Installazioni/etichette

Impronta Digitale sceglie una Gallus TCS 250 e CTP Heidelberg per la stampa «tradizionale»

Una giovane e dinamocia azienda dimostra che si deve ancora avere fiducia nel futuro.
Linda e Ludovico Picello, 50 anni in due, sono i titolari di Impronta Digitale.
Linda e Ludovico Picello, 50 anni in due, sono i titolari di Impronta Digitale.
Linda e Ludovico Picello, 50 anni in due, sono i titolari di Impronta Digitale.

Impronta Digitale è sicuramente la più giovane azienda di etichette d’Italia, sia in termini d’inizio attività, che anagrafica poiché l’Etichettificio nasce a Noale in provincia di Venezia nel 2013, è stato fondato da due fratelli Linda e Ludovico Picello rispettivamente ai tempi di 27 e 23 anni, 50 anni in due!

Il nome dell’azienda non lascia dubbi sulla connotazione che quest’azienda vuole darsi, stampa di etichette in digitale per dare un servizio rapido e di qualità.

L’azienda quindi parte con una macchina da stampa digitale a bobina e abbina un finissaggio con fustellatura laser, un investimento importante che dà subito buoni frutti.

Servire la clientela con qualità e in modo rapido professionale fa sì che la clientela dia a questa giovane azienda sempre più fiducia e quantitativi sempre più importanti.

A solo un anno dalla nascita si rende già necessario dover reinvestire per fare fronte agli ordini crescenti; il problema è che la stampa digitale, per ora, non è più competitiva se si tratta di tirature oltre le 2.000/3.000 etichette e all’azienda, trovandosi in una zona estremamente importante per il mercato vitivinicolo, il lavoro e le tirature non mancano.

Inoltre le etichette da vino necessitano di più lavorazioni in linea per la nobilitazione come la verniciatura flexo e la lamina a caldo.

Da qui la decisione nell’estate del 2014 di acquistare una TCS 250 configurata con quattro colori offset, stampa lamina a caldo un altro gruppo di stampa offset, unità di stampa flexo e fustella semirotativa.

La macchina è inoltre dotata di forni UV di ultima generazione con piastra raffreddata all’acqua per stampare supporti plastici senza dilatazioni.

Per l’incisione della lastre la scelta è stata Green ed è ricaduta di un CTP Heidelberg Suprasetter A 74 in grado di incidere lastre senza sviluppo anche nel formato 270×340 mm: questo sistema si integra perfettamente nell’ambiente di stampa ed è lo stesso gestore della macchina da stampa digitale (Ludovico Picello) a creare le code di stampa del CTP, l’operatore alla macchina da stampa Gallus non deve fare altro che inserire le lastre e riprenderle ottimizzando così i costi e le tempistiche.

Le macchine sono arrivate ai primi di dicembre e in sole due settimane Macchingraf ha completato l’installazione, e tutto è funzionante.

Per non smentire l’animo giovane dell’azienda, è stato preso un operatore fresco di scuola grafica salesiana che dopo un training effettuato dagli istruttori Macchingraf è stato in grado di operare su una macchina oltremodo complessa e lunga più di 15 metri.

Impronta Digitale è la prova che nelle arti grafiche non è tutto perduto, c’è ancora spazio per lavorare con profitto e crescita; sicuramente oggi non si possono più fare passi falsi come un tempo e sempre di più si devono avere al proprio fianco clienti e fornitori seri, professionali e fidati.

La forza e l’entusiasmo di quest’azienda sono percepibili e sicuramente saranno una garanzia di successi per il futuro.

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