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Edigit, migliorare grazie ai dati

ERP - Enterprise resource planning theme with businessman in a city at night

Nel percorso di automazione delle imprese di stampa, i software gestionali figurano tra i protagonisti, grazie alla loro capacità di utilizzare i dati allo scopo di migliorare tutti i processi aziendali. L’automazione 4.0 di Edigit – TiKappaPi Group.

L’obiettivo di ogni azienda è aumentare la sua redditività, uno scopo che può essere raggiunto in più modi e attraverso diversi approcci. Ebbene, sotto questo profilo, l’automazione appare la tipologia di intervento cardine per ridurre i costi e migliorare le prestazioni dei processi di business. Una considerazione, questa, che vale per ogni mercato, industrie grafiche comprese, tanto più in una fase di internazionalizzazione dei mercati come quella in corso da diversi anni, dove ogni impresa deve misurarsi con competitor di ogni continente. «L’economia moderna si basa sull’automazione delle produzioni e dei processi aziendali, in quanto rendere automatiche le operazioni ripetitive, anche più complesse, permette di ottimizzare la produttività, quindi i profitti delle imprese, che agiscono nella concorrenza dei mercati globali», osserva infatti Gabriele Montanari, direttore esecutivo presso Edigit – TiKappaPi Group.

La missione dell’automazione consiste proprio nell’utilizzare tecnologie che consentano di ridurre le attività manuali, guadagnando più tempo e risorse da dedicare all’innovazione. L’obiettivo di un’azienda automatizzata, perciò, non è soltanto lavorare più velocemente, ma anche con maggiore qualità. «Oltre a velocizzare il lavoro, garantendone un elevato livello di qualità, l’automazione dei processi riduce gli errori, abbatte i costi, anche energetici, agevola l’individuazione delle criticità favorendone il superamento produttivo, infine accresce conseguentemente il profitto aziendale e il benessere lavorativo degli operatori».

L’automazione diventa 4.0

Peraltro, oggi siamo entrati in una nuova era dell’automazione, nel segno della diffusione del quarto paradigma industriale, che sta portando le aziende verso una produzione interamente interconnessa, per una gestione ancora più flessibile del ciclo produttivo e per un ulteriore miglioramento dell’interazione tra uomo e macchina, grazie alla raccolta e analisi in tempo reale di tutte le informazioni di processo pertinenti.

«Industria 4.0 ha contribuito ad accelerare l’automazione nei processi di stampa, anche se siamo solo all’inizio, in quanto il processo di reale automazione è molto impegnativo e non coinvolge solo le attrezzature e la comunicazione tra esse, ma soprattutto le persone e le loro procedure», afferma Montanari.

In virtù della spinta del mercato ad adottare nuove soluzioni, la sfida dell’Industria 4.0, dunque, non è esclusivamente tecnologica, ma si estende fino all’adozione di modelli di business innovativi e allo sviluppo di nuove competenze. Lato prodotti, nell’implementazione dello scenario 4.0, il software è protagonista e deve evidenziare qualità molto precise. «Ovviamente il software gestionale “gioca” un ruolo molto importante nel processo di automazione e deve essere tecnologicamente avanzato per condividere e acquisire facilmente le informazioni con tutte le tecnologie delle attrezzature presenti in azienda».

L’impresa 4.0, d’altra parte, abbatte silos e barriere e mette in comunicazione reciproca tutte le risorse aziendali, ovvero persone, macchinari e attrezzature. «Il percorso per la vera automazione passa attraverso il coinvolgimento di tutti i processi aziendali, la formazione e l’affiancamento alle persone “chiave” presenti in azienda e supportate da professionisti fornitori delle attrezzature e project manager del sistema informativo aziendale».

