Libri

La stampa e i colori. Le avventure di Gocciolina

Nel suo libro edito da Tecniche Nuove Junior, Raffaele Angelillo racconta il mondo della stampa ai bambini. Un testo che sta tuttavia raccogliendo l’interesse anche di grafici, stampatori e di quel pubblico generico altrettanto interessato a conoscere in modo agevole e simpatico l’avventura della stampa.

La stampa è colori, creatività e voglia di esplorare. Un insieme di caratteristiche che sembrano fatte apposta per affascinare la vivace fantasia dei più piccoli. Da qui un libro tutto per loro: “La stampa e i colori. Le avventure di Gocciolina”, scritto da Raffaele Angelillo per Tecniche Nuove Junior. La protagonista della storia è Gocciolina, una goccia di inchiostro giallo che vive in un barattolo, ma è in attesa di qualcuno che la prenda e la disponga sulla carta, supporto che, nel suo caso, diventerà il passepartout della libertà, consentendole di vedere finalmente il mondo esterno.

«Quando ho concepito il libro, non volevo soltanto raccontare come funziona una macchina da stampa», spiega Angelillo. «Considerato che viviamo in un contesto in cui molti giovani desiderano diventare famosi, in Gocciolina, la protagonista della storia, ho inserito questo elemento, naturalmente cercando di smorzarlo, prendendo la parte buona del desiderio di apparire. Di conseguenza, per ottenere visibilità, Gocciolina ambisce di essere stampata e scoprire il mondo uscendo dal capannone».

Da qui prende avvio l’avventura di Gocciolina e dell’intero processo operativo della macchina di stampa. «Il libro è stato scritto sì per i bambini, ma in realtà è destinato anche a un pubblico adulto», prosegue Angelillo. «Ho cercato di essere il più lineare possibile e al tempo stesso tecnico. In effetti, è sempre difficile spiegare la figura dello stampatore a chi non fa parte del settore. Per esempio, la stessa stampa di un libro prevede un processo niente affatto banale e, proprio per questo, sorprendente e interessante da conoscere. Per i bambini è molto affascinante scoprire come avviene».

L’avventura di Gocciolina

I temi affrontati nel libro sono diversi. Buona parte tratta il processo di stampa offset, raccontando il viaggio di Gocciolina attraverso calamai e rulli, passando per caucciù e lastra, fino a raggiungere finalmente la carta. Nella prima parte del libro viene raccontato effettivamente cosa succede all’inchiostro quando viene inserito nella macchina di stampa e il suo percorso prima di raggiungere l’agognato supporto. «A mio avviso, l’aspetto simpatico, che completa la storia, riguarda l’inchiostro che, una volta raggiunta la carta, non termina la sua storia», sottolinea Angelillo. «Infatti, un foglio di carta, una volta stampato, può essere asciugato, tagliato e, in generale, avere tantissime altre avventure nell’ottica dei bambini. Perciò, anche in questo caso, ho provato a fantasticare, immaginando Gocciolina arrivare sul foglio e trovare altre gocce di diversi colori, compagni di avventura tutti insieme impacchettati e trasportati in un furgone, con la destinazione finale di diventare un manifesto».

La conclusione del libro vede Gocciolina, per sua fortuna, stampata su una applicazione notoriamente vista da tutti, ottenendo finalmente la notorietà che cercava.

La stampa tra arte e tecnica

Scrivendo il libro Angelillo ha cercato di sottolineare quelle che sono le caratteristiche distintive del mondo della stampa. «In generale mi piace sottolineare un aspetto in particolare, che nel settore alcune volte si rischia di dimenticare», osserva l’autore: «la stampa, infatti, viene vista come un processo solo industriale, quando in realtà, fino a pochi anni fa, era definita “arti grafiche”, dunque qualcosa di artistico. Ancora oggi, in realtà, la creatività e la parte artigianale hanno ancora un certo peso».

Per esperienza diretta, Angelillo considera proprio l’elemento umano il cuore della stampa. «A me è piaciuto raccontare la storia di Gocciolina perché, all’interno del libro, ho ripreso alcuni concetti e disegni suggeriti da alcune immagini che avevo in mente e che risalgono agli schizzi sulla lavagna del mio primo responsabile che, circa vent’anni fa, cercava di spiegarmi come funziona la macchina da stampa. Ricordo, ancora oggi, la sua passione per la tecnologia che, naturalmente, negli anni ho condiviso nella medesima misura. Il libro, perciò, serve a enfatizzare tale aspetto: la macchina di stampa non è solo un dispositivo industriale, ma, avendo al suo interno una cifra di artigianalità insopprimibile, l’esperienza e le conoscenze dei singoli stampatori possono fortunatamente fare la differenza. Proprio per questo motivo, grazie alla creatività e al saper fare manuale che la distingue, la stampa può catturare l’interesse dei bambini, che potrebbero aspirare in futuro a lavorare nel settore».

Un libro per bambini e adulti

Come anticipato, però, l’avventura di Gocciolina ha qualcosa da raccontare anche al mondo degli adulti, come stanno già mostrando i primi riscontri che sta ricevendo il libro. «Quando sui social media ho diffuso la notizia di averlo scritto», segnala Angelillo, «ho ricevuto molti commenti interessati da parte di diversi grafici che, magari, non sapevano come si sviluppa tecnicamente il processo di stampa e ora possono farsi un’idea grazie ai disegni pubblicati nel testo».

Non solo i grafici si stanno mostrando interessati per saperne di più, ma persino gli stessi stampatori, con l’obiettivo, nel loro caso, di fare conoscere agli altri la propria professione. «Moltissimi stampatori hanno affermato di volere comprare il libro per regalarlo alle persone più vicine, potendo finalmente mostrare a chi li circonda di cosa si occupano tutto il giorno in azienda. A essere sincero, pensare a tutte le persone che utilizzeranno il mio libro per spiegare il proprio mestiere, è qualcosa che mi dà davvero soddisfazione».

In effetti, oltre all’interesse di grafici e stampatori, vi è una bella fetta di pubblico generico che può essere interessata alle avventure di Gocciolina, allo scopo di saperne di più, per motivi di cultura personale, su una tecnologia con una grande storia alle spalle e produttrice di tanti prodotti stampati che ci circondano nella vita di tutti i giorni. «In generale», conferma Angelillo, «mi sono reso conto che, anche tra gli adulti, ci sono tantissime persone che non sanno come si stampa un foglio di carta e quali sono in effetti i processi, perciò hanno trovato una spiegazione agevole e simpatica nel racconto che ho scritto».

Da questo punto di vista, il libro offre numerosi spunti sulla tecnologia di stampa in sé, raccogliendo perciò un ampio interesse. «Una parte molto interessante del libro, al di là del racconto di Gocciolina, sono le sezioni dove cerco di essere più tecnico, con disegni schematizzati per capire come è fatta una macchina di stampa con i suoi rulli e i suoi cilindri», aggiunge Angelillo. «Il libro è sì una storia inventata, ma contiene ugualmente diversi spunti tecnici e approfondimenti che, nell’insieme, aiutano peraltro a dare un luogo concreto all’avventura di Gocciolina».

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here