Packaging

Marchesini Group: anche quest’anno sale il fatturato

Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.
Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.
Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.
Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna.

Marchesini Group, azienda emiliana che si occupa di packaging per l’industria farmaceutica e cosmetica, ha messo a segno nel 2015 un incremento del 9% del fatturato, passato dai 247 milioni di euro del 2014 a 270 milioni. È un risultato che bissa quello dello scorso anno, quando i ricavi aumentarono dell’11% rispetto al 2013, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato manifatturiero. Certo, nel 2015 il settore dei macchinari per l’industria del packaging ha goduto di un momento davvero buono raggiungendo 6,1 miliardi di euro di giro d’affari, con un export pari all’80% dei ricavi. «Se vogliamo continuare a tenere alto l’export della nostra Packaging Valley» dichiara Maurizio Marchesini, AD del Gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, «dobbiamo puntare su quei Paesi che oggi soffrono di instabilità legate a questioni politiche e sociali, così da avere buone basi quando i mercati si stabilizzeranno». «Penso all’Ucraina, Paese in cui abbiamo aperto il primo gennaio una nuova filiale che ci aiuterà a rispondere alla domanda delle aziende dei mercati OTC (mercati cioè “Over the Counter” caratterizzati dal non avere i requisiti riconosciuti ai mercati regolamentati e la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali, n.d.a) che stanno dismettendo i vecchi impianti per acquistarne di nuovi e di più economici. O all’Iran, dove registriamo da diversi anni commesse che ci fanno ben sperare sul futuro, considerato anche che la revoca delle sanzioni internazionali permetterà all’economia locale di riaprire le porte agli investimenti stranieri e scongelare diversi asset. O ancora all’Algeria, dove stiamo rispondendo alla nuova, forte richiesta di linee per riempimento liquidi e per blister, e al Myanmar, in cui l’allentamento della stretta protezionista unito alla bontà del nostro Made in Italy ci ha permesso di stipulare un contratto di fornitura macchinari con un’azienda farmaceutica statale. Le conferme arrivate dai mercati cinese e americano e le sorprese provenienti da quello sudafricano, un Paese sempre più presente nel nostro portafoglio clienti, danno il senso di un settore che, pur scontando difficoltà congiunturali, può guardare al prossimo futuro con tranquillità».

Concluso il 2015, l’anno iniziato da poco ha in serbo per il Gruppo due eventi importanti. Prima la fiera internazionale del packaging Pharmintech (Bologna, dal 13 al 15 aprile prossimo) a cui Marchesini Group parteciperà con un grande stand in cui verranno accolti clienti da tutto il mondo. Poi, in ottobre, l’inaugurazione della nuova fabbrica di Carpi, uno stabilimento strategico, che diventerà il più vasto polo italiano per tutta la produzione di impianti per la termoformatura, sui cui Marchesini Group ha investito 15 milioni di euro.

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