L'opinione di Ester Crisanti, e gli auguri per un prospero 2016

Navigando verso il 2016

Il fine anno è il momento giusto per fare delle riflessioni su quanto è avvenuto e sulle prospettive che si stanno delineando. Noi di Italia Grafica, pur consci delle difficoltà che ancora attraversano il mercato della stampa, siamo certi che il 2016 sarà un anno in positivo. E questa sensazione abbiamo cercato di trasferirla con il numero di dicembre dove abbiamo dato spazio ad articoli sui temi della ricerca e dell’innovazione e alle risultanze dei convegni organizzati dai Gruppi di specializzazione di Assografici (guarda il sommario!)

Segnaliamo in particolare due case history votate all’innovazione di prodotto. Una è quella che ha fatto nascere, dalla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e Omet, una società per la vendita di soluzioni di elettronica stampata. Un settore molto interessante che dovrebbe coinvolgere prodotti di largo consumo come gli schermi flessibili e la sensoristica.

L’altra riguarda la sperimentazione tra GNext e Taga Italia volta a testare la possibilità di stampare in rotocalco con inchiostro conduttivo mediante l’impiego del grafene, un materiale scoperto nel 2004 a opera di due fisici russi dell’Università inglese di Manchester. Sfruttando le caratteristiche del grafene sono state sviluppate delle tipologie di inchiostri conduttivi da stampare su film per ottenere circuiti flessibili, oppure film ricoperti di grafene da impiegare su vari materiali come PET, PVC, PA, PP, PLA. Certo per arrivare a una produzione industriale ci vorrà ancora del tempo ma è già stato possibile creare con un processo di stampa quello che fino a oggi era ottenuto con procedimenti diversi.

Tutto questo per noi dimostra quanto sia vitale il settore e quanto le aziende e gli operatori guardino con fiducia al futuro pur consapevoli che la ripresa debba passare da una crescita culturale, dalla padronanza della tecnologia, dalla razionalizzazione dei processi produttivi e dalla conoscenza delle esigenze del mercato in termini di prodotti e servizi. Se così non fosse non troverebbe spiegazione la grande partecipazione ai recenti eventi organizzati da Giflex, Gipea e Atif; appuntamenti che hanno visto panel di interventi tecnici e di scenario economico di grande spessore a uso di un pubblico attento e numeroso. Dopo un periodo in cui le imprese erano principalmente occupate a combattere la crisi è tornata prepotente la necessità di aggiornarsi e confrontarsi con tecnologie, vecchie e nuove, e con un mercato dai tratti sempre più internazionali.

Chi ha partecipato al Flexo day, l’evento organizzato da Atif, ha vissuto un esempio di quello che intendiamo. A una serie di interventi tecnici focalizzati sulle nuove tecnologie riferibili alla creazione e gestione della matrice flessografica si sono alternate presentazioni di scenario del mercato, insieme a riflessioni su quanto oggi viene richiesto dal consumatore in termini di prodotti e comunicazione. In conclusione un’ottima opportunità per tutti gli operatori per trovare nuovi spunti per implementare nuove strategie e nuovi servizi. (Per questo abbiamo deciso di dedicare proprio al mondo flexo lo speciale del primo numero del nuovo anno, ndr).

Anche sul fronte degli investimenti i segni sono positivi poiché le aziende sanno che investire è un fattore determinante per la crescita e la competitività; a conferma di questa constatazione ci sono diversi numeri. Durante il convegno Gipea, svoltosi a novembre, i dati presentati ci dicono che, in media, le aziende dedicano tra il 6 e il 7% del proprio fatturato agli investimenti con una quota nel 2014 pari a 41 milioni di euro. Secondo i dati Argi le vendite complessive nel 2014 hanno segnato un +19,7% rispetto all’anno precedente ma ciò che colpisce è che per la prima volta il venduto nella stampa digitale è risultato superiore a quello della stampa tradizionale (39,8% contro 38,1%), a conferma di un cambio di paradigma ormai inarrestabile che cambierà in modo radicale mercato e aziende.

Buon nuovo anno a tutti i nostri lettori, quindi! Che sia ricco di cultura, innovazione, ottimismo!

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