Mercato

Un anno decisivo: l’analisi del 2012 dei bilanci delle aziende grafiche

L’analisi dei fatturati e della redditività delle aziende grafiche italiane registra la sostanziale tenuta del settore, soprattutto se ci si confronta con i settori delle costruzioni, dell’arredamento e dell’auto.

L’analisi dei fatturati e della redditività delle aziende grafiche italiane registra la sostanziale tenuta del settore, soprattutto se ci si confronta con i settori delle costruzioni, dell’arredamento e dell’auto.

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Il panel di riferimento

Nel database utilizzato si trovano alcune aziende che hanno una diverso mix di produzione, del quale è assai complesso scindere il settore prevalente. Oggi molte aziende di stampa, infatti, realizzano prodotti cartotecnici.

Allo stesso tempo alcune aziende cartotecniche sono state classificate come aziende di stampa per una loro stessa (erronea o parziale) definizione, verosimilmente perchè nella loro offerta si propone anche la stampa, magari realizzata da terzi. Queste dinamiche sono difficili da percepire in un panel così ampio, perciò potrebbero esserci alcuni errori di attribuzione, seppur molto limitati.

Infine specifichiamo che molte aziende hanno cambiato ragione sociale, sono state acquisite o cedute a gruppi, hanno subito rilevanti trasformazioni organizzative; quindi il nostro campione, per poter essere omogeneo nell’analisi, è stato selezionato sui bilanci presentati in almeno un triennio consecutivo, non comprendendo aziende che hanno mutato la situazione societaria ed aziende che presentano bilanci consolidati.

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Al manifestarsi di un calo di richiesta di prodotti stampati da parte delle aziende committenti, le “nostre” aziende hanno saputo reagire investendo nell’innovazione e nella diversificazione delle proposte, sia nel campo cartotecnico, sia nel web-to-print, sia infine nei servizi collegati al Web Marketing.

Quindi un discreto stato di salute del settore, pur influenzato dalla stagnazione economica e dalla minor propensione agli investimenti nella comunicazione pubblicitaria delle aziende-clienti; tuttavia con strategie ancora poco dinamiche, in quelle aree di business dove nuovi imprenditori, professionisti e piccole unità, in uno start-up multimediale, si sono proposti con maggior determinazione, acquisendo spazi importanti nell’erogazione dei loro servizi.

In particolare la crescita di un numero elevato di professionisti e micro-aziende nel digital publishing, con specializzazioni in ogni campo, dall’E-commerce ai servizi collegati ai tablet, dalle ricerche di mercato on-line alla costruzione di sistemi sofisticati di profilatura della clientela, dallo sviluppo degli e-book alla diffusione di fotografia, rendering, realtà aumentata e stampa digitale, hanno catturato la nuova domanda, presente in una larga fascia di quella clientela tradizionale, che si rivolgeva alle aziende di grafica e stampa.

Continuiamo ad assistere a una «smaterializzazione» di oggetti che un tempo non molto lontano facevano parte del nostro vivere e sui quali le aziende grafiche potevano costruire importanti business. Per primi sono spariti i dischi e i CD, poi i taccuini e le agende, poi le foto stampate, i biglietti di auguri, i faldoni con le notifiche in ufficio e, come indicatore della crisi, se si chiede un catalogo di una lavatrice o di un ferro da stiro in uno store della distribuzione ci si sente rispondere di consultare il sito.

Le ripercussioni purtroppo sono tutte contenute nei bilanci di quelle aziende grafiche poco attente e sensibili a cogliere questi cambiamenti, nonostante i forti segnali che provengono dagli organi di stampa, dagli operatori del settore, dall’affollata concorrenza sul mercato, oltre che dalle diversificate richieste dalle aziende clienti; questi fattori obbligano imprese e manager a ripensare il mix della propria offerta, allineandosi rapidamente verso l’innovazione.

Se nel 2011 il peso della diversificazione nella proposta di servizi da parte delle aziende di grafica e stampa aveva compensato la perdita di fatturati dei tradizionali stampati, mantenendo inalterato il fatturato globale del panel di 500 aziende monitorate (+6 % sul 2010), il 2012, per lo stesso panel, registra un calo del 6% rispetto all’anno precedente, scendendo allo stesso livello del 2010.

