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Negli ultimi anni Agfa ha lavorato sull’ottimizzazione dei propri processi organizzativi e produttivi per compensare internamente il continuo aumento dei costi di produzione, causato dalla crescita dei prezzi delle materie prime e dal calo dei volumi del mercato.
Questo trend è continuato anche nell’anno in corso e di conseguenza, a partire da gennaio 2018, Agfa ha deciso di applicare un aumento prezzi delle lastre per poter garantire ai clienti una qualità costante dei propri prodotti e uno sviluppo tecnologico all’avanguardia.
A conferma di ciò, nel 2018 Agfa presenterà due nuove soluzioni software studiate appositamente per standardizzare e monitorare la produzione, che permetteranno ai clienti di avere significativi risparmi, riducendo i tempi di produzione, il consumo di inchiostro e di carta. In particolare si tratta di PressTune: software dedicato alla standardizzazione della produzione in macchina da stampa, che permette di ottenere qualità stabile nel tempo, monitorare tutte le fasi di lavorazione e aumentare la produttività riducendo i tempi di fermo macchina e di avviamento. E InkTune: software che permette di ridurre significativamente i consumi di inchiostro mantenendo elevati livelli qualitativi, migliorando la resa visiva degli stampati, permettendo un perfetto bilanciamento dei grigi e tempi di asciugatura rapidi.
Agfa Graphics si impegna a fornire prodotti e servizi di alta qualità. Inoltre, il nuovo software a valore aggiunto, unito alla formazione, all’esperienza e ad altre nuove tecnologie, sarà implementato con l’obiettivo di aiutare gli stampatori a migliorare il processo produttivo e a ridurre i costi.
La soluzione per il layout automatico di ampio formato tilia Griffin, sviluppata da Tilia Labs è stata aggiunta da Fujifilm alla suite di prodotti XMF workflow. In particolare, tilia Griffin automatizza il processo di disposizione dei lavori su un singolo foglio al fine di massimizzare l’area stampata e ridurre al minimo lo spreco di substrati in seguito al taglio.
Sagen de Jonge, CEO di Tilia Labs spiega:«Il workflow e il design di tilia Griffin sono così semplici e intuitivi che anche l’utente più inesperto può iniziare a utilizzare questo software in pochissimo tempo. È dotato di un’interfaccia moderna e ultra-sensibile, di una grafica attraente e di un design intuitivo ed è progettato per funzionare perfettamente con praticamente tutte le stampanti e i piani da taglio. I negozi di stampa che creano i layout manualmente e faticano a rispettare le scadenze o che non sono in grado di massimizzare l’utilizzo di substrati potranno godere benefici immediati».
Il sistema consente il nesting true shape con qualsiasi rotazione. Grazie al motore di nesting tilia Phoenix, potente e veloce, tilia Griffin crea layout strettamente annidati, contribuendo a ridurre al minimo lo spreco di substrati, e relativi costi, aumentando al contempo la produttività. Pertanto, il layout più conveniente per la realizzazione dei lavori viene individuato in pochi minuti.
L’interfaccia utente ultra-sensibile di tilia Griffin è stata sviluppata grazie all’utilizzo della nuova piattaforma UI Aries di Tilia Labs. Il risultato è un’esperienza utente piacevole da guardare e facile da utilizzare.
John Davies, product group manager workflow, Fujifilm Europe, conclude:«Questo annuncio sottolinea l’impegno di Fujifilm a introdurre soluzioni leader per la stampa di grande formato e offre ai nostri clienti operanti nel settore un modo per aumentare ulteriormente efficienza e redditività. Disponibile sia per l’acquisto, sia in abbonamento, tilia Griffin è stata presentata a un grande numero di partner che si occupano di stampa di grande formato, che ne hanno tutti apprezzato la notevole facilità d’uso, nonché l’efficienza e la precisione».
Favini è partner, insieme a IED Istituto Europeo di Design, nella progettazione e organizzazione dello storico concorso Posterheroes (sei edizioni all’attivo dal 2010), promosso dall’’associazione Plug, da sempre attiva nell’ambito della comunicazione legata ai temi di rilevanza sociale. Il risultato è una nuova iniziativa che valorizza il background, le competenze ed il network dei tre soggetti ed ambisce a far scalare l’impatto del social design e della social communication su scala globale.
Il concorso “Posterheroes: Shaping the future!” chiede alla comunità creativa internazionale di esprimere la visione del futuro che ci attende, partendo dalle scelte effettuate ogni giorno, con un poster 70×100 cm.