La sfida è culturale

Negli ultimi anni, gli incentivi per l’Industria 4.0 hanno favorito molti investimenti in Italia nel nuovo paradigma industriale. L’impegno istituzionale ed economico assicurato dal legislatore è risultato indubbiamente ragguardevole e decisivo, tuttavia il processo di transizione digitale delle imprese è ancora in pieno svolgimento, con sfide tuttora aperte, soprattutto sul piano culturale e in merito alla ridefinizione dei modelli di business. Proprio per questo motivo, è lecito chiedersi: gli stampatori utilizzano realmente l’efficienza e l’automazione ora a disposizione?

«È un quesito che contiene già al suo interno la risposta, in quanto, se l’investimento in Industria 4.0 fosse stato sempre fatto con l’obiettivo reale di aumentare l’efficienza e l’automazione, non ci faremmo questa domanda», spiega Montanari. «Naturalmente, non si può generalizzare e possiamo dire che, per la nostra esperienza, ci sono molti processi di stampa che attualmente sfruttano le automazioni legate ad Industria 4.0, soprattutto dove il flusso di lavoro è completo, partendo dal gestionale, e percorre tutti i processi dalla prestampa alla stampa e finissaggio».

Per cogliere a pieno le opportunità offerte dall’automazione 4.0 è necessario perciò alzare l’asticella, consci che il surplus di impegno richiesto oggi, successivamente porterà importanti indubbi benefici alle diverse attività di business, in termini di redditività ed efficienza. Sotto questo profilo, è perciò necessario fissare alcuni concetti chiave, allo scopo di implementare la strategia di investimento più corretta. «Gli incentivi non bastano, occorre la consapevolezza che un progetto fatto bene deve essere completo e integrato con il gestionale aziendale. Certamente si tratta di un percorso più costoso, per professionisti esperti, ma restituisce quel valore all’azienda che le permette a distanza di poco tempo di manifestarsi realmente efficiente, produttivo e conveniente».

Il prossimo scenario

Ecco perché per gli stampatori diventa importante trovare gli interlocutori giusti per arrivare a cogliere effettivamente le opportunità dell’automazione: il percorso verso l’innovazione e la digitalizzazione non deve essere affatto una strada solitaria. «Affidarsi al partner giusto è essenziale», sottolinea Montanari. «Occorre avere in mano la fotografia esatta della propria azienda e dei propri processi aziendali, capire quali sono i punti di miglioramento, sia in termini di efficienza produttiva  di nuovi prodotti da presentare al mercato, investire sulle attrezzature che veramente possono portare un valore aggiunto, elementi misurabili con un buon sistema gestionale aziendale in grado di analizzare le informazioni che si ottengono in automatico dalle nuove attrezzature. Naturalmente, per completare tutto questo, una Business Intelligence è fondamentale, per permettere all’imprenditore di avere i dati per lui essenziali consultabili velocemente, in modo che possa prendere le decisioni strategiche per la propria azienda».

Del resto l’innovazione non si ferma, lo scenario tecnologico è in costante evoluzione e, di conseguenza, anche i modelli di business richiederanno un aggiornamento puntuale. Le aziende di stampa dovranno avere perciò le antenne ben dritte per cogliere il cambiamento prossimo venturo. Qualche indicazione su cosa potrebbe celarsi dietro l’angolo è anticipato agli stampatori dalla stessa Edigit, forte della sua solida e comprovata esperienza sul campo. «Posso ipotizzare che l’automazione sarà sempre più “spinta” sulle nuove attrezzature e sui sistemi gestionali. L’ERP Edigit è continuamente evoluto, estendendosi negli anni e potenziandosi per completezza e per profondità nella gestione del dato. Questo lo mantiene leader sul mercato per installazioni attive, segno che i clienti lo premiano e lo scelgono. Ciononostante sono sempre altissimi gli investimenti in ricerche e sviluppi tecnologici. L’innovativa versione Net porterà i nostri clienti ad utilizzare un sistema gestionale sempre più sicuro, efficiente, completo e aperto al dialogo con qualsiasi processo di stampa», promette Montanari.

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