Fatturati: andamento degli ultimi anni quattro anni

2009 2010 2011 2012
€ 7.444.168.000 € 8.189.629.000 € 8.712.000.000 € 8.178.652.000
+10% +6% -6%

Internazionalizzazione? No grazie

Un ulteriore aspetto della criticità del settore è la limitata sensibilità delle aziende del settore grafico a volersi proporre sui mercati internazionali; questi hanno dimostrato di apprezzare le realizzazioni «made in Italy» nella moda, nel design, nel food, nei prodotti di alta gamma, ma la clientela internazionale non ha avuto la possibilità di apprezzare, se non marginalmente e da parte di pochi ed evoluti stampatori, le capacità, la creatività e l’eccellenza del servizio erogabile dalle nostre aziende.

Dunque un export trascurato, ma recuperato purtroppo dagli operatori dell’Europa dell’Est, certamente più competitivi nei prezzi, ma oggi meno qualificati negli standard delle realizzazioni e nelle garanzie sul servizio.

Aggregazione e dimensione aziendale

Un terzo aspetto sul quale non si finirà mai di insistere è la dimensione ridotta dell’azienda di grafica e stampa, che in passato poteva prosperare con il motto «piccolo è bello», vedendosi premiata nella flessibilità e nella personalizzazione del servizio.

Oggi invece la piccola impresa vede compromettere la propria redditività, e i conseguenti investimenti indispensabili per competere, da un sistema burocratico, fiscale e normativo che obbliga gli imprenditori a sostenere crescenti costi fissi di gestione, sempre meno proporzionali al fatturato.

Quindi è fondamentale la ricerca di sinergie e di altri partner, complementari nelle tecnologie e nelle lavorazioni, sia per ottimizzare i costi e i carichi di lavoro, sia per coprire il territorio o i segmenti di mercato in modo capillare, sia, infine, per avviare programmi d’investimento in aree con trend di crescita significativi.

Alcuni esempi realizzati di fusione fra aziende stanno a indicare che la strada dell’integrazione e delle reti d’impresa è perseguibile con buoni risultati, ottimizzando strutture, sedi, reti di vendita, competenze e costi dei servizi.

Le tre strategie indicate sono a cappello delle successive analisi che si andranno a realizzare: il presidio dell’innovazione impetuosa portata dal Web e dal digital publishing e la diversificazione dell’offerta; lo sviluppo di un’articolata azione verso l’export (ma anche l’attenzione alle richieste da parte delle aziende che stanno esportando con successo i propri prodotti); la crescita dimensionale delle imprese attraverso sinergie e appartenenza a una rete sono i nuovi imperativi per la sopravvivenza in un mercato che pagherà consistenti debiti, in fatturato e profitti, anche per il 2013.

Il panel delle aziende e il fatturato

Il monitoraggio dei bilanci delle prime 500 aziende nazionali appartenenti al settore grafica e stampa registra un fatturato nel 2012 di € 8.178.652.000, con un calo di € 533.348.000 rispetto al 2011, quindi del 6%, cifra che rispecchia complessivamente una situazione di forte tensione competitiva.

Se consideriamo tuttavia i vari comparti, le aree che stanno mantenendo buoni risultati sono quelle collegate al packaging e allo sviluppo delle Grande Distribuzione Organizzata, al Web-marketing e-commerce, all’espansione delle varie forme del digital printing, sia realizzate da piccole strutture che all’interno delle aziende che in passato si rifornivano di stampati dalle tipografie.

GRA_2014_001_MERCATO1

Il vistoso calo dei fatturati e di business è generato dal minor ricorso delle aziende agli stampati commerciali, a cataloghi e listini, sempre più portati sul Web e sul digital publishing, all’editoria scolastica, ai prodotti di cancelleria e ufficio, al mailing cartaceo.

Le conseguenze negative del minor fatturato hanno avuto ricadute nella perdita di posti di lavoro (più o meno tutte le aziende hanno ridimensionato gli organici, hanno fatto ricorso a cassa integrazione e contratti di solidarietà, hanno terziarizzato servizi), e sulle risorse dedicate agli investimenti, con il risultato di peggiorare gli standard di efficienza e di qualità delle realizzazioni.

Su 500 aziende del panel, ben 338 evidenziano cali di fatturato rispetto al 2011, cioè il 67,6% e quindi due su tre evidenziano criticità.

