Il controllo del colore nella stampa digitale a toner è al centro del processo di controllo qualità perché serve a contenere e ridurre le variabili e a ottenere i migliori risultati su ogni supporto. Un processo di stampa maturo su cui ancora si fa poco approfondimento
Spesso si dà per acquisita la conoscenza del processo di stampa elettrofotografico a toner perché è immediata ed, erroneamente, non ci sono avviamenti da fare. È importante capire nel dettaglio come avviene il processo di stampa perché in questo modo è chiaro che la gestione del colore, a differenza di altre tecniche di stampa, è centrale per il buon funzionamento della macchina da stampa in quanto coinvolge l’intero processo produttivo.
Il profilo colore di ouput di una macchina a toner è la fotografia dell’equilibrio di molti parametri e per un supporto possono esserci più profili di utilizzo a seconda che si stampa testo con immagini, immagini con fondi pieni o un mix di prodotti. Questa analisi del tipo di file da stampare è da sempre necessaria perché i comportamenti della macchina da stampa sono influenzati da coperture, formato di stampa e caduta delle pagine.
Specificità e criticità della stampa
Il sistema di stampa elettrofotografico ha molti punti di controllo che intervengono in modo diretto sulla cromia: quantità di toner, potenziali di carica di trasferimento, temperatura di fissaggio. Prima di procedere alla creazione di un profilo colore, o anche alla linearizzazione, è necessario definire tutti i parametri che permettono la stampabilità del supporto e il mantenimento degli stessi in tiratura.
Questo ultimo aspetto è ciò che differenzia in modo sostanziale una macchina da stampa digitale da produzione dalle altre. Durante la produzione intervengono dei meccanismi di controllo su densità, uniformità, spettrometria, temperatura di esercizio e in caso di variazione oltre certe soglie intervengono in automatico per compensare gli scostamenti; se trascurati la loro azione può invalidare tutto il lavoro svolto sia di profilatura sia di produzione. Anche le condizioni ambientali sono importanti in termini di temperatura, umidità, ricambio d’aria.
I sensori in macchina analizzano le condizioni esterne per poter fa eseguire correttamente tutte le operazioni di alla macchina e se necessario eseguire una serie di compensazioni che solo in parte possono essere fatte in automatico e dare risultati nei parametri previsti nella profilazione.
È il tipico caso dei periodi invernali quando l’accensione e spegnimento dei riscaldamenti determinano importanti escursioni termiche il cui effetto è variazione di tinta e saturazione fino a quando non sono ripristinate le condizioni di setup macchina sul supporto. Per lo stesso motivo anche il caricamento dei supporti direttamente da magazzino influisce sulla cromia perché i supporti troppo freddi sottraggono maggior calore ai gruppi di fusione e possono avere comportamenti elettrostatici differenti rispetto al setup predefinito.
Linearizzazione, calibrazione, profilazione
Le macchine da stampa digitale a toner è composta da un gruppo stampa e un RIP che invia i dati al gruppo di scrittura e tra i due deve esserci un allineamento. Dopo aver definito la stampabilità del supporto è necessario linearizzare la risposta tra RIP e macchina su delle scale di riferimento, operazione che di solito è specificata dai manuali di manutenzione delle macchine da stampa.
I dati ottenuti sono specifici per quel supporto in quella condizione di stampa e definisco il punto di partenza per la costruzione dei profili colore e per la successiva manutenzione. E con l’operazione di linearizzazione che si compensano le oscillazioni dovute ad usura delle parti e variazioni delle condizioni ambientali.
È nella caratterizzazione e successiva profilatura che è necessario considerare alcune specificità della tecnologia a toner. La sovrapposizione dei toner senza permeazione provoca un abbassamento molte forte della luminosità nelle tinte più scure e per questo è necessario lavorare sulla TAC e sul successivo comportamento del nero per avere maggiore dettaglio anche nelle zone scure. Più nero consente di tenere bassa la TAC, ma di avere effetti di perdita di densità ottica e di appiattimento tanto che in alcuni casi è le ombre possano addirittura risultare più chiare.
Un forte utilizzo del nero nella generazione del profilo aiuta a contenere le variazioni su toni neutri ma può comportare un aumento dell’effetto “rumore” o granulosità. Le tacche di controllo al 5% e 10% dei grigi compositi possono presentare dominanti differenti per colore che rendo difficile un intervento di compensazione. Anche le medesime tacche dei primari possono soffrire di “variazioni” determinato dal fatto che i primari possono essere inquinati per essere più vicini a i parametri di norma 12647-2.
Anche il numero di tacche da utilizzare per la caratterizzazione ha influenza: un numero elevato di tacche permette di descrivere un gamut molto ampio che consente di avere ottimi risultati nella conversione diretta di files RGB. Viceversa il rischio è di avere un maggior numero di anomalie nella stampa di gradienti su ampie campiture come copertine e sfondi passanti.
I supporti stampabili
Le macchine da stampa a toner stampano su molti supporti, ma è fondamentale poter differenziare i comportamenti in funzione delle loro caratteristiche. Lo spessore determina la temperatura necessaria a fissare il toner e il potenziale elettrico da utilizzare nella fase di trasferimento blanket – supporto.
La planarità superficiale determina l’omogeneità di stesura determinando la pressione di trasferimento e la quantità di toner necessario affinché ogni interstizio, nel caso di carte con texture superficiale, sia riempito. La composizione del supporto incide sulla capacità di rimanere inerte ai cambi di potenziale elettrico, alla resistenza alla fusione (intesa come non deformazione) e alla omogeneità di stesura su entrambe le facciate.
Nella stampa in bianca e volta il supporto subisce due stress termici per cui i comportamenti della macchina nelle due facciate possono essere differenti. Ci sono molti approfondimenti da compiere ancora, ma di certo la gestione del colore nelle macchine a toner fa la differenza nelle uso efficiente e remunerativo di queste potenti macchine.
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