Clima in rapida trasformazione, disuguaglianza nella distribuzione delle risorse primarie, incertezza legata ai nuovi scenari tecnologici, nuove modalità di interazione da ripensare in una realtà iper-connessa: queste sono solo alcune delle sfide che ci aspettano nel futuro, ma su cui siamo chiamati, fin da oggi, a prendere posizione. Gli organizzatori di Posterheroes: shaping the future! sono fermamente convinti del fatto che la comunità creativa internazionale possa contribuire a una presa di coscienza che spinga al cambiamento e invitano, quindi, designer professionisti e aspiranti tali ad immaginare e raccontare, attraverso un poster, il futuro che ci aspetta.
La partnership tra Plug, Favini e IED, testimonia l’attenzione e l’impegno dei tre soggetti nel promuovere il graphic design e l’illustrazione quali mezzi espressivi forti e immediati a servizio della comunità.
I partecipanti avranno tempo fino al 17 febbraio 2018 per consegnare il proprio elaborato attraverso l’upload sul sito www.posterheroes.org, dove è possibile scaricare il brief ed il regolamento del concorso.
Una giuria internazionale, composta da esperti di grafica, arte e comunicazione, avrà il compito di selezionare i 40 poster vincitori e di assegnare una menzione speciale accompagnata da un premio monetario di 2.500 € all’autore dell’opera che meglio interpreterà i valori di Shaping the Future. Tutti i 40 poster selezionati verranno successivamente pubblicati all’interno del catalogo dell’iniziativa, stampato su carta Favini, e diventeranno parte di una mostra pubblica con sede a Firenze nel mese di maggio 2018.
Epson annuncia il suo ingresso in CSR Europe, il maggior network europeo per la promozione della responsabilità sociale d’impresa, confermando con questa scelta l’impegno e l’attenzione dell’azienda giapponese sul tema della responsabilità sociale d’impresa in Europa e nel mondo. In Europa, la responsabilità sociale d’impresa è uno degli argomenti caldi per le aziende, ed Epson e CSR Europe si impegnano a far sì che rimanga al centro dell’attenzione anche in futuro. Inoltre, alla luce della crescente attenzione continentale sulla “triple bottom line” e della pubblicazione nello scorso giugno delle linee guida della Commissione europea sulla rendicontazione non finanziaria, questo è il momento giusto per catalizzare l’attenzione e promuovere il progresso internazionale in materia.
Dal graduale abbandono dei CFC negli anni ’90 all’attuale obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 90% nel corso del ciclo di vita di tutti i prodotti e servizi entro il 2050, Epson è seriamente impegnata verso la sostenibilità ambientale. Azienda di primo piano con le sue tecnologie efficienti, compatte e di precisione per stampa inkjet, comunicazione visiva, tecnologia indossabile e robotica, Epson lavora per migliorare il suo impatto ambientale e quello dei suoi clienti. Inoltre, i principi di responsabilità sociale e gli standard elevati di gestione della supply chain a livello internazionale costituiscono una parte essenziale dell’etica di Epson. L’azienda opera quotidianamente per migliorare i processi con l’obiettivo di raggiungere un futuro in cui le persone non debbano più svolgere attività manuali ripetitive e in cui i clienti possano beneficiare di tecnologie innovative ad alte prestazioni che possano permettere di esprimere produttività, precisione e creatività superiori.
“Sappiamo che nel vecchio continente c’è ancora molto da fare in termini di responsabilità d’impresa. Per questo siamo orgogliosi di essere al fianco delle altre 48 aziende di CSR Europe che, come noi, hanno l’obiettivo di attuare rapidamente i principi, le best practice e gli standard della responsabilità sociale d’impresa in Europa”, ha dichiarato Henning Ohlsson, Epson Europe CSR director, che ha aggiunto: “Crediamo che soltanto insieme possiamo arrivare a un futuro più sostenibile per l’Europa e a una società in cui le persone possano vivere in modo sano, sicuro e produttivo”.
Stefan Crets, executive director CSR Europe: “Entrare a far parte di un’importante organizzazione dedicata alla sostenibilità come CSR Europe dimostra l’impegno di Epson verso la sostenibilità a livello europeo e globale. E ci darà l’opportunità di continuare a migliorare e apprendere gli uni dagli altri. Inoltre, permetterà di avviare collaborazioni sulle principali aree definite dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, che sono all’ordine del giorno per le aziende che fanno capo a CSR Europe”.
Canon Europe ha ottenuto la certificazione Greenguard Gold dall’ente UL Environment per la gamma di inchiostri UV curable per le stampanti flatbed Océ Arizona e per gli inchiostri UVgel per la stampante roll-to-roll Océ Colorado.