L’Italia grafica: ripartizione per regione

LOMBARDIA

173

VENETO

93

EMILIA ROMAGNA

56

PIEMONTE

35

LAZIO

32

FRIULI V.G.

24

CAMPANIA

19

TOSCANA

19

UMBRIA

12

MARCHE

10

TRENTINO A.A.

9

SICILIA

6

PUGLIA

5

ABRUZZO

2

CALABRIA

2

LIGURIA

1

SARDEGNA

1

VAL D’AOSTA

1

Ulteriori ripercussioni sono le perdite di gestione, evidenziate in 162 aziende, pari al 32,4% del totale, con una perdita media del 7,3% su fatturato; in questi casi le aziende grafiche hanno fatto ricorso spesso a vendite sottocosto, pur di aggiudicarsi le poche commesse importanti dove erano presenti anche una decina di competitors, per farsi finanziare dal sistema bancario e «far girare le macchine».

La dimensione delle aziende grafiche del panel vede una riduzione del numero di quelle con fatturati importanti: si scende da 388 a 371 per quelle di fatturato superiore ai 5 milioni di €, mentre aumentano di 17 unità quelle inferiori a tale cifra.

Fatturati medi per dimensione aziendale

2009 2010 2011 2012
sotto 5 mln 140 118 113 129
tra 5 e 10 mln 195 197 195 185
tra 10 e 20 mln 80 90 97 95
oltre 20 mln 85 95 95 91

Il fatturato medio delle aziende monitorate scende da 17.424.000 del 2011 a 16.357 del 2012, quindi del 6% evidenziato in precedenza.

L’utile medio, delle 338 aziende che generano profitti di gestione è pari a 844.216 €, circa il 4,4% sul fatturato, cifra contenuta che sicuramente remunera poco gli investitori e non è sufficiente nell’attrarre capitali da fondi o nuovi soci.GRA_2014_001_MERCATO3

Nell’analisi dei bilanci non vogliamo considerare le negatività, ma far tesoro delle esperienze e delle capacità dei migliori. Questi imprenditori e manager hanno saputo gestire in tempi turbolenti i propri business con successo!

Lasciamo da parte dunque l’analisi dei sistemi organizzativi in difficoltà e concentriamo l’attenzione sui quattro indicatori di valore:

  1. L’incremento di fatturati
  2. La redditività della gestione
  3. La patrimonializzazione
  4. L’utile su patrimonio

Sul piano economico-finanziario, tuttavia, i valori riportati richiederebbero maggiori approfondimenti, in quanto il posizionamento acquisito è «l’istantanea» di fine anno, un momento convenzionale della vita aziendale; quindi è il risultato di processi aziendali che, rispetto all’anno precedente, possono essere i più disparati, quali l’arrivo di nuovi investitori, lo scorporo o l’accorpamento di altre realtà industriali, la cessione o acquisizione di rami d’azienda o degli immobili di proprietà.

I dati riportati vogliono offrire una panoramica dell’efficienza aziendale tout-court, con le aziende leader nei quattro parametri considerati.

Le aziende top

L’incremento dei fatturati colloca nella panoramica delle 500 aziende del panel Pixarprinting di Matteo Rigamonti, con una crescita di 27.311.000 €, cui fanno seguito le Industrie Emiliane Parati (+21.200.000 €) e la Satiz (+16.320.000 €): ma questi dati traggono in inganno perché sono il risultato di operazioni societarie oltre che di una gestione virtuosa.

Incrementi positivi e in trend di continuità rispetto gli anni precedenti sono stati realizzati da Arti Grafiche Reggiane & Lai (+9.461.000 €), da Nuceria Adesivi (+7.289.000 €), da Cartotecnica Veneta (+7.178.000 €), da Toncar (+7.112.000 €) e da Sipal (+4.089.000 €).

Le aziende del panel che incrementano il proprio fatturato sono state 161, pari al 32,2%, con una crescita complessiva di 242.641 €, quindi con una media del 10,4% sul fatturato.

Gli utili della gestione 2012 espressi in valore assoluto vedono al primo posto l’Istituto Poligrafico con 73 milioni (18,6% sul fatturato), cui fa seguito Pozzoni spa con 11 milioni (il 15,9 %), seguono Smurfit (8,8 milioni), Poligrafici Editoriale (6,3 milioni), Stec (6,1 milioni), Industrie Emiliana Parati (5,6), Novacart (4,2), Legatoria Olivotto (4 milioni), Arti Grafiche Reggiane (3,7) e Grafiche Mazzucchelli con 3.399.000 €.

