Inkjet

Tecnologie a confronto: toner vs inkjet

Un occhio poco allenato riconosce una stampa realizzata da un sistema toner rispetto a quella fatta da un sistema inkjet, mentre uno poco allenato ha solamente una percezione di maggiore o minore contrasto, di morbidezza o secchezza. La differenza superficiale e visiva tra le due tecnologie spesso è questa: la brillantezza e lucidità del toner, che non penetra nei supporti, è molto apprezzata sui sistemi a colore e in applicazioni che richiedono una profondità e saturazione del colore elevata e critica per la stampa di testi.

I sistemi inkjet garantiscono una resa migliore nei campi in cui bisogna garantire la leggibilità e morbidezza nei colori.

Uno sguardo più tecnico mostra le maggiori differenze tra i due sistemi proprio per come interagiscono con i supporti. La tecnologia toner usa cariche elettrostatiche per formare l’immagine e richiedono la fusione del toner tramite calore ponendo, tra i molti benefici, due criticità: la deformazione della carta e il consumo energetico. Gli inchiostri di un sistema inkjet penetrano i materiali e asciugano a basse temperature (anche ambiente) senza alcuno stress per la carta, la finezza e fluidità della goccia può essere un problema su alcuni supporti per cui spesso questi devono avere un trattamento superficiale per evitare che le gocce vadano troppo in profondità. Tuttavia, da qualche anno sono comparsi su mercato macchine a bobina e da foglio che non hanno necessità di stampare su carte pre-trattate; grazie all’utilizzo di inchiostri ad alta densità e contrasto e sistemi di asciugatura a bassa temperatura è possibile stampare sui comuni supporti di stampa. Per questo motivo sempre più stampatori guardano con attenzione a questa tecnologia per avere una reale opportunità di scambio lavoro tra produzione tradizionale e produzione digitale senza dover trovare soluzioni di compromesso.

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