano, a monte, importanti investimenti per gli impianti. La creatività era quindi adata a pochi eletti, considerati trend setter, grazie ai quali, il successo commerciale era garantito.
Oggi le tecnologie digitali permettono di produrre pezzi unici e intervenire sui prodotti industriali, introducendo il decoro come elemento distintivo. Il web, con milioni di immagini, è la più grande fonte di ispirazione di sempre e amplia l’orizzonte del reale su un nuovo adiacente possibile. Il percorso creativo rimane il fulcro del design e
non fa più distinzione sui media, sulle tecnologie o sulle abilità manuali necessarie per trasformare prodotti comuni in gesti eroici unici.
L’allestimento è formato da un macro ricamo a punto croce, realizzato su un grigliato metallico, dove è evidente l’intervento manuale. Lo schema della rosa deriva dalla elaborazione grafica di un’immagine, scelta dal web tra migliaia di soggetti simili. Un secondo pannello introduce le potenzialità delle macchine da ricamo digitali, che vedono
nella poltrona MIA di Mdf Italia, una possibile applicazione. L’idea è che la creatività debba utilizzare tutte le tecnologie disponibili, per ottenere il miglior risultato. Il fatto a mano, non è necessariamente meglio. È l‘idea, che deve guidare verso il risultato migliore: una rosa ricamata a punto croce diventa l’elemento decorativo che, modificando il DNA originario della poltrona, la rende unica. Il macro punto croce è realizzato con fettucce di microfibra su un grigliato metallico di 5×5 cm. La lavorazione è totalmente artigianale.
La poltrona MIA è un prodotto MDF Italia, disegnata da Francesco Bettoni. In questa
occasione è stata personalizzata con un ricamo a punto croce eseguito direttamente sulla fodera già confezionata. La lavorazione è stata realizzata nei laboratori di Studio Auriga, rivenditore unico per l’Italia delle macchine da ricamo Tajima. È stato utilizzato un filato makò titolo 28 e la lavorazione complessiva, esclusi i tempi di intelaiatura è di 140 minuti per la poltrona e 40 minuti per il pouf. Questa edizione della poltrona MIA è una versione sperimentale, realizzata appositamente per questa installazione.

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I pannelli di supporto sono realizzati in panforex (fornito da Spandex Italia) rivestito con
laminato adesivo 3M™ DI-NOC™ AE1719. Questa finitura fa parte della nuova collezione DI-NOC™ 2016-18. I laminati adesivi DI-NOC™ rappresentano un materiale innovativo: sono dei veri e propri laminati, garantiti oltre dieci anni. Sono termoformabili e possono essere applicati a qualsiasi superficie: mobili, vetri, muri, cartongessi, ceramiche e
numerose altre finiture lisce e gorate. Con la nuova collezione, la famiglia DI-NOC™ raggiunge le 900 finiture tra legni, metalli, pelli, textile, abstract, concrete, stone e tanti altri.
La stampa della didascalia è stata realizzata da GR web con una stampa diretta sul pannello con tecnologia UV.
La collezione di immagini è frutto di una ricerca nella banca dati di Adobe Stock©, dove sono presenti oltre 50 milioni di immagini e illustrazioni. Rielaborate con software dedicati, come in questo caso possono diventare punto di partenza per un ricamo originale.
Le mille rose ricamate su un supporto in TNT sono state realizzate utilizzando una Tajima multitesta, ossia una macchina da ricamo digitale in cui un computer comanda contemporaneamente più teste. Questo ha permesso nel tempo di una rosa (circa dieci minuti) di ricamarne dieci per volta. La multitesta più grande, disponibile in commercio, dispone di 30 teste, la più diusa è la 12 teste.

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