Per quanto riguarda invece gli utili su fatturato, questi sono i Top10 con indicata la posizione nel panel di 500 aziende monitorate:

Pos 2012 Ragione sociale Sede Pr FATT 2012 x 1000 Utile 2012 x 1000 Utile/fatt. 2012
263 ADDA OFFICINE GRAFICHE SPA Pozzo d’Adda MI 7.324 2.953 40,3%
100 STEC SOCIETÀ TIPOGRAFICO EDITRICE CAPITOLINA SPA Roma RM 18.222 6.198 34,0%
405 SERIART G2 SRL Cremona CR 4.310 1.167 27,1%
331 ALL PRINT SRL Arcole VR 5.700 1535 26,9%
264 STILSCREEN SRL Bellusco MB 7.264 1821 25,1%
282 MEDIASTAMPA SRL Bologna BO 6.960 1627 23,4%
289 A DE PEDRINI SPA Milano MI 6.743 1432 21,2%
278 MONZA STAMPA SRL Monza MB 7.051 1488 21,1%
2 ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO SPA Roma RM 394.593 73.511 18,6%
313 UESISA SRL Milano MI 6.018 1103 18,3%

La capitalizzazione

Tenuta sempre in evidenza dal sistema bancario per valutare l’entità dell’esposizione creditizia vede al primo posto come patrimonio l’Istituto Poligrafico e Zecca, con 426.615.000 € pari al 108% del fatturato, cui fanno seguito Goglio con 121.767.000 € (36,6%), Smurfit Kappa con 118.246.000 (23,6%), Athesia Druck con 110.170.000 (168 %), Pozzoni con 77.498.000 (112%) e Rotolito Lombarda con 58.578.000, pari al 45%.

L’azienda grafica media italiana

fatturato € 16.357.304
utile € 311.904
patrimonio € 6.505.254
utile/fatturato 1,91%
utile/patrimonio 4,79%

Il patrimonio medio del panel, se escludiamo le 13 aziende che presentano una patrimonializzazione negativa, è pari a 6.771.000 €, quindi pari al 41% del fatturato medio del 2012. Questo parametro pone in evidenza la non elevata capitalizzazione delle nostre imprese, che in questi periodi si trovano a dover far fronte alle richieste della clientela di procrastinare i termini di pagamento, alle richieste dei fornitori di garantire le condizioni pattuite e dal sistema bancario che applica sulle esposizioni interessi elevati.

Le conseguenze della limitata capitalizzazione hanno quindi una diretta ricaduta sul risultato della gestione e sulla conseguente scarsa attrattività di investitori esterni al settore.

Un ultimo parametro che desideriamo riportare è l’indicazione dell’utile sul patrimonio, che presenta la seguente classifica per le prime dieci aziende del settore.

Rete d’impresa, aggregazione, know-how le armi vincenti

I dati del 2012 e le prime stime di chiusura del 2013 confermano gli orientamenti del mercato e delle strategie aziendali delle aziende grafiche che lo presidiano: i trend fortemente condizionati dalla multimedialità nei processi di comunicazione, l’ampliamento e globalizzazione dei mercati, la necessità di recuperare competitività aziendale con l’innovazione e la messa in rete dei sistemi industriali e di servizio, l’attenzione maggiore al digital printing in tutte le sue forme, il peso crescente del packaging nella commercializzazione dei prodotti sono valori che debbono appartenere a chi fa impresa.

Se li trascuriamo e non diamo loro il peso che si meritano, come hanno fatto diversi imprenditori e imprese in questi tempi, sarà inutile attenderci quella sperata ripresa che sembra stia dando i primi flebili segnali.

I nuovi «mega trend» sono condizionati da un modello di consumo digitale, che si sta trasferendo in tutti gli altri settori della domanda, soprattutto nel campo dei prodotti e servizi «customizzati» richiesti alle imprese grafiche (o meglio multimedia) che vivono dinamicamente i nuovi paradigmi economici.