I criteri per ottenere questa certificazione indipendente e ampiamente riconosciuta, sono tra i più severi in materia di emissioni. La Greenguard Certification stabilisce standard basati sulle prestazioni, per definire e certificare prodotti e processi che assicurano un basso livello di emissioni chimiche negli ambienti interni. Gli standard riguardano principalmente materiali edili, finiture e complementi d’arredo, mobili, prodotti per la pulizia e dispositivi elettronici.
Alberto Uggetti, vicepresidente e general manager di UL Environment, ha dichiarato: “UL incoraggia le aziende a testare nuove tecnologie per tutelare la salute dei consumatori; ciò è particolarmente importante negli ambienti sensibili, come ospedali, scuole e altri luoghi pubblici. Ci congratuliamo dunque con Canon che ha ottenuto la certificazione Greenguard per la sostenibilità ambientale delle proprie tecnologie”.
Numerosi clienti Canon diversificano la propria attività realizzando, attraverso la stampa grande formato, applicazioni di design d’interni. Anche per questo è molto importante ottenere certificazioni indipendenti che testimonino il basso livello di emissioni degli inchiostri, garantendo a produttori di soluzioni grafiche nonché ai loro consumatori la piena sostenibilità dei prodotti utilizzati.
Gli inchiostri Océ UV per la serie di stampanti a getto d’inchiostro di grande formato Arizona sono a basse emissioni e a bassi odori per garantire stampe nitide e di qualità su svariati supporti, tra cui un’ampia gamma di substrati rigidi utilizzati per decorare gli spazi interni.
L’inchiostro Canon UVgel è parte dell’innovativa tecnologia alla base della stampante roll-to-roll Océ Colorado 1640 da 64”, annunciata recentemente. La nuova stampante è stata progettata per eccellere in un’ampia gamma di applicazioni per interni ed esterni, per l’ utilizzo in molti ambienti diversi, con un’incredibile gamut colori e la massima qualità che la rendono ideale per la decorazione d’interni. La certificazione sulla sicurezza è la chiave per permettere ai fornitori di servizi di stampa di promuovere e produrre stampe Canon UVgel, ad esempio carta da parati o segnaletica per interni, destinate ad ambienti interni.
Mark Lawn, director graphic & communications group di Canon Europe, ha dichiarato: “La certificazione Greenguard testimonia l’impegno di Canon nello sviluppare prodotti che permettano ai clienti di espandere i propri campi di applicazione. È importante che i nostri clienti sappiano che lavoriamo costantemente sia internamente che con i nostri fornitori esterni, affinché i nostri inchiostri rispettino i più elevati standard in termini sostenibilità e bassi livelli di emissioni”.
Gli astucci realizzati con il cartoncino di Iggesund Paperboard si sono aggiudicati il primo premio in due diverse categorie all’edizione degli European Carton Excellence Awards 2017. L’assegnazione dei premi si è svolta durante il congresso Pro Carton/Ecma tenutosi a Vienna a fine settembre. I cartoncini Iggesund sono stati utilizzati per le confezioni vincitrici nelle sezioni ”Bellezza e Cosmetica” e ”Save the Planet”, nuova categoria introdotta.
Il Beauty Box del marchio FEMIA Cosmetics Vertriebsgesellschaft è un trattamento intensivo della durata di cinque giorni che, grazie alla sua alta concentrazione di ingredienti, rappresenta un vero toccasana per la pelle. La confezione colpisce al primo sguardo sugli scaffali dei punti vendita: la finestrella nell’astuccio polarizza l’attenzione sulle dieci fragili fiale in vetro contenenti il liquido rosa per il trattamento cosmetico.
L’impresa tedesca Rlc packaging group si è occupata della progettazione strutturale e della trasformazione. Il cartoncino utilizzato è Incada Silk 280 g/m2. Questi i segni particolari del design: le fiale sono accuratamente fissate al tappo ed alla base per una protezione efficace contro danni, rotture e distacchi prematuri, senza l’applicazione di una lamina di PET. Realizzato interamente in cartone, l’astuccio è del tutto riciclabile e rappresenta un connubio perfetto tra qualità e sostenibilità.
“Bella, semplice e sicura. Questa splendida confezione possiede ciò che serve per bloccare, proteggere ed esporre le preziose fiale in vetro con estrema eleganza. Le fiale vengono tenute in posizione dalla base e dal coperchio dell’astuccio. A confezione chiusa, vengono trattenute alle due estremità da aperture ricavate nella parte inferiore e superiore della confezione. All’apertura si presentano nel loro splendore. La verniciatura soft-touch aggiunge un tocco distintivo alla confezione, ha commentato la giuria.
