Fit for 55: dare priorità alla cogenerazione industriale

Assocarta, aderente a Cepi, Confederazione Europea dell’Industria Cartaria, si unisce alla Dichiarazione congiunta delle associazioni europee CEFS EU Sugar, Cerame-Unie, EUROFER, COGEN Europe, FEDIOL, IFIEC Europe, Primary Food Processors, STARCHEUROPE e ne condivide i contenuti in una lettera inviata ai 76 parlamentari italiani al Parlamento Europeo.
Il pacchetto “Fit for 55” deve salvaguardare l’operatività dei siti industriali con impianti di cogenerazione ad alto rendimento. I firmatari chiedono al Parlamento europeo e agli Stati membri di dare visibilità e valorizzare il contributo che la cogenerazione ad alto rendimento dà agli obiettivi climatici dell’UE. Dare la priorità all’utilizzo della cogenerazione ad alto rendimento in sito garantisce infatti riduzioni di emissioni di gas a effetto serra e rendimenti di efficienza energetica superiori a quelli che possono essere raggiunti con la produzione separata di energia elettrica e calore, liberando disponibilità di fonti energetiche pulite a prezzi competitivi.
Fino al 70% del fabbisogno energetico industriale è costituito da calore di processo a media e alta temperatura, la maggior parte del quale non può essere elettrificato in ragioni di costi o vincoli tecnici. Considerando i propri fabbisogni combinati di energia termica ed elettrica, così come la disponibilità la disponibilità e l’accessibilità di fonti energetiche in sito e in rete, molti consumatori industriali impiegano la cogenerazione per ridurre in modo economicamente efficiente i propri consumi energetici e le emissioni di gas serra. La cogenerazione è la migliore soluzione disponibile per molte applicazioni industriali.
In settori trainanti dell’industria sono oggi installati 60 GW di potenza elettrica di cogenerazione ad alto rendimento. Gli autoproduttori industriali cogenerano 192,5 miliardi di kilowattora di elettricità, che equivale al totale dell’elettricità prodotta nei Paesi Bassi e in Belgio messi insieme. In tutta Europa, la cogenerazione industriale fa risparmiare circa 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio: una quantità pari al 5% dell’obiettivo di efficienza energetica del 2020. La stessa tecnologia comporta una riduzione annua di 40 milioni di tonnellate di CO2 a livello europeo. Un dato che è equivalente alle emissioni prodotte da 30 milioni di auto a benzina.
I firmatari sostengono pienamente il nuovo obiettivo climatico al 2030 e l’impegno politico del Green Deal europeo per un’economia competitiva ed efficiente sotto il profilo delle risorse, che nel 2050 non genererà emissioni di gas serra. Osservano che per garantire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE, secondo criteri di validità in termini di efficienza economica e di competitività sul mercato globale, è necessario garantire all’industria manifatturiera europea l’accesso a calore ed energia elettrica sicuri, puliti e a prezzi ragionevoli. Ne consegue l’opportunità di incoraggiare un maggiore ricorso alla cogenerazione ad alto rendimento da parte degli operatori industriali. La cogenerazione apporta un contributo importante alla protezione del clima, dell’ambiente e delle risorse.
La cogenerazione è di per sé una soluzione di efficienza energetica estremamente preziosa e a prova di futuro, che può avere un ruolo di primo piano nella transizione verde. Il suo contributo al sistema energetico europeo e agli ecosistemi industriali comprende la sicurezza energetica (cioè l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia in sito), l’integrazione del sistema energetico (cioè la flessibilità delle domanda energetica), l’uso circolare dell’energia all’interno del sito e un’alternativa all’acquisto di energia ad alta intensità di carbonio dalla rete.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here