Anche i dati di bilancio del 2013 testimonieranno in maniera impietosa i risultati di strategie aziendali conservatrici e premieranno sicuramente quegli imprenditori che sono stati in grado di costruire e inserirsi in reti d’impresa scambiandosi risorse, know-how, lavorazioni e capacità.

Pos 2012 Ragione sociale Fatt 2010 Fatt 2011 FATT 2012 diff 2012-2011 Utile 2012 Patrimonio 2012 Utile/fatt. 2012 Add.
1 SMURFIT KAPPA ITALIA SPA 497.456 522.818 501.431 -21.387 8852 118.246 1,8% 1727
2 ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO SPA 484.714 481.349 394.593 -86.756 73.511 426.615 18,6% 1869
3 GOGLIO SPA 154.770 355.937 332.279 -23.658 1633 121.767 0,5% 1660
4 POLIGRAFICI EDITORIALE SPA 183.227 229.984 199.344 -30.640 6324 49.269 3,2% 1066
5 ROTOLITO LOMBARDA SPA 127.796 134.953 129.744 -5.209 1.992 58.578 1,5% 341
6 POSTELPRINT SPA 115.006 115.679 114.680 -999 1.073 36.909 0,9% 227
7 ARTI GRAFICHE REGGIANE & LAI SPA (Holding) 84.800 102.867 112.328 9.461 3.755 52.659 3,3% 441
8 LEGATORIA EDITORIALE GIOVANNI OLIVOTTO LEGO SPA 128.102 126.785 112.289 -14.496 4039 27.111 3,6% 320
9 NUOVO ISTITUTO ITALIANO D’ARTI GRAFICHE SPA 94.471 102.555 88.685 -13.870 -2.611 40.461 -2,9% 419
10 POZZONI SPA 120.153 119.037 69.333 -49.704 11.026 77.498 15,9% 496
11 GRAFICHE MAZZUCCHELLI SPA OD cons 70.927 76.731 67.745 -8.986 3399 6.581 5,0% 113
12 EUROGRAVURE SPA 61.062 66.031 67.717 1.686 -4.735 9.609 -7,0% 173
13 ATHESIA DRUCK GMBH 67.829 67.967 65.330 -2.637 543 110.170 0,8% 399
14 NAVA MILANO SPA 56.091 65.672 64.962 -710 179 6.091 0,3% 173
15 INDUSTRIA GRAFICA EUROSTAMPA SPA 62.304 66.461 63.819 -2.642 1729 15.475 2,7% 315
16 MEDIAGRAF SPA 71.869 71.594 63.331 -8.263 32 11.909 0,1% 214
17 G. CANALE E C SPA 53.362 64.259 58.336 -5.923 -4043 11.744 -6,9% 387
18 LIC PACKAGING SPA 53.464 54.376 56.775 2.399 3092 17.281 5,4% 204
19 METALPRINT SRL 63.912 63.536 56.339 -7.197 73 9.934 0,1% 172
20 IPI SPA 57.771 62.314 56.129 -6.185 2076 27.814 3,7% 245
21 GRAFICA VENETA SPA 59.715 54.570 55.627 1.057 1.301 23.871 2,3% 202
22 CARTON PACK SRL 44.797 50.952 54.117 3.165 2776 33.763 5,1% 201
23 DI MAURO OFFICINE GRAFICHE SPA 58.270 58.583 53.685 -4.898 2.120 26.891 3,9% 230
24 NEW BOX SPA 46.027 50.579 52.707 2.128 171 9.215 0,3% 171
25 NOVACART SPA 46.835 49.075 52.083 3.008 4266 35.638 8,2% 213
26 INDUSTRIE EMILIANA PARATI SPA 30.471 30.269 51.473 21.204 5623 24.366 10,9% 111
27 PALLADIO ZANNINI INDUSTRIE GRAFICHE CARTOTECNICHE SPA 28.246 54.978 49.544 -5.434 3.325 21.948 6,7% 320
28 EUROPOLIGRAFICO SPA 51.849 48.265 48.696 431 55 39.823 0,1% 223