Hal Allergy Venomenhal, vincitore nella categoria Save the Planet, costituisce un esempio di come idee intelligenti siano assai ricercate nel settore sanitario, offrendo maggiori vantaggi al consumatore e al produttore. La nuova struttura interna della confezione è stata sviluppata per adattarsi alla parte esterna di un astuccio preesistente e può essere incollata e montata utilizzando una confezionatrice semiautomatica. Il nuovo sistema sostituisce il design precedente, del tutto manuale, ed elimina la necessità di utilizzare un imballaggio dedicato per il trasporto. I colori stampati sul fondo della parte interna semplificano il corretto riempimento dei flaconcini nell’astuccio, essendo corrispondenti a quelli del tappo. Il nuovo design riduce sostanzialmente i costi di imballaggio e la quantità di materiale utilizzato, sortendo effetti benefici sull’ambiente. Il comparto interno mantiene i flaconcini integri e pronti all’uso. In aggiunta, il nuovo astuccio ha un ingombro minore del precedente, assicurando un ulteriore risparmio sui costi.
“È la riduzione considerevole di materiale per l’imballaggio di questo astuccio ad averne decretato la vittoria nella sezione Save the Planet. Il nuovo design ha permesso di eliminare il montaggio manuale delle confezioni e l’utilizzo di imballaggi dedicati per il trasporto. Questo non ha tuttavia pregiudicato la sicurezza dei preziosi flaconi contenuti al suo interno”, è stato il verdetto della giuria.
photo credits: andrea verzola www.andreaverzola.com
Giunta al 23° compleanno, Pixartprinting ha creato in Italia il mercato del web to print, esportando poi negli anni il modello vincente anche all’estero. 600.000 clienti attivi, 700 dipendenti operativi presso la sede veneziana che occupa una superficie di 35.000 mq, 400 prodotti a catalogo per un totale di 3 milioni di combinazioni possibili, 10.000 lavorazioni al giorno da cui i 3 milioni di colli spediti su base annua in oltre 50 Paesi.
Il cuore di Pixartprinting è formato da Produzione & Tecnologia che si fonde con Marketing & Sales dando vita a sinergie che massimizzano il valore dell’azienda. I nuovi prodotti nascono infatti grazie all’inedito utilizzo di tecnologie innovative, al lavoro del reparto R&D che intercetta nuove esigenze dell’utenza, all’attività del marketing che sviluppa nuovi mercati, come è avvenuto di recente con la linea del packaging. Un’attività quella del marketing che sicuramente ha contribuito in modo significativo alla crescita aziendale. Pixartprinting, infatti, dispone di un reparto interno dedicato fortemente orientato all’online advertising. Con 45 addetti contraddistinti da skill ed esperienza consolidata, oggi il reparto è guidato da Federico Gonzalez, dal 1 ottobre nuovo marketing & sales director.
Origini argentine, trasferitosi ventenne in Italia per perseguire la carriera di atleta professionista in forze alla nazionale argentina di pallamano, prosegue gli studi in Italia e continua a sviluppare la sua passione per il marketing. Conseguita la laurea in Economia Aziendale con indirizzo marketing all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dopo alcune esperienze lavorative, Federico entra in Pixartprinting. Qui ha inizio il suo lungo e stimolante percorso di carriera che lo porta a ricoprire ruoli sempre più importanti: da problem solver nel customer care a digital marketing manager, da commercial manager all’attuale incarico di direttore marketing & vendite. “Pixartprinting è una realtà unica, non solo per il suo indiscusso posizionamento sul mercato, ma anche per la possibilità che offre di sviluppare all’interno dell’azienda competenze come è capitato a me. Sicuramente uno dei punti di forza è la capacità di trasferire in chi ci lavora la passione per quello che si fa, che ti spinge a raggiungere insieme, come una vera squadra, traguardi sempre più ambiziosi”, commenta Federico.
Gonzalez è alla guida di un reparto marketing già molto strutturato, come poche aziende hanno in Italia, dove si prevedono nel breve ulteriori integrazioni. Ad oggi le attività svolte dal team si suddividono in: Comunicazione, che comprende le attività di localizzazione, copywriting, content marketing, graphic design e creatività; Digital marketing, che tra le altre attività include SEO, SEM e Digital Advertising; Web Design, focalizzato sull’ottimizzazione del tasso di conversione e sulla user experience; CRM e Customer Strategy per i programmi di fidelizzazione e la massimizzazione del ciclo di vita dei clienti, R&D per lo sviluppo di nuovi prodotti e Planning & Analysis per la pianificazione commerciale delle campagne, il pricing, il monitoraggio dei competitor e le attività di analisi dei dati.
