Attualità

Un incendio all’impianto di produzione di biossido di titanio in Finlandia minaccia le scorte di ink bianchi

L’impianto di produzione di biossido di titanio della Huntsman Corporation a Pori, in Finlandia, ha subito un incendio lo scorso 30 gennaio, con il conseguente arresto della produzione presso il sito fino a quando non saranno completati i lavori di riparazione.
L’impianto finlandese costituisce il 15% della capacità globale della produzione di biossido di titanio (TiO2) della Huntsman e produce gran parte dei suoi pigmenti di qualità per le arti
grafiche.
I pigmenti bianchi prodotti a Pori hanno requisiti specifici in termini di brillantezza, abrasività ecc. richiesti dal mercato delle arti grafiche. L’impatto dell’incendio sulla catena di approvvigionamento nel settore manifatturiero degli inchiostri è stato dichiarato come cause di forza maggiore da parte dei principali rivenditori, esercitando una grave e immediata pressione sui costi interni. Un aumento dei prezzi a doppie cifre è già stato annunciato dai fornitori dei pigmenti come diretta conseguenza della scarsità nel mercato. Huntsman si impegna a riparare il sito il più rapidamente possibile, ma ci si può aspettare una grave carenza nella fornitura di pigmenti di qualità per arti grafiche per tutto il 2017.
L’industria si sta diligentemente e rapidamente mettendo al lavoro per trovare prodotti e livelli di qualità alternativi, con la Cina che offre una possibile alternativa; tuttavia il governo cinese ha recentemente attuato tagli obbligatori e blocchi di produzione quando i livelli di inquinamento raggiungono un livello di soglia, al fine di contribuire a migliorare la qualità dell’aria. Questo ha fatto sì che, per ogni mese, può essere persa la produzione di molti giorni senza una compensazione finanziaria. Questo mandato ha colpito diversi produttori di TiO2 in Cina che ha inasprito le attuali restrizioni.
I produttori di inchiostri bianchi stanno facendo quello che possono per assicurare la fornitura ai propri clienti, ma avvertono che gli utilizzatori dovranno valutare qualità alternative se desiderano continuare a stampare.

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