29 FAG ARTIGRAFICHE SPA 44.611 49.611 48.016 -1.595 3039 28.492 6,3% 200
30 OFFICINE GRAFICHE NOVARA 1901 SPA 57.296 78.134 47.702 -30.432 -1.863 1.486 -3,9% 402
31 GPS SPA 44.047 47.411 46.322 -1.089 3195 30.204 6,9% 160
32 SATIZ SRL 36.615 29.757 46.077 16.320 -1217 4.299 -2,6% 443
33 COPTIP INDUSTRIE GRAFICHE (COOP) 51.719 42.759 45.322 2.563 -520 31.144 -1,1% 98
34 ARTI GRAFICHE BOCCIA SPA 45.271 45.758 44.887 -871 33 14.229 0,1% 149
35 CISCRA SPA 30.329 41.051 44.813 3.762 1.022 11.746 2,3% 118
36 STEP SPA (CONS.) 40.019 46.827 44.429 -2.398 1.027 253 2,3% 171
37 FABO SPA 36.242 46.738 44.320 -2.418 388 2.824 0,9% 102
38 GOGLIO COFIBOX SPA 44.911 45.246 44.246 -1.000 427 16.510 1,0% ND
39 SCHATTDECOR SRL 52.189 52.189 44.129 -8.060 398 23.990 0,9% 141
40 ARTI GRAFICHE JOHNSON SPA 49.099 50.836 42.864 -7.972 669 7.146 1,6% 329
41 PIXARTPRINTING SRL 23.114 14.210 41.521 27.311 1230 23.191 3,0% 211
42 POLIGRAFICA S. FAUSTINO PSF SPA 30.275 41.965 40.963 -1.002 -5.533 7.047 -13,5% 158
43 IPAS SPA 48.851 43.964 40.345 -3.619 879 12.095 2,2% 133
44 LITOSUD SRL (CONS.) 62.049 56.339 39.561 -16.778 2.072 21.303 5,2% 125
45 ARTI GRAFICHE AMILCARE PIZZI SPA 47.076 41.259 38.832 -2.427 -1476 22.664 -3,8% 128
46 NUCERIA ADESIVI SRL 26.937 31.313 38.602 7.289 795 6.376 2,1% 163
47 MONDI PACKAGING NOVASAC SRL 36.141 43.844 37.859 -5.985 1.357 4.627 3,6% 128
48 CARTOTECNICA VENETA SPA 22.872 29.908 37.086 7.178 585 8.160 1,6% 97
49 SESAAB SERVIZI SRL 40.940 38.869 36.920 -1.949 -324 592 -0,9% 92
50 BLASETTI SPA 40.626 38.505 36.753 -1.752 1114 51.839 3,0% 168
51 CARTOGRAFICA GALEOTTI SPA 28.785 34.599 36.569 1.970 1959 8.822 5,4% 85
52 ABRAMO PRINTING & LOGISTICS SPA 35.484 40.184 36.560 -3.624 773 14.788 2,1% 252
53 GRAFICHE ANTIGA SPA 33.541 37.573 36.491 -1.082 -221 1.800 -0,6% 202
54 CARTOGRAFICA VENETA SPA 37.005 41.068 36.453 -4.615 2.752 21.876 7,5% 137
55 STIGE SOCIETÀ TORINESE INDUSTRIE GRAFICHE EDITORIALI SPA 38.938 41.392 35.690 -5.702 -736 6.391 -2,1% 143
56 PUNTOWEB SRL 37.332 35.763 35.443 -320 -2384 5.645 -6,7% 132
57 ISEM SRL 37.243 39.585 34.779 -4.806 -2308 5.122 -6,6% 172
58 POZZOLI SPA 39.626 40.250 34.576 -5.674 -422 23.818 -1,2% 191
59 TECHNICOLOR SPA 95.859 65.177 34.129 -31.048 -12767 -3.380 -37,4% 169
60 CSP CENTRO STAMPA POLIGRAFICI SRL 36.944 35.255 34.086 -1.169 2.394 17.528 7,0% 123
61 ROTO 2000 SPA 29.947 33.958 33.803 -155 457 4.852 1,4% 81
62 MEDEA METALLI DECORATI AFFINI SPA 28.417 35.691 33.533 -2.158 2.014 30.736 6,0% 83
63 UNION PRINTING SPA 28.163 32.352 33.499 1.147 154 7.735 0,5% 58
64 CAMAC ARTI GRAFICHE SRL 25.028 31.959 32.518 559 1299 6.289 4,0% 83