Gli obiettivi per il prossimo futuro di Pixartprinting? “Stiamo mettendo in atto nuove azioni per consolidare la nostra leadership nell’Upload & Print e per garantire la crescita a doppia cifra conseguita negli ultimi anni in un contesto che però sta cambiando – illustra Federico Gonzalez. Il mercato è sicuramente più affollato e, oltre ai competitor diretti, la nostra politica di diversificazione ci porta a confrontarci anche con aziende verticali che operano in segmenti che vanno oltre il service di stampa. La sfida è sempre più avvincente e per questo abbiamo in programma un ulteriore sviluppo del nostro team con aree di competenza oggi non ancora presenti in azienda”.
Avery Dennison Corporation ha dichiarato di aver investito in Gauzy, uno sviluppatore e produttore con sede in Israele di materiali, film, applicazioni e soluzioni a cristalli liquidi per svariati mercati tra cui quello edilizio, automobilistico, dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici, dell’energia solare ed altri.
Con sede a Tel Aviv, in Israele, Gauzy ha commercializzato con successo diversi prodotti in “vetro intelligente”, tra cui un film switchable incorporato per vetri in grado di passare da trasparente a satinato con il semplice tocco di un pulsante. Gauzy è un fornitore che offre una soluzione integrata garantita che comprende film per vetri, controller hardware per l’uso e la conservazione dei film, nonché certificazione e formazione complete con strumenti di verifica per i suoi partner in tutto il mondo. Questo film è attualmente utilizzato in applicazioni architettoniche e se ne sta valutando l’applicazione nel settore automobilistico.
La divisione commerciale Hanita di Avery Dennison, che produce film specializzati per tutta una serie di applicazioni industriali e commerciali, ha stipulato un accordo con Gauzy per collaborare nello sviluppo e nella commercializzazione di una versione retrofit del film switchable per vetri di Gauzy, che sarebbe una preziosa aggiunta per il portfolio Avery Dennison di film per vetri. Hanita di Avery Dennison ha identificato opportunità nei segmenti dell’architettura e della vendita al dettaglio per tali soluzioni. In particolare, le due aziende prevedono la possibilità che dalla loro collaborazione nascano ulteriori opportunità di sviluppo di prodotto nel settore automobilistico.
“Siamo lieti di collaborare con gli innovatori di Gauzy allo sviluppo e all’espansione della loro tecnologia di film switchable” ha dichiarato Georges Gravanis, presidente del gruppo Label and Graphic Materials di Avery Dennison. “Inoltre, non vediamo l’ora di sfruttare l’esperienza delle nostre due aziende per guidare l’innovazione nell’ambito dei film specializzati e sviluppare nuove applicazioni e canali di vendita per questi materiali così versatili”. “Questo è un importante traguardo per Gauzy. Non vediamo l’ora di collaborare con Avery Dennison per alimentare le nostre capacità di ricerca e sviluppo e creare nuovi prodotti innovativi. In qualità di investitore strategico, Avery Dennison migliorerà in maniera significativa la nostra rete di distribuzione grazie alla sua vasta portata nel mercato del retrofit” ha dichiarato Eyal Peso, amministratore delegato e co-fondatore di Gauzy.
Promuovere l’eco-sostenibilità come fattore chiave per lo sviluppo aziendale, sensibilizzando clienti e partner riguardo l’importanza della riduzione delle emissioni nei processi di stampa è motivo di impegno costante da parte di Canon, da sempre attenta allo sviluppo di soluzioni green.
Di questo impegno e dell’importanza delle attività di sensibilizzazione sul fronte dell’ecosostenibilità Canon parlerà in occasione della tavola rotonda dal titolo “Carta In Regola” organizzata da Perego Carta Spa nel quadro di un evento speciale dedicato alla storia della carta e della stampa che si terrà presso la Gipsoteca del Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze, il prossimo 26 ottobre.
Moderata da Marco Vimercati, esperto di comunicazione, la tavola rotonda, cui parteciperà Daniela Valterio, enviroment, Quality & Product Safety Manager di Canon Italia insieme a Marco Perego di Perego Carta SpA, Massimo Rumunni, Vice Direttore di Assocarta e Chairman of the Ecolabel Issue Group presso CEPI, Marco Bertolo, Direttore Commerciale Italia di Favini, e Geary Brod,Head of Sales Region Western Europe at Mondi Uncoated Fine Paper Sales, sarà l’occasione per trattare il tema della sostenibilità della carta e della stampa, con particolare attenzione alle carte certificate e a quelle riciclate.