65 ROTO ALBA SRL 31.343 33.285 31.750 -1.535 143 2.318 0,5% 164
66 GRAPHISCALVE SPA 26.587 31.607 31.460 -147 -112 1.977 -0,4% 148
67 D’AURIA PRINTING SPA 26.800 30.115 28.510 -1.605 52 4.266 0,2% 57
68 GRAFICA EDITORIALE PRINTING SRL 32.974 30.387 28.036 -2.351 -2800 3.497 -10,0% 87
69 TAFFARELLO SPA 28.300 29.703 27.145 -2.558 1149 12.056 4,2% 136
70 FLYERALARM SRL 18.539 23.682 25.825 2.143 911 1.888 3,5% 3
71 ESSELTE SRL 28.351 29.651 25.759 -3.892 -830 2.877 -3,2% 85
72 ARTI GRAFICHE TURINI SPA 20.483 23.045 25.301 2.256 1120 11.579 4,4% 80
73 LITOPAT SPA 26.291 25.780 25.120 -660 272 4.682 1,1% 84
74 TECNOMEDIA SRL 27.110 27.463 24.812 -2.651 3252 6.494 13,1%
75 ARCA ETICHETTE SPA 24.436 23.679 24.694 1.015 2574 19.102 10,4% 117
76 ISTITUTO STAMPA SRL INDUSTRIA GRAFICA 22.197 24.018 24.556 538 567 5.039 2,3% 76
77 TIBER SPA 23.338 25.654 24.254 -1.400 50 2.365 0,2% 75
78 ROTOCOLOR SPA 24.444 23.996 23.253 -743 -991 22.538 -4,3% 94
79 CANTELLI ROTOWEB SRL 29.052 27.444 22.772 -4.672 -200 3.381 -0,9% 76
80 GRAPHISTUDIO SPA 23.038 21.065 22.639 1.574 563 8.372 2,5% 208
81 CASTAGNA UNIVEL SPA 20.654 21.850 22.524 674 1436 7.894 6,4% 62
82 ROTOLONGO SPA 28.167 25.946 21.640 -4.306 40 674 0,2% 123
83 EDIS SPA 22.595 20.881 21.596 715 398 2.536 1,8% 118
84 BOVO SPA 17.622 24.029 21.517 -2.512 1566 15.534 7,3% 98
85 ROTOMAIL ITALIA SPA 21.101 21.518 21.294 -224 915 15.861 4,3% 109
86 TIPOLITOGRAFICA CS SRL 9.873 18.111 21.201 3.090 280 1.481 1,3% 37
87 SIPAL SPA 15.531 16.756 20.840 4.084 312 6.986 1,5% 247
88 LA TIPOGRAFICA VARESE SPA 22.208 22.887 20.634 -2.253 -5.282 -1.937 -25,6% 179
89 LITOCARTOTECNICA IVAL SPA 17.666 17.907 20.254 2.347 333 8.073 1,6% 102
90 TONUTTI TECNICHE GRAFICHE SPA 21.720 21.110 20.108 -1.002 7.273 19.793 36,2% 134
91 LAVORAZ. CARTE SPECIALI G. AGNESINI SPA 23.763 20.734 20.006 -728 253 4.924 1,3% 102
92 POLIGRAFICI IL BORGO SPA 14.134 16.266 19.817 3.551 -371 9.524 -1,9% 57
93 VIAPPIANI PRINTING SRL 21.680 22.757 19.668 -3.089 -1447 1.734 -7,4% 108
94 LEADERFORM SPA 17.925 19.140 19.573 433 851 6.344 4,3% 120
95 STAR PENNSYLVANIA NEW FLOWER SPA 21.330 20.969 19.443 -1.526 16 28.677 0,1% 156
96 GIUNTI INDUSTRIE GRAFICHE SPA 23.675 21.062 19.372 -1.690 231 19.663 1,2% 107
97 PILOT ITALIA SPA 20.087 20.235 19.318 -917 36 3.621 0,2% 97
98 ECOPACK SPA 17.496 18.586 19.051 465 197 14.834 1,0% 115
99 ROTOPRESS INTERNATIONAL SRL 21.719 21.528 18.646 -2.882 42 4.728 0,2% 72
100 STEC SOCIETÀ TIPOGRAFICO EDITRICE CAPITOLINA SPA 19.569 18.274 18.222 -52 6.198 8.153 34,0% 48

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