Si tratta di un tema molto caro a Canon che promuove da tempo il progetto “Climate Neutral Printing”: un programma sviluppato da Climate Partner che consente di calcolare le emissioni di CO2 collegate alle attività di stampa e la relativa riduzione grazie a progetti di compensazione, a partire dall’ottimizzazione dei dispositivi utilizzati. I clienti Canon possono scegliere tra diversi progetti per la compensazione delle emissioni di CO2, certificati in base a standard internazionali e sottoposti a regolari controlli.
In questa direzione si ascrive anche l’introduzione di carte della serie “zero label”, le cui emissioni – già ridotte all’origine perché prodotte in maniera sostenibile – vengono compensate da Canon, rendendole di fatto “carbon neutral”. Queste carte hanno l’etichetta “Climate neutral paper” e numero identificativo.
“Siamo lieti di partecipare a questo evento dedicato a un tema centrale per noi e per la nostra azienda. Ed è un piacere che questa iniziativa veda grande coinvolgimento delle generazioni più giovani. In Canon crediamo fortemente che l’adozione di misure e soluzioni ecosostenibili costituisca una lezione di responsabilità sociale e al tempo stesso un fattore chiave per uno sviluppo sostenibile delle aziende presenti e future. Negli anni, il programma “Climate Neutral Printing” ci ha permesso di proporci come partner di valore per tutte quelle realtà che desiderano rispettare l’ambiente e le direttive internazionali, compensando le emissioni generate da ogni singola stampa.” ha commentato Daniela Valterio, Enviroment, quality & product safety manager di Canon Italia che aggiunge: “Canon mette a disposizione dei propri clienti e partner la più avanzata tecnologia per assicurare il minor impatto ambientale possibile nei processi di stampa, senza per questo incorrere in un aumento dei costi o dei tempi di stampa”.
La nuova interfaccia utente sarà sicuramente un grande cambiamento per tutti gli operatori. Non ci sarà più bisogno del secondo monitor dove posizionare le palette perché il workspace è stato ripensato e lo spazio ottimizzato. Un selettore a rotella da accesso immediato a tutti i comandi del software in qualsiasi punto del monitor.
Preparare la grafica per un prodotto del mondo packaging, fatto di imballaggi flessibili, di astucci, scatole ed etichette, è un compito complesso che richiede software specifici. ArtPro è da sempre un protagonista assoluto e, da quando è entrato a far parte di Esko, la sua posizione sul mercato si è rafforzata.
Poiché sul mercato europeo il software per il l’imballaggio maggiormente diffuso soprattutto in realtà medio-piccole è Illustrator, Esko ha anche un’altra soluzione, DeskPack, costituita da una serie di plug-in in grado di funzionare sia con Illustrator sia con Photoshop, ma in questo articolo ci occuperemo solo di ArtPro; per farlo abbiamo dato voce a tre esperti a cui abbiamo chiesto di segnalare quanto ritenuto più importante.
Boris Gruppo, Application Sales Manager di Esko.
Boris Gruppo, Application Sales Manager Esko
«Prima del rilascio di ArtPro+ il programma utilizzava un formato proprietario; per iniziare una qualsiasi lavorazione su un file era richiesto un passaggio di conversione dal formato di input a quello interno.
Durante questo passaggio il file subiva delle rielaborazioni e venivano estratte e collegate le immagini che diventavano così oggetti esterni. L’affermazione del PDF ha convinto Esko ad adottarlo; con ArtPro+ scompare il formato proprietario .ap ma rimane comunque la capacità di importarlo. Questo garantisce la compatibilità con l’archivio dei file già presenti in azienda ma non sarà più possibile salvare nel vecchio formato.
«La nuova versione può aprire PDF, PDF+, Normalized PDF e file ArtPro. Innanzitutto va chiarito cosa si intende con questi nomi; un PDF+ è un PDF con l’aggiunta di metadati in grado di specificare caratteristiche particolari. Il PDF+ può essere aperto con qualsiasi programma ma solo i software che seguono le specifiche ISO in corso di approvazione potranno trarre vantaggio da questi dati aggiuntivi.
Un Normalized PDF è un PDF che ha subito una lavorazione in un software Esko e per questo ha una struttura ottimizzata e contiene metadati utili a dare informazioni più dettagliate alle lavorazioni successive. In uscita il software salva sempre in formato PDF+ e, in un ambiente dove è presente il workflow di prestampa Automation Engine, questo consente di realizzare automatismi molto sofisticati grazie alla presenza dei metadati.
«Ritengo molto importanti tutte le funzionalità legate alla gestione dei livelli che, dalla loro introduzione nella versione 1.6 del PDF, hanno dato vita agli studi da parte del mondo del packaging. I livelli nei file grafici per i prodotti come scatole, astucci e imballi flessibili sono indispensabili e hanno la funzione di contenere informazioni inerenti il processo produttivo come per esempio le linee di taglio (cutting lines), le dimensioni del lavoro, le vernici, i bar code e altro ancora.
«Abbinando ai livelli i metadati è possibile aggiungere tantissime informazioni e dettagli al PDF abilitando così l’esecuzione di processi automatici sul file stesso evitando al contempo la dispersione dei dati. Ma il fatto che esista il modo per memorizzare informazioni extra per gestire i livelli non era sufficiente; c’era bisogno di un metodo standard. È stato il
Ghent PDF Workgroup a sviluppare un primo nucleo di specifiche per la nomina dei livelli e l’impostazione dei metadati; queste poi sono confluite all’interno del sottocomitato ISO che si sta occupando della definizione della norma ISO/DIS 19593-1.
«Esko, che è stato tra i promotori degli studi sia nel GWG che in ISO, ha già inserito in ArtPro+ quanto stabilito dalla norma utilizzando gli Special Type Layers. Quando un livello diventa Special Type Layer acquisisce una lavorazione precisa (Processing Step) che sarà applicata a tutti gli oggetti presenti in esso.»
Angelo Manzoni, I.T. e Technical Service Manager in Digital Flex.
Angelo Manzoni, I.T. e Technical Service Manager in Digital Flex
«Noi abbiamo già inserito in produzione due postazioni con ArtPro+ per essere pronti alla transizione quando sarà rilasciata la versione definitiva; siamo specializzati nella fornitura delle matrici in fotopolimero per la stampa flessografica e per questo eseguiamo interventi sia grafici che tecnici sui file che i clienti di forniscono. Le cose da dire sulla nuova versione del software sono tante; personalmente utilizzo da più di vent’anni il software ArtPro e di cambiamenti ce ne sono parecchi. Nel nuovo ArtPro Plus la nuova interfaccia utente è sicuramente un miglioramento.
«Il nuovo “mirino” richiamabile con il tasto di destra del mouse mette a disposizione strumenti e informazioni contestuali velocizzando le operazioni. Il ridisegno delle palette e della barra degli strumenti lascia più spazio alla grafica, ma come utilizzatore finale preferirei avere ancora la possibilità di utilizzare un secondo monitor per la gestione delle finestre comandi.
La nuova interfaccia utente sarà sicuramente un grande cambiamento per tutti gli operatori. Non ci sarà più bisogno del secondo monitor dove posizionare le palette perché il workspace è stato ripensato e lo spazio ottimizzato. Un selettore a rotella da accesso immediato a tutti i comandi del software in qualsiasi punto del monitor.
«Con ArtPro+ è stato creato il concetto di modalità di utilizzo che aiuta l’operatore a eseguire i comandi di pertinenza di quella modalità senza rischiare di toccare altri elementi della grafica. Per esempio quando si deve lavorare sul trapping si entra in una modalità che consente di eseguire solo ed esclusivamente operazioni legate a quell’esigenza.
Questo approccio risulta utilissimo in grafiche molto complesse dove può capitare di spostare o eliminare inavvertitamente elementi molto vicini all’area su cui si sta lavorando.
«Nella preparazione dei file per la flessografia è necessario specificare retini diversi agli elementi che compongono la grafica; questa è un’operazione complessa che spesso si realizza con vari passaggi di raffinamento. Nella modalità “retinatura” ArtPro+ segnala con colori diversi le aree della grafica a cui è stato applicato un retino: questo consente di identificare subito gli oggetti coinvolti e di eseguire le modifiche senza timore di tralasciare nulla. In modalità “rottura” ArtPro+ segnala le aree dove sono presenti delle percentuali di punto che devono essere modificate per evitare problemi in stampa.»
Daniele Sala, co-proprietario di Altramente
«Altramente è una struttura che si occupa di comunicazione d’impresa e di prodotto ma lo sviluppo tecnico-grafico del packaging è l’attività principale dell’azienda. Seguiamo i brand dei nostri clienti dallo sviluppo creativo del progetto alla preparazione dei file ottimizzati per la stampa e per fare questo utilizziamo ArtPro dal 1999. La tipologia dei nostri lavori varia tra etichette, astucci e imballi esterni, generalmente progettati e sviluppati direttamente in ArtPro, in modo da poter verificare in tempo reale i risultati di stampa. Invece, i progetti che finalizziamo per conto dei nostri clienti sono per lo più prodotti in formato Illustrator e pdf e al nostro interno, sempre attraverso ArtPro, vengono ottimizzati per la stampa e ricondivisi in formato PDF con clienti e fornitori.
«Ho messo in test le nuove funzioni di ArtPro+ da circa sei mesi e penso che il prodotto abbia veramente tante funzioni interessanti, ma tre sono quelle che mi hanno colpito. La prima, quella che in assoluto risulta essere più utile nella risoluzione delle problematiche quotidiane, è la gestione del testo.
Mi spiego: importando in ArtPro file PDF che provengono da Illustrator, i testi a volte risultano frammentati in tanti blocchetti che devono essere “riuniti” a mano. Ora, il software, aprendo direttamente il file PDF e non eseguendo un’importazione, evita questo problema, presentando all’operatore blocchetti di testo su cui si può intervenire immediatamente; in termini pratici significa un notevole risparmio di tempo che rende, di conseguenza, più veloce e produttivo il lavoro.
«La seconda funzione che voglio segnalare è quella che consente di intervenire sulle sfumature multi-step: infatti, i comandi che, in presenza di sfumature raster, permettono di “clonare” i vari passaggi al fine di trasformarle in vettoriale, danno grandi vantaggi in termini di editabilità e di elaborazione da parte del RIP. Inoltre, ora è anche più semplice inserire colpi di luce sulle sfumature dei colori metallizzati, elaborazione molto frequente sui pack che devono catturare l’attenzione del consumatore.
«Terza funzione che ha determinato, a mio parere, un passo avanti importante, è il PDF come formato standard. Perché il PDF, contenendo tutto, dai font alla grafica, per la nostra tipologia di lavoro, è senza dubbio il flusso più sicuro di invio dei dati in un unico file agli stampatori.
È vero che anche con le precedenti versioni di ArtPro era possibile generare PDF ma “esportando” il file, mentre ora, con ArtPro+, non c’è nessun passaggio intermedio e questo garantisce maggiormente l’integrità del file “che vive” in una sola versione per tutta la fase di lavorazione.»
Tutti concordi nel dire che…
Ciò che emerge dalla chiacchierata con gli intervistati è il notevole passo avanti fatto da ArtPro+. Significativi tutti gli interventi orientati a rendere più veloce ogni attività di editing e messa a punto del file; per il settore della flexo le funzioni per la gestione della retinatura e per l’individuazione dei punti di rottura da sole giustificano il passaggio alla nuova versione.
Alcune considerazioni sono comuni a tutti gli intervistati e riguardano essenzialmente la gestione dell’interfaccia utente e delle scorciatoie da tastiera. Spesso chi si affianca agli operatori di ArtPro rimane affascinato dalla velocità con cui interagiscono con il programma; questo avviene perché molti comandi sono richiamati ed eseguiti tramite delle scorciatoie di tastiera, cioè senza toccare il mouse.
ArtPro+ su questo aspetto ha introdotto diverse modifiche, cosa poco gradita agli utenti che con la vecchia versione potevano anche personalizzare le scorciatoie; noi pensiamo che ci sia spazio per un miglioramento poiché in casa Esko c’è sensibilità alle richieste degli operatori.
Il software è in rilascio in versione definitiva e ci aspettiamo una significativa migrazione ad ArtPro+ quando sarà completa l’integrazione con Automation Engine poiché sempre di più la fase di preparazione dei file richiede l’applicazione di automatismi, come per esempio l’inserimento del cartiglio, che può essere realizzata senza l’intervento dell’operatore a patto che ArtPro+ e il flusso di lavoro di prestampa comunichino.
ArtPro+ funziona su Mac e Windows
Gli utenti di ArtPro e PackEdge titolari di un contratto di manutenzione possono scaricare ArtPro+ in mySoftware.
Mac
Mac Intel processor (PowerPC not supported)
4 GB RAM (raccomandato: 8 GB RAM)
Monitor: risoluzione minima 1.280×1.024
Sistema operativo: 10.12 (Sierra), 10.11 (El Capitan), 10.10 (Yosemite)
Windows
CPU: x64 (64-bit) processore dual-core (Intel or AMD), minimo dual-core
4 GB RAM (raccomandato: 8 GB RAM)
Monitor: risoluzione minima 1.024×768 (1.280×1.024